Incomprensioni di coppia
Buongiorno,
sono una ragazza di 30 anni. Sono fidanzata da 12 anni con un ragazzo della mia stessa età. Viviamo in due città diverse, ci separano 50 km, e ci vediamo solo nel week end. In questi anni siamo cresciuti insieme. Ci siamo sempre trovati bene insieme, eravamo molto innamorati e uniti, abbiamo coltivato molte passioni...con il passare del tempo ci sono stati alti e bassi come in tutte le coppie. Circa 4, 5 anni fa lui a cominciato a parlare di convivenza, sognava di realizzare una casa con me (mi faceva piacere, mi emozionava quando me ne parlava). Ma io non ho mai voluto, perchè avevo paura di abbandonare i miei in particolare mia mamma a cui sono molto legata, di non essere in grado di affrontare la vita di coppia nella convivenza. Non che glielo dicessi, ma tagliavo corto il discorso dicendo che siamo ancora giovani, che lavorando io in un città e lui in un altra era un problema, che non saremmo più riusciti a goderci le passioni e i piaceri della giovinezza ecc.. E lui ovviamente ci rimaneva male e si sfogava nei suoi atteggiamenti nervosi dicendo che non lo amavo. L anno scorso diceva che voleva andare a vivere da solo e comprarsi un appartamento. Ma non l ha fatto, vive ancora con sua mamma. Non gli ho detto niente anzi lo incitavo a farlo, ma dentro ci rimanevo male. In questo ultimo anno ho pensato molto alle mie paura che mi impediscono di vivere e ho preso un pò di coraggio. Senza che ne parlassi a lui ha iniziato a diffondersi il desiderio in me di andare a vivere insieme, e magari chissà un giorno avere un figlio (..cosa che ho sempre ripugnato, anche davanti a lui). Nel frattempo lui ha cambiato atteggiamento con me, è distaccato, non è più affettuoso e premuroso come prima, è diventato egoista, e quando sto con lui sembro diventata un ombra. Non mi considera più. Quando gliene parlo mi dice di non rompere, gli dico che se non mi ama più e se non si trova più bene con me di lasciarmi. Ma non lo fa, ma non giustifica nemmeno il suo comportamento. Quando siamo insieme ultimamente sembriamo due conoscenti, lui non mi cerca più, non un bacio, non fa più l amore con me da mesi, parla poco. Gliene parlo e lui mi dice che non devo aspettarmi niente da lui, se voglio deve partire da me.
L ultima che mi ha detto è che vuole fare viaggi, godersi ancora la moto intanto che è ancora giovane, dice che vuole divertirsi prima che arrivano i 40 anni, intanto che sua mamma è ancora al mondo e non ha da preoccuparsi delle spese della casa perche poi con il costo della vita non si può più fare (..mi ha detto: "sono cose chei hai sempre detto tu!" , ed è vero)..ma adesso mi sento diversa e io non apprezzo quello mi ha detto. Vedo che non ha più l interesse di andare a vivere con me.
Sento che la colpa è mia. Ho portato io a tutto questo, ho rovinato l amore che provava per me, distrutto i suoi sogni...
Per colpa del mio carattere introverso e impulsivo penso di avere perso il treno e che non posso più riprenderlo.
Chiedo un aiuto.
Grazie
sono una ragazza di 30 anni. Sono fidanzata da 12 anni con un ragazzo della mia stessa età. Viviamo in due città diverse, ci separano 50 km, e ci vediamo solo nel week end. In questi anni siamo cresciuti insieme. Ci siamo sempre trovati bene insieme, eravamo molto innamorati e uniti, abbiamo coltivato molte passioni...con il passare del tempo ci sono stati alti e bassi come in tutte le coppie. Circa 4, 5 anni fa lui a cominciato a parlare di convivenza, sognava di realizzare una casa con me (mi faceva piacere, mi emozionava quando me ne parlava). Ma io non ho mai voluto, perchè avevo paura di abbandonare i miei in particolare mia mamma a cui sono molto legata, di non essere in grado di affrontare la vita di coppia nella convivenza. Non che glielo dicessi, ma tagliavo corto il discorso dicendo che siamo ancora giovani, che lavorando io in un città e lui in un altra era un problema, che non saremmo più riusciti a goderci le passioni e i piaceri della giovinezza ecc.. E lui ovviamente ci rimaneva male e si sfogava nei suoi atteggiamenti nervosi dicendo che non lo amavo. L anno scorso diceva che voleva andare a vivere da solo e comprarsi un appartamento. Ma non l ha fatto, vive ancora con sua mamma. Non gli ho detto niente anzi lo incitavo a farlo, ma dentro ci rimanevo male. In questo ultimo anno ho pensato molto alle mie paura che mi impediscono di vivere e ho preso un pò di coraggio. Senza che ne parlassi a lui ha iniziato a diffondersi il desiderio in me di andare a vivere insieme, e magari chissà un giorno avere un figlio (..cosa che ho sempre ripugnato, anche davanti a lui). Nel frattempo lui ha cambiato atteggiamento con me, è distaccato, non è più affettuoso e premuroso come prima, è diventato egoista, e quando sto con lui sembro diventata un ombra. Non mi considera più. Quando gliene parlo mi dice di non rompere, gli dico che se non mi ama più e se non si trova più bene con me di lasciarmi. Ma non lo fa, ma non giustifica nemmeno il suo comportamento. Quando siamo insieme ultimamente sembriamo due conoscenti, lui non mi cerca più, non un bacio, non fa più l amore con me da mesi, parla poco. Gliene parlo e lui mi dice che non devo aspettarmi niente da lui, se voglio deve partire da me.
L ultima che mi ha detto è che vuole fare viaggi, godersi ancora la moto intanto che è ancora giovane, dice che vuole divertirsi prima che arrivano i 40 anni, intanto che sua mamma è ancora al mondo e non ha da preoccuparsi delle spese della casa perche poi con il costo della vita non si può più fare (..mi ha detto: "sono cose chei hai sempre detto tu!" , ed è vero)..ma adesso mi sento diversa e io non apprezzo quello mi ha detto. Vedo che non ha più l interesse di andare a vivere con me.
Sento che la colpa è mia. Ho portato io a tutto questo, ho rovinato l amore che provava per me, distrutto i suoi sogni...
Per colpa del mio carattere introverso e impulsivo penso di avere perso il treno e che non posso più riprenderlo.
Chiedo un aiuto.
Grazie
[#1]
Sembra arrabbiato quest'uomo, forse è giunta l'ora che lei gli parli col cuore in mano e gli dica che lo ama , che ha avuto paura , ma che ora è cresciuta, e cerchi di essere affettuosa e innamorata come di fatto si sente.
."Se voglio deve partire da me" come vede, lui glielo dice chiaro..
Non perda altro tempo, mia cara, che viene l'estate...
Restiamo in ascolto..
."Se voglio deve partire da me" come vede, lui glielo dice chiaro..
Non perda altro tempo, mia cara, che viene l'estate...
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Utente,
è chiaro che in una coppia gli equilibri tendono a ripristinarsi e se Lei da sempre non ha mai voluto la convivenza nè un progetto più concreto insieme, allora è probabile che il Suo fidanzato sia stato costretto a riadattarsi a tutto ciò.
Non si fasci la testa prima del tempo, però, perchè è sufficiente chiarire la questione con il Suo uomo. Mi chiedo come mai Lei non lo abbia ancora fatto.
Quest'uomo è rimasto con Lei e sta aspettando un Suo cenno, mi pare invece disponibile.
Cordiali saluti,
è chiaro che in una coppia gli equilibri tendono a ripristinarsi e se Lei da sempre non ha mai voluto la convivenza nè un progetto più concreto insieme, allora è probabile che il Suo fidanzato sia stato costretto a riadattarsi a tutto ciò.
Non si fasci la testa prima del tempo, però, perchè è sufficiente chiarire la questione con il Suo uomo. Mi chiedo come mai Lei non lo abbia ancora fatto.
Quest'uomo è rimasto con Lei e sta aspettando un Suo cenno, mi pare invece disponibile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Cara ragazza,
capita spesso che due coppie, di tanto in tanto, "si sfasino" nei progetti per il futuro soprattutto quando c' è stato, come sembra successo a voi, un deficit nel comunicarsi sinceramente i propri sentimenti
"io non ho mai voluto, perchè avevo paura di abbandonare i miei in particolare mia mamma a cui sono molto legata, di non essere in grado di affrontare la vita di coppia nella convivenza. Non che glielo dicessi, ma tagliavo corto il discorso dicendo che siamo ancora giovani, che lavorando io in un città e lui in un altra era un problema, che non saremmo più riusciti a goderci le passioni e i piaceri della giovinezza ecc"..
Probabile che il suo ragazzo abbia sentito in lei la non piena sincerità e si sia comportato di conseguenza. Come le colleghe le consiglio di stemperare questo "risentimento" che il suo partner sembra ora provare nei suoi confronti con un dialogo sincero . Nel caso si rendesse conto che non riuscite a superare da soli questa impasse, può anche aiutarsi con qualche colloquio presso un collega della sua città.
In bocca al lupo.
capita spesso che due coppie, di tanto in tanto, "si sfasino" nei progetti per il futuro soprattutto quando c' è stato, come sembra successo a voi, un deficit nel comunicarsi sinceramente i propri sentimenti
"io non ho mai voluto, perchè avevo paura di abbandonare i miei in particolare mia mamma a cui sono molto legata, di non essere in grado di affrontare la vita di coppia nella convivenza. Non che glielo dicessi, ma tagliavo corto il discorso dicendo che siamo ancora giovani, che lavorando io in un città e lui in un altra era un problema, che non saremmo più riusciti a goderci le passioni e i piaceri della giovinezza ecc"..
Probabile che il suo ragazzo abbia sentito in lei la non piena sincerità e si sia comportato di conseguenza. Come le colleghe le consiglio di stemperare questo "risentimento" che il suo partner sembra ora provare nei suoi confronti con un dialogo sincero . Nel caso si rendesse conto che non riuscite a superare da soli questa impasse, può anche aiutarsi con qualche colloquio presso un collega della sua città.
In bocca al lupo.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio per le vostre risposte.
Io vorrei tanto esprimere a lui miei sentimenti, i miei pensieri.
Il fatto è che quando sto con lui mi blocco, tutto quello che ho pensato nei miei momenti di riflessione e quello che mi sono prefissata di dirgli è come se venisse cancellato tutto in un attimo. Non riesco a parlargli sinceramente di quello
che penso e quello che provo. Infatti in psssato quando volevo parlare dei miei sentimenti gli scrivevo una lettera, perché mi risultava più semplice.
Ma il suo distacco, il suo egoismo, mi fa passare la voglia di provare a parlargli o di dimostrargli il mio affetto. Quando si parla, non fa altro che parlare di lui stesso, delle cose che deve fare, che fa, del suo stato di salute ecc...sempre riguardanti lui. Non che non mi interessa, anzi.. Lo ascolto e gli rispondo. Ma sempre la sua attenzione è centrata su se stesso! Io non esisto più nei suoi discorsi. Se parlo delle mie cose se ne disinteressa. Allora cosa devo fare? Come mi devo comportare per riportare la sua attenzione sulla nostra storia? Ci rimango male, e lascio perdere tutto.
Peggio ancora poi che non so cosa pensa, lui non mi parla. Non so più cosa vuole, non so più nemmeno se mi ama (è molto cambiato nei miei confronti, non sono più la cosa più importante per lui)..e questo mi fa soffrire!
Dopo che mi ha detto che vuole ancora godersi la giovinezza intanto che può perchè sta ancora a casa con sua mamma, io gli ho risposto che non voglio più stare sulle spalle dei miei genotori e ho voluto dirgli che ho pensato di andare a vivere da sola. È una cosa che ho pensato veramente di voler fare, perchè sento che è arrivata l ora di crescere. E ho voluto vedere se attiravo la sua attenzione. Ho percepito che ci è rimasto un pò male, non se l aspettava. Ma non ha tirato fuori nessuna parola a riguardo, mi ha chiesto solamente se ce l avrei fatta con il mio stipendio e se sarei riuscita ad avere i soldi per fare almeno una vacanza.. Ci sono rimasta più male di prima!
Sto lasciando le cose andare come vanno perché non so cosa fare.
Sono ancora legata a lui, e credo che forse lui non lo sia più a me.
Ringrazio ancora per il vostro ascolto!
Io vorrei tanto esprimere a lui miei sentimenti, i miei pensieri.
Il fatto è che quando sto con lui mi blocco, tutto quello che ho pensato nei miei momenti di riflessione e quello che mi sono prefissata di dirgli è come se venisse cancellato tutto in un attimo. Non riesco a parlargli sinceramente di quello
che penso e quello che provo. Infatti in psssato quando volevo parlare dei miei sentimenti gli scrivevo una lettera, perché mi risultava più semplice.
Ma il suo distacco, il suo egoismo, mi fa passare la voglia di provare a parlargli o di dimostrargli il mio affetto. Quando si parla, non fa altro che parlare di lui stesso, delle cose che deve fare, che fa, del suo stato di salute ecc...sempre riguardanti lui. Non che non mi interessa, anzi.. Lo ascolto e gli rispondo. Ma sempre la sua attenzione è centrata su se stesso! Io non esisto più nei suoi discorsi. Se parlo delle mie cose se ne disinteressa. Allora cosa devo fare? Come mi devo comportare per riportare la sua attenzione sulla nostra storia? Ci rimango male, e lascio perdere tutto.
Peggio ancora poi che non so cosa pensa, lui non mi parla. Non so più cosa vuole, non so più nemmeno se mi ama (è molto cambiato nei miei confronti, non sono più la cosa più importante per lui)..e questo mi fa soffrire!
Dopo che mi ha detto che vuole ancora godersi la giovinezza intanto che può perchè sta ancora a casa con sua mamma, io gli ho risposto che non voglio più stare sulle spalle dei miei genotori e ho voluto dirgli che ho pensato di andare a vivere da sola. È una cosa che ho pensato veramente di voler fare, perchè sento che è arrivata l ora di crescere. E ho voluto vedere se attiravo la sua attenzione. Ho percepito che ci è rimasto un pò male, non se l aspettava. Ma non ha tirato fuori nessuna parola a riguardo, mi ha chiesto solamente se ce l avrei fatta con il mio stipendio e se sarei riuscita ad avere i soldi per fare almeno una vacanza.. Ci sono rimasta più male di prima!
Sto lasciando le cose andare come vanno perché non so cosa fare.
Sono ancora legata a lui, e credo che forse lui non lo sia più a me.
Ringrazio ancora per il vostro ascolto!
[#5]
Gentile Utente,
sembra, almeno a giudicare da come descrive la situazione, che ciascuno sia arenato rigidamente sulla propria posizione e che da quella non voglia assolutamente spostarsi.
Ma se le cose stanno davvero così, dove pretendete di andare? E come sarà possibile cambiare? Non riesce proprio ad andare oltre e a fare il primo passo?
sembra, almeno a giudicare da come descrive la situazione, che ciascuno sia arenato rigidamente sulla propria posizione e che da quella non voglia assolutamente spostarsi.
Ma se le cose stanno davvero così, dove pretendete di andare? E come sarà possibile cambiare? Non riesce proprio ad andare oltre e a fare il primo passo?
[#8]
Ex utente
Non è che vorrei chiudere, so già che ci soffrirei.
Sì, temo la sua reazione. Anche quando tento di parlare con lui sulla situazione che è andata a crearsi lui è un muro, si arrabbia. Non vuole parlare di noi.
Credo che ad andare avanti così arriverò all esasperazione. C è qualche momento in cui lui sembra ancora tenerci a me, ma non so se è solo perchè è tanti anni che ci conosciamo e mi vuole bene. È cambiato, tanto che mi viene il dubbio se mi ama ancora o se ha un altra. Però se fosse così perché sta con me? Non può avere altri motivi pratici per stare con me. Lui non mi lascia, non rompe i ponti.
È proprio questo che non capisco, il sabato e la domenica quando siamo insieme è come se fossi una conoscente. A lui piace avere un relazione così? Quando gli dico che non mi piace più com'è tra noi mi dice vai, non rompere fai quello che vuoi, lasciami tranquillo... Devo avere continuamente pazienza e sopportare questa situazione pensando che potrà risolversi? Avrà qualche altro problema?
Tutto questo mi fa provare rabbia verso di lui, ma a volte anche pena perché mi viene da pensare che il suo sia un sentimento di rancore.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Sì, temo la sua reazione. Anche quando tento di parlare con lui sulla situazione che è andata a crearsi lui è un muro, si arrabbia. Non vuole parlare di noi.
Credo che ad andare avanti così arriverò all esasperazione. C è qualche momento in cui lui sembra ancora tenerci a me, ma non so se è solo perchè è tanti anni che ci conosciamo e mi vuole bene. È cambiato, tanto che mi viene il dubbio se mi ama ancora o se ha un altra. Però se fosse così perché sta con me? Non può avere altri motivi pratici per stare con me. Lui non mi lascia, non rompe i ponti.
È proprio questo che non capisco, il sabato e la domenica quando siamo insieme è come se fossi una conoscente. A lui piace avere un relazione così? Quando gli dico che non mi piace più com'è tra noi mi dice vai, non rompere fai quello che vuoi, lasciami tranquillo... Devo avere continuamente pazienza e sopportare questa situazione pensando che potrà risolversi? Avrà qualche altro problema?
Tutto questo mi fa provare rabbia verso di lui, ma a volte anche pena perché mi viene da pensare che il suo sia un sentimento di rancore.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
[#9]
Gentile Utente,
Lei è molto focalizzata sulle reazione del Suo fidanzato, ma vorrei facesse lo sforzo di pensare di più a sè e a che cosa fa Lei nella relazione, altrimenti perdiamo di vista un eventuale assunzione di responsabilità. Nella coppia si è in due e non è possibile che solo uno dei due faccia tutto....
Buona giornata,
Lei è molto focalizzata sulle reazione del Suo fidanzato, ma vorrei facesse lo sforzo di pensare di più a sè e a che cosa fa Lei nella relazione, altrimenti perdiamo di vista un eventuale assunzione di responsabilità. Nella coppia si è in due e non è possibile che solo uno dei due faccia tutto....
Buona giornata,
[#10]
Troppo controllo, troppi silenzi ,troppo bon ton, così non andate da nessuna parte ..nella disperazione provi a sbloccarsi , come le dicevo più sopra, a parlare, a emozionarsi, non a chiudersi.. penso che tutti e due state male, questa delusione, questa rabbia fredda.. vi allontana.. sembra quasi che lei abbia paura di lui..come di un padre severo..
Cerchi di reagire concretamente, piangendo e tacendo ,vi allontanate sempre più..
Cerchi di reagire concretamente, piangendo e tacendo ,vi allontanate sempre più..
[#11]
Ex utente
Sì, è vero. Io mi aspetto sempre la sua reazione, voglio sapere prima cosa pensa e aspettare che sia sempre lui a fare qualcosa. Non faccio mai io il primo passo.
Ho paura. Non riesco a essere aperta con lui. Poi ultimamente è sempre arrabbiato, nervoso, sempre preso nelle sue cose.
Ho un ostacolo davanti.
Il bello, a cui non riesco proprio a credere, che riesce a pensare di andare a fare una settimana di ferie insieme in moto. La moto è una sua passione che ha sempre condiviso con me. Lui mi coinvolge sempre nelle sue passioni, nei suoi interessi.
Come può pensare di andare via insieme così? Io sinceramente non ne ho voglia.
Ho paura. Non riesco a essere aperta con lui. Poi ultimamente è sempre arrabbiato, nervoso, sempre preso nelle sue cose.
Ho un ostacolo davanti.
Il bello, a cui non riesco proprio a credere, che riesce a pensare di andare a fare una settimana di ferie insieme in moto. La moto è una sua passione che ha sempre condiviso con me. Lui mi coinvolge sempre nelle sue passioni, nei suoi interessi.
Come può pensare di andare via insieme così? Io sinceramente non ne ho voglia.
[#13]
Cara ragazza,
un rapporto equilibrato, democratico, simmetrico non dovrebbe contemplare tra i propri termini in uso quello di "paura" e fossi in lei rifletterei su questo. Cosa avete costruito insieme se non riuscite neanche a chiarire un fraintendimento? Ma, mi permetta, credo che il vostro malessere di coppia sia più profondo e che affondi le sue radici tempo addietro a quando, in un circolo poco virtuoso autoperpetuantesi, avete incominciato a darvi le prime stilettate inconsce o consce che fossero.
Ha per caso paura che, parlandogli, lui prenda la palla al balzo e la lasci?
Se così fosse non sarebbe più suo già prima di parlargli le pare?
Piuttosto che rimanere in questa incertezza che le porta solo ansia, le consiglio , d'accordo con le colleghe, di tirare fuori ciò che sente.
Ma non lo faccia piagnucolando e con la paura a priori di perderlo.
Si ricordi che avere paura di perdere la persona amata è il modo migliore e più veloce per perderla davvero.
La saluto.
un rapporto equilibrato, democratico, simmetrico non dovrebbe contemplare tra i propri termini in uso quello di "paura" e fossi in lei rifletterei su questo. Cosa avete costruito insieme se non riuscite neanche a chiarire un fraintendimento? Ma, mi permetta, credo che il vostro malessere di coppia sia più profondo e che affondi le sue radici tempo addietro a quando, in un circolo poco virtuoso autoperpetuantesi, avete incominciato a darvi le prime stilettate inconsce o consce che fossero.
Ha per caso paura che, parlandogli, lui prenda la palla al balzo e la lasci?
Se così fosse non sarebbe più suo già prima di parlargli le pare?
Piuttosto che rimanere in questa incertezza che le porta solo ansia, le consiglio , d'accordo con le colleghe, di tirare fuori ciò che sente.
Ma non lo faccia piagnucolando e con la paura a priori di perderlo.
Si ricordi che avere paura di perdere la persona amata è il modo migliore e più veloce per perderla davvero.
La saluto.
[#15]
D'accordo coi Colleghi , rompa il silenzio e gli parli, parlate.. aggiungo che questa idea di portarsela via in moto, è molto illuminante.. allora lui è arrabbiato vero ? e se la vuole portare via in moto. soli, in vacanza , in un situazione fusionale di totale dipendenza , sua , mia cara, da lui.. test sulla fiducia ?reciproca ,? di lei nei confronti di lui..?Cosa ne pensa ?
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 5.1k visite dal 29/06/2014.
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