Confusione mentale. Non riesco a fare chiarezza in me stessa
Gentili dottori,
vi scrivo perché ho fortemente bisogno di un aiuto. Sono stata fidanzata per quattro anni con un ragazzo, eravamo entrambi molto piccoli quando è iniziata la nostra storia, lui aveva 14 anni ed io 15. Siamo cresciuti insieme. Circa 7 mesi fa l'ho lasciato perché non mi dava le attenzioni di cui avevo bisogno e i miei genitori non lo accettavano,mi hanno praticamente costretta a lasciarlo dato che spesso mi ha mancata di rispetto lasciandomi sola in varie occasioni. Ho iniziato l' università e pensavo di essermi innamorata di un mio collega, un ragazzo meraviglioso, intelligente, con tutte le qualità che mancavano al mio ex. Ero felice con lui e sto tutt'ora con lui , però dopo qualche mese il suo ricordo era diventato troppo insistente dentro di me e quando il mio ex è tornato dicendomi che ha capito i suoi errori, che è cresciuto e vuole rimediare, io vedo con un occhio diverso il mio attuale ragazzo. Non riesco più a baciarlo, mi sento in colpa nei suoi confronti perché penso sempre al mio ex e perché con lui non c'è quell' attrazione fisica e quel legame che invece c'è tra me e il mio ex. Ho provato ad allontanarlo un' altra volta ma stavo troppo male e questa volta sono stata io a cercarlo. Non riesco a prendere una decisione con serenità ,ho paura di sbagliare, ci sono momenti in cui sono convinta che allontanare uno dei due sia la cosa migliore, poi me ne pento e rimango immobile. Non riesco ad uscire da questa situazione, non riesco a prendere una decisione, forse anche a causa dei miei genitori che detestano il mio ex ragazzo e se decido di vederlo devo farlo di nascosto, con la paura che si venga a sapere. Ho bisogno di un aiuto. Grazie in anticipo
vi scrivo perché ho fortemente bisogno di un aiuto. Sono stata fidanzata per quattro anni con un ragazzo, eravamo entrambi molto piccoli quando è iniziata la nostra storia, lui aveva 14 anni ed io 15. Siamo cresciuti insieme. Circa 7 mesi fa l'ho lasciato perché non mi dava le attenzioni di cui avevo bisogno e i miei genitori non lo accettavano,mi hanno praticamente costretta a lasciarlo dato che spesso mi ha mancata di rispetto lasciandomi sola in varie occasioni. Ho iniziato l' università e pensavo di essermi innamorata di un mio collega, un ragazzo meraviglioso, intelligente, con tutte le qualità che mancavano al mio ex. Ero felice con lui e sto tutt'ora con lui , però dopo qualche mese il suo ricordo era diventato troppo insistente dentro di me e quando il mio ex è tornato dicendomi che ha capito i suoi errori, che è cresciuto e vuole rimediare, io vedo con un occhio diverso il mio attuale ragazzo. Non riesco più a baciarlo, mi sento in colpa nei suoi confronti perché penso sempre al mio ex e perché con lui non c'è quell' attrazione fisica e quel legame che invece c'è tra me e il mio ex. Ho provato ad allontanarlo un' altra volta ma stavo troppo male e questa volta sono stata io a cercarlo. Non riesco a prendere una decisione con serenità ,ho paura di sbagliare, ci sono momenti in cui sono convinta che allontanare uno dei due sia la cosa migliore, poi me ne pento e rimango immobile. Non riesco ad uscire da questa situazione, non riesco a prendere una decisione, forse anche a causa dei miei genitori che detestano il mio ex ragazzo e se decido di vederlo devo farlo di nascosto, con la paura che si venga a sapere. Ho bisogno di un aiuto. Grazie in anticipo
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>>l'ho lasciato perché non mi dava le attenzioni di cui avevo bisogno e i miei genitori non lo accettavano,mi hanno praticamente costretta..<<
non si comprende bene quale è stato il motore centrale della sua decisione. Lo ha lasciato perché non le dava attenzioni oppure perché i suoi genitori sono contrari a questa relazione?
Al di là di questo però credo sia importante per lei riflettere sul suo bisogno di sicurezza, che nel suo caso sembra un tentativo per colmare un'eccessiva dipendenza nei confronti dell'altro.
Il lutto della separazione è complesso e ha bisogno di tempo, mesi, talvolta anni. Lei sembra quasi "sdoppiata" e non riesce ad avere una visione chiara di cosa conta maggiormente per lei. In questo senso una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a fare chiarezza.
Quanto è stata da sola senza avere una relazione?
non si comprende bene quale è stato il motore centrale della sua decisione. Lo ha lasciato perché non le dava attenzioni oppure perché i suoi genitori sono contrari a questa relazione?
Al di là di questo però credo sia importante per lei riflettere sul suo bisogno di sicurezza, che nel suo caso sembra un tentativo per colmare un'eccessiva dipendenza nei confronti dell'altro.
Il lutto della separazione è complesso e ha bisogno di tempo, mesi, talvolta anni. Lei sembra quasi "sdoppiata" e non riesce ad avere una visione chiara di cosa conta maggiormente per lei. In questo senso una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a fare chiarezza.
Quanto è stata da sola senza avere una relazione?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile ragazza,
può accadere di trovarsi in situazioni in cui è difficile scegliere e si perde poi la lucidità, perchè entrambe le scelte hanno dei vantaggi e dei lati positivi.
Questo mi pare il momento opportuno per fermarsi e ripartire da Lei per capire che cosa vuole davvero.
Cordiali saluti,
può accadere di trovarsi in situazioni in cui è difficile scegliere e si perde poi la lucidità, perchè entrambe le scelte hanno dei vantaggi e dei lati positivi.
Questo mi pare il momento opportuno per fermarsi e ripartire da Lei per capire che cosa vuole davvero.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Gentili dottori,
dopo aver troncato con il mio ex fidanzato sono rimasta sola per una settimana, dato che subito dopo ho iniziato a frequentarmi con il mio collega. Capisco che questo possa essere stato uno sbaglio, avrei dovuto concedere più tempo a me stessa. Per quanto riguarda il motivo per cui ho lasciato il mio ragazzo non è unico, non mi piaceva come si comportava nei miei confronti ma ho anche subito una forte pressione da parte dei miei genitori, che continuano ad esercitare tutt'ora , sono fortemente contrari a questa relazione. Anche io mi rendo conto che ha sbagliato in passato però potrebbe essere davvero cresciuto. So anche che il nuovo ragazzo è più adatto a me però ho la testa sempre lì, non riesco a lasciarmi andare con lui e adesso è arrabbiato con me, non capisce perché io mi comporti in maniera strana con lui ,non so cosa dirgli. Ho paura di fare la scelta sbagliata, non so come agire ma capisco che questa situazione non può continuare.
dopo aver troncato con il mio ex fidanzato sono rimasta sola per una settimana, dato che subito dopo ho iniziato a frequentarmi con il mio collega. Capisco che questo possa essere stato uno sbaglio, avrei dovuto concedere più tempo a me stessa. Per quanto riguarda il motivo per cui ho lasciato il mio ragazzo non è unico, non mi piaceva come si comportava nei miei confronti ma ho anche subito una forte pressione da parte dei miei genitori, che continuano ad esercitare tutt'ora , sono fortemente contrari a questa relazione. Anche io mi rendo conto che ha sbagliato in passato però potrebbe essere davvero cresciuto. So anche che il nuovo ragazzo è più adatto a me però ho la testa sempre lì, non riesco a lasciarmi andare con lui e adesso è arrabbiato con me, non capisce perché io mi comporti in maniera strana con lui ,non so cosa dirgli. Ho paura di fare la scelta sbagliata, non so come agire ma capisco che questa situazione non può continuare.
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>>ho anche subito una forte pressione da parte dei miei genitori, che continuano ad esercitare tutt'ora, sono fortemente contrari a questa relazione.<<
di solito questi atteggiamenti non aiutano e talvolta sortiscono l'effetto opposto, ossia non fanno altro che alimentare il "desiderio" dell'altro, proprio perché è qualcosa di "proibito". Cosa ha fatto questo ragazzo di così grave?
>>So anche che il nuovo ragazzo è più adatto a me..<<
è più adatto a lei o ai suoi genitori?
Le persone possono anche cambiare e sicuramente è così in adolescenza, ma difficilmente può avvenire in età adulta a meno che non ci sia una forte motivazione in questo senso.
di solito questi atteggiamenti non aiutano e talvolta sortiscono l'effetto opposto, ossia non fanno altro che alimentare il "desiderio" dell'altro, proprio perché è qualcosa di "proibito". Cosa ha fatto questo ragazzo di così grave?
>>So anche che il nuovo ragazzo è più adatto a me..<<
è più adatto a lei o ai suoi genitori?
Le persone possono anche cambiare e sicuramente è così in adolescenza, ma difficilmente può avvenire in età adulta a meno che non ci sia una forte motivazione in questo senso.
[#5]
Ex utente
Io e il mio ex litigavamo spesso perché lui voleva che stessimo più tempo insieme ma mia madre me lo proibiva o se uscivo mi controllava, mi chiamava spesso, così ogni uscita diventava un problema. Probabilmente si è stancato di questa situazione e trascorreva più tempo con gli amici piuttosto che con me, ha iniziato a trascurarmi e durante le vacanze di Natale, non potendo partire con me, è partito con i suoi amici. Da quel momento mia madre mi ha reso la vita impossibile, convinta che mi avesse tradita in viaggio ( accusa priva di fondamento) e non potevo più uscire tranquillamente. Non voglio dire con questo che io l'abbia lasciato solo per mia madre, perché molte sue parole mi hanno ferita e non mi piaceva essere trascurata, dico solo che lei su di me ha esercitato una forte influenza e non so se senza la sua spinta avrei mai iniziato la storia con un nuovo ragazzo, il quale piace ai miei genitori perché è un ragazzo studioso, sistemato economicamente, mentre il mio ex ragazzo non ama studiare ( ma questo non significa che non troverà la sua strada, ha solo 18 anni ). Sono delusa da me stessa, mi sento stanca e infelice. Anche adesso quando esco con il mio ex mia madre va su tutte le furie quando lo scopre,lo chiama, lo minaccia e pure mia sorella e mio padre non fanno altro che insultarmi, prendermi in giro perché sono ancora innamorata di lui. Non so davvero cosa fare, non so come uscire da questa situazione e non so cosa fare con il mio attuale ragazzo. Forse è meglio stare un po' di tempo da sola?
[#6]
Sarebbe il caso di iniziare a mettere dei paletti con i suoi famigliari che non hanno il diritto di interferire più di tanto nella sua vita privata, peraltro è anche maggiorenne.
Come vede l'aver rinunciato a questo ragazzo non ha risolto le sue insoddisfazioni. Lei dovrebbe imparare a "sbagliare" da sola e senza l'aiuto di altri, perché la vita si impara sperimentando e non colludendo con le ansie di qualcun'altro (quelle genitoriali).
>>Forse è meglio stare un po' di tempo da sola?<<
è meglio mettere dei paletti e iniziare a scegliere in maniera autonoma senza farsi condizionare troppo da giudizi esterni.
Come vede l'aver rinunciato a questo ragazzo non ha risolto le sue insoddisfazioni. Lei dovrebbe imparare a "sbagliare" da sola e senza l'aiuto di altri, perché la vita si impara sperimentando e non colludendo con le ansie di qualcun'altro (quelle genitoriali).
>>Forse è meglio stare un po' di tempo da sola?<<
è meglio mettere dei paletti e iniziare a scegliere in maniera autonoma senza farsi condizionare troppo da giudizi esterni.
[#7]
Ex utente
La situazione in famiglia peggiora di giorno in giorno. I miei genitori fanno di tutto per impedirmi di uscire con il mio ex, mia madre sta molto male e mio padre minaccia questo ragazzo e tutta la sua famiglia. Ho solo una gran rabbia dentro di me, odio profondamente i miei genitori per quello che hanno fatto e stanno facendo, cosa posso fare? Il dialogo con loro non serve a nulla, vogliono decidere per me e io non voglio. Sono disperata
[#8]
>>Il dialogo con loro non serve a nulla, vogliono decidere per me e io non voglio.<<
ha ragione, perché non possono decidere per lei. Si tratta di trovare una strategia per evitare "sconfinamenti", questo le permetterà nel di emanciparsi.
ha ragione, perché non possono decidere per lei. Si tratta di trovare una strategia per evitare "sconfinamenti", questo le permetterà nel di emanciparsi.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.1k visite dal 29/06/2014.
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