Un consiglio

salve!
il mio è un consulto un pò particolare.
cerco di sintetizzare il più possibile.
da alcuni mesi mia madre si è ammalata e da allora la mia vita per certi versi è cambiata.
ma ciò che più conta,è che da allora ho perso totalmente la serenità..avevo difficoltà anche prima,visto tutta una serie di situazioni,a trovarla..vedere mia madre così in difficoltà sul piano della salute, mi fa stare male e questa cosa per me è stata un ulteriore mazzata per la mia vita,la mia serenità interiore.
non credo sia importante scendere nel dettaglio,ma basti sapere che vive quasi sempre a letto da tre mesi e necessita di assistenza,evidentemente..
sapere che sta male e vederla depressa,preoccupata e sofferente per i vari disturbi di cui soffre, mi intristisce sempre più..sogno la notte di sentirmi dire che non sta bene..non trovo l'energia e la voglia di fare molte cose della mia vita, per via della situazione..
è chiaro che poi rimanendo in casa quasi tutto il tempo e non avendo mai nessuna distrazione,il mio stato d'animo peggiora ulteriormente.
oltretutto,mi sento anche più irascibile e nervoso ultimamente,cosa per carattere io non sono affatto.
quello che chiedo è:come posso essere di sostegno a mia madre,se al momento ho bisogno IO stesso,di avere supporto?come posso trovare la forza di aiutarla moralmente ?
vorrei poter vivere la cosa in modo più leggero e dare a lei,quello che in teoria,io sono in grado di dare alle persone.se ,però,sono predisposto da una forza e un'energia che non riesco a sentirmi dentro.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
comprendo come la malattia di sua madre possa farla soffrire e come lei senta il bisogno di aiutarla e sostenerla nella sua malattia.

<come posso essere di sostegno a mia madre,se al momento ho bisogno IO stesso,di avere supporto?> il punto è proprio questo.
In un precedente consulto ci narrava di difficoltà familiari e di un suo stato di malessere personale una condizione che se non risolta la rende ancora più vulnerabile di fronte alla malattia di sua madre, da qui la difficoltà che sente nell'esserle di aiuto.

Dovrebbe cominciare da lei (che scrive), per due motivi:
per il suo disagio pregresso che se non ancora risolto la rende ancora più fragile date le circostanze
quando un familiare stretto si ammala seriamente (anche se non ci dice la gravità di sua madre) anche gli altri componenti del nucleo, oltra al paziente stesso, necessitano di supporto psicologico proprio per riuscire a relazionarsi al meglio con l'ammalato e essergli di supporto.

Sua madre è seguita per le cure da un ospedale? Da specialisti privati? Come la vede dal punto di vista dell'umore?
Oltre a lei in famiglia chi può aiutarla?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
sì è seguita bene dall'ospedale..
l'umore è alterno..a volte la vedo molto giù,tanto che piange e questo mi fa male.
la aiuta molto anche mia sorella..ma non vive a casa e questo ,forse,le fa vivere con u pò più di distacco rispetto a me la situazione..
sì avevo problema in famiglia,ma al momento,questi passano un pò in secondo piano..certo,con una situazione diversa sarebbe stato più semplice gestire il tutto.
vorrei un consiglio su come poter affrontare la situazione..se sia normale avvertire tutto questo peso da parte mia..
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Seguire una persona cara malata, porta con se una condizione di usura emozionale e psico/fisica.
Chi si occupa dei malati, detto " care giver" va seguito, affinché possa seguire a sua volta la persona cara.
Condivido l' indicazione ricevuta dalla collega, si rivolga ad una struttura pubblica troverà dei nostri colleghi, che potranno darle una mano

Le riporto un elenco di consigli che provengono dalla associazione americana National Family Caregivers Association:

1) " Non permettere che la malattia del tuo caro sia costantemente al centro della tua attenzione.
2) Rispettati ed apprezzati. Stai svolgendo un compito molto impegnativo e hai diritto a trovare spazi e momenti di svago.
3) Vigila sulla comparsa di sintomi di depressione.
4) Accetta l’aiuto di altre persone, che possono svolgere specifici compiti in tua vece.
5) Impara il più possibile sulla patologia del tuo caro: conoscere aiuta.
6) Difendi i tuoi diritti come persona e come cittadino"


Ovviamente le linee guida sono difficilmente applicabili,perché si intersecano con il suo vissuto, con i sensi di colpa, con la sua qualità di vita e con il tipo di relazione che lei ha con sua madre...
Sono certa che un nostro collega de visu,potrà aiutarla

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
spero il consulto sia ancora attivo.
purtroppo la salute di mia madre si è ulteriormente complicata.
ormai da quando si è ammalata,la mia vita è cambiata e ho totalmente perso serenità e tranquillità.
ho l'angoscia nel cuore,non stacco mai i pensieri dalla cosa,faccio brutti sogni che riguardano la sua malattia e spiacevoli "film" in testa su quello che potrà capitare..mi sto logorando e tenendo tutto questo dentro..
stanotte ho sognato che piangevo,cosa che non faccio MAI..forse per orgoglio personale,forse perchè essendo molto introverso,non son capace di buttare fuori niente.
al momento,non ce la farei a parlarne di persona con uno psicologo e mi rivolgo a voi per chiedervi un consiglio su quale strada intraprendere,perchè i problemi sono due.
1)la salute di mia madre.
2)il modo in cui sto reagendo e il fatto che questo portarmi tutto dentro,mi fa vivere la cosa come peggio non potrei.
aggiungo che non esco quasi mai di casa..se non per qualche ora di lavoro al mattino..ma faccio un lavoro in cui sto da solo e quindi,pur allontanandomi,la situazione non cambia affatto.
è normale che io stia così male dentro di me?