Problemi con lo studio all'università
Gentili dottori,
so che domande simili Vi sono già state poste altre volte, ma non ho trovato risposte utili alla mia situazione.
Sono una ragazza di 20 anni, studio lettere all'università e sono al secondo anno. Al liceo mi sono sempre impegnata con piacere nello studio, e il mio sogno è insegnare. Ho scelto questa facoltà senza avere dubbi e con la voglia di laurearmi presto. Per studiare sono andata a vivere in un'altra città, i miei genitori si occupano delle spese, mi hanno sempre incoraggiato e sono sempre pronti ad aiutarmi.
Iniziare l'università è stata un'esperienza bellissima, ero una persona timida e insicura ma sono gradualmente cambiata, ho fatto molte amicizie e sono diventata più aperta. Dall'altro lato, sono peggiorata nello studio! Alla prima sessione del primo anno ho dato un solo esame. Pensavo fosse un problema di organizzazione, ma anche con gli esami successivi mi sono bloccata, quando arrivava il momento di stare seduta davanti al libro a ripetere provavo un senso di rifiuto. Alla fine sono riuscita a dare gli esami, ma arrivavo anche a piangere per lo stress. Ora al secondo anno il problema persiste.
Contemporaneamente quest'anno mi sono innamorata di un ragazzo e da qualche mese stiamo insieme. Questa nuova esperienza mi ha creato molta instabilità, sono sempre preoccupata di deluderlo, più lui si affeziona a me più temo di non dare abbastanza nella relazione. Ora mancano pochi giorni all'esame e, pur avendo letto e schematizzato tutto, non riesco a studiare, l'idea di stare ferma davanti al libro per ore mi crea un grande malessere. Il mio ragazzo mi chiede spesso di vederci, e io vorrei vederlo, ma sapendo che sono indietro con lo studio gli dico di no. Puntualmente però passo le giornate a distrarmi, mi metto a fare altre cose.
Quando vedo il libro non ho alcun interesse a studiare, ma non capisco quale sia il motivo visto che non vedo l'ora di laurearmi. Ho pensato che potesse essere l'amore a distrarmi, ma come si spiegherebbero le difficoltà del primo anno? Sono persino giunta a rivalutare la mia scelta, l'insegnamento sembra un traguardo così lontano, troppo lontano, e questi studi mi sembrano sempre più rigidi e limitativi. Per ora mi sono fissata l'obbiettivo di finire questa laurea triennale e poi decidere, ma anche con questo obbiettivo in testa non riesco proprio a studiare!
Sono sempre più confusa e questo blocco mi sta rendendo ogni giorno più pigra e apatica.
Vi ringrazio anticipatamente per l'interessamento.
so che domande simili Vi sono già state poste altre volte, ma non ho trovato risposte utili alla mia situazione.
Sono una ragazza di 20 anni, studio lettere all'università e sono al secondo anno. Al liceo mi sono sempre impegnata con piacere nello studio, e il mio sogno è insegnare. Ho scelto questa facoltà senza avere dubbi e con la voglia di laurearmi presto. Per studiare sono andata a vivere in un'altra città, i miei genitori si occupano delle spese, mi hanno sempre incoraggiato e sono sempre pronti ad aiutarmi.
Iniziare l'università è stata un'esperienza bellissima, ero una persona timida e insicura ma sono gradualmente cambiata, ho fatto molte amicizie e sono diventata più aperta. Dall'altro lato, sono peggiorata nello studio! Alla prima sessione del primo anno ho dato un solo esame. Pensavo fosse un problema di organizzazione, ma anche con gli esami successivi mi sono bloccata, quando arrivava il momento di stare seduta davanti al libro a ripetere provavo un senso di rifiuto. Alla fine sono riuscita a dare gli esami, ma arrivavo anche a piangere per lo stress. Ora al secondo anno il problema persiste.
Contemporaneamente quest'anno mi sono innamorata di un ragazzo e da qualche mese stiamo insieme. Questa nuova esperienza mi ha creato molta instabilità, sono sempre preoccupata di deluderlo, più lui si affeziona a me più temo di non dare abbastanza nella relazione. Ora mancano pochi giorni all'esame e, pur avendo letto e schematizzato tutto, non riesco a studiare, l'idea di stare ferma davanti al libro per ore mi crea un grande malessere. Il mio ragazzo mi chiede spesso di vederci, e io vorrei vederlo, ma sapendo che sono indietro con lo studio gli dico di no. Puntualmente però passo le giornate a distrarmi, mi metto a fare altre cose.
Quando vedo il libro non ho alcun interesse a studiare, ma non capisco quale sia il motivo visto che non vedo l'ora di laurearmi. Ho pensato che potesse essere l'amore a distrarmi, ma come si spiegherebbero le difficoltà del primo anno? Sono persino giunta a rivalutare la mia scelta, l'insegnamento sembra un traguardo così lontano, troppo lontano, e questi studi mi sembrano sempre più rigidi e limitativi. Per ora mi sono fissata l'obbiettivo di finire questa laurea triennale e poi decidere, ma anche con questo obbiettivo in testa non riesco proprio a studiare!
Sono sempre più confusa e questo blocco mi sta rendendo ogni giorno più pigra e apatica.
Vi ringrazio anticipatamente per l'interessamento.
[#1]
< Alla prima sessione del primo anno ho dato un solo esame.>
Gentile Ragazza,
è come è andato? Secondo le sue aspettative o no?
<Pensavo fosse un problema di organizzazione> Cioè, tempo dedicato allo studio, metodo di studio o cosa?
Diversi fattori potrebbero concorre alla situazione descritta, aspettative elevate? metodo di studio? lontananza da casa? timore di deludere i suoi genitori? (come avviene ora per il suo ragazzo?)
Forse la difficoltà a comprendere come muoversi nello studio in modo differente che al liceo le ha reso più difficoltoso il percorso, forse si aspettava esiti differenti, la voglia di laurearsi e la pressione che crea...
Lo stress è nemico della concentrazione e dello studio proficuo, in ogni caso davanti al blocco che sta sperimentando sarebbe opportuno che si rivolgesse a un nostro collega, ad esempio presso lo sportello di ascolto della sua facoltà se presente o al Consultorio Familiare ASl Spazio Giovani del territorio, non occorre prescrizione medica.
Intanto le segnalo una lettura che può trovare utile
http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/Studenti/Spazio_ascolto/studiare_bene.pdf
Restiamo in ascolto
Gentile Ragazza,
è come è andato? Secondo le sue aspettative o no?
<Pensavo fosse un problema di organizzazione> Cioè, tempo dedicato allo studio, metodo di studio o cosa?
Diversi fattori potrebbero concorre alla situazione descritta, aspettative elevate? metodo di studio? lontananza da casa? timore di deludere i suoi genitori? (come avviene ora per il suo ragazzo?)
Forse la difficoltà a comprendere come muoversi nello studio in modo differente che al liceo le ha reso più difficoltoso il percorso, forse si aspettava esiti differenti, la voglia di laurearsi e la pressione che crea...
Lo stress è nemico della concentrazione e dello studio proficuo, in ogni caso davanti al blocco che sta sperimentando sarebbe opportuno che si rivolgesse a un nostro collega, ad esempio presso lo sportello di ascolto della sua facoltà se presente o al Consultorio Familiare ASl Spazio Giovani del territorio, non occorre prescrizione medica.
Intanto le segnalo una lettura che può trovare utile
http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/Studenti/Spazio_ascolto/studiare_bene.pdf
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa,
il primo esame, e anche gli altri che ho dato finora, sono andati discretamente bene, ma io non sono soddisfatta dei risultati perché so che se mi fossi impegnata con costanza avrei ottenuto di più.
Con "problema di organizzazione" mi riferisco al fatto che nel primo periodo mi sono limitata a frequentare le lezioni senza studiare di pari passo, quindi una volta iniziata la sessione mi sono ritrovata con una mole ingestibile di lavoro.
Avendo capito l'errore successivamente ho iniziato a sistemare gli appunti delle lezioni e a schematizzare i libri con largo anticipo. Fare questo non mi pesa, il problema si presenta nell'ultima fase. Sono abituata a studiare ad alta voce ripetendo più volte il discorso per essere sicura di riuscire ad esporlo in modo chiaro all'esame. Ecco, da quando sono all'università questa parte dello studio mi risulta incredibilmente pesante, mi stanco subito. Ormai anche solo vedendo il libro e sapendo quello che mi aspetta ho un rigetto.
Il timore di deludere i miei genitori effettivamente c'è, tant'è che spesso giustifico dei voti più bassi dicendo che l'esame era difficile.
Riguardo allo stress e alla pressione, sono entrambe cose che sento molto.
La ringrazio per la lettura che mi ha consigliato, io stessa avevo consultato manuali simili sul metodo di studio, ma nonostante sappia quali siano le basi per uno studio corretto, sembra che la mia testa si rifiuti di metterle in pratica.
Grazie per la risposta e per le indicazioni che mi ha dato.
il primo esame, e anche gli altri che ho dato finora, sono andati discretamente bene, ma io non sono soddisfatta dei risultati perché so che se mi fossi impegnata con costanza avrei ottenuto di più.
Con "problema di organizzazione" mi riferisco al fatto che nel primo periodo mi sono limitata a frequentare le lezioni senza studiare di pari passo, quindi una volta iniziata la sessione mi sono ritrovata con una mole ingestibile di lavoro.
Avendo capito l'errore successivamente ho iniziato a sistemare gli appunti delle lezioni e a schematizzare i libri con largo anticipo. Fare questo non mi pesa, il problema si presenta nell'ultima fase. Sono abituata a studiare ad alta voce ripetendo più volte il discorso per essere sicura di riuscire ad esporlo in modo chiaro all'esame. Ecco, da quando sono all'università questa parte dello studio mi risulta incredibilmente pesante, mi stanco subito. Ormai anche solo vedendo il libro e sapendo quello che mi aspetta ho un rigetto.
Il timore di deludere i miei genitori effettivamente c'è, tant'è che spesso giustifico dei voti più bassi dicendo che l'esame era difficile.
Riguardo allo stress e alla pressione, sono entrambe cose che sento molto.
La ringrazio per la lettura che mi ha consigliato, io stessa avevo consultato manuali simili sul metodo di studio, ma nonostante sappia quali siano le basi per uno studio corretto, sembra che la mia testa si rifiuti di metterle in pratica.
Grazie per la risposta e per le indicazioni che mi ha dato.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.3k visite dal 28/06/2014.
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