Aiuto cosa posso fare

Gent.ssima Dr.ssa Dei,
leggendo i suoi articoli ho capito che potrebbe aiutarmi.
Ho gia' scritto a questo blog,ma i Suoi colleghi purtroppo non hanno potuto far molto.La persona che al momento sta male,davvero male(conoscendolo arriva davvero,dopo aver pianificato tutto,al suicidio)libero professionista,carriera meravigliosa,la moglie gli "ruba"tutto,lavorando con lui,avendo firme in comune e deleghe:appartamenti soldi,lo lascia,non gli fa vedere per molto le figlie.Ora dopo aver combattuto con tutto se stesso,sempre pronto ad accogliere tutti color che nel bisogno ricorrevano a lui,in maniera totalmente gratuita e disinteressata,un buono onesto ligio dentro.Tra noi un fortissimo legame di simbiosi,empatia,sensazioni a distanza,grande comprensione,condivisione di gesti e parole spontanea e naturale contemporanea.Tanti dialoghi,lunghi su tutto,messaggi continui,punti in comune,comprensione solo guardandoci.Ora giungendo ormai a farsi togliere tutto,senza piu'soldi e perdera'di certo anche il lavoro,mi ha detto che è meglio non sentirci piu' imparerò a fare a meno di lui,così quando non ci sara'piu'sentiro'meno il dolore.Vuole isolarsi,facendosi odiare per farci,secondo lui soffrir meno:figlie,madre e me.Ci ha sempre adorato,comprendo il suo stato,infatti continuo a inviargli sms,cercare di parlargli.Ora dice che non gli interessa niente e nessuno,devo lasciarlo in pace per sempre.Come un leone ferito che va a morire da solo nella foresta.Abbiamo tutto superato con fatica,ma ora vuole proprio lasciar tutto.Ci ha accomunato la preghiera,ora non vuole sentire piu'neanche quella...tutto comprensibile.Voglio che comprenda che tutti hanno sempre approfittato del suo prestigio,ora voltandogli le spalle:io rimango,ma non voglio essere invadente e pesante.La prego Dottoressa mi aiuti e mi consigli,per ora non si puo'parlare di terapie obbligatorie,neppure da lontano.Grazie e che Dio benedica ogni giorno il Suo lavoro.
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
da ciò che scrive sembra che l'uomo in questione sia un "santo", che si sacrifica per gli altri, che non ha responsabilità in ciò che accade intorno a lui. E' possibile? E' realistico?
Credo che sia possibile un'altra lettura della situazione, non crede?
Sembra che questa persona sia pronta alla relazioni solo quando può dare, può essere utile e "perfetto", mentre fugge dai rapporti quando si creano situazioni di debolezza.

Restiamo in ascolto.

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Egregio Dr,
lei sarà anche medico,e non oso contestare le sue "diagnosi",svolgo tutt'altra attività e non mi permetto di invadere campi altrui che non conosco;posso dirle però con assoluta certezza,che quest'uomo ha dato sempre se stesso per tutti,combattendo in prima linea,senza mai lamentarsi o piangersi addosso,recandosi al lavoro ogni giorno,seppur afflitto e moralmente a pezzi.Essere defraudato di tutto dalla persona che si pensava di amare è una sconfitta morale e materiale,quando subentrano poi ricatti attraverso il "non dare"i figli è davvero tremendo.Si è sempre assunto le sue responsabilità,forse incolpandosi fin troppo quando non avrebbe dovuto,sempre pronto a giustificare gli altri,ma durissimo ed esigente con se stesso.Un uomo attivo,pieno di vita,dolce e comprensivo,lavoratore da dodici ore e più al giorno...non puo'dirmi che bisogna trovare un'altra chiave di lettura:in questo mondo bislacco,sopravvivono alla grande coloro che rubano,sfruttano,uccidono corpo ed anima e non le brave persone che neppure vengono piu'riconosciute.Nonostante il suo mondo ferito e tradito mi ha dato sempre tantissimo...ecco perchè mi sento inutile per lui ora che avrebbe bisogno ,non sono in grado di fare molto evidentement,il mio bene con tutti questi reali problemi non puo'bastargli.
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