Confusione sessuale

Buongiorno,
Anzitutto ringrazio chiunque riuscirà a leggere fino in fondo.
Non sono mai stato fidanzato. Per tutti gli anni dell'adolescenza ho represso tutto ciò che c'entrava con il sesso (però mi masturbavo) a causa di quello che credevo essere un problema fisico a livello genitale, che mi avrebbe forse impedito di avere rapporti sessuali con le donne (un incurvamento del pene). Ora sto uscendo da questa convinzione e da meno di due anni ho iniziato a guardarmi attorno. Sono sempre stato innamorato di una ragazza dalle superiori ma non le ho mai detto niente, avevo paura di non essere normale per il mio "problema" fisico e glielo ho confessato poco tempo fa (adesso è fidanzata) per chiudere con il passato. Mi sono innamorato di un'altra, una mia amica, però questa già fidanzata. Ci ho provato palesemente, non è andata bene perche ha scelto di stare con il suo ragazzo anche se erano in crisi. Abbiamo chiuso la nostra amicizia ma ora è rinata e siamo uniti, anche se non come avrei voluto. Nei mesi passati sono uscito con qualche ragazza, riuscendo a dare il mio primo bacio, ma nessuna di particolare. Ho avuto rapporti solo con un paio di prostitute l'anno scorso ma non mi piacevano e non mi piaceva farlo così: vorrei solo trovare una ragazza che mi piaccia e che sia davvero compatibile con me, con la quale il sesso possa essere collegato ad un sentimento vero (pretesa strana al giorno d'oggi, lo so).
Ma al tempo stesso ammetto anche di provare curiosità ogni tanto per ragazzi: non ho mai avuto amici maschi perche mi sentivo sempre inferiore a loro per il mio "problema". Mi incuriosisce l'idea di provare, ad esempio, a masturbarsi insieme ad un amico e di parlare apertamente di queste cose, di confrontarsi fra maschi, ma non vorrei andare oltre perche la sola idea mi fa strano. Ho ben chiaro quello che voglio, cioè trovare una ragazza giusta per me, starci bene insieme e fare tutto, anche per stare meglio con la mia autostima, e al tempo stesso non mi attirano i ragazzi, non voglio stare con loro, con l'unica eccezione è quello che forse arriverò a fare, che ho detto poco fa, fisicamente provo questa curiosità ma emotivamente non solo non c'è curiosità ma non mi interessa proprio.
Quindi non capisco proprio come questa mia curiosità parziale per il corpo maschile si debba interpretare. Non sono gay e la sola idea di esserlo, di stare in modo totale con un ragazzo, mi fa molto strano e la respingo (però ho comunque una certa curiosità al maschile); voglio trovare la ragazza giusta per me ma non riesco a buttarmi a caso con le ragazze, e di conseguenza anche raggiungere il mio obiettivo è più difficile e forse richiederà tempo.
Secondo la vostra opinione ponderata, come si inseriscono questi miei pensieri verso il mio stesso sesso in quello che invece voglio consapevolmente, cioè stare bene con una ragazza e avere anche una famiglia un giorno, presto? Vi ringrazio molto.
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Psicologo attivo dal 2014 al 2024
Psicologo
Gentile ragazzo,

La sessualità umana è un ambito molto complesso, la cui analisi richiede tempo e dettagli che non possono essere forniti on-line. La masturbazione tra amici, il confronto dei genitali e lo scambio di informazioni e commenti può essere considerata una tappa comune nello sviluppo sessuale maschile. Durante l'adolescenza può dunque essere normale provare curiosità a riguardo. Tale curiosità tende di solito a placarsi nel corso della crescita, poiché cambiano le esigenze e le modalità di relzionarai con il proprio e l'altrui sesso. Lei riferisce di non aver mai sperimentato queste situazioni a causa di una presunta anomalia dei genitali, per cui è possibile che la sua sia solo una semplice curiosità. Ovviamente potrebbe trattarsi di omosessualità o di bisessualità, ma non è possibile stabilirlo tramite una consulenza virtuale. Tenga conto che la bisessualità e l'omosessualità vengono considerate come normali variazioni dell'orientamento sessuale, più diffuse di quanto si creda, per cui se anche lei si accorgesse di essere omosessuale, non sarebbe poi una catastrofe. È chiaro che sul piano cognitivo, emotivo e sociale, soprattutto all'inizio, ciò potrebbe disorientarla, ma col tempo l'accettazione tende ad aumentare. Come già detto però non è possibile stabilire in questa sede se lei sia o meno omosessuale. Se è interessato ad approfondire tale aspetto, le suggerisco di consultare uno psicologo di persona. Nel frattempo le consiglio di non trarre conclusioni azzardate. Provi piuttosto ad aspettare di trovare una ragazza che le piaccia e a provare ad avere con lei un rapporto sessuale completo in modo da avere qualche elemento in più sul quale riflettere. Potrebbe anche provare ad assecondare il suo desiderio di masturbarsi con altri ragazzi per capire se si tratta di un semplice desiderio di confronto o se invece prova attrazione per il suo stesso sesso. Quando avrà abbastanza elementi per valutare le sue preferenze sessuali, potrà porsi tutti i problemi del caso, ma fino ad allora stia sereno e cerchi di godersi la sua sessualità.


Cordialità
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

in genere sono le persone ansiose a porsi queste domande sui pensieri che hanno.
In altre parole Lei, per tutta una serie di ragioni che ha ben spiegato sopra, ha rimandato il debutto sessuale e ha evitato per molto tempo di frequentare le ragazze.
Questo forse ha generato qualche insicurezza in Lei.
Contemporaneamente, ha avuto dei pensieri (che sono solo pensieri) di confronto con altri ragazzi. Se una persona è ansiosa, possono generarsi molti dubbi, ma senza ragione.
Sembra di più un funzionamento ossessivo, il Suo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile dott. Sposato, la ringrazio molto per la sua risposta. Sulle ipotesi da lei sollevate, posso dire che, a mio avviso, non ho mai respinto del tutto la possibilità della bisessualità, si sa anche, per informazioni diffuse, che tanti uomini, sposati o che da sempre stanno con donne, hanno avuto anche esperienze omosessuali in una o più occasioni, portando quindi avanti due strade insieme. Quantomeno vaglio questa possibilità. Ho anche un fratello omosessuale e quello che so è che lui è innamorato del suo compagno, c'è un grande coinvolgimento. Nel mio caso si tratta di una curiosità più fisica che altro, quindi credo più o nella bisessualità o nella normale fase di vita che prevede un confronto attivo di un certo tipo, che io non ho mai avuto e di cui ammetto di sentire la mancanza. E questo mi ha lasciato molte lacune che forse devo provare a colmare, cercando di raggiungere il mio obiettivo, quello che voglio, ma al tempo stesso, non precludendomi nessuna possibilità.
Grazie del suo aiuto, se ha altre opinioni o domande in merito sarò felice di sentirle, anche se si tratta solo di consulenza virtuale.
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Utente
Utente
Gentile dott. Pileci, grazie per la sua risposta. Posso confermare di aver "sofferto" di disturbi di ansia e, se si vuole, anche ossessivi in qualche modo. Il disagio vissuto nella mia adolescenza, collegato anche alle mie convinzioni sbagliate di inadeguatezza di me stesso, mi ha portato a vivere l'esperienza della depressione qualche anno fa. Ne sono uscito e ho affrontato egregiamente alcune dinamiche disfunzionali della mia psiche. Lo sto ancora facendo giorno per giorno e penso di essere sulla buona strada. Una soluzione che penso di aver trovato è vivere le esperienze che credo di voler vivere senza proibirmi nulla, senza farmi troppe domande e cercando di trattenermi dal pensare troppo in modo ossessivo. Tuttavia so qual è il mio obiettivo ma forse per arrivarci devo prima passare da maggiore conoscenza di me stesso e da esperienze che mi va di fare. Voglio premettere anche che non penso ai ragazzi quando mi masturbo e, anzi, l'anno scorso, quando ero molto attratto da una ragazza, posso dire di aver avuto le migliori esperienze di masturbazione della mia vita pensando a lei. Però forse il mio bisogno di confronto, che non ho mai concretizzato in adolescenza, si esprime ora con queste curiosità, forse. Ovviamente rivolgo anche lei l'invito a farmi conoscere le ulteriori sue opinioni nel caso ci siano. Grazie ancora.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,
è come se, a causa delle difficoltà create dalla incurvatio penis, Lei fosse "rimasto indietro" di qualche anno di esperienza.
"Mi incuriosisce l'idea di provare, ad esempio, a masturbarsi insieme ad un amico e di parlare apertamente di queste cose, di confrontarsi fra maschi", ad es., è quello che pensano e spesso fanno i maschi a 12-15 anni. Lo fanno per capire i meccanismi di funzionamento a due, per definire il proprio orientamento sessuale, per la maturazione della propria identità di genere.
Ritengo che quando avrà vissuto e superato questa fase Lei possa avere idee più chiare su di sè, sessualmente parlando; non è possibile sapere ora con quale orientamento.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentile dr. Brunialti, la ringrazio per la sua risposta e la sua interpretazione, io stesso penso di aver "perso" delle fasi e questa è la cosa che mi turba di più, e forse per arrivare a certi momenti è necessario passare da alcune fasi, come ha detto lei. Grazie ancora della risposta.