Problemi con suoceri
Son sposata da 5anni, mio marito ha una sorella che necessita di essere seguita visto che è affetta da handicap molto grave; da qui, la mia decisione di trasferirmi a 25km di distanza dai miei genitori, allontanandomi dal luogo di lavoro, dalla mia famiglia, dai miei amici, per dar modo a mio marito di star vicino ed aiutare la sua famiglia. I primi tempi,colta dalla novità del matrimonio,non badavo più di tanto agli atteggiamenti dei suoceri,vivevo praticamente la mia vita rendendo conto a loro,era come se fossi andata ad abitare in un’ altra famiglia,non con mio marito per farmi una MIA famiglia. A lungo andare la situazione ha iniziato a pesarmi, volevo le mie libertà, volevo non dipendere in tutto e per tutto da loro, volevo poter fare le cose senza essere obbligata ad avvisarli quando le facevo, o cose del genere. Con l’arrivo di mia figlia la situazione è degenerata. Mia suocera ha iniziato a diventare più invadente, durante il giorno quando ero in casa, saliva anche 10/12 volte al giorno per vedere la sua nipotina; ogni qualvolta la portavo giù l’avevo sempre dietro perché lei doveva vedere la bimba; curava i miei movimenti ogni volta che entravo/uscivo da casa con la piccola. Finita la maternità, ho ripreso il lavoro e ho iniziato a portare la bimba dai miei genitori che me la curano; una volta rientrata la sera, passavo a salutare i suoceri con la bambina per una mezz’oretta e poi salivo in casa. Il problema è che dopo cena mi ritrovavo in casa prima mia suocera e poi mio suocero che volevano godersi la nipotina, tutte le sere, per più di un’ora. Da lì, per circa 15 giorni non ho detto nulla ma poi sono “sbottata” perché non potevo nemmeno godermi mio marito e mia figlia in pace. Così la decisione di tornare dal lavoro e lasciare giù la bambina a loro (rinunciando così a godermela io) pur di non averli tra i piedi dopo cena…il problema qui sta nel fatto che loro continuano ad opprimerla facendole fare solo quello che vogliono loro, mia suocera ogni volta che la vede continua a chiederle “chi sono io”, oppure “vieni dalla nonna, guarda la nonna, guarda cosa ti dà la nonna, dai un bacio alla nonna, abbraccia la nonna”…è riuscita a pronunciare la parola nonna ben 15volte in un minuto, e questo succede tutti, e dico tutti, i giorni. Mentre gioca con i giochini la prendono in braccio e la riempiono di baci, la strappano via dalle cose che sta facendo per ripeterle sempre le stesse cose; mia suocera in modo particolare continua a chiederle quanto bene vuole alla sua nonna, non le nomina MAI, e dico MAI, la mamma, anzi, quando mia figlia mi chiama, lei le dice che sono andata via (e non è vero perché io son al piano superiore). Sono a dir poco estenuanti, e se per sbaglio critico qualcosa a mia suocera, lei mette giù il muso e non parla per un tot di tempo, ignorando sia me che mio marito facendoci sentire delle nullità. Mi dite voi cosa devo fare per levarmela dai piedi per favore e per farle capire che la mamma sono io e non lei?
[#1]
L'arrivo di una nipotina, di una nuova generazione, porta alla rinegoziazione di tutti i rapporti all'interno della famiglia. E generalmente all'avvicinamento di genitori e nonni. Soprattutto quando dei nonni se ne ha bisogno, come accade oggi che c'è bisogno di baby sitter gratuiti.
Di questi problemi di invasione della Vostra famiglia da parte della famiglia d'origine di lui, dovrebbe parlarne innanzi tutto con Suo marito. E' lui che può chiedere ai propri genitori di rispettare certi limiti, di tempo, di orario, di modo. Se lui non lo fa, ciò diventa un problema per la coppia.
Invece sulle modalità di interazione nonna-nipotina credo ci sia poco da fare: ognuno ha la sue proprie.
Per "levarsela dai piedi" occorrerebbe un distanziamento fisico; abitare nella stessa casa è spessissimo fonte di problemi rispetto ai "confini" (della relazione, intendo).
Di questi problemi di invasione della Vostra famiglia da parte della famiglia d'origine di lui, dovrebbe parlarne innanzi tutto con Suo marito. E' lui che può chiedere ai propri genitori di rispettare certi limiti, di tempo, di orario, di modo. Se lui non lo fa, ciò diventa un problema per la coppia.
Invece sulle modalità di interazione nonna-nipotina credo ci sia poco da fare: ognuno ha la sue proprie.
Per "levarsela dai piedi" occorrerebbe un distanziamento fisico; abitare nella stessa casa è spessissimo fonte di problemi rispetto ai "confini" (della relazione, intendo).
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
La ringrazio per la cortese risposta. Il problema è che mio marito fa presente queste cose ai suoi genitori, cerca in qualche modo di metter loro vincoli o porre loro dei limiti, ma loro se ne fregano, sembra di parlare con dei muri. Loro spesso ci fanno "pesare" il fatto che ci hanno sistemato la casa senza farci pagare l'affitto, quindi credo che mio marito probabilmente si senta in "debito" nei loro confronti o quantomeno vien messo nella posizione di sentirsi in debito ...ma non capiscono che la decisione di andare ad abitare lì è stata obbligata (quantomeno per me) vista la situazione della figlia... Per loro è tutto naturale, entrano in casa nostra senza bussare e quando più di una volta io personalmente ho fatto presente questo fatto a loro, mia suocera si è inviperita perchè sosteneva che ormai siamo una famiglia sola e questi limiti non ci dovrebbero essere. Più volte le ho detto che non è così, perchè alla fine io ho voluto costruirmi la MIA famiglia, quella formata da me, mio marito e mia figlia, e basta! Ma lei mi vede come quella che le ha rubato il figlio (consideri che mio marito è più il tempo che passa con la madre e sorella che con me e mia figlia quasi). Il giorno del matrimonio quasi voleva rifiutarsi di accompagnare il figlio all'altare perchè diceva che io gliel'avrei portato via, suo marito lo considera una nullità e nel corso degli anni l'ha messo in cattiva luce anche nei confronti di mio marito, che pure lui lo considera quasi zero! La mia paura principale è che quando le lascio la mia bimba, lei le faccia in qualche modo provare la "repulsione" nei miei confronti come l'ha fatta provare a suo figlio nei confronti del padre...anche perchè non nominandomi mai di fronte a mia figlia o nominandomi solo per dirle che sono cattiva perchè non le concedo alcune cose, ovviamente la bambina resta un po' sconcertata a mio avviso... E il fatto che continui a nominare "nonna", che continui a mettersi in primo piano nei confronti d mia figlia, lo vedo come un volersi sostituire a me, come se lei volesse fare la mamma di una "figlia che non ha mai avuto" e appunto metttersi nei panni della donna che deve stare accanto a mio marito accudendone la figlia...non so se mi segue. Magari è sbagliato il mio punto di vista, ma io la cosa la percepisco così, avendoci a che fare tutti i giorni. Il fatto che quando ha mia figlia si isola dal mondo, non risponde al telefono e nemmeno al campanello di casa perchè non deve perdere nemmeno un decimo di secondo di quello che fa la nipotina, il fatto che quando è nata la nipotina ignora quasi completamente la figlia per dedicarsi alla nipotina, per me non è normale, io mi rivolgo a voi ma forse è lei che deve essere aiutata perchè io sta cosa davvero non la concepisco, seppur lei dica che ogni rapporto nonna-nipotina è a sè... Non le dico i commenti della gente quando la vedono aver a che fare con la bimba, alcuni mi chiedono come io possa sopportare quelle cose, quella sua arroganza, quel suo "ego" nel volersi metter sempre davanti a tutto e tutti e quel suo egoismo...
[#3]
Gentile Signora,
alla luce di quanto ci dice penso che l'unica via d'uscita sia quella di prendere fisicamente le distanze dai suoi suoceri, cercando un'altra soluzione per l'accudimento di sua cognata, perché come famiglia state pagando un prezzo decisamente alto e, cosa più grave di tutte, non sembra siano da escludere presenti o future ripercussioni del comportamento di sua suocera sul rapporto fra lei e la bambina:
"non nominandomi mai di fronte a mia figlia o nominandomi solo per dirle che sono cattiva perchè non le concedo alcune cose, ovviamente la bambina resta un po' sconcertata"
"quando mia figlia mi chiama, lei le dice che sono andata via (e non è vero perché io son al piano superiore)".
Mi sembra chiaro che la madre di suo marito non è per nulla contenta dei cambiamenti avvenuti in famiglia e che fa tutto il possibile per tenere accanto a sé il figlio, inglobando la nipotina nella sua famiglia invece di riconoscerla come figlia della nuora (e non propria).
Il suo "mettersi nei panni della donna che deve stare accanto suo marito accudendone la figlia" non è accettabile, così come le altre cose che ci riferisce:
"Il giorno del matrimonio quasi voleva rifiutarsi di accompagnare il figlio all'altare perchè diceva che io gliel'avrei portato via"
"mio marito è più il tempo che passa con la madre e sorella che con me e mia figlia quasi".
Perché suo marito non riesce a essere fermo e convincente nello stabilire e far rispettare dei confini da parte della madre?
Se non sarà lui a prendere posizione, rendendosi conto di quanto sta succedendo, non potrà certo farlo lei, che passerebbe semplicemente per la "cattiva" di turno: per questo motivo, a meno di cambiamenti di atteggiamento da parte di suo marito, l'unica soluzione praticabile mi sembra quella di un allontanamento che serva a ristabilire i giusti confini e a difendervi dalle intromissioni e manipolazioni dei suoi suoceri.
alla luce di quanto ci dice penso che l'unica via d'uscita sia quella di prendere fisicamente le distanze dai suoi suoceri, cercando un'altra soluzione per l'accudimento di sua cognata, perché come famiglia state pagando un prezzo decisamente alto e, cosa più grave di tutte, non sembra siano da escludere presenti o future ripercussioni del comportamento di sua suocera sul rapporto fra lei e la bambina:
"non nominandomi mai di fronte a mia figlia o nominandomi solo per dirle che sono cattiva perchè non le concedo alcune cose, ovviamente la bambina resta un po' sconcertata"
"quando mia figlia mi chiama, lei le dice che sono andata via (e non è vero perché io son al piano superiore)".
Mi sembra chiaro che la madre di suo marito non è per nulla contenta dei cambiamenti avvenuti in famiglia e che fa tutto il possibile per tenere accanto a sé il figlio, inglobando la nipotina nella sua famiglia invece di riconoscerla come figlia della nuora (e non propria).
Il suo "mettersi nei panni della donna che deve stare accanto suo marito accudendone la figlia" non è accettabile, così come le altre cose che ci riferisce:
"Il giorno del matrimonio quasi voleva rifiutarsi di accompagnare il figlio all'altare perchè diceva che io gliel'avrei portato via"
"mio marito è più il tempo che passa con la madre e sorella che con me e mia figlia quasi".
Perché suo marito non riesce a essere fermo e convincente nello stabilire e far rispettare dei confini da parte della madre?
Se non sarà lui a prendere posizione, rendendosi conto di quanto sta succedendo, non potrà certo farlo lei, che passerebbe semplicemente per la "cattiva" di turno: per questo motivo, a meno di cambiamenti di atteggiamento da parte di suo marito, l'unica soluzione praticabile mi sembra quella di un allontanamento che serva a ristabilire i giusti confini e a difendervi dalle intromissioni e manipolazioni dei suoi suoceri.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Allontanamento fisico, dicevo in #1.
al contrario Lei, nonostante le lamentele, Le affida a figlia per tutte queste ore! è ovvio che l'impronta rimarrà.
Riguardo all'assistenza alla disabile, succede frequentemente che il/la figlio/a sano venga sacrificato per l'assistenza, nella speranza dei genitori cho ciò continui anche quando loro non ci saranno più. E il senso di colpa dunque ha buon gioco nel tener imprigionato lì il figlio sano.
Oltre tutto c'è sempre l'elemento economico: ti faccio risparmiare sulla baby sitter, ti ristrutturo l'appartamento gratis, e voi ingrati...!
Credo che senza un aiuto molto competente da parte di un/a collega, difficilmente ne uscirete, dalla situazione.
Vi incoraggio caldamente a cercare aiuto, anche presso il consultorio.
al contrario Lei, nonostante le lamentele, Le affida a figlia per tutte queste ore! è ovvio che l'impronta rimarrà.
Riguardo all'assistenza alla disabile, succede frequentemente che il/la figlio/a sano venga sacrificato per l'assistenza, nella speranza dei genitori cho ciò continui anche quando loro non ci saranno più. E il senso di colpa dunque ha buon gioco nel tener imprigionato lì il figlio sano.
Oltre tutto c'è sempre l'elemento economico: ti faccio risparmiare sulla baby sitter, ti ristrutturo l'appartamento gratis, e voi ingrati...!
Credo che senza un aiuto molto competente da parte di un/a collega, difficilmente ne uscirete, dalla situazione.
Vi incoraggio caldamente a cercare aiuto, anche presso il consultorio.
[#5]
Utente
Il motivo per cui mio marito non riesce ad essere convincente con i suoi genitori è perchè, come dicevo, credo si senta in debito nei confronti dei genitori per il fatto della casa...e sicuramente, essendo coscenzioso, sa che comunque la sorella ha bisogno di assistenza e non reputa il caso di chiamare terze persone quando ritiene di poter gestire lui la cosa. Alcune cose le reputa quasi normali, quando invece non lo sono per niente, ma essendo stato cresciuto in un determinato modo, io purtroppo posso arrivare fino ad un certo punto. I litigi che abbiamo avuto son sempre stati per le stesse cose (ovvero per via dell'intromissione di sua mamma e dei suoi modi di fare insopportabili), lui spesso mi dà ragione (e spero lo faccia coscenziosamente e non solo per farmi star tranquilla) ma allo stesso tempo riconosce il caratteraccio della madre, che non appena le si dice qualcosa che va contro la sua volontà (purtroppo, con la scusa che ha avuto una figlia così, è sempre stata assecondata e accontentata in tutto da tutti - io, che da esterna non condivido la situazione, son considerata quella "cattiva") mette giù il muso ed è arrivata a non parlare a suo figlio anche per un mese di fila, facendolo sentire un essere ignobile, quando invece l'essere ignobile è lei. Qualche volta mi son scontrata direttamente io con lei, pochi mesi fa abbiamo avuto una discussione molto accesa perchè lei mi ha accusata di non lasciarle mia figlia il tempo necessario e di controllare quante volte e per quanto tempo la bambina stava giù da loro. Quando mio marito stava a casa qualche giorno in ferie, e giustamente la bambina la teneva lui, al rientro dal lavoro gli chiedevo cosa avessero fatto durante il giorno e se i suoi genitori avevan già visto la bambina (per potermi poi permettere di godermela in tranquillità)...lei mi accusò di chiedere a mio marito sta cosa perchè sosteneva che non volevo lasciargliela giù, cosa che mi son quasi sempre dannata a fare (pur non essendo obbligata da nessuno), proprio perchè se per sbaglio una sera non le lascio giù la bimba al rientro dal lavoro, dopo cena o lei o mio suocero vengono in casa e pretendono di portarla giù, altrimenti son musi su musi. Sono mia figlia e mio marito, posso interessarmi a quello che fanno durante la giornata e sapere se posso stare con loro senza chiederle il permesso? Il motivo per cui non ci siamo ancora allontanati è perchè ho fin troppo buonsenso e son stata educata ad aiutare gli altri, e ritengo che mia cognata fondamentalmente tragga qualche piccolo beneficio dalla presenza di mia figlia, pur avendo l'handicap che ha...
[#6]
Gentile utente,
la situazione è molto pesante, quando c'è di mezzo la disabilità di un figlio si creano spesso dinamiche perverse.
Non mi resta che ripeterLe quanto già detto: Credo che senza un aiuto molto competente da parte di un/a collega, difficilmente ne uscirete, dalla situazione.
Vi incoraggio caldamente a cercare aiuto, anche presso il consultorio, per evitare che la Vostra coppia coniugale paghi prezzi altssimi.
la situazione è molto pesante, quando c'è di mezzo la disabilità di un figlio si creano spesso dinamiche perverse.
Non mi resta che ripeterLe quanto già detto: Credo che senza un aiuto molto competente da parte di un/a collega, difficilmente ne uscirete, dalla situazione.
Vi incoraggio caldamente a cercare aiuto, anche presso il consultorio, per evitare che la Vostra coppia coniugale paghi prezzi altssimi.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.1k visite dal 26/06/2014.
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