Le ha prescritto dei tranquillanti

Gentile dottore, mia madre ha 66 anni e da circa due anni soffre di manie di persecuzione che non le permettono di avere una vita tranquilla, non dorme ed è convinta che tutti, dal marito ai figli ai parenti, gli amici i vicini ed anche estranei parlino male di lei, ha ricordi del passato puramente inventati ed appena le contraddici per cercare di ristabilirla alla realtà ti contraddice e pensa che la stai per l'ennesima volta prendendo in giro. Non sappiamo come comportarci in famiglia, è giusto assecondarla per farla stare tranquilla oppure contraddirla anche alzando la voce per farla tornare alla realtà? Il medico di base le ha prescritto dei tranquillanti di base omeopatica per aiutarla a dormire, ma lei dicendo che la facevano stare peggio ha smesso di prenderli facendo affidamento al Tavor. grazie a presto.
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Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentilissima, la situazione che riporta dovrebbe essere sicuramente affrontata con uno specialista in grado anche di indirizzare il comportamento dei "career giver" ossia le persone che le stanno vicine.

La invito a esporre la sua situazione al suo medico di base che la indirizzerà verso consulenze specialistiche specifiche atte a escludere problemi di natura neuro-psichiatrica. Qualora sua madre risultasse perfettamente normale dal punto di vista neuro-psichiatrico, e quindi il problema abbraccia la sfera psicologica della persona, la invito a consultare quanto prima uno psicologo. In tutti i consulti, la invito a chiedere ai medici o allo psicologo in che modo comportarsi con sua madre.

Nei casi come quello di sua madre, il sostegno esterno da parte dei familiari è importantissimo, e se anche non risolutivo, aiuta senza dubbio a vivere la quotidianità con una qualità maggiore.

Spero di essere stato chiaro nella risposta.

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
gentile signora,
la mamma ha un'età tale per cui, visti anche i sintomi che lei ci racconta, andrebbero effettuati dei controlli specialistici approfonditi.

io partirei con una visita neurologica

Detto questo, la vostra difficoltà è comprensibile. Infatti non sarebbe da escludere un sostegno psicologico PER VOI, o per lei che ci scrive.

A volte un parere esterno può essere davvero molto utile