Attacchi di panico, ansia, malinconia e inadeguatezza...
Salve, ho quasi 20 anni e che io ricordi è da quando ne ho 11, 12 che sento di avere il fiato a metà, come se non riuscissi a riempire completamente i polmoni, specie in mezzo alla folla. Da un anno o poco più ho degli attacchi di panico, più o meno forti o frequenti, ne ho avuti due fortissimi e 3, 4 più lievi. La cosa peggiore è la sensazione che provo sempre, mi sento come non avessi emozioni, nulla mi rende davvero felice, nulla davvero triste. Le passioni di sempre mi sembrano non esserlo più e non ne trovo di nuove. Non mi va mai di far nulla, non mi va di vedere persone (non ho più amici) e passo spesso le giornate a letto non avendo voglia di far nulla. Con gli altri mi rivolgo spesso male e non riesco ad avere un legame duraturo perché a un certo punto comincio a sentirmi inadeguata e voglio allontanarmi e comincio poi ad odiarli perché li vedo perfetti in tutto quello in cui io mi odio. Negli ultimi due anni ho messo su 15kg perché quando sono nervosa mi abbuffo, poi mi sento subito in colpa perché mi vedo grassa e brutta e comincio a provare a digiunare senza riuscirci. Mi sembra di non riuscire in nulla e di essere un peso per tutti. Mi sento sempre "un po' meno" e immeritevole... Perché sono così? Quando mi accorgo che mi sto rovinando passo due, tre giorni a piangere, poi ritorno in una situazione di apatia, ho pure pensato che uccidermi potesse essere una soluzione, ma non ho mai realmente provato... che mi succede?
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Gentile Utente,
Il suo corpo grida aiuto, grida per essere ascoltato e lo fa con la sintomatologia
Un aumento ponderate così importante, oltre a compromettere la qualità della sua vita, mi sembra una strategia difensiva per non vivere .....
Un nostro collega, dovrà effettuare una diagnosi clinica del suo malessere, dare cioè al corteo sintomatologia o che le fa compagnia, un nome ed un volto.
Solo così si stabilirà il da farsi, per restituirle la qualità di vita e di relazioni, smarrita
Il suo corpo grida aiuto, grida per essere ascoltato e lo fa con la sintomatologia
Un aumento ponderate così importante, oltre a compromettere la qualità della sua vita, mi sembra una strategia difensiva per non vivere .....
Un nostro collega, dovrà effettuare una diagnosi clinica del suo malessere, dare cioè al corteo sintomatologia o che le fa compagnia, un nome ed un volto.
Solo così si stabilirà il da farsi, per restituirle la qualità di vita e di relazioni, smarrita
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Cara Utente,
quanto riferisce fa pensare che lei possa soffrire di un disturbo dell'umore, presumibilmente preceduto nel tempo da fenomeni di tipo ansioso (la sensazione di respirare male che ha provato molti anni fa) che sono tuttora presenti sotto forma di attacchi di panico.
L'apatia, la sensazione di indegnità, la scarsa energia, l'irritabilità e l'iperfagia sono tutti sintomi che compaiono quando è in atto un disturbo depressivo ed è necessario indagare in tal senso per dare un nome al suo disagio.
Da qui e senza incontrarla non possiamo porre una diagnosi e mi associo alla d.ssa Randone nel consigliarle sentitamente di rivolgersi di persona ad un nostro collega che possa valutare la sua situazione e impostare una terapia.
Tanti cari auguri,
quanto riferisce fa pensare che lei possa soffrire di un disturbo dell'umore, presumibilmente preceduto nel tempo da fenomeni di tipo ansioso (la sensazione di respirare male che ha provato molti anni fa) che sono tuttora presenti sotto forma di attacchi di panico.
L'apatia, la sensazione di indegnità, la scarsa energia, l'irritabilità e l'iperfagia sono tutti sintomi che compaiono quando è in atto un disturbo depressivo ed è necessario indagare in tal senso per dare un nome al suo disagio.
Da qui e senza incontrarla non possiamo porre una diagnosi e mi associo alla d.ssa Randone nel consigliarle sentitamente di rivolgersi di persona ad un nostro collega che possa valutare la sua situazione e impostare una terapia.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Ex utente
Grazie davvero per la tempestività della risposta. Ho pensato più volte di rivolgermi ad uno specialista ma economicamente dipendo ancora dalla mia famiglia. Ho provato a parlare con loro ma sembra non capiscano criticandomi con frasi come "soffri di crisi di inferiorità", "sei paranoica", eppure essi stessi sono i primi a dirmi "non esci mai", "non ridi mai". Non voglio gravare su di loro e non voglio si mettano in pensiero, vorrei che nessuno dovesse pensare di occuparsi di me, neppure i miei genitori.
Forma di depressione? Ho solo 19 anni, è già possibile anche a quest'età?
Forma di depressione? Ho solo 19 anni, è già possibile anche a quest'età?
[#4]
La depressione colpisce anche i bambini, non è affatto troppo giovane per soffrire di un disturbo di questo tipo.
In ogni caso, come le ho detto, la diagnosi può essere effettuata solo da uno psicologo che la incontri e possa parlare con lei e osservarla di persona, non a distanza.
I suoi genitori sono già "in pensiero", se sottolineano il fatto che lei non ride mai e che non esce mai, e dire loro che ha bisogno di un aiuto sarebbe quindi un gesto che non aggraverebbe la situazione, ma che al massimo confermerebbe le percezioni che hanno già.
Se lei "passa spesso le giornate a letto non avendo voglia di far nulla" e ha pensato che uccidersi potrebbe essere una soluzione non esistono buoni motivi per non farsi aiutare, perché ne ha proprio bisogno.
In ogni caso, come le ho detto, la diagnosi può essere effettuata solo da uno psicologo che la incontri e possa parlare con lei e osservarla di persona, non a distanza.
I suoi genitori sono già "in pensiero", se sottolineano il fatto che lei non ride mai e che non esce mai, e dire loro che ha bisogno di un aiuto sarebbe quindi un gesto che non aggraverebbe la situazione, ma che al massimo confermerebbe le percezioni che hanno già.
Se lei "passa spesso le giornate a letto non avendo voglia di far nulla" e ha pensato che uccidersi potrebbe essere una soluzione non esistono buoni motivi per non farsi aiutare, perché ne ha proprio bisogno.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 25/06/2014.
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Approfondimento su Attacchi di panico
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