Non voglio piu essere un uomo-bambino
Buongiorno. Vi chiedo scusa in anticipo se questo post può risultare scritto in maniera confusionaria, le parole non sono proprio il mio forte. Ho 25 anni, sono sposato da un anno con una donna conosciuta su internet (abbiano iniziato a vivere insieme 5 anni fa), non ho amici, il rapporto con i miei familiari fa schifo, e ho una vita piuttosto abitudinaria e monotona. Qualche mese fa ho iniziato un percorso con uno psicologo perchè mi sentivo un po "intrappolato" in questa vita che mi ero inconsapevolmente creato, e dopo l'ultima seduta è venuto fuori che (probabilmente dovuto ad un infanzia non facile), a differenza degli altri adolescenti non ho mai imparato ne a socializzare, ne a gestire le proprie emozioni. Se posso fare un paragone ho praticamente vissuto la mia vita fino ad oggi comportandomi come una medusa inerme in balia delle correnti, e quando la corrente si fermava mi fermavo anche io. La corrente può essere una serie di eventi nella quale mi sono trovato in mezzo, oppure una fissazione temporanea che mi tiene occupato per qualche giorno... L'unico vero obiettivo primordiale che ho seguito per tutta la vita è stato quello di evitare di stare da solo, e soddisfare le mia fissazioni temporanee, oppure ingozzarmi quando mi sento solo. Mia moglie mi ha sempre rimproverato di essere ancora "figlio" anzichè "marito", e di non averla mai corteggiata, ma non me ne sono mai accorto, e non le ho mai dato ascolto. Credo che il nostro rapporto si regga solo sul fatto che lei spera che io diventi l'uomo che avrei dovuto essere anni fa, invece sono una specie di uomo-bambino. Non ho neanche preso il diploma di maturità, avevo paura di non farcela a sopportarlo e ho preferito mollare la scuola. Mi sento un buono a nulla, non sono in grado ne di creare o gestire relazioni (ne con amici, ne con mia moglie), ne di gestire i miei impulsi, i miei sentimenti, i miei pensieri e le mie parole, ma soprattutto mi sento un imbelle, senza forza di volontà, debole, incapace di raggiungere i propri obiettivi, e quello che mi trovo davanti è una vita ciclica, che inizia e finisce allo stesso modo giorno dopo giorno. Io voglio rompere questo schema, voglio imparare a nuotare, voglio impararea ad amare e soprattutto voglio una volta tanto essere un vincente. Il problema è che non ho la benchèminima idea di dove incominciare..!! Non so, magari esistono dei libri sull'argomento? Ogni indizio di aiuto è apprezzato.. Ringrazio in anticipo
[#1]
<Qualche mese fa ho iniziato un percorso con uno psicologo perchè mi sentivo un po "intrappolato" in questa vita>
Gentile Utente,
che ne è stato di questo percorso?
Lo sta continuando?
Se sì, si tratta di una psicoterapia e su cosa state lavorando?
Nel caso lei lo avesse interrotto, il suggerimento che le possiamo dare è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la possa accompagnare a sbloccare la sua vita, a ritrovare risorse e potenzialità smarrite, migliore benessere personale e relazionale.
Libri e manuali non sono sufficienti né adeguati per risolvere le sue difficoltà
La sua motivazione nel voler "rompere lo schema" nel quale si sente intrappolato è la sua migliore alleata.
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
che ne è stato di questo percorso?
Lo sta continuando?
Se sì, si tratta di una psicoterapia e su cosa state lavorando?
Nel caso lei lo avesse interrotto, il suggerimento che le possiamo dare è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la possa accompagnare a sbloccare la sua vita, a ritrovare risorse e potenzialità smarrite, migliore benessere personale e relazionale.
Libri e manuali non sono sufficienti né adeguati per risolvere le sue difficoltà
La sua motivazione nel voler "rompere lo schema" nel quale si sente intrappolato è la sua migliore alleata.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
Non ho interrotto il percorso, con le ferie di mezzo ci siamo ridati appuntamento a settembre, però la cosa che mi ha lasciato perplesso è che alla domanda ".. e adesso che faccio?" la risposta è stata "deve svegliarsi, deve crescere e recuperare il tempo perduto". Mi è sembrato che lo psicologo abbia cercato fino adesso di farmi ragionare facendomi le domande e facendo si che sia io stesso a darmi le risposte, però mi sfugge completamente il "come", non ci arrivo proprio
[#3]
Gentile Utente,
con la psicologa non avete messo a fuoco degli obiettivi da raggiungere?
Cioè, operativamente, che cosa vuole cambiare?
Comprendo che "deve svegliarsi" può sembrare decontestualizzato, ma Lei era presente al colloquio: a che proposito è stato detto tutto ciò?
con la psicologa non avete messo a fuoco degli obiettivi da raggiungere?
Cioè, operativamente, che cosa vuole cambiare?
Comprendo che "deve svegliarsi" può sembrare decontestualizzato, ma Lei era presente al colloquio: a che proposito è stato detto tutto ciò?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Buongiorno,
dice "ho praticamente vissuto la mia vita fino ad oggi comportandomi come una medusa inerme in balia delle correnti" il che fa pensare ad una posizione passiva rispetto alla vita.
Ma ora sta iniziando ad esprimere i suoi bisogni/desideri ("voglio") riconoscendo la possibilità di avere un ruolo attivo: aver intrapreso un percorso psicologico può essere visto come un passo attivo per prendere in mano le redini della sua vita!
Rispetto al "come" può parlarne con il professionista che la sta seguendo e la sosterrà in questo cammino mirato ad attivare le sue risorse.
Ad esempio, accenna di aver mollato la scuola per "paura di non farcela" e si può ipotizzare un problema di scarsa autostima. Per spunti di riflessione le segnalo la seguente lettura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/495-autostima-una-perla-preziosa.html
Un saluto.
dice "ho praticamente vissuto la mia vita fino ad oggi comportandomi come una medusa inerme in balia delle correnti" il che fa pensare ad una posizione passiva rispetto alla vita.
Ma ora sta iniziando ad esprimere i suoi bisogni/desideri ("voglio") riconoscendo la possibilità di avere un ruolo attivo: aver intrapreso un percorso psicologico può essere visto come un passo attivo per prendere in mano le redini della sua vita!
Rispetto al "come" può parlarne con il professionista che la sta seguendo e la sosterrà in questo cammino mirato ad attivare le sue risorse.
Ad esempio, accenna di aver mollato la scuola per "paura di non farcela" e si può ipotizzare un problema di scarsa autostima. Per spunti di riflessione le segnalo la seguente lettura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/495-autostima-una-perla-preziosa.html
Un saluto.
Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com
[#5]
Ex utente
@Dr. Pileci: con lo psicologo avevamo fissato nelle precedenti sedute qual'era il mio "bisogno", il movito che mi ha spinto a rivolgermi a lui, che è il desiderio di affermazione personale, e che anche i miei bisogni sono importanti. Nell'ultima sessione la conclusione è stata molto "generica", non ci siamo posti un obiettivo vero e proprio. In questi giorni ho pensato di tutto, ho anche pensato che forse il motivo per cui il rapporto con mia moglie si è inaridito cosi tanto è per una mia incapacità a "dare". Lei ha sempre lamentato che non l'ho mai corteggiata, ne quando ci siamo conosciuti e ne quando ci siamo sposati.
@Dr. De Filippo: ho letto il suo articolo, e mi ci sono un po rispecchiato. Forse lo psicologo lo ha accennato una volta, ma non ci siamo soffermati molto su questo aspetto.
Ringrazio per le risposte
@Dr. De Filippo: ho letto il suo articolo, e mi ci sono un po rispecchiato. Forse lo psicologo lo ha accennato una volta, ma non ci siamo soffermati molto su questo aspetto.
Ringrazio per le risposte
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 24/06/2014.
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