Problematiche sessuali di coppia e ansia
Salve gentili dottori, non richiedo una diagnosi ma un consiglio sul come agire. Sono una ragazza di 19 anni e da un anno a questa parte ho avuto le mie prime esperienze intime con un ragazzo, le quali non si sono rivelate soddisfacenti come prospettato. Ho sempre avuto delle remore a relazionare con il sesso opposto poichè difficilmente sono coinvolta e mi entusiasmo, ma spesso durante la conoscenza del ragazzo sono in apprensione e in ansia per motivi a me ancor non bene chiari. Ho conosciuto questo ragazzo a settembre e ne ero, stranamente, entusiasta. Ero coinvolta e propositiva, fino a quando a un certo punto ho cominciato a manifestare un senso d'ansia, oppressione e insoddisfazione nello stare con lui, sempre più crescente nel pensare di dover affrontare anche una vita sessuale con lui (mai sperimentata prima). Vivevo in un costante dualismo tra il voler stare con lui ma all'atto pratico non riuscirci perchè vivevo in questa situazione di tormento. Ho, tuttavia, spinto un po' l'acceleratore per comprendere se non si trattasse di un blocco sessuale (cosa che tutt'ora, in definitiva, credo di avere) e ho avuto i primi rapporti con lui, i quali però si sono dimostrarti insoddisfacenti in quanto io ero passiva all'atto, non vi era alcun tipo di coinvolgimento. Dopo vari tumulti, ho lasciato questo ragazzo, con grande dispiacere poichè tengo molto a lui ma non riesco a instaurare un normale rapporto. Ho cominciato e pensare di dover fare nuove esperienze e conoscere meglio anche il mio lato sessuale lasciato inesplorato fino ad ora, comprendere cosa e come mi piace. Ma si sono riscontrate le stesse problematiche, che ho sempre riscontrato, dopo una prima fase di intesa ed entusiasmo subentra il panico, l'ansia, il senso di inadeguatezza. Con nessuno dei successivi ho avuto rapporti completi. Tuttavia, ogniqualvolta passavo un momento intimo con loro (che non includesse l'atto completo) seppur mi pareva di volerlo, dopo me ne sentivo sempre frustrata così lasciavo perdere (senza troppi rimpianti) e andavo sempre alla ricerca del mio ex partner. Attualmente, ho ripreso i contatti con lui, ci tengo che le cose vadano bene ed erano ripartite alla grande, ero così felice e coinvolta, credevo che le cose stessero cambiando ma ecco che ora di nuovo sono alimentata dall'ansia, dall'inadeguatezza, ho paura di ritrovarmi in intimità nuovamente con lui e non sentirmi pronta. Eppure vorrei tanto stare con lui serenamente ma queste continue tensioni mi allontanano e mi fanno scadere il rapporto che rimpiango nel momento in cui chiudo. Penso di avere delle problematiche nel modo in cui guardo al sesso, alle relazioni.. non so, mi sembra così strano che mi capiti con ogni uomo che io conosca e non solo con quelli che non mi interessano ma anche con quelli ai quali sembro interessata e con i quali vorrei addirittura avere una relazione. Ora non so nuovamente cosa fare con il mio ex partner.
[#1]
Cara ragazza,
rieccoci. Leggendo la storia delle sue richieste ho notato che non è nuova alle problematiche che ci pone anche in quest'ultima.
"Ho, tuttavia, spinto un po' l'acceleratore per comprendere se non si trattasse di un blocco sessuale (cosa che tutt'ora, in definitiva, credo di avere) e ho avuto i primi rapporti con lui, i quali però si sono dimostrarti insoddisfacenti in quanto io ero passiva all'atto, non vi era alcun tipo di coinvolgimento"
Davvero un peccato che lei, prima di forzare la mano" come ci racconta, non abbia, come le suggerivano i colleghi in passato, fatto un percorso serio con un collega dal vivo. A me è sembrato che ci girasse intorno fin troppo chiedendo spiegazioni sui tipi di approcci, ponendosi dubbi sulle modalità del collega visto pochissime volte, su quale percorso sarebbe stato a lei più idoneo ecc ecc non facendo altro che rimandare il momento fatidico di una psicoterapia fatta bene perchè affrontata con motivazione. Rimarrà sempre con i suoi dubbi, a scriverci e a "forzare la mano" se non si decide. Si potrebbe rivolgere anche al consultorio familiare per un primo inquadramento. Poi penseranno loro ad inviarla al servizio a lei più congeniale.
Le faccio tanti auguri.
rieccoci. Leggendo la storia delle sue richieste ho notato che non è nuova alle problematiche che ci pone anche in quest'ultima.
"Ho, tuttavia, spinto un po' l'acceleratore per comprendere se non si trattasse di un blocco sessuale (cosa che tutt'ora, in definitiva, credo di avere) e ho avuto i primi rapporti con lui, i quali però si sono dimostrarti insoddisfacenti in quanto io ero passiva all'atto, non vi era alcun tipo di coinvolgimento"
Davvero un peccato che lei, prima di forzare la mano" come ci racconta, non abbia, come le suggerivano i colleghi in passato, fatto un percorso serio con un collega dal vivo. A me è sembrato che ci girasse intorno fin troppo chiedendo spiegazioni sui tipi di approcci, ponendosi dubbi sulle modalità del collega visto pochissime volte, su quale percorso sarebbe stato a lei più idoneo ecc ecc non facendo altro che rimandare il momento fatidico di una psicoterapia fatta bene perchè affrontata con motivazione. Rimarrà sempre con i suoi dubbi, a scriverci e a "forzare la mano" se non si decide. Si potrebbe rivolgere anche al consultorio familiare per un primo inquadramento. Poi penseranno loro ad inviarla al servizio a lei più congeniale.
Le faccio tanti auguri.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#2]
Gentile Ragazza,
Mi associo alle riflessioni della Collega, che condivido.
Durante questo anno, ha chiesto ben cinque consulti, sempre per la stessa problematica
La vita sessuale non è un fare, ma un essere , non può spingere sull' acceleratore, non sta facendo ginnastica ....coitale, ma sta vivendo un' esperienza intima, relazionale, sensoriale....
Un nostro collega potrà tenerla le e meno, nell' esplorare il suo vissuto e le sue emozioni correlate alla poliedrica sfera della sessualità
Mi associo alle riflessioni della Collega, che condivido.
Durante questo anno, ha chiesto ben cinque consulti, sempre per la stessa problematica
La vita sessuale non è un fare, ma un essere , non può spingere sull' acceleratore, non sta facendo ginnastica ....coitale, ma sta vivendo un' esperienza intima, relazionale, sensoriale....
Un nostro collega potrà tenerla le e meno, nell' esplorare il suo vissuto e le sue emozioni correlate alla poliedrica sfera della sessualità
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 23/06/2014.
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Approfondimento su Ansia
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