Paura delle contaminazioni
Buongiorno,
vi leggo sempre con piacere e vorrei chiedervi un consulto.
Sono una ragazza che ha sofferto di dap e ha risolto tramite psicoterapia cognitivo-comportamentale, ma adesso mi trovo ad affrontare una brutta "bestia".
Soffro di ipocondria, rendo la vita di mio marito difficile dato che cerco sempre rassicurazioni.
La mia vita non è stata sempre facile, ma ho sempre lottato, anche con i miei genitori (per loro sono sempre stata inadeguata, mi ripetevano ogni giorno che con il mio caratteraccio non avrei concluso nulla nella vita e che sarei rimasta sola).
Ultimamente ho una vera e propria ossessione per il botulino! Tutto per me può essere contaminati (una volta pensavo potesse esserci anche nell'acqua), ma non solo il cibo, ma anche gli oggetti che vanno a contatto con dei cibi (es. visto che sto frequentando una specialistica mi porto il pranzo da casa e una volta ho dimenticato di togliere dallo zaino una rimanenza di tramezzino col crudo ed ora quando tocco il libro che era a contatto col "cibo contaminato" ho paura di poter contrarre il botulino).
So che dovrei far emergere la mia parte razionale e so come si sviluppa la tossina (figurarsi se un ipocondriaco non si informa eccessivamente), ma la mia parte irrazionale prende il sopravvento.
Vorrei essere più libera, rompere questo circolo vizioso e non sentirmi "sporca". Non so se nell'ambito psicologico il botulino può essere ricondotto ad un disturbo preciso, ma devo uscirne o anche la mia vita matrimoniale prima o poi vacillerà.
Premetto col dire che appena mi sarà possibile cercherò un aiuto da un professionista perchè vivere (chiamiamolo vivere) così non è possibile, ma al momento mi trovo in difficoltà economiche e spero di poter trovare presto un impiego.
Scusate se mi sono dilungata un po' troppo, e vi ringrazio per l'attenzione
Cordiali saluti
vi leggo sempre con piacere e vorrei chiedervi un consulto.
Sono una ragazza che ha sofferto di dap e ha risolto tramite psicoterapia cognitivo-comportamentale, ma adesso mi trovo ad affrontare una brutta "bestia".
Soffro di ipocondria, rendo la vita di mio marito difficile dato che cerco sempre rassicurazioni.
La mia vita non è stata sempre facile, ma ho sempre lottato, anche con i miei genitori (per loro sono sempre stata inadeguata, mi ripetevano ogni giorno che con il mio caratteraccio non avrei concluso nulla nella vita e che sarei rimasta sola).
Ultimamente ho una vera e propria ossessione per il botulino! Tutto per me può essere contaminati (una volta pensavo potesse esserci anche nell'acqua), ma non solo il cibo, ma anche gli oggetti che vanno a contatto con dei cibi (es. visto che sto frequentando una specialistica mi porto il pranzo da casa e una volta ho dimenticato di togliere dallo zaino una rimanenza di tramezzino col crudo ed ora quando tocco il libro che era a contatto col "cibo contaminato" ho paura di poter contrarre il botulino).
So che dovrei far emergere la mia parte razionale e so come si sviluppa la tossina (figurarsi se un ipocondriaco non si informa eccessivamente), ma la mia parte irrazionale prende il sopravvento.
Vorrei essere più libera, rompere questo circolo vizioso e non sentirmi "sporca". Non so se nell'ambito psicologico il botulino può essere ricondotto ad un disturbo preciso, ma devo uscirne o anche la mia vita matrimoniale prima o poi vacillerà.
Premetto col dire che appena mi sarà possibile cercherò un aiuto da un professionista perchè vivere (chiamiamolo vivere) così non è possibile, ma al momento mi trovo in difficoltà economiche e spero di poter trovare presto un impiego.
Scusate se mi sono dilungata un po' troppo, e vi ringrazio per l'attenzione
Cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazza,
e se invece di rafforzare la sua parte razionale, avesse bisogno di "ascoltare" il suo lato irrazionale? L'ipocondria, o la fissazione su qualche cosa che non lascia vivere, potrebbe nascondere altri tipi di preoccupazioni. Lei ce li descrive in qualche modo:
>> sono sempre stata inadeguata, mi ripetevano ogni giorno che con il mio caratteraccio non avrei concluso nulla nella vita e che sarei rimasta sola<<
Ciò che lei ci descrive può essere riconducibile ad un problema legato all'ansia: la paura del botulino non è ascrivibile ad un disturbo preciso, a mio avviso si tratta di conoscere il significato simbolico di ciò che scrive:
>>Vorrei essere più libera, rompere questo circolo vizioso e non sentirmi "sporca".<<
Se la situazione è così invalidante al punto che teme di far vacillare il suo matrimonio, non deve aspettare e si dovrebbe rivolgere ad un nostro collega di persona, comprendere ciò che la preoccupa, trovare altre "soluzioni", diverse dal timore della contaminazione.
Un caro saluto,
e se invece di rafforzare la sua parte razionale, avesse bisogno di "ascoltare" il suo lato irrazionale? L'ipocondria, o la fissazione su qualche cosa che non lascia vivere, potrebbe nascondere altri tipi di preoccupazioni. Lei ce li descrive in qualche modo:
>> sono sempre stata inadeguata, mi ripetevano ogni giorno che con il mio caratteraccio non avrei concluso nulla nella vita e che sarei rimasta sola<<
Ciò che lei ci descrive può essere riconducibile ad un problema legato all'ansia: la paura del botulino non è ascrivibile ad un disturbo preciso, a mio avviso si tratta di conoscere il significato simbolico di ciò che scrive:
>>Vorrei essere più libera, rompere questo circolo vizioso e non sentirmi "sporca".<<
Se la situazione è così invalidante al punto che teme di far vacillare il suo matrimonio, non deve aspettare e si dovrebbe rivolgere ad un nostro collega di persona, comprendere ciò che la preoccupa, trovare altre "soluzioni", diverse dal timore della contaminazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Gentile Utente,
anche io Le suggerisco di ricontattare lo specialista, in quanto mi pare che quella che sta descrivendo sia una fobia e, nel caso, sarà possibile arginarla in tempi ragionevoli.
Cordiali saluti,
anche io Le suggerisco di ricontattare lo specialista, in quanto mi pare che quella che sta descrivendo sia una fobia e, nel caso, sarà possibile arginarla in tempi ragionevoli.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.6k visite dal 23/06/2014.
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