Ansia o cosa
Salve,
Descrivo brevemente i sintomi che avverto.
Scrivo in psicologia perché probabilmente ho una sintomatologia riconducibile ad aspetti ansiosi ma, non avendone la certezza, chiedo un vostro parere( oltre a quello che ho avuto dal medico curante.
Dal nulla,prima di addormentarmi ho difficoltà a respirare ,sensazione di cuore in gola e tremolii nella spalla e nel braccio sinistro.A questo ,durante tutto la giornata,ho indolenzimenti sempre nella zona fra petto e spalla.
Ho eseguito decine di esami ma sono risultato esente da patologie organiche , anche se sono stato trovato allergico all'acaro della polvere.
I sintomi non sono invalidanti però ovviamente mi creano difficoltà e ho notato che aumentano quando rientro dal lavoro.
Quello che ho descritto farebbe pensare ad attacchi di panico o ansia ma i miei dubbi sono dovuti al fatto che non sono sicuramente una persona ansiosa e non ho subito nessun trauma o situazione particolare....inoltre l'ansia l'ho sempre considerata come una sensazione di preoccupazione ma che insorgeva ,per esempio,prima di un esame o prima di qualche situazione particolare ma non fa' certo parte della mia vita,o meglio,non ho motivi per preoccuparmi.
In poche parole l'ho sempre considerata,scusate il termine,la cagarella che viene ad una persona prima di qualche giorno o avvenimento particolare.
Inoltre ,per concludere,non sono preoccupato mentre i sintomi arrivano,semplicemente dal nulla comincio ad avere difficoltà respiratorie e battito accellerato ed è' solo ad allora che ,penso ovviamente,mi preoccupo un po' x la salute.
Sapreste dare spiegazioni??
Ringrazio anticipatamente
Descrivo brevemente i sintomi che avverto.
Scrivo in psicologia perché probabilmente ho una sintomatologia riconducibile ad aspetti ansiosi ma, non avendone la certezza, chiedo un vostro parere( oltre a quello che ho avuto dal medico curante.
Dal nulla,prima di addormentarmi ho difficoltà a respirare ,sensazione di cuore in gola e tremolii nella spalla e nel braccio sinistro.A questo ,durante tutto la giornata,ho indolenzimenti sempre nella zona fra petto e spalla.
Ho eseguito decine di esami ma sono risultato esente da patologie organiche , anche se sono stato trovato allergico all'acaro della polvere.
I sintomi non sono invalidanti però ovviamente mi creano difficoltà e ho notato che aumentano quando rientro dal lavoro.
Quello che ho descritto farebbe pensare ad attacchi di panico o ansia ma i miei dubbi sono dovuti al fatto che non sono sicuramente una persona ansiosa e non ho subito nessun trauma o situazione particolare....inoltre l'ansia l'ho sempre considerata come una sensazione di preoccupazione ma che insorgeva ,per esempio,prima di un esame o prima di qualche situazione particolare ma non fa' certo parte della mia vita,o meglio,non ho motivi per preoccuparmi.
In poche parole l'ho sempre considerata,scusate il termine,la cagarella che viene ad una persona prima di qualche giorno o avvenimento particolare.
Inoltre ,per concludere,non sono preoccupato mentre i sintomi arrivano,semplicemente dal nulla comincio ad avere difficoltà respiratorie e battito accellerato ed è' solo ad allora che ,penso ovviamente,mi preoccupo un po' x la salute.
Sapreste dare spiegazioni??
Ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentile Utente,
se Lei cerca la conferma alla diagnosi posta dal medico deve rivolgersi ad uno psicologo di persona, magari presso il consultorio della Sua zona.
Il Suo medico di base non Le ha suggerito una consulenza psicologica?
Cordiali saluti,
se Lei cerca la conferma alla diagnosi posta dal medico deve rivolgersi ad uno psicologo di persona, magari presso il consultorio della Sua zona.
Il Suo medico di base non Le ha suggerito una consulenza psicologica?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
concordo con quello che scrive la mia collega dr.ssa Pileci.
Vede l'ansia "sana", quella che si verifica in talune circostanze prestazionali (esami, prove sportive, ecc.), è solo una delle modalità in cui può manifestarsi.
Il fatto che lei non riesca a fornire spiegazioni rispetto al suo malessere, non significa che il problema non può essere ansioso, anzi.
Più il problema, le motivazioni, non sono chiare, più l'ansia diventa incontrollabile.
Credo che una consulenza di persona sia necessaria, proprio per far luce su questi aspetti.
Che ne pensa?
Restiamo in ascolto
concordo con quello che scrive la mia collega dr.ssa Pileci.
Vede l'ansia "sana", quella che si verifica in talune circostanze prestazionali (esami, prove sportive, ecc.), è solo una delle modalità in cui può manifestarsi.
Il fatto che lei non riesca a fornire spiegazioni rispetto al suo malessere, non significa che il problema non può essere ansioso, anzi.
Più il problema, le motivazioni, non sono chiare, più l'ansia diventa incontrollabile.
Credo che una consulenza di persona sia necessaria, proprio per far luce su questi aspetti.
Che ne pensa?
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Ex utente
Ringrazio entrambi per le risposte.
Devo dire che io ,fondamentalmente, cerco più un qualcuno che mi dica " si è' ansia' " oppure " non,non lo è' " e,a seconda della risposta, muovermi di conseguenza.
Sicuramente in internet non e' il modo giusto per trovare risposte lo riconosco, ma volevo solo avere parere da più specialisti riguardo la mia sintomatologia.
Probabilmente ,da quello che ho letto e se non si tratta di problemi organici, la sintomatologia ansiosa e' molto varia e ciò non mi fa' piacere perché non esistono esami per valutarne l'intensità e soprattutto ,come persona, non riesco a ricondurre mentalmente un sintomo fisico ad un problema di tipo ansioso/psicogeno e non focalizzato nel punto organico dal quale scaturisce.
Per farmi capire meglio....se uno ha un un forte dolore al polpaccio non è' che uno va' a pensare che si è' rotto una clavicola e quindi effettuerà esami alla gamba del polpaccio interessato...invece con l'ansia i sintomi dispnea,dolore toracico,tremolii e vari altri sintomi non sono focalizzati nel punto del sintomo ma sono sintomi psicogeni ed il problema,non avendo a mio parere fattori scatenanti, e' che non so' ricondurli a nulla di specifico e ciò un po' mi spaventa.
Spero di aver reso l'idea.
Devo dire che io ,fondamentalmente, cerco più un qualcuno che mi dica " si è' ansia' " oppure " non,non lo è' " e,a seconda della risposta, muovermi di conseguenza.
Sicuramente in internet non e' il modo giusto per trovare risposte lo riconosco, ma volevo solo avere parere da più specialisti riguardo la mia sintomatologia.
Probabilmente ,da quello che ho letto e se non si tratta di problemi organici, la sintomatologia ansiosa e' molto varia e ciò non mi fa' piacere perché non esistono esami per valutarne l'intensità e soprattutto ,come persona, non riesco a ricondurre mentalmente un sintomo fisico ad un problema di tipo ansioso/psicogeno e non focalizzato nel punto organico dal quale scaturisce.
Per farmi capire meglio....se uno ha un un forte dolore al polpaccio non è' che uno va' a pensare che si è' rotto una clavicola e quindi effettuerà esami alla gamba del polpaccio interessato...invece con l'ansia i sintomi dispnea,dolore toracico,tremolii e vari altri sintomi non sono focalizzati nel punto del sintomo ma sono sintomi psicogeni ed il problema,non avendo a mio parere fattori scatenanti, e' che non so' ricondurli a nulla di specifico e ciò un po' mi spaventa.
Spero di aver reso l'idea.
[#4]
Gentile Utente,
si è spiegato molto bene, ma vorrei precisare una cosa fondamentale.
Lei chiede: "il problema,non avendo a mio parere fattori scatenanti, e' che non so' ricondurli a nulla di specifico e ciò un po' mi spaventa."
Se anche si trattasse di un disturbo d'ansia, non in tutte le psicoterapie è di primaria importanza capirne le ragioni. A volte queste ragioni possono essere semplicemente frutto di apprendimento (ad es. da un primo episodio di panico, apprendo che alcune situazioni possono essere pericolose per me) e quindi è più utile -previa valutazione- trattare il problema piuttosto che spaccarsi la testa alla ricerca delle ragioni che hanno generato un primo episodio d'ansia.
Le motivazioni poi spesso sono proprio le convinzioni disfunzionali che tengono in piedi il problema e su quelle si lavora.
Legga qui per chiarimenti:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html
Cordiali saluti,
si è spiegato molto bene, ma vorrei precisare una cosa fondamentale.
Lei chiede: "il problema,non avendo a mio parere fattori scatenanti, e' che non so' ricondurli a nulla di specifico e ciò un po' mi spaventa."
Se anche si trattasse di un disturbo d'ansia, non in tutte le psicoterapie è di primaria importanza capirne le ragioni. A volte queste ragioni possono essere semplicemente frutto di apprendimento (ad es. da un primo episodio di panico, apprendo che alcune situazioni possono essere pericolose per me) e quindi è più utile -previa valutazione- trattare il problema piuttosto che spaccarsi la testa alla ricerca delle ragioni che hanno generato un primo episodio d'ansia.
Le motivazioni poi spesso sono proprio le convinzioni disfunzionali che tengono in piedi il problema e su quelle si lavora.
Legga qui per chiarimenti:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 21/06/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.