Paura di muoversi negli spazi ampi da sola
Buonasera, il mio problema è che da anni, DA SOLA; non riesco ad attraversare la strada , ed anche nei luoghi chiusi ed ampi mi assale la paura di non farcela e mi blocco. Sento la necessità di qualcosa o qualcuno che mi stia vicino e mi sostenga. Ovviamente le cose vanno meglio se uso ansiolitici o antidepressivi. Ma quando provo ad interromperli, ricado nella stessa sintomatologia. Una psicologa, interpellata su Internet, tempo fa mi disse che poteva trattarsi di PAURA DI AFFRONTARE LA VITA DA SOLA. Penso che abbia azzeccato in pieno, confermando quello che io stessa ipotizzavo, pensando a due lutti improvvisi subiti, pur qualche decina di anni fa, che mi avevano completamente destabilizzata, e da cui a fatica sono riemersa. Almeno mi sembra.Le mie domande sono 3: 1) Esistono tecniche spicciole per superare questi momenti di forte agitazione ? Ad es. respirare profondamente .2) Qual è la sua opinione diagnostica in merito ? 3) Se decidessi di rivolgermi ad una psicoterapeuta, quale ritiene la tecnica più giusta fra la terapia breve strategica e la cognitivo comportamentale? O altre, se crede.La ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Psicologo
Gentile Signora,
Da ciò che scrive, il suo disagio sembra limitarla molto nello svolgimento delle normali attività quotidiane, causandole probabilmente parecchia sofferenza. Purtroppo, come lei stessa scrive, il solo utilizzo di psicofarmaci in assenza di un adeguato percorso psicoterapeutico può non essere efficace ai fini della risoluzione del disagio da lei esperito. Non esistono tecniche "spicciole" per affrontare i problemi di natura psicologica, in quanto per la sua sicurezza sarebbe utile consultare uno psicologo di persona, piuttosto che affidarsi a tecniche "fai da te" che, oltre a risultare inefficaci, possono compromettere ulteriormente il suo stato di salute. Per quanto riguarda l'opinione diagnostica, purtroppo non è possibile darle una risposta a riguardo attraverso canali telematici. In primo luogo perché la diagnosi richiede una valutazione accurata, anche attraverso l'utilizzo di strumenti standardizzati, che tenga conto di diversi fattori e che, per ovvie ragioni, non può essere effettuata on-line e, in secondo luogo, non è possibile per legge fare diagnosi via internet, basandosi solo sui pochi elementi a disposizione. Tenga conto che "paura di affrontare la vita da sola" può al massimo indicare un sintomo, ma non esiste alcuna sindrome clinica con quel nome. Per quanto riguarda la scelta della psicoterapia più adeguata è necessario capire che l'esito può essere influenzato da molti fattori e che pertanto non si può stabilire a priori quale sia l'indirizzo clinico più adatto a lei. Tuttavia, per la classe di sintomi da lei esposta, l'approccio cognitivo-comportamentale sembra offrire solitamente i risultati migliori.
Cordialmente,
Da ciò che scrive, il suo disagio sembra limitarla molto nello svolgimento delle normali attività quotidiane, causandole probabilmente parecchia sofferenza. Purtroppo, come lei stessa scrive, il solo utilizzo di psicofarmaci in assenza di un adeguato percorso psicoterapeutico può non essere efficace ai fini della risoluzione del disagio da lei esperito. Non esistono tecniche "spicciole" per affrontare i problemi di natura psicologica, in quanto per la sua sicurezza sarebbe utile consultare uno psicologo di persona, piuttosto che affidarsi a tecniche "fai da te" che, oltre a risultare inefficaci, possono compromettere ulteriormente il suo stato di salute. Per quanto riguarda l'opinione diagnostica, purtroppo non è possibile darle una risposta a riguardo attraverso canali telematici. In primo luogo perché la diagnosi richiede una valutazione accurata, anche attraverso l'utilizzo di strumenti standardizzati, che tenga conto di diversi fattori e che, per ovvie ragioni, non può essere effettuata on-line e, in secondo luogo, non è possibile per legge fare diagnosi via internet, basandosi solo sui pochi elementi a disposizione. Tenga conto che "paura di affrontare la vita da sola" può al massimo indicare un sintomo, ma non esiste alcuna sindrome clinica con quel nome. Per quanto riguarda la scelta della psicoterapia più adeguata è necessario capire che l'esito può essere influenzato da molti fattori e che pertanto non si può stabilire a priori quale sia l'indirizzo clinico più adatto a lei. Tuttavia, per la classe di sintomi da lei esposta, l'approccio cognitivo-comportamentale sembra offrire solitamente i risultati migliori.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 20/06/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.