Combattere la psicosomatizzazione non solo con i farmaci

Approfitto della pazienza e professionalità dei Medici di questo utilissimo sito per rappresentare delle problematiche che al momento, a causa del periodo di ferie, non posso illustrare al mio psichiatra. Ho sofferto di ansia e attacchi di panico a causa di una situazione che direi era giustificata ma che da tanto tempo ho risolto e quindi adesso mi porto solo dietro gli strascichi di un processo di somatizzazione di cui non riesco a eliminare del tutto, soffrendo ogni tanto di qualche ricaduta dovuta alla oramai rottura del "motore". Con il mio medico siamo riusciti ad identificare le cause del mio disagio "che non sono quelli per cui ho avuto a suo tempo le fasi acute e poi curate" e cioè: sono molto emotivo e tutto ciò altera e/o varia la mia programmazione giornaliera o della vita, sconfina con un attacco di ansia. Parlo di sciocchezze, es: mi alzo tutte le mattine alle ore 07.00, se il capo mi dice domani ti devi alzare alle 07.00 perchè devi fare questo sento una variazione emotiva che poi si trasforma in ansia. Cosa è successo? nulla di trascindentale, non è morto nessuno. Il problema non è che non voglio imposizioni, "il malessere non è dovuto a questo" so che la vita non può essere perfetta come la programmo io, il fatto è che queste variazioni accadono ad ogni minima sciocchezza. Sono in cura con una pastiglia di fluoxetina da 20 mg la mattina, da poco mi è stato prescritto il cimbalta perchè nonostante sono cosciente della situazione, la mia ansia ha trovato il sistema di interferire con il mio umore by passando la mia volontà e quindi quello che mi frega è la somatizzazione. La cura con il cimbalta la inizierò fra qualche giorno quindi non posso dire come va. Gradirei conoscere, "come disse qualcuno datemi un punto d'appoggio e solleverò il mondo", qualè il punto di appoggio da dove iniziare a combattere il problema a livello psicologico e non farmacologico. Sono cosciente di come va la vita, non ho problemi seri se non quelli di un comune mortale, ho una bella famiglia, un buon lavoro, quale dovrebbe essere il punto di partenza per iniziare a combattere essendo cosciente di quali sono le problematiche e quali dovrebbero essere le soluzioni? Una risposta precedente data da voi cioè: sapere di avere il raffreddore non fa stare meglio. Allora, da dove iniziare? quale potrebbe essere il metodo ideale essendo gia cosciente di tutto e che nonostante nei momenti di ansia la combatto facendomi esami di coscienza e sapendo che non ha motivo di esistere continua a infastidirmi con problemi fisici? grazie infinitamente.
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
mi sembra che la risposta ai suoi quesiti se la sia data da solo nel momento in cui ha citato la frase: "sapere di avere il raffreddore non fa stare meglio".

Se lei ha già uno psichiatra di riferimento, ponga a lui gli stessi quesiti che ha postato qui, e potrete affrontate insieme la possibilità di rivolgersi a uno psicoterapeuta, oltre che prendere i farmaci. In alcuni momenti potrà sembrarle difficile procrastinare fino al termine delle ferie del suo medico, ma evidentemente lui sa che lei può benissimo farcela!

L'avere coscienza dei propri limiti non basta a superarli, ma è necessario rivolgersi a qualcuno insieme al quale lavorare, cioè uno specialista.

Cordialmente,


Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#2]
Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentile utente, concordo pienamente con la risposta della mia collega. Ponga le stesse domande al suo psichiatra, e sarà lui stesso a indirizzarla velrso terapie o attività differenti. Come lei stesso dice, ha una bella vita, problemi non diversi dalle altre persone, mi pare dunque di capire, che il suo sia un bisogno di essere ascoltato in profondità o mi sbaglio? Se la risposta fosse affermativa, chieda al suo psichiatra di riferimento se non fosse il caso di un consulto psicoterapeutico. Cordialmente.

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971

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