Invidia nei confronti del gentil sesso

Nei confronti delle donne sono invidioso: invidio la lor naturale bellezza delle forme, la loro seduttività
Sto bene anche da solo però quando vedo alla televisione quelle donne ammiccanti e provocanti degli spot pubblicitari o quando giro per strada e vedo ragazzine con vestiti provocanti e gambe al vento mi arrabbio perché sono consapevole del fatto che sono tutte illusioni.
E' una vera e propria tortura quotidiana,,,e non credo che queste cose capitano solo a me...
Giardare ma non toccare... e anche se riesci a toccare ,è illusione...

Ah, la mia ex mi riempiva di corna a mia insaputa...forse é per questo che adesso sono un pò disilluso ,incaXXato e invidioso nei confronti del ''gentil '' sesso?
:)

Loro lo sanno e se ne approfittano!

Vorrei anche io essere ammirato, corteggiato e desiderato ...non é soltanto una prerogativa femminile :)

A tutti piace piacere e avere successo, chi dice il contrario mente a se stesso..

:)
[#1]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
questo suo atteggiamento che lei chiama di "invidia" nei confronti del potere seduttivo delle donne, della loro facile possibilità di "apparire" e mostrare la loro bellezza, ha come lei giustamente intuisce, delle connotazioni negative e dei risvolti negativi per la sua persona.

Infatti porsi in modo "invidioso" verso qualcuno certo non predispone ad un buon rapporto. Una conseguenza del suo atteggiamento è perciò logicamente una difficoltà a rapportarsi in modo positivo con l'altro sesso. Questa conseguenza ovviamente non è auspicabile, compromette le sue potenzialità e la sua serenità.

Credo tuttavia che la soluzione sia molto a portata di mano e che possa facilmente trovarla consultando un bravo psicologo. Occorre infatti uno o qualche colloquio per sviscerare meglio la questione e trovarvi la giusta soluzione.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Come la Collega anche io credo sia importante per lei consultare uno psicologo di persona. Anche perché la sua richiesta di consulto è la stessa da diversi mesi e non sembra aver risolto alcunché, quindi diventa inutile postare nuovamente lo stesso tema:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/379197-invidia-blocco-vuoto.html

Dovrebbe lavorare sugli stereotipi culturali e pregiudizi che sembrano in lei dominanti e mettono in ombra la possibilità di costruire una riflessione adeguata e personale su ciò che lei considera "invidia".

Lei vorrebbe essere attraente e seducente proprio come le ragazze che descrive?
Pensa che questo potrebbe alimentare la sua autostima?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
Utente
Utente
Certo che si!!!
Essere attraente significa avere potere di scelta; avere potere di scelta
significa non doversi accontentare o, peggio ancora sopportare lunghi periodi di astinenza forzata.

Avere potere di scelta significa avere potere contrattuale :)

A chi viene voglia di suggerirmi di distrarmi andando con professionisti del settore dico subito che l'idea di dover pagare una persona per fare sesso mi deprime eheh.. non critico chi lo fa...ognuno é libero di far quel che vuole.
.
Ma forse sono un inguaribile sognatore,,, tutto si basa sui soldi.
è la Legge del Mercato...

In questa legge preferisco però essere il gioiello da acquistare piuttosto che l'acquirente che deve pagare. per avere il gioiello..

Ma non trovate fantastico camminare per strada e accorgersi che le persone ti guardano languidamente con desiderio?
Io credo che sia una cosa molto divertente, non c'entra l'autostima.
Poi ovvio,,,dal momento che a tutti piace piacere questa cosa fa bene anche alla propria stima di sè.
Son quelle cose che non servono, ma aiutano
(come diceva mio nonno).

^__^
[#4]
Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Caro signore,
qualcuno ha definito l'invidia " la sofferenza per il bene altrui" e lei, attraverso ciò che ci scrive, sembra incarnare perfettamente tale sofferenza. Poi, e chiaro, sarebbe interessante analizzare e riflettere , magari insieme ad un collega vis a vis, su che cosa si concepisce come "bene altrui". Molto soggettivo!
Certo lei riesce a riferire la sofferenza in modo così scanzonato e distaccato. Quasi come non fosse cosa sua. Eppure, in qualche modo, ce la sta presentando e anche senza finalizzarla: infatti non ho ben compreso cosa intendeva chiedere a questo servizio.
Ma al di là del fatto di cosa intendesse chiedere lei caro signore ,io, mi sento comunque di risponderle che la sofferenza la può cammuffare, presentare in modo abbastanza sconclusionato agli altri, dissimularla, cercare anche di renderla divertente ed evanescente...ma rimarrà lì. E tenga anche presente che potrebbe permanere ed evolvere fino a quando non si deciderà a ricorrere ad un aiuto dal vivo.
La saluto

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#5]
Utente
Utente
Ringrazio x le risposte tutte.

***Alla dr. Nunzia Spiezio: mi sembra che i miei messaggi siano abbastanza chiari... io non soffro per il bene altrui... io soffro per non poter essere/avere quello che vorrei! ^__^




[#6]
Utente
Utente
**** Al dr. Giuseppe Del Signore...
Stereotipi?
Non credo siano stereotipi...basta guardarsi in giro.
Avete mai provato per gioco a entrare in una chat con un nome femminile?
Prontamente uno stormo di passeri comincerà a girarvi intorno con la speranza di attrarre la vostra attenzione!^__^
Altro esempio sono le pubblicità che per vendere un prodotto utilizzano donne semi nude (raramente uomini) come specchietto per le allodole!
^__^
I siti di incontri...che pena! Se sei uomo devi pagare un abbonamento mensile , se sei donna l'iscrizione é gratuita...(anche questa non l'ho capita dal momento che ormai ci sono donne che lavorano e guadagnano più degli uomini)^__^
Insomma se é vero che il mondo si crea in due non capisco come mai questa disparità di trattamento!
Che ne pensate?

[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..non capisco come mai questa disparità di trattamento!<<
se lei usa le chat come metro di paragone è abbastanza ovvio così come succede con le pubblicità, ma la vita reale è qualcos'altro ed è per questo che ho parlato di stereotipi.

Dovrebbe cambiare il punto da dove guarda le cose altrimenti si troverà sempre in difetto e in svantaggio. Per usare un'accezione più ampia possiamo dire che l'invidia è un modo per attribuire responsabilità personali a qualcosa che sta al di fuori del se, mentre il focus dovrebbe essere interno, altrimenti si rischia di dipendere troppo da ciò che si "vede".







[#8]
Utente
Utente
***Al dr. G.Del Signore....***
<<se lei usa le chat come metro di paragone è abbastanza ovvio così come succede con le pubblicità, ma la vita reale è qualcos'altro ed è per questo che ho parlato di stereotipi.>>
io credo che dal momento che gli stereotipi rispecchiano la società debbano essere considerati ''reali''.


<<Dovrebbe cambiare il punto da dove guarda le cose altrimenti si troverà sempre in difetto e in svantaggio. Per usare un'accezione più ampia possiamo dire che l'invidia è un modo per attribuire responsabilità personali a qualcosa che sta al di fuori del se, mentre il focus dovrebbe essere interno, altrimenti si rischia di dipendere troppo da ciò che si "vede". >>
Vero in parte, dal momento che anche se non vogliamo siamo condizionati dall'esterno fin da bambini ... poi siamo animali sociali, ok che il focus debba rimanere su di noi ma gli altri ci fanno capire meglio chi o cosa siamo,,,o no?

P.s. al momento non posso permettermi di spendere soldi per delle sedute da uno psicologo/psicologa.
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..io credo che dal momento che gli stereotipi rispecchiano la società debbano essere considerati ''reali''.<<
>>..anche se non vogliamo siamo condizionati dall'esterno fin da bambini ..<<
qui non si fanno considerazioni sulla società, ma su di Lei in quanto Utente che manifesta un disagio.

Se ha difficoltà economiche può rivolgersi al servizio AUSL.







[#10]
Utente
Utente
<<qui non si fanno considerazioni sulla società, ma su di Lei in quanto Utente che manifesta un disagio.>>

Non ho capito la risposta... i disagi possono essere alimentati anche dal contesto sociale, o no?
^__^
[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Non ho capito la risposta... i disagi possono essere alimentati anche dal contesto sociale, o no?<<
certo, ma non nei termini in cui lei descrive il suo.







[#12]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
"P.s. al momento non posso permettermi di spendere soldi per delle sedute da uno psicologo/psicologa"

Come le ho detto nella mia prima risposta la soluzione al suo modo di sentire e rapportarsi può richiedere tempi brevi, come molto spesso accade con le Psicoterapie Brevi, che di conseguenza non richiedono un grande impegno economico
[#13]
Utente
Utente
Il problema è che io la penso così.
Dovrei trovare qualcuno o qualcosa che abbia il potere di farmi cambiare ''visione del mondo'' ma la vedo dura.
Parlo per esperienza personale...
Le vostre risposte sono piuttosto innoque, in poche parole mi dite che la realtà è qualcosa di diverso e che dovrei concentrarmi su di me , ma questo non cambia quello in cui credo...
Cioè mi dite cose che mi son già state dette da non -psicologi...^__^
[#14]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ma questo non cambia quello in cui credo...<<
per cambiare il modo di vedere una certa cosa (in senso molto generale), bisogna fare un percorso psicologico, ma se lei non ha una motivazione "forte" a cambiare le sue idee purtroppo nessuno potrà mai aiutarla.

Quindi il problema in definitiva non si pone. La psicologia non è come la medicina, dove il paziente ha un ruolo perlopiù passivo, funziona se c'è impegno e motivazione al cambiamento.

Nel suo caso c'è invece un conflitto. Una parte di lei è interessata a cambiare, perché probabilmente il suo modo di vedere le cose non si adatta con la realtà che la circonda (relazioni affettive ecc.), mentre un'altra parte di se pensa di avere ragione e non ha intenzione di vedere le cose in maniera diversa.

Forse è anche per questo che preferisce un "innocuo" consulto on-line piuttosto di una consulenza di persona.







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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
non mi sembra di aver confutato le sue convinzioni (controlli il mio primo post), ho semplicemente detto che il suo atteggiamento che lei chiama "invidioso" nei confronti di certe "possibilità e facilità" del gentil sesso ad ottenere attenzioni, le rende la vita un po' più ardua.

Quanto al cambiare i modi di vedere le cose, ciò è un pane quotidiano per gli psicologi, nel senso che fa parte costantemente del loro lavoro.