Ansia e attacchi di panico

Carissimi dottori, voglio parlarvi di un grosso problema che mi assilla da mesi.

Sono un ragazzo, pratico regolarmente palestra 3 volte a settimana, non ho problemi di asma. Soffro di un' ansia assilante e ho avuto in passato tre attacchi di panico (occlusione al petto, respiro affannoso, tachicardia). Il primo attacco mi venne dopo qualche giorno dall'assunzione di una potente droga pesante (MDMA), i miei genitori mi portarono all'ospedale dove mi vennero somministrate delle gocce ansiolitiche, e dopo poche settimane, con una lotta mentale serrata, l'ansia passò. Il secondo attacco mi venne una sera mentre ero in un pub con degli amici (dopo aver passato alcuni giorni con ansia assilante, tachicardia, ipocondria - mi pizzicava il braccio e pensavo fosse un infarto), sono corso subito a casa e i miei genitori mi tranquillizzarono, mi diedero delle gocce di valeriana e mi misero a letto; anche in questo caso ci sono volute settimane per far passare l'ansia e la tachicardia. Dopo questo secondo attacco di panico e per le sensazioni di formicolio al braccio, feci tutta una serie di controlli cardiologici, tac etc... il risultato dei medici fu unanime: ero in uno stato d'ansia. Il terzo è successo l'estate scorsa, dopo una serata brava a base di cocaina, il cuore andava letteralmente a mille; mi tranquillizzai autonomamente (con non pochi problemi giacchè stavo per correre all'ospedale), e anche qui l'ansia se ne andò dopo molte settimane. Adesso non assumo più droghe e non ne sento assolutamente la mancanza (anche se fumo sigarette e ogni tanto bevo qualcosa) ma l'ansia è ritornata, si fa sentire pesantemente (tachicardia e occlusione al petto) sopratutto prima di andare in palestra, prima di un esame, quando devo uscire con una ragazza, o semplicemente quando esco la sera con gli amici. Non riesco a vivere a pieno la vita, gli affetti, lo sport. La mia vita sessuale è deludente, ho avuto pochi rapporti sessuali e tutte le volte si sono presentati problemi di erezione e di agitazione. E ogni volta è sempre peggio. Quando arrivo a consumare il rapporto sessuale mi assale la paura di non farcela, la paura del fallimento, la paura della mancata erezione, e puntualmente fallisco. Le ragazze non mi mancano, ma per colpa della mia insicurezza e dei miei fallimenti le tengo a distanza, e mi maledico per questo. Mi sento un ragazzo realizzato nel lavoro e nello studio, ma questo dramma sessuale mi deprime fortemente...non mi sento un Uomo appagato pienamente, è come se mi mancasse un tassello fondamentale nella mia vita. Non so se questi stati d'ansia sono dovuti unicamente alle mie carenze sessuali...e proprio per questo sto chiedendo consiglio a voi esperti (siete le prime persone a cui confido una cosa del genere).

PS: nello scrivere questo consulto la tachicardia sembra essersi placata, per il momento.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazzo, certo che avere una serata trasgressiva e poi pagarla con disturbi fisici, ansia e agitazione , non è alla fine una felice mossa, il tutto a mio parere, insieme ai problemi che i rapporti con una ragazza le pone fa pensare ad una sensibile mancanza di sicurezza e di autostima.. cosi' da lontano, non sappiamo niente di lei , le consiglio perciò di cercare uno psicoterapeuta che, conoscendola da vicino potrà aiutarla a diventare più sicuro a livello sessuale e a livello del quotidiano.
La personalità è un tutto unitario e i problemi di autostima e sicurezza si riflettono su tutti gli aspetti della nostra vita,minano la serenità e la nostra progettualità ..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Caro ragazzo,
Il fatto che lei abbia deciso di scrivere rispetto alle sue preoccupazioni e' già un passo importante per prendere coscienza di un problema che, come le dice anche la mia Collega, sembra essere collegato a una certa insicurezza e a un senso fragile di autostima. Le droghe hanno certamente facilitato l'emergere di attacchi di panico o forte ansia, ma sembrano essere anche la conseguenza dell'ansia e dell'insicurezza probabilmente di più antica data. Le difficoltà relazionali, affettive e sessuali di cui lei scrive vanno affrontate in un contesto psicologico e terapeutico, nel quale sarebbe importante lavorare sulla costruzione di un saldo senso di autostima. Anche io, come la Collega, le consiglio di rivolgersi a uno specialista in modo da superare questo momento di disagio e potersi rapportare con maggiore serenità e soddisfazione a se stesso e agli altri.
Un caro saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Utente
Utente
Innanzitutto vi ringrazio, cari Dottori, per le vostre pronte risposte che mi hanno rincuorato e invogliato a risolvere definitivamente questa cosa.
Secondo voi dovrei parlarne col medico di base o sentire direttamente uno specialista psicoterapeutico? Io non ne conosco nemmeno uno della mia zona...
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Può chiedere al suo medico di base se lui sa indicarle uno psicologo oppure lei stesso può vedere su questo sito uno specialista nella sua zona, contattandolo direttamente. Può anche chiedere al Consultorio se vi è' la possibilità di fare una consulenza o tramite il passaparola. Chi si è' trovato bene con uno specialista può essere un buon riferimento. Ovviamente, poi lei valuterà se si sente in sintonia con quello che ha scelto e chiederà tutte le informazioni relative a obiettivi, durata e costo ecc. Le faccio i miei migliori auguri !
Un caro saluto
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