Rapporto nuora/suocera

Sono una ragazza di 34 anni, sposata felicemente da 5 con un coetaneo e con una bimba di 6 mesi. Il rapporto con i miei suoceri e mio cognato é sempre stato rispettoso e cordiale, non eccessivamente confidenziale (soprattutto con mio suocero, schivo e riservato, maggiormente con persone verso le quali non ha molto interesse). Si puó dire che viviamo "con loro": siamo su una casa indipendente (sistemata con l'aiuto economico del suocero), il cui retro dá sul giardino dei suoceri, sia con finestre e con una porta, mentre l'ingresso principale é indipendente. Prima di sposarmi nutrivo i classici dubbi sull'andare a vivere dai suoceri, ma poi rassicurata da mio marito, che malvolentieri avrebbe lasciato casa sua x un appartamento (siamo in campagna e abbiamo molto verde a casa). In effetti i miei suoceri sono sempre stati riservati e in questi anni ci si vedeva anche poco, nonostante la vicinanza.
Da quando é nata la bimba tutto é cambiato: mia suocera bussa alla finestra 3-4 volte al giorno, tutti i giorni, x vedere la nipote, stessa cosa mio cognato(che "lavoricchia" a casa: praticamente un laureato-disoccupato,felicemente mantenuto da mamma e papá) e anche lui viene 3-4 volte al giorno, ovviamente in tempi diversi dalla madre...oltretutto non rispettano orari di cena/pranzo e addirittura, una sera, pur vedendo tutto chiuso (erano le 22!)..hanno bussato x vedere la bambina. Mio suocero é l'unico che passa ogni tanto e si ferma poco. La situazione é molto pesante, anche xché all'inizio credevo fosse l'euforia della prima nipote e della novitá, ma ora dopo 6 mesi nulla é cambiato. Ho parlato con mio marito e lui mi dá ragione, xó non é facile farlo capire ai suoi, anche perché quando abbiamo avuto bisogno (xché malati o x spese/commissioni varie, quando non ci si poteva muovere da casa o x lavoro etc..), mia suocera ci ha aiutato e sembra di essere ingrati. Peró stiamo pagando un prezzo troppo alto. Oltretutto si tratta di persone molto permalose, che giá con altre osservazioni fatte da mio marito si erano indispettiti, anche per cose dette con garbo..soprattutto mia suocera (es: una volta ha voluto dare il biberon alla bimba, ma mio marito l'ha ripresa xché la bimba non mangiava bene, allora lei si é ammutolita, ha dato la bimba a mio marito e poco dopo si é alzata ed é andata via senza aprir bocca). Io non ci provo a dire qualcosa, xché non ho la confidenza necessaria e sicuramente si finirebbe col rompere i rapporti. Potrei anche non aprire quando bussano, ma si appoggiano alla finestra x vedere se sono in casa! E cmq a certe ore sanno che ci sono, quindi se non apro capiscono.
Mi sento opprimere e pensando a quando la bimba crescerá e questa loro presenza sará sempre piú ingombrante, mi sento morire. Tra poco tornró al lavoro e mia suocerá me la terrá 2h al giorno (il resto nido, anche x qs motivo)..i miei abitano a 20 min, ma mia madre non guida..e cmq non potrebbe tenermi la bimba. Chiedo un consiglio su cosa fare . grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Da quando é nata la bimba tutto é cambiato: mia suocera bussa alla finestra 3-4 volte al giorno, tutti i giorni, x vedere la nipote, stessa cosa mio cognato>

Gentile Utente,
la nascita di un bimbo comporta una ridefinzione degli equilibri relazionali preesistenti all'interno del nucleo familiare e della famiglia allargata ...si creano nonni, zii, cugini...

L'entusiasmo per il nuovo nato può manifestarsi con il tipo di comportamenti da lei riferiti, un'eccessiva invadenza, il non rispetto di privacy e confini, specie èpoi in una situazione come la sua nella quale i confini "fisici" sono labili abitando tutti nella stessa casa, seppure in appartamenti diversi.

Sembra però che suo marito comprenda le sue ragioni e le sue esigenze, sarebbe il caso che riparlaste del problema per trovare un modo non offensivo ma comunque assertivo per ridefinire confini "permeabili". Significa non troncare i rapporti con la famiglia allargata, ma trovare un modo per regolare relazioni- , visite, contatti ecc. senza subire invasioni di campo e inopportune ingerenze nella vostra privacy.

Probabilmente l'entusiasmo per il bimbo non permette una piena consapevolezza degli agiti.

Il fatto che sua suocera terrà la bimba due ore al giorno è sicuramente un valore aggiunto, ma questo non significa che lei sia tenuta a sopportare le intromissioni. Non esistono solo gli estremi - subire/troncare i rapporti, ma modalità per riuscire a gestire le relazioni in modo opportuno. Rispettare se stessi e i propri diritti senza calpestare quelli altrui, un pizzico di buona educazione, una comunicazione chiara sono di aiuto. Non si escludono mutualmente. Suo marito le sarà sicuramente di aiuto poiché si tratta della sua famiglia e dunque spetterebbe a lui iniziare a mettere le cose a posto.

Molti auguri

Restiamo in ascolto


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Cara ragazza,
capisco quanto possa essere pesante subire l'invadenza dei suoceri che, se ho capito bene, lei già non amava al di là dell'invadenza post nascita nipotina?
Un consiglio su cosa fare....Diciamo che oltre a dirle di mettere garbatamente i paletti ai suoi suocerti e cognati non saprei che cosa altro.
Mi sembra che la comunicazione tra suo marito e la sua famiglia, e di conseguenza di quest'ultima con lei, sia poco funzionale: l' episodio che racconta di una nonna che se la prende per una correzione fattale dal figlio mi sembra evidenziare tensioe familiare, un rapporto non aperto al dialogo, molto gerarchizzato e attestato su ricatti affettivi forti.
Credo che lei abbia le risorse, insieme a suo marito, per trovare la soluzione.
Non si abbatta. Veda la cosa dal punto di vista positivo: la bimba ha dei nonni e uno zio che l'adorano.
La saluto

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

c'è un aspetto, nel Suo racconto, che mi ha molto colpita.
Lei sembra quasi intrappolata dai tanti favori che i Suoi suoceri hanno fatto in passato per Lei e Suo marito: aiuti economici, con la bambina, ecc... ("...mia suocera ci ha aiutato e sembra di essere ingrati...")

Sembra quasi che Lei senta l'obbligo di ripagare tutto ciò. Come mai?
Se Sua suocera si occuperà della bimba, lo farà con amore perché si tratta di sua nipote. Che cosa c'entra tutto ciò col fatto che Lei non possa gentilmente mettere dei paletti?

Potrebbe ad esempio cogliere l'occasione quando Le bussano alla porta alle 22, orario in ogni caso inopportuno, anche per i nonni e lo zio.
Tenga presente che, se permetterà loro di guadagnare sempre più spazio, sarà sempre più difficile rimettere a posto le distanze in futuro.

Tutto ciò, però, c'entra con il Suo modo di gestire le distanze e le relazioni.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile signora,
mi unisco a quanto le hanno già detto le colleghe per ripeterle che deve soltanto trovare i modi più idonei per esprimere i suoi legittimi bisogni.

Le consiglio di consultare uno psicologo perchè può aiutarla a rafforzare il suo io e la sua capacità di esprimersi e ad usare delle apposite strategie di comuinicazione utili per cercare di ottenere ciò che si desidera senza ferire.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gent.me Dottoresse,
Grazie infinite per le vostre risposte cosi veloci e confortanti. Proveró a pianificare una "strategia" con mio marito, anche se temo che comunque si genererá un pó di risentimento. Effettivamente con i suoceri c'é rispetto e cordialitá, ma sempre "a distanza"..non siamo mai riusciti ad andare oltre. Mio marito dice che é frutto della riservatezza caratteriale dei suoi e non una mancanza mia. Purtroppo la stretta vicinanza fisica complica le cose (oltretutto casa ns é proprietá dei suoceri, seppur paghiamo noi il mutuo). E anche qs é un grosso freno per me..facendomi spesso sentire nella posizione di "ultima arrivata"/"ospite".
Concordo con la dott.ssa Sciubba nel dover rafforzare il mio io, che é sempre stato debole..che sopporta troppo e alla fine scoppia, senza mezze misure.
Vi terró aggiornate, grazie mille ancora per la vostra disponibilitá.
Un cordiale saluto.
[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Lieta di averla ascoltata unitamente alle Colleghe.
La condivisione con suo marito e la complicità nel cercare di gestire in modo opportuno la situazione, come le abbiamo suggerito, è la strada da perseguire.

La rileggeremo volentieri quando riterrà utile aggiornarci.

Molti auguri
[#7]
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gent.me Dottoresse,
Volevo aggiornarvi sulla mia situazione: io e mio marito abbiamo trovato il modo per gestire questa situazione, chiedendo la mediazione di mio suocero. Egli ha inaspettatamente capito, mi ha dato ragione e si è quindi offerto di parlare alla moglie. Allo stesso modo mio marito ha parlato con suo fratello, che ha ammesso che già da qualche tempo, sia lui che la madre, si erano accorti di essere troppo invadenti (anche se nei fatti nulla era mai cambiato).
Ci tengo a precisare che non abbiamo assolutamente vietato le visite alla bimba, ma solo cercato di riportarle ad una frequenza più "consona".
Purtroppo, come previsto, mia suocera si è piuttosto risentita e l'ho capito dal suo comportamento: è praticamente sparita e in 3 giorni è passata a salutare la bimba 1 volta e solo perchè in procinto di partire per le vacanze. Quando è venuta (pur a buon viso) mi ha addirittura chiesto se poteva prendere in braccio la bimba, cosa che in realtà non ha mai fatto, perchè l'ha sempre presa in braccio senza troppi scrupoli, anche quando la bimba era in braccio mio.
Mio cognato anche lui è un pò sparito, ma non credo si sia offeso..
Vedremo al rientro dalle ferie cosa accadrà: se mia suocera avrà veramente capito (dubito!!) o se andremo verso un ulteriore "raffreddamento" dei rapporti, diventando io la "cattiva".

un cordiale saluto a tutte e buon lavoro.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ne sono felice.
Ora è il momento di continuare su questa linea da parte Sua e di Suo marito, senza fare passi indietro, magari spinti dal senso di colpa o riconoscenza (che può benissimo esprimere in altro modo).

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Cara signora mi associo alla collega nel rallegrarmi dei risultati raggiunti. Continuate così e non cedete di un millimetro. Tornare indietro adesso rendendosi preda di ricatti affettivi sarebbe peggio che non aver mai fatto nulla.
Saluti.