Sessualità insolita in tenera età

Buongiorno dottore, c'è una questione che mi assilla ormai da mesi, da quando, dopo un confronto col mio compagno, lui è rimasto "shoccato" da quanto gli ho raccontato, paventando anche l'ipotesi che io possa aver subito esperienze traumatiche in infanzia che ora non riesco più a ricordare. Questo pensiero mi ossessiona per cui avrei bisogno di un consulto. So di essere stata una bambina intenta alla masturbazione, da tempo immemore. non riesco nemmeno a ricordare quando ho iniziato: ricordo però chiaramente di avere sempre provato orgasmi, sicuramente dalle elementari in poi, credo anche in età prescolare. ho letto che la masturbazione è normale nei bambini, ma che è impossibile raggiungano orgasmi: eppure io sono sicura di averli raggiunti, tant'è che ero molto "fissata" con questa specie di gioco. Però, a differenza di quanto leggo in giro sulla casistica, io non facevo il tutto senza malizia: io sapevo bene che il mio era un atto sessuale, lo collegavo alla nudità, al vedere i miei compagni e compagne, ai momenti in cui all'asilo la maestra ci faceva spogliare prima di fare pipì. ho mille ricordi di natura sessuale risalenti ad allora. Questa mia maturazione sessuale troppo precoce mi ha portata poi, a 11 anni, a cercare confronti sessuali più "maturi", via internet: mai nessun incontro, per fortuna. Ma tanti pomeriggi a chattare, fingendomi ben più grande della mia età, scoprendo ogni più sconcia sfaccettatura del sesso e degli uomini. Nonostante abbia avuto il mio primo rapporto sessuale ad un'età "normale" (15), credo di essere un soggetto abbastanza influenzato dal sesso: mi ha portata a compiere troppi errori nella mia vita, spesso col desiderio che prende il sopravvento sulla razionalità e sulle scelte ponderate, con il risultato di ferire persone e ferire me stessa. Ho sempre pensato fossero stati errori dovuti alla gioventù, o a una particolare "emancipazione" (ho sempre pensato di avere istinti piu simili a quelli di un maschio che di una femmina), ma il mio compagno vede tutto ciò come un problema, come una sorta di patologia, e ha il brutto sospetto che questa mia scoperta sessuale troppo precoce - che secondo lui ha condizionato i miei comportamenti sessuali da lì in poi - non sia stata spontanea, ma indotta da qualcosa o da qualcuno. La cosa mi terrorizza: pensandoci continuamente ho portato alla luce qualche ricordo di allora, ma non mi ritorna nulla di brutto o traumatico. Solo ricordi che allora mi eccitavano, niente più. Con una morbosità però effettivamente anomala: quando la governante mi faceva i massaggi, quando all'asilo ci abbassavano le mutandine per fare pipì, anche solo nel leggere determinati fumetti, io trovavo una carica sessuale enorme. Sono sicura non fosse lo stesso per gli altri bambini. tutto questo mi appare sempre più strano, e pensare che sono esperienze che consideravo "normali" o comunque non preoccupanti fino a qualche mese fa. La prego di darmi almeno un consiglio, grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"il mio compagno vede tutto ciò come un problema, come una sorta di patologia"

Gentile Utente,

mi sembra che le osservazioni del suo compagno le stiano generando dubbi e idee che prima non aveva e che quanto gli ha riferito costituisca più un problema per lui, che un oggettivo motivo di preoccupazione per quanto la riguarda.

In questi ultimi decenni i bambini sono stati sempre più frequentemente sottoposti a stimoli di natura sessuale tramite contenuti con i quali entrano in contatto (dalla pubblicità ai manga/cartoni animati alle serie tv) e questo ha influenzato sicuramente lo sviluppo psicosessuale dei soggetti più sensibili a tali contenuti, fra i quali c'è plausibilmente anche lei.

M sentirei di tranquillizzarla, ma poichè non la conosco le suggerisco in ogni caso di parlarne anche di persona con un mio collega per approfondire il discorso se le sta creando del disagio.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Grazie dottoressa, effettivamente mi rendo conto che determinate ansie sono scaturite più da parte del mio compagno, che spontaneamente da me. Diciamo che sapevo di essere un soggetto "insolito", ma non ho mai visto questo come un male, non vedendo da parte mia l'istinto sessuale, seppur iper sviluppato, come una minaccia. Sicuramente lui è più sensibile a questo tema, credo abbia una mentalità più "tradizionale" da questo punto di vista,e io so di essere molto condizionabile. Ciò che mi preoccupa sono soprattutto i miei confronti in chat per adulti all'età di 11 anni: pensa che possano avermi esposta a traumi? In ogni caso, vorrei tanto rivolgermi a uno specialista, anche per altre ansie che mi tormentano in questo periodo di forte stress. Purtroppo non posso permettermelo economicamente. Sa consigliarmi consultori o strutture a prezzi accessibili?
Ci terrei tanto.
Grazie per l'aiuto!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Di sicuro una chat per adulti non è il luogo adatto per una bambina di 11 anni, ma solo lei sa che tipo di esperienza ha avuto in quel contesto.
Ne era rimasta turbata?

Per quanto riguarda eventuali strutture alle quali rivolgersi può contattare il consultorio familiare oppure il CPS (Centro Psico-Sociale) della sua zona o paese per prendere un appuntamento
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

io credo dovrebbe essere un po' più cauta, soprattutto per non correre il rischio di creare un problema dove non c'è, anche perché questa che Lei racconta qui è la rilettura che fa una persona adulta che, a quanto dichiara, non ha mai considerato un problema tutto ciò.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Grazie dottoresse! mi avete tranquillizzata molto. Credo che il vero problema derivi dal mio compagno e dalla nostra relazione impari, perché come sottolinea la dott. Pileci, io non ho mai considerato un problema tutto ciò. Credo sia lui a insinuarmi dei sensi di colpa per portarmi di conseguenza a cercare le relative cause dei miei comportamenti. grazie ancora
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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Cara ragazza,
d'accordo con la dottoressa Massaro ritengo che una chat per adulti, nella quale si finge di essere molto più adulte dell'età vera non è un luogo più adatto ad una bimba.

"tanti pomeriggi a chattare, fingendomi ben più grande della mia età, scoprendo ogni più sconcia sfaccettatura del sesso e degli uomini"
posso confermare che non sia il pomeriggio solito che una ragazzina di 11 anni dovrebbe trascorrere. Al di là che lei da ciò senta di non aver avuto conseguenze, o che le piaccia credere di non averne avute, di sicuro una bimba di 11 anni piazzata per ore davanti al P.C senza alcun controllo merita attenzione non crede?Ora è adulta. Potrebbe essere lei stessa a prendersi cura di quella bimba forse troppo spesso lasciata sola. Si rivolga al consultorio Familiare come le suggeriva efficacemente la collega Massaro e parli col collega anche dei malesseri che ci riferisce.
Le faccio tanti auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Gentile dottoressa, il fatto che mi fa dispiacere è che io non ero affatto una bimba abbandonata a se stessa. Mia mamma era casalinga, e mi seguiva in tutto, soprattutto nella scuola, e anche i miei nonni erano molto presenti. Erano i primissimi anni di internet, io ero una bambina molto sveglia. E loro su questo ambito erano impreparati. Quindi sicuramente non potevano sospettare quello che io facevo. Ero io che aspettavio i momenti di assenza di qualcuno, o l'ora in cui io stavo sola a fare i compiti, per soddisfare questa mia curiosità continua. Ho i ricordi molto sfocati, a 11 anni ricordo solo le chat che frequentavo ma non esattamente che messaggi mi scambiavo con gli utenti, al massimo un paio di anni dopo invece ricordo che le conversazioni erano esclusivamente a sfondo sessuale. La cosa strana è che questo desiderio sessuale non aveva poi riscontro nella vita reale: non avrei mai pensato a un rapporto fisico con un mio compagno o con un ragazzino che mi piaceva. Ricordo che il primo bacio l'ho scambiato 13 anni, e non c'è mai stato nessun contatto sessuale oltre al bacio stesso.. Diciamo che la trasgressione la trovavo solo a livello mentale, o su Internet. Mai nella realtà, non mi interessava nemmeno. Difatti come esperienze concrete sono stata perfettamente nella media di tempo delle mie coetanee. Quello che poi mi ha iniziato a far pensare è che spesso nella mia vita sessuale attiva mi sono trovata a ripercorrere ricordi di allora come meccanismi scatenanti dell'eccitazione, come se non riuscissi a trovare più, nemmeno con il partner più attraente del mondo, la stessa eccitazione. È questo che non mi piace, anche perché so di avere qualche problema di interrelazione con gli uomini. Se riesco ad avere una relazione equilibrata, io spesso non trovo più l'eccitazione, mi stanco, ed è proprio in questo momento che i vecchi ricordi di questo tipo di pensieri eccitanti subentrano. Se invece ho relazioni instabili e che mi provocano sofferenza, l'eccitazione rimane costante, seppur con senso di colpa ogni tanto. Indi di fatto ho sempre avuto o brevi relazioni noiose o lunghe relazioni di sofferenza… E ora che sono adulta questa cosa mi pesa parecchio. Non vorrei che anche questo mio atteggiamento sessuale in infanzia possa avermi influenzato da questo punto di vista. Ammetto che nel momento in cui ne parlo in profondità, l'argomento mi turba. Da brava ipocondriaca in tutti campi, ho il terrore di essere sbagliata, di avere qualcosa che non va. La ringrazio per l'attenzione
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,
Lei ha vissuto il tutto come naturale per sè: mi riferisco alla sua infanzia. E tale è; provare emozioni sessuali, eccitazione e orgasmi appartiene anche all'infanzia.
L'approccio precoce alle chat (ma 16 anni fa esistevano già,?non ricordo ...) ha fornito materiale "fuori età" alla sua crescita e alla Sua eccitazione mentale. Considerato che ora mette in collegamento questo Suo percorso pregresso con la vita affettiva attuale ("Se riesco ad avere una relazione equilibrata, io spesso non trovo più l'eccitazione. Se invece ho relazioni instabili e che mi provocano sofferenza, l'eccitazione rimane costante"), perchè non provare a "rileggere" la propria storia con un/a Collega Psy, attraverso alcune sedute, per caoirne meglio gli elementi e introdurre qualche modifica nei meccanismi psichici?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Cara ragazza,
"Quello che poi mi ha iniziato a far pensare è che spesso nella mia vita sessuale attiva mi sono trovata a ripercorrere ricordi di allora come meccanismi scatenanti dell'eccitazione, come se non riuscissi a trovare più, nemmeno con il partner più attraente del mondo, la stessa eccitazione"
Mi fa piacere di aver contribuito, insieme alle colleghe, a farle nascere qualche riflessione. Se lei ha questi dubbi, che, tra l'altro, io ritengo fossero già suoi prima della richiesta di consulto(noi possiamo al limite averli slatenizzati ma, probabilmente lei li aveva già dentro) allora sembra giusto che, come le dicevano le colleghe Massaro e Bruniati, rilegga la sua storia insieme ad uno psicoterapeuta della sua città.

"ho il terrore di essere sbagliata, di avere qualcosa che non va"
Lei è ok così com'è e, insieme al clinico, come valore aggiunto riuscirà a godere a pieno della sua bellissima preziosa unicità.

Lo faccia senza timore.
Auguri
[#10]
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Grazie dottoresse del supporto, davvero mi è stato d'aiuto. Mi sono convinta a provare a fare qualche colloquio, sto ancora cercando un consultorio familiare nella mia zona (nessuno risponde mai al telefono!) per poter trovare un consulto abbordabile economicamente. Sicuramente in questi giorni sto riflettendo molto su questo problema, sorto dopo alcune riflessioni col mio compagno. Non credo di essere una persona cattiva, ma penso che da qualcosa sia derivata una certa "leggerezza" con cui ho sempre affrontato il sesso, nella mia adolescenza fino ad oggi. Più come una specie di gioco, che come esperienza intima. Questo mi ha dato parecchi problemi: incomprensioni con uomini e con amiche, soprattutto. Cose a cui io non davo troppo peso diventavano abomini per altri... per altri tra cui il mio compagno, che mi ama ma proprio non può accettare certi miei trascorsi, e si chiede se io sia cambiata, se potrò mai cambiare, o se non potrà mai fidarsi di me(nonostante io non sia mai stata una traditrice in coppia, questo lo giuro). E io che facevo la parte della cattiva senza spesso capire subito perché. Credo mi manchi un'autocensura che è propria ed innata in altre ragazze. Ho sempre dato la colpa a determinati pregiudizi, a canoni sociali secondo cui una donna non può fare sesso senza amore o al di fuori di una relazione, mentre un uomo è libero di farlo. Ma sto realizzando, seppure con turbamento, che forse non è solo "rigidità sociale". forse sono stata io ad avere un approccio sbagliato. Ormai sono grande, e temo che alcune esperienze mi abbiano segnata, a parte a livello di reputazione, ma anche come disillusione, come preziosità delle esperienze che vivo. Poi mi trovo ad affrontare enormi sensi di colpa per azioni a cui veramente non avevo dato troppa importanza al momento dei fatti. Voglio risolvere questi fantasmi, chiudere coi sensi di colpa e con quel tipo di atteggiamento, e anche con quell'approccio sbagliato all'amore, che mi ha penalizzata in relazioni che valevano e che mi rende impossibile uscire invece da relazioni dolorose. Vorrei cambiare e voltar pagina, soprattutto ultimamente, ora che sto attraversando un periodo di forte tristezza e insoddisfazione: senso di fallimento, poche prospettive, rassegnazione al "sono sempre stata così, non potrò mai pretendere di meglio, anzi, così è già tanto". Sarà la crisi dei trent'anni! Sto solo cercando qualcuno che possa darmi una mano.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Il Suo commento qui sopra mi sembra di grande importanza, nella sua vita personale.
Contiene riflessioni che, quando ha inviato la richiesta di consulto, non esistevano. Sta vivendo una fase di rivisitazione della sua esperienza sessuale che Le apre prospettive evolutive.
"Vorrei cambiare e voltar pagina, soprattutto ultimamente, ora che sto attraversando un periodo di forte tristezza e insoddisfazione. Sarà la crisi dei trent'anni! Sto solo cercando qualcuno che possa darmi una mano."
Se cerca con determinazione, un aiuto lo troverà, tra cui anche qualche Collega: i Consultori funzionano!
Noi ci siamo, ma di persona è meglio!
Saluti cari!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"sto attraversando un periodo di forte tristezza e insoddisfazione: senso di fallimento, poche prospettive, rassegnazione al "sono sempre stata così, non potrò mai pretendere di meglio, anzi, così è già tanto". Sarà la crisi dei trent'anni!"

Probabilmente per lei questo è un momento di bilanci e la visione negativa che il suo compagno le sta rimandando non la aiuta.
Ritenti con il consultorio e magari senta anche qualche privato, giusto per informarsi, soprattutto se al consultorio le dicessero che i colloqui erogati sono un numero limitato (come spesso è) perché mi sembra davvero importante che lei lavori su questo aspetto della sua realtà relazionale:

"Se riesco ad avere una relazione equilibrata, io spesso non trovo più l'eccitazione, mi stanco, ed è proprio in questo momento che i vecchi ricordi di questo tipo di pensieri eccitanti subentrano. Se invece ho relazioni instabili e che mi provocano sofferenza, l'eccitazione rimane costante, seppur con senso di colpa ogni tanto. Indi di fatto ho sempre avuto o brevi relazioni noiose o lunghe relazioni di sofferenza…".

Al di là di cosa l'abbia causato è questo secondo me il problema da affrontare.