sono depressa?
salve sono una ragazza di 27anni e peso 42kg sono alta 1.65.ho l ernia iatale da quando avevo 17anni.infatti appena mi è uscita sono stata male e ho preso levopraid e sono stata dallo psicologo x 3anni.ero fidanzata e avevo trovato anche lavoro.dopo 8anni lui mi ha lasciato,però avevo le amiche e il lavoro perciò sono andata avanti.dopo un pò ho trovato un altro ragazzo ma ho avuto molti problemi inizilamente x conoscerlo e starci insieme perchè lo volevo sempre lasciare,gle lo confidato kosi lui mi ha aiutato,e sono anadata da uno psicologo con la mutua che mi ha consigliato di andare dalla psichiatra disturbi alimentari,qui mi hanno fatto tutti i test e mi hanno dato il sereupin,io nn ero convinta perchè avevo provato altri antidepressivi in passato e mi facevano mal di stomaco.ma poi il ragazzo che avevo mi ha convinto a prenderli.(lui era favorevole alle medicine perxchè aveva sofferto di attacchi di panico e nn dormiva la notte e si era curato con i sonniferi)i primi 3mesi di sereupin sono stata malissimo di stomaco avvolte dovevo anche stare a letto.poi è andata meglio di umore mi sentivo meglio xò ero dimagrita da 46 a 43kg.il ragazzo con cui stavo dopo 1anno mi ha lasciata.cmq sono andata aventi a prendere sereupin x 2anni e mezzo.dopo 2anni e mezzo ho deciso di smetterlo perchè mi era ritornato il mal di stomaco.sono stata malissimo.ho fatto samyr e liposom in punture.ma le cose nn sono migliorate.ora è passato 1anno e ancora nn sto bene.ho fatto anche 8mesi di psicoterapia con pochi risultati.ora nn guido,peso 42kg sto sempre poco in piedi,ho sempre sonno,nn lavoro e sono 4mesi che nn esco con le amiche.ho sempre acidità di stomaco.so che dovrei andare da uno psicologo ma nn ci riesco.mi sono chiusa in casa e in me stessa.riguardo il sereupin nn lo preso piu ma sto sempre male.nn so se dipende xchè lo smesso o è proprio che sono io che nn sto bene.quello che mi chiedo è come posso fare x riprendermi,da sola nn ce la faccio proprio e nn ho nessuno con cui confidarmi.passo le giornate da sola o in casa con la famiglia.esco solo x andare a passeggiare all aria aperta. e spesso mi viene da piangere.un altra cosa strana è che quando le persone mi parlano non riesco a guardarle negli occhi ho molto fastidio e devo distogliere lo sguardo.non ne posso piu di questa situazione,nn ho piu vita sociale.cosa posso fare?
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G.le utente, per la situazione che ha descritto è bene che si affidi ad uno psicoterapeuta, purtroppo da sola è molto difficile uscire dalla difficile situazione che sta vivendo, in cui al pregresso disturbo alimentare sembra affiorare un "mal di vivere" che sta caratterizzando il suo stile di percezione di sé e del mondo.
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
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Utente
ho chiamato una psicologa un pò di settimane fa ci è nadata mia madre a parlare perchè io mi blocco e nn riesco ad andare,è pspecializzata in psicologia breve.mi ha detto che vuole tirarmene fuori in dieci sedute e facendomi scrivere una lettera al giorno,credo che nn sia adatta per me 10sedute sono poche,come posso risolvere in cosi poco tempo?credo che dovrei cercane un altra.cmq nn sono piu andata
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G.le utente, concordo con lei senza scendere in dettagli o in opinioni personali. Fosse così facile e così subito sarebbe un "miracolo" e per di più senza averla mai vista...mah...
Un aspetto fondamentale della scelta dello psicoterapeuta è che sin dalla prima seduta, dal primo incontro vi sia un certo "feeling", fondamentale per creare un'alleanza terapeutica ed una relazione transferale atta a riporre in lui fiducia e motivazione nel trattamento.
Premesso ciò ritengo comunque, e a maggior ragione, che dovrebbe sforzarsi anche lei a recarsi da uno specialista, per poterlo conoscere di persona e capire quanto potrà aiutarla o meno, non limitandosi a farselo scegliere da sua madre, pur comprendendo le sue attuali difficoltà nel confrontarsi con il mondo esterno.
Già andare in uno studio da uno psicoterapeuta potrebbe rappresentare una svolta nello stile di vita che la sua sofferenza le ha imposto.
Un aspetto fondamentale della scelta dello psicoterapeuta è che sin dalla prima seduta, dal primo incontro vi sia un certo "feeling", fondamentale per creare un'alleanza terapeutica ed una relazione transferale atta a riporre in lui fiducia e motivazione nel trattamento.
Premesso ciò ritengo comunque, e a maggior ragione, che dovrebbe sforzarsi anche lei a recarsi da uno specialista, per poterlo conoscere di persona e capire quanto potrà aiutarla o meno, non limitandosi a farselo scegliere da sua madre, pur comprendendo le sue attuali difficoltà nel confrontarsi con il mondo esterno.
Già andare in uno studio da uno psicoterapeuta potrebbe rappresentare una svolta nello stile di vita che la sua sofferenza le ha imposto.
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Utente
potrei ritornare dalla psicologa dove sono stata 8mesi li mi trovavo abbastanza bene,ho interrotto perchè era giovane e avevo paura che non aveva abbastanza esperienza,sono ritornata dal mio psicologo dove sono stata per 3anni ci sono andata 3-4volte ma poi ho interrotto perchè nn riuscivo ad andarci mi veniva l ansia.e cosi mi sono ritrovata senza.ho fatto peggio.lei cosa mi consiglia di ritornare dalla ragazza dove sono andata x 8mesi?
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Personalmente credo che dovrebbe scegliere in base a diversi fattori: da chi si è trovata meglio; dove ha avuto maggiori benefici ed insight psicologici (elaborazioni che le hanno permesso di crescere); chi "a pelle" sente che possa veramente aiutarla e promuovere in lei un processo di cambiamento.
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Utente
cmq credo che quello ke mi abbia aiutato piu dei due sià quello dove sono andata 3anni ma è quello ke mi mette piu "paura" e piu vergogna ad andare,mentre con la ragazza giovane ho meno vergogna, ma ho sempre il timore che nn riesca ad aiutarmi piu di tanto...opterei x uqesta giovane solo perchè faccio meno fatica da andarci...
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.4k visite dal 16/06/2014.
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