Attacchi di panico e paura di essere abbandonata

Salve, volevo chiedervi un consulto visto che ho riniziato a soffrire di attacchi di panico e trovo difficile parlarne con qualcuno.
Quando ero piccola mia madre ha abbandonato la famiglia per circa 1 anno, da lì è nata in me una forte paura a fidarmi delle persone ed aprirmi.
Questi problemi sono esplosi soprattutto ora che sto vivendo una relazione, il mio ragazzo mi ha infatti detto che dopo 7 mesi non è ancora innamorato di me, che mi vuole bene, vuole stare in me, ma non c'è la magia che avuto nelle 2 precedenti storie. Premetto che ha 32 anni e prima di me ha avuto solo una storia adolescenziale ed una storia a distanza in cui si vedevano 20-30 volte all'anno, quindi questa sarebbe la prima storia, non dico seria, ma in cui comunque deve affrontare la quotidianità del rapporto. Questa sua affermazione mi ha fatto riavere nuovi attacchi di panico per la paura di essere abbandonata. Devo continuare il rapporto e aspettare oppure no?
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Dr. Michele Spalletti Psicoterapeuta, Psicologo 210 6
G.le utente, comprendendo le sue ansie e paure che hanno radici nel suo passato, personalmente credo che per non alimentare la sua convinzione di essere abbandonata dovrebbe sperimentare e sperimentarsi nelle relazioni, altrimenti il rischio è di inibirsi e di non vivere liberamente la sua vita.
certo, le premesse che descrive non sono per lei favorevoli e potrebbero farle pensare che "sarà abbandonata", ma in questo modo, per così dire, perderebbe già in partenza lasciandosi surclassare non tanto dai sentimenti del suo partner ma dalle sue convinzioni sul come verrà trattata dall'altro e dal come, inevitabilmente, dovrà finire, ovvero, con un abbandono.

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
ha ragione, il problema è anche che 2 mesi fa c'eravamo aperti e avevamo detto di essere innamorati, poi però dopo 1 mese di litigi dovuti alla repentina convivenza e poi questa sua nuova dichiarazione, hanno rovinato tutto ed ora anche se le cose fra noi vanno meglio, non se se è il caso di abbandonare questa relazione, che mi fa rinascere questi attacchi di panico forti. Cosa intende per sperimentare e sperimentarsi nella relazione?
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Dr. Michele Spalletti Psicoterapeuta, Psicologo 210 6
Aprirsi al nuovo e all'imprevedibilità che ogni relazione ed esperienza comporta ed ha in nuce in sé, anziché fossilizzarsi su un pensiero coatto che rischia di farle vivere ogni rapporto come se fosse destinato a finire con l'abbandono, condizionando i suoi vissuti e la percezione della realtà inedita delle cose.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
Gentile ragazza, lei pone tutta la questione intorno al suo ragazzo, ai suoi sentimenti, alle precedenti esperienze, ma non ci dice di sé: è innamorata di lui? Ha avuto altre esperienze? Come sono andate?

Talvolta ci si sofferma troppo su ciò che vuole l'altro, non interrogandosi a sufficienza su cosa si vuole per sé, se la coppia funziona davvero, poiché la cosa più importante è "restare insieme" per paura dell'abbandono o del fallimento.

Non so se è il suo caso, ma molto frequentemente la paura dell'abbandono nasconde questo: il timore di non sentirsi all'altezza di essere amati, allora si chiedono continue conferme e segni d'amore con l'effetto paradossale di allontanare il proprio partner.

Se il suo disagio nella relazione persiste e se ci sono frequenti attacchi di panico, forse sarebbe opportuno non indugiare e chiedere un aiuto ad un collega dal vivo per sondare tutte e questioni emerse e per evitare che la situazione peggiori.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Io avuto solo una storia 5 anni fa, durata 1 anno e preceduta da 1 anno di intensa amicizia, per cui quando ci siamo messi insieme ci conoscevamo profondamente, lati positivi e negativi inclusi..poi è finita a causa del lavoro che l'ha portato fuori dall'Italia. Poi per 5 anni in mi ha più colpito nessuno ed ho avuto solo storie senza importanza .. ora invece mi sento di star vivendo la seconda storia importante della mia vita, per questo non vorrei prenderlo, anche se il fatto di esserci messi subito insieme, susseguito dalla repentina convivenza è stato un errore, non c'è stato il tempo di adattamento all'altro.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
"non se se è il caso di abbandonare questa relazione, che mi fa rinascere questi attacchi di panico forti"

Con quale frequenza ha gli attacchi di panico?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
3-4 volte a settimana ho questi attacchi di panico..soprattutto nei giorni dopo ai weekend passati insieme...il fatto è che non so che fare, parliamo tanto, abbiamo gli stessi gusti, intesa sessuale fortissima, mi piace tanto la delicatezza che pone nei rapporti...ci sto veramente bene, lui quando ci siamo rimessi insieme mi ha detto "sono tanto contento che ci siamo rimessi insieme, mi mancavi tanto, vediamo se stando così bene insieme riusciamo in futuro ad amarci" io non cosa lui intenda per amore, per me questa intesa forte che abbiamo lo è, ma se lui ancora non la pensa così non so se devo mollare per avere rispetto della mia persona. A lui non gli ho detto che ho questi attacchi di panico altrimenti ho paura che si allontanerebbe di più o che decidesse di stare con me solo per supportarmi.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
<<non so se devo mollare per avere rispetto della mia persona>>

La domanda è: ma il suo ragazzo, la rispetta come persona nella quotidianità? Lei, si sente amata da lui, anche se, a parole, lui sostiene di avere dei dubbi?

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

lei riferisce di aver subito un abbandono in tenera età e questo l'ha presumibilmente predisposta allo sviluppo degli attacchi di panico che sta sperimentando oggi, a tanti anni di distanza, innescati probabilmente dall'idea di subire un altro abbandono.

Legga questo articolo al riguardo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/776-separazione-dai-genitori-e-attacchi-di-panico.html

L'angoscia abbandonica che ha provato da piccola è evidentemente ancora presente, come è comprensibile che sia, e le toglie serenità e libertà.

Anche al di là di quello che sta accadendo con il suo attuale ragazzo sarebbe importante che lei si facesse aiutare ad elaborare l'abbandono subito da parte della mamma, perché l'accaduto non solo la predispone a sviluppare attacchi di panico, ma, come lei stessa dice, ha generato "una forte paura a fidarsi delle persone ed aprirsi" che influenza sicuramente tutte le sue relazioni con gli altri.

Il mio consiglio è quindi quello di rivolgersi di persona di uno psicologo per elaborare e superare quanto accaduto.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si mi rispetta e mi riempe di accortezze ma ho paura ad andare avanti se non sente emozioni vere per me e creare una relazione basata su sentimenti non veri, o perlomeno non intensi, proprio come hanno fatto i miei genitori. Lui non è che non riesce a dirlo, nelle altre 2 storie si è innamorato follemente già dal primo mese, sta benissimo con me ma non sente il trasporto delle precedenti storie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

come la Dott.ssa Ferretti, anche io sento il Suo timore di non piacere e quasi di non essere all'altezza con questo ragazzo.
E sento un po' dissonante ciò che Lei asserisce: da una parte una fortissima intesa e molto coinvolgimento, dall'altra forti timori anche solo nel dire di stare male o nel porre una domanda (ad es. "io non cosa lui intenda per amore..", può sempre chiederlo a lui direttamente).

Lei come riesce a conciliare tutto ciò?
Mi sembrano dei dati molto dissonanti tra loro.
Come fa a sentirsi a proprio agio in una relazione del genere?

Io Le suggerirei di provare a sentire il parere di uno psicologo psicoterapeuta e di capire meglio la natura e la ragion d'essere di questi attacchi di panico.
Chi li ha diagnosticati? E' stata al Pronto Soccorso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non sono stata al pronto soccorso perchè avendone già sofferto tra i 16 e 18 anni (ed essendo stata in cura da uno psichiatra per i 5 anni successivi) so come gestirli. C'è intesa perchè posso parlargli di tutto, cosa per me difficile con altri (anche se preferisco mantenere il riserbo riguardo questi attacchi di panico perchè non voglio che si senta in colpa), perchè c'è un sacco di affetto, è un rifugio dal mondo, amo la delicatezza con cui vede i rapporti , le cose che dice ... non mi sento all'altezza non in confronto a lui, ma alle due storie che ha avuto e non voglio che si accontenti di quello che prova per me e poi mi abbandoni
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Fa pensare comunque il fatto che questi attacchi di panico si ripetano, da quando Lei aveva 16 anni, ciclicamente...
Probabilmente la cura che ha fatto, immagino di tipo farmacologico e non psicoterapico, non Le ha fornito la chiave per accedere al meccanismo di questo disturbo e poterlo davvero risolvere.
Che cosa intende con " so come gestirli" ?

Sembra quasi che Lei non possa permettersi di essere davvero se stessa per timore di essere abbandonata, qualora il Suo ragazzo scoprisse delle debolezze. E' così?
[#14]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
che so come affrontarli e poi superata l'apice della crisi come calmarmi. Non voglio che si senta in obbligo di stare con me o che si senta in colpa per questi attacchi visto che una parte sono dovuti alla precarietà delle cose che mi dice
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
Da ciò che scrive, sembra che il suo ragazzo la ami profondamente, glielo dimostra con i fatti, quotidianamente. È probabile che lui dica di avere dei dubbi perché sente qualcosa di"meno intenso" rispetto alle storie precedenti. Spesso si scambia l'intensità dei sentimenti per intimità effettiva, ed è un errore. Ma queste sono solo ipotesi, siamo parlando di un'altra persona.
Gestire gli attacchi di panico è importante, ma è fondamentale che lei elabori il suo timore di essere abbandonata. Quando lo avrà fatto, vedrà che leggerà in modo completamente diverso i dubbi del suo fidanzato, ed altre situazioni analoghe.

Tanti cari auguri,
[#16]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

anche io credo che Lei debba elaborare il senso di queste crisi d'ansia.
Lei afferma che: "Non voglio che si senta in obbligo di stare con me o che si senta in colpa per questi attacchi visto che una parte sono dovuti alla precarietà delle cose che mi dice..."

Deve tenere conto che, quando si verifica uno scompenso (es fobico), non sono gli altri che hanno il potere su di noi di dirci qualcosa che può generare gli attacchi di panico o altro.

Se ciò si verifica, è necessario fare i conti con noi stessi, con i significati che attribuiamo alle cose e alle relazioni, ecc...
Probabilmente è dentro di Lei il problema (ad es. per come vede le ex del Suo ragazzo e questa "competizione" con loro) ed è lì che deve cercare, esplorare e risolvere.

Poi è anche vero che gli attacchi di panico e le psicopatologie in genere hanno potere anche sugli equilibri della coppia, ma questo è un altro discorso.

Cordiali saluti,
[#17]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Condivido tutte le cose che mi avete detto, sia di elaborare il mio timore di essere abbandonata sia che il problema è dentro di me. Vorrei fare solo un'ultima domanda: in che senso spesso si scambia l'intensità dei sentimenti per intimità effettiva?
Ho questo rapporto di competizione con le 2 ex anche perchè sono sempre presenti, un giorno infatti poco dopo che c'eravamo rimessi insieme dopo l'ultimo tira e molla ho letto accidentalmente (mi ha chiesto di controllargli le notifiche altrimenti non mi sarei permessa) il messaggio che ha scritto alla sua ex con cui c'era scritto "sto molto bene con lei, mi piace , passiamo belle giornate, ma forse non siamo fatti l'una per l'altra, ora però sto bene così" .. per questo parlavo di sentimenti poco intensi
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
Significa che a volte, se non si sente una passione travolgente, sembra di provare poco amore, mentre non è cosi.
Smetta di cercare conferme da lui, altrimenti non uscirà più e rischia di sentirsi inadeguata.

Cordiali saluti,
Ansia

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