Come prendere delle scelte consapevoli
Salve,
sono una ragazza di 32 anni sposata da circa 3 anni e senza figli. Da quando mi son sposata, mi sono trasferita in una nuova città per vivere con mio marito e ho comprato casa con lui e abbiamo iniziato la convivenza, mi sono accadute un po' di situazioni particolare che trovano il culmine in questa che ora sto vivendo e da cui non so come uscirne.In pratica ho avuto problemi nella convivenza con mio marito da subito, problemi che in apparenza non esistono perchè non litichiamo mai, mandiamo avanti la casa, facciamo cose insieme, ma in realtà io mi sentivo sempre in carenza di qualcosa, che attribuivo di volta in volta alle difficoltà di ambientamento alla nuova città, al viaggio per raggiungere il mio posto di lavoro, alle difficoltà sul luogo di lavoro stesso. In realtà c'era qualcosa nella coppia che non funzionava, forse dovuta alla staticità di mio marito di 15 anni più grande e di contro alla mia voglia di fare, vivere...Gliene ho parlato più volte, gliel'ho scritto, ma in relatà lui non ha voglia di affrontare l'argomento, secondo lui è tutto ok. Fatto sta che da qualche mese frequento un uomo che mi mi ha fatto uscire da questo limbo e mi ha mostrato esattamente quello di cui ho bisogno. Lui mi apre gli occhi, mi tiene aggiornata sul suo lavoro, mi stimola raccontandomi novità, facendomi ridere. Lui c'è sempre con un messaggio, con una battutta, con una riflessione ed improvvisamente il posto dove vivo non è così grigio,il lavoro si sopporta....etc...A ciò si aggiuge che fare l'amore con lui è qualcosa di unico, è passione pura che non avevo mai provato e che quindi, ormai, mi fa perder qualsiasi interesse per mio marito, non riesco più a provare piacere quando invece vivo il rapporto nel mio matrimonio, penso continuamente a lui, l'altro. dov'è il problema in tutto ciò?....il problema è che lui, l'altro, è sposato e ha due figlie e non crede nel divorzio, anzi, lui sta bene con la sua famiglia e addirittura mi dici tranquillamente che vorrebbe avere un figlio maschio da sua moglie, ma lei non vuole!!!!!!!Ed io, allora, cosa sono? Lui mi dice che sono una donna a cui vuole bene e che avevo "bisogno" di uscire dal tunnel in cui ero.....lui vorrebbe in pratica vivere in parallelo, aspettandosi che anche io faccia lo stesso. il mio problema è che io no nsto bene, invece, a casa, io, nonostante desideri un figlio, ho tremila remore a farlo con mio marito. Io vorrei capire cosa fare: lasciare mio marito, ma ho paura di restare sola, ho paura delle reazioni di mio madre (considerando che da soli 3 mesi ho perso anche mio padre), lasciare questo mio amante, ma non riesco a vivere senza sentirlo, vederlo.....non so che fare....aiutatemi
sono una ragazza di 32 anni sposata da circa 3 anni e senza figli. Da quando mi son sposata, mi sono trasferita in una nuova città per vivere con mio marito e ho comprato casa con lui e abbiamo iniziato la convivenza, mi sono accadute un po' di situazioni particolare che trovano il culmine in questa che ora sto vivendo e da cui non so come uscirne.In pratica ho avuto problemi nella convivenza con mio marito da subito, problemi che in apparenza non esistono perchè non litichiamo mai, mandiamo avanti la casa, facciamo cose insieme, ma in realtà io mi sentivo sempre in carenza di qualcosa, che attribuivo di volta in volta alle difficoltà di ambientamento alla nuova città, al viaggio per raggiungere il mio posto di lavoro, alle difficoltà sul luogo di lavoro stesso. In realtà c'era qualcosa nella coppia che non funzionava, forse dovuta alla staticità di mio marito di 15 anni più grande e di contro alla mia voglia di fare, vivere...Gliene ho parlato più volte, gliel'ho scritto, ma in relatà lui non ha voglia di affrontare l'argomento, secondo lui è tutto ok. Fatto sta che da qualche mese frequento un uomo che mi mi ha fatto uscire da questo limbo e mi ha mostrato esattamente quello di cui ho bisogno. Lui mi apre gli occhi, mi tiene aggiornata sul suo lavoro, mi stimola raccontandomi novità, facendomi ridere. Lui c'è sempre con un messaggio, con una battutta, con una riflessione ed improvvisamente il posto dove vivo non è così grigio,il lavoro si sopporta....etc...A ciò si aggiuge che fare l'amore con lui è qualcosa di unico, è passione pura che non avevo mai provato e che quindi, ormai, mi fa perder qualsiasi interesse per mio marito, non riesco più a provare piacere quando invece vivo il rapporto nel mio matrimonio, penso continuamente a lui, l'altro. dov'è il problema in tutto ciò?....il problema è che lui, l'altro, è sposato e ha due figlie e non crede nel divorzio, anzi, lui sta bene con la sua famiglia e addirittura mi dici tranquillamente che vorrebbe avere un figlio maschio da sua moglie, ma lei non vuole!!!!!!!Ed io, allora, cosa sono? Lui mi dice che sono una donna a cui vuole bene e che avevo "bisogno" di uscire dal tunnel in cui ero.....lui vorrebbe in pratica vivere in parallelo, aspettandosi che anche io faccia lo stesso. il mio problema è che io no nsto bene, invece, a casa, io, nonostante desideri un figlio, ho tremila remore a farlo con mio marito. Io vorrei capire cosa fare: lasciare mio marito, ma ho paura di restare sola, ho paura delle reazioni di mio madre (considerando che da soli 3 mesi ho perso anche mio padre), lasciare questo mio amante, ma non riesco a vivere senza sentirlo, vederlo.....non so che fare....aiutatemi
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Gentile utente,dura la vita per le donne perbene..pragmaticamente, ma è una soluzione discutibile, potrebbe continuare ad averlo nella sua vita, quest'uomo affascinante e abile, come una stella in tasca, ed andare avanti con la sua vita e i relativi progetti.
Ma solo lei sente se ce la fa, perchè ci vuole forza e cinismo e coraggio..
Preoccupante , oltre al sesso poco entusiasmante , è il modo di porsi in generale di suo marito, poco vivo, poco" traente", che la vita può essere illuminata anche a livello di vivacità intellettuale, di simpatia, di amicizia..Ne era innamorata una volta ?
E' irrecuperabile da questo versante ?
Cosa ne pensa ?
Ma solo lei sente se ce la fa, perchè ci vuole forza e cinismo e coraggio..
Preoccupante , oltre al sesso poco entusiasmante , è il modo di porsi in generale di suo marito, poco vivo, poco" traente", che la vita può essere illuminata anche a livello di vivacità intellettuale, di simpatia, di amicizia..Ne era innamorata una volta ?
E' irrecuperabile da questo versante ?
Cosa ne pensa ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
Grazie per la pronta risposta. Io ho commesso l'errore di non valutare bene il matrimonio con lui. Vivevamo a distanza e mi sono fatta accarezzare dall'idea romantica della bellezza di vivere insieme. Gli voglio un gran bene, è gentile, affabile, ma, nonostante l'età sembra non sapere cosa fare, deve essere trascinato nelle amicizie, nelle attività. Più volte gli ho parlato del mio disagio, ma mi ascolta, mi chiede cosa dovrebbe fare ed io provo a spiegargli che ho bisogno di novità, di risate...ma non so cosa altro dirgli perché mi sembra di mandarlo ancora più in confusione. Ho la sensazione di vivere con un buon coinquilino con cui vedere film, fare qualche viaggio, pulire casa.....e così provo a vivere aggrappandomi, come dice lei, a quella stella e prendendo ciò che di buono c'è in attesa di avere idee più chiare. Il problema è che me ne sono innamorata e spesso non riesco a sopportare che faccia l'amore con sua moglie e che le dia tutte le attenzioni di cui è capace.....lo so che è irrazionale, dopo mi passa e guardo oltre, ma mi capita, e così penso che dovrei rompere anche con lui perché io, a differenza sua, non ho una famiglia già costituita e felice, ho soli 32 anni, una professione e dovrei cercare di rifarmi una vita normale......ma è facile a dirsi e non a farsi.....
[#3]
"Ed io, allora, cosa sono? Lui mi dice che sono una donna a cui vuole bene e che avevo "bisogno" di uscire dal tunnel in cui ero.....lui vorrebbe in pratica vivere in parallelo..."
Gentile Utente,
Lei ha pienamente colto il nocciolo del problema, cioè che cosa vuole Lei dalla Sua vita. Sembra che quest'altro uomo che sta frequentando adesso sia uno che approfitta delle debolezze altrui e che comunque ha già dichiarato di non avere interessi e progetti con Lei.
D'altra parte c'è Lei con il Suo matrimonio che sembra non funzionare e la grande paura di restare da sola... forse questa paura va superata e non è detto che Lei debba restare da sola, proprio perché è molto giovane, una volta tolta tutta questa confusione, potrebbe valutare scelte non solo più consapevoli ma più opportune per la Sua felicità.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
Lei ha pienamente colto il nocciolo del problema, cioè che cosa vuole Lei dalla Sua vita. Sembra che quest'altro uomo che sta frequentando adesso sia uno che approfitta delle debolezze altrui e che comunque ha già dichiarato di non avere interessi e progetti con Lei.
D'altra parte c'è Lei con il Suo matrimonio che sembra non funzionare e la grande paura di restare da sola... forse questa paura va superata e non è detto che Lei debba restare da sola, proprio perché è molto giovane, una volta tolta tutta questa confusione, potrebbe valutare scelte non solo più consapevoli ma più opportune per la Sua felicità.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Grazie della risposta. Purtroppo, però, ho provato a rompere con quest'uomo sapendo che non potrei andare da nessuna parte con lui e anche per riprovare seriamente con mio marito, ma alla fine non ce l'ho fatta, passavo i giorni nervosa, scontrosa, non riuscivo né a vivere più in casa e né al lavoro, così quando ci siamo re incontrati ho ripreso a frequentarlo. So che devo uscirne, ma ancora non ne trovo il coraggio, non ce la faccio. Grazie, grazie ancora
[#5]
Gentile signora,
chiaramente nessuno può prendere decisioni al posto Suo, ma essere sempre più consapevole significa anche trovare la chiave per il cambiamento.
Lei scrive: "So che devo uscirne, ma ancora non ne trovo il coraggio, non ce la faccio. ". Con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta potrebbe comprendere le ragioni di questa scelta.
Cordiali saluti,
chiaramente nessuno può prendere decisioni al posto Suo, ma essere sempre più consapevole significa anche trovare la chiave per il cambiamento.
Lei scrive: "So che devo uscirne, ma ancora non ne trovo il coraggio, non ce la faccio. ". Con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta potrebbe comprendere le ragioni di questa scelta.
Cordiali saluti,
[#6]
<<So che devo uscirne, ma ancora non ne trovo il coraggio, non ce la faccio.>>
Gentile Signora,
il fatto di avere una bussola non ci dispensa dal remare!
Se ha compreso che questa faccenda le fa del male e non la porta da nessuna parte, ha già trovato "la bussola"...
Se però remare da sola è troppo faticoso e rischia di farla girare su se stessa, sarebbe opportuno farsi aiutare richiedendo una consulenza di persona ad un nostro Collega. Potrebbe essere molto più facile di quanto ora non riesca ad immaginare.
A mio avviso, sarebbe più utile, però, tenere separate le questioni: lasciare quell'uomo è una delle due, mentre riflettere e prendere decisioni in merito al suo matrimonio è un'altra.
Saluti.
Gentile Signora,
il fatto di avere una bussola non ci dispensa dal remare!
Se ha compreso che questa faccenda le fa del male e non la porta da nessuna parte, ha già trovato "la bussola"...
Se però remare da sola è troppo faticoso e rischia di farla girare su se stessa, sarebbe opportuno farsi aiutare richiedendo una consulenza di persona ad un nostro Collega. Potrebbe essere molto più facile di quanto ora non riesca ad immaginare.
A mio avviso, sarebbe più utile, però, tenere separate le questioni: lasciare quell'uomo è una delle due, mentre riflettere e prendere decisioni in merito al suo matrimonio è un'altra.
Saluti.
[#7]
Utente
Si grazie, son d'accordo, sono due cose separate ed il bello è che non so né da un lato né dall'altro come affrontare la scelta, come trovare il coraggio perché per il matrimonio dovrei affrontare difficoltà relazionali con le famiglie d'origine molto cattoliche, economiche per la casa e la separazione, oltre che, naturalmente personali sentimentali per il bene che comunque mi lega a mio marito, per l'incertezza del futuro, per la paura,di commettere un errore ancora più grande. Dall'altro lato, c'è poco da fare, questa persona riesce a farmi stare bene, nonostante tutto, riesce a tenermi viva, mi aiuta col lavoro, mi è entrata dentro e non vorrei perderla, ma d'altro canto, il suo forte legame e il non avere possibilità con lui, mi crea disagio.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 15/06/2014.
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