Depressione, insoddisfazione e pessimismo

Buongiorno Dottori,ho quasi 25 anni,è da tutta la vita che soffro di depressione, male di vivere, insoddisfazione e pessimismo.Varia molto in base al periodo o anche i giorni, per cui sospetto sia un disturbo bipolare e ciò a portato all'ennesima rottura con la mia (ex)ragazza.Sono sempre stato un ragazzo pieno di insicurezze, dubbi e paure.Nell'infanzia ed adolescenza soffrivo molto perchè mi sono sviluppato fisicamente e sessualmente molto tardi.Mia madre da quando ero piccolo fino a poco tempo fa ha sempre sofferto di gravi forme depressive. Nei primi anni della mia vita addirittura a avuto un depressione gravissima, ha rischiato di rimanere in sedia a rotelle per un ernia del disco e si è dovuta allontare dalla famiglia per un periodo. Mio padre invece è sempre stato un tipo molto taciturno, abbastanza freddo, critico e sembrava spesso mostrasse poco entusiasmo per le cose che lo circondavano e la sua famiglia, probabilmente ha causa della sua scelta di dover lasciare la sua grande passione, la musica, per la famiglia. Io intanto crescevo sempre pieno di paure ed ansie. Poi verso l'adolescenza cominciai a sentirmi sempre più inadeguato per la mia inesperienza con le ragazze, diedi il mio primo bacio ad una ragazza che nn conoscevo neanche in discoteca giusto per essere come gli altri e feci sesso x la prima 18 in occasione del mio compleanno con una ragazza con cui stavo insieme da 1 anno. La cosa grave è che nn mi ricordo nulla, successe quasi per caso e trovai il coraggio grazie all'alcol probabilmente. Non ne avevamo mai parlato prima, anche lei era vergine e non fu gran chè.Poco dopo ci lasciammo se dirci nulla riguardo a quella notte, come se nn fosse mai accaduto.Poi iniziò l'università, mi iscrissi a veterinaria. In mezzo a tutte quelle persone mi sentivo come un bambino a causa del mio aspetto e delle mie esperienze sessuali. All'università rimasi bloccato con un esame e vedevo gli altri andare avanti. Nel frattempo continuai ad uscire con ragazze anche che nn mi piacevano solo con l'idea di fare sesso e ottenendo fallimenti per disturbi dell'erezione dovuti al mio stato mentale. In famiglia le cose peggiorarono ancora, mio padre riinizio a suonare ed andò a vivere con una cantante tagliando i ponti con la famiglia ed io rimasi solo a casa con mia madre che ebbe altre gravi forme depressive, inoltre c'erano grossi problemi economici.Stavo quasi per mollare l'università, ma conobbi una mia compagna di corso mia attuale ex che mi diede la forza di andare avanti, mi convinse a rimettermi in gioco.Mi riscrissi alla triennale e risultati migliorarono.Con lei ebbi grossi problemi sessuali all'inizio, volevo lasciarla perchè ad ogni fallimento stavo male,ma poi andai in analisi e riuscimmo a superarlo e il sesso divenne un mondo fantastico.Ci innamorammo perdutamente e dopo un'anno decidemmo di vivere insieme a casa mia con mia madre ed il suo compagno.Tuttavia la convivenza non andò sempre bene sia con loro che tra di noi, stando assieme tutti i giorni a casa lei scoprì questo mio modo d'essere negativo,pensando alle occasioni perse come quella di diventare veterinario e smorzando i suoi sogni.Lei scappò diverse volte ma la convinsi sempre a tornare implorandola e dicendole che sarei cambiato,e che sarei tornato in analisi per cambiare questo mio modo d'essere,senza mai tornarci.Ma 5 giorni fa se n'è andata per sempre dicendomi che nn c'è la faceva più a stare dietro ai miei disturbi facendomi da madre,che voleva vivere una vita felice e col mio modo d'essere la facevo stare male e mi disse di non farmi sentire.Per un un po' nn la chiamai,ma stamattina dopo l'ennesima crisi l'ho chiamata,non l'ho implorata ,le ho detto che le lascerò il suo tempo,che tornerà a casa sua perchè la convivenza in questo periodo della nostra vita non era la scelta giusta e ci ha bruciati.Che in questo periodo la lascerò libera e io lavorerò su me stesso tornando in analisi,e magari le farò cambiare idea su di me sperando di recuperare tutto.Lei è stata felice di sentirmi,però mi ha anche detto che in questo periodo è confusa,che vuole del tempo,non vuole illudermi ma nenache dirmi che nn c'è speranza di tornare assieme.Io la amo tanto,è la donna per me lo so,facevamo tanti progetti insieme di famiglia, casa, lavoro.Ho il cuore a pezzi,sento che sto perdendo l'unica cosa bella che la vita mi abbia donato.Voglio veramente cambiare per lei e per me stesso,voglio tornare in analisi.Ora che l'ho sentita sto un po' meglio ma ho paura di essermi fatto più male creandomi questa finta illusione..vi prego ditemi che devo fare..grazie!
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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Caro ragazzo,
non credo ci sia molto da dire; ha già sintetizzato benissimo lei:
"Ho il cuore a pezzi,sento che sto perdendo l'unica cosa bella che la vita mi abbia donato.Voglio veramente cambiare per lei e per me stesso,voglio tornare in analisi"
Vede, in percorsi esistenziali così travagliati come è stato il suo, può anche accadere che arrivi la cosa bella che agevola il conato verso il cambiamento, il riscatto. Probabilmente con la sua ragazza lei ha potuto conoscere l'alterità che le ha aperto delle "visioni del mondo" diverse da quelle alle quali, fin da piccolo era abituato. Vede, qualcuno scrisse che i "disagi" di alcune famiglie tendono a diventare transgenerazionali. Arrivò a chiamare queste dinamiche "cicli demoniaci". Termine inquietante. Io, ho sempre invece preferito designarli come "cicli dell'infelicità". Semplicemente noi tendiamo a guardare il mondo con le lenti che il nostro ambiente primario (la famiglia) ci ha posto sul naso. Possono essere rosa o attraversare tutta la gamma dei grigi fino a diventare nere. Lei è giovane abbia fiducia: crescere significa anche affrancarsi da quel colore scomodo con il quale ci hanno insegnato a guardare il mondo.
I suoi propositi sono ottimi. Riprenda la psicoterapia e vedrà che, tra le altre e prima delle altre si attenuerà lo stato d'animo che lei ci descrive così efficacemente
"Ora che l'ho sentita sto un po' meglio ma ho paura di essermi fatto più male creandomi questa finta illusione..vi prego ditemi che devo fare..grazie!"
Alzi il telefono e prenda appuntamento con lo psicoterapeuta con il quale ha già iniziato il percorso.
Tantissimi auguri!

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Utente
Utente
Grazie mille Dott.ssa per la risposta tempestiva. Ha proprio centrato il punto. Anche mia madre infatti avuto grossi problemi in famiglia, non era in buoni rapporti con i suoi genitori, soprattutto con mia nonna che è sempre stata ipocondriaca ed ansiosa. Ma non mi ha mai raccontato tutta la verità, il mio sospetto è che anche suo padre avesse un carattere violento. Infatti è andata via di casa appena di diciottenne e quando aveva poco più di ventanni suo padre è venuto a mancare. MI rincuora sapere che almeno le mie intenzioni sono giuste, lunedì tornero all'asl e chiedere un supporto psicologico. Non voglio più pensare e dire solo cose negative, come che non ho finito veterinaria, che no so se troverò il lavoro o se avrò dei soldi per fare le cose belle come viaggi e vacanze che mi proponeva di fare la mia ragazza. Questo modo di vedere il mondo nn mi porterà mai nulla di buono ma solo ad allontare le persone che mi stanno accanto come adesso. Purtroppo però è dura, tra pochi giorni sarebbe stati 3 anni che stavamo assieme di cui 2 di convivenza. Di lei mi manca tutto. Il suo profumo, i suoi capelli, i saperla accanto a me quando dormivo e il baciarla o stringerla quando ne avessi voglia. A peggiorare le cose qui in casa mia è pieno di cose sue, dei suoi mobili, i suoi vestiti con ancora il suo odore addosso. I muri senza di lei è come se mi crollassero addosso.Alle volte mi lascio travolgere dai ricordi e dal senso di colpa. Cmq sia inizierò la terapia, ma ho davvero paura che se un giorno lei dovesse dirmi che è giunta alla conclusione che per noi non può esserci futuro, ricadrei di nuovo in questo oblio...non voglio illudermi...scusi se sono stato prolisso
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Utente
Utente
un'altra cosa, il 21 giugno sarebbe stato il nostro 3°anniversario...a me lei manca tantissimo, mi verrebbe da farle un regalo, di farmi sentire o andare a trovarla ma so che violerei il nostro accordo e probabilmente peggiorerei solo le cose...cosa mi consigliate di fare? fare finta di niente? grazie...
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