Difficoltà di rapporto con la madre
buongiorno scrivo per chiarirmi dei dubbi sul fronte relazionale con mia madre. Sono una studentessa, ho cominciato a frequentare l'università mi sono ritrovata in difficoltà con gli esami e sono rimasta indietro nel mio percorso di studi. In merito a ciò dopo un anno di scoraggiamento, mia madre ha ripreso un'abitudine che aveva perso quando avevo 18 anni, vietarmi le cose. Da quell'anno ha cominciato a vietarmi di andare in vacanza con il mio ragazzo, vietarmi le uscite con le amiche e fare tardi la sera.
Dal punto di vista materiale mia madre non mi fa mancare nulla questo è vero, ma dal punto di vista umano sento come se mi mancasse qualcosa da parte sua. Ora io non so davvero più cosa fare perché ogni esame è una tragedia non tanto per l'esame in sé quanto per l'ipotesi di non passarlo per le reazioni di lei, e ogni scelta la faccio sempre "con le pinze" sperando che lei non si arrabbi o non mi giudichi o non mi rinfacci nulla. Tante volte ho pensato di andarmene di casa ma non riesco proprio a farlo non tanto per le complicazioni economiche che comporterebbe quanto la perdita di stima nei miei confronti, ancor di più di adesso, da parte di mia madre. Scusate se sono stata un po' prolissa e magari sgrammaticata nel testo.
Dal punto di vista materiale mia madre non mi fa mancare nulla questo è vero, ma dal punto di vista umano sento come se mi mancasse qualcosa da parte sua. Ora io non so davvero più cosa fare perché ogni esame è una tragedia non tanto per l'esame in sé quanto per l'ipotesi di non passarlo per le reazioni di lei, e ogni scelta la faccio sempre "con le pinze" sperando che lei non si arrabbi o non mi giudichi o non mi rinfacci nulla. Tante volte ho pensato di andarmene di casa ma non riesco proprio a farlo non tanto per le complicazioni economiche che comporterebbe quanto la perdita di stima nei miei confronti, ancor di più di adesso, da parte di mia madre. Scusate se sono stata un po' prolissa e magari sgrammaticata nel testo.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
sicuramente il comportamento punitivo di Sua madre non giova alla situazione e non Le dà la necessaria serenità per affrontare gli studi.
E' difficile che la mamma cambi mentalità proprio ora, tuttavia Le consiglio di provare a farle presente che il suo atteggiamento è controproducente per entrambe.
Se ciò non funzionasse, allora un allontanamento da casa, almeno per un po', potrebbe aiutare a calmare un po' le acque; la stima perduta si può sempre recuperare.
Per quanto riguarda Lei, dato che le qualità non Le mancano dovrebbe chiarire innanzitutto con se stessa le ragioni di eventuali ritardi o insuccessi nello studio, che comunque possono accadere a chiunque.
sicuramente il comportamento punitivo di Sua madre non giova alla situazione e non Le dà la necessaria serenità per affrontare gli studi.
E' difficile che la mamma cambi mentalità proprio ora, tuttavia Le consiglio di provare a farle presente che il suo atteggiamento è controproducente per entrambe.
Se ciò non funzionasse, allora un allontanamento da casa, almeno per un po', potrebbe aiutare a calmare un po' le acque; la stima perduta si può sempre recuperare.
Per quanto riguarda Lei, dato che le qualità non Le mancano dovrebbe chiarire innanzitutto con se stessa le ragioni di eventuali ritardi o insuccessi nello studio, che comunque possono accadere a chiunque.
[#2]
Ex utente
Grazie per la rapida risposta. Purtroppo ho cercato di farle presente il fatto che il suo atteggiamento raddoppia la pressione e che nonostante le difficoltà sto cercando di recuperare il tempo perso impegnandomi per riuscire a terminare il prima possibile e bene, ma purtroppo è come se non ci sentisse, oggi ha giusto esordito con la frase "anche io se mi impegno al lavoro ma non svolgo quello che mi è stato richiesto non mi pagano, non credo che tu sia contenta se non porto i soldi a casa" oppure non ha voglia di parlare mai di questo problema nonostante io glielo chieda, e ogni volta che se ne parla è come se ogni mio passo fosse sbagliato.
Io comprendo l'amarezza per un mio insuccesso perché comunque è sempre mia mamma, ma non comprendo perché esasperi a tal punto la mia situazione negativa e invece quando "porto a casa" dei voti anche alti l'entusiasmo non ci sia, ma mi sento solo dire che ho avuto fortuna o un brava di circostanza.
Per quanto mi riguarda il salto tra le materie del primo anno e quelle degli anni successivi, io ora sono ripetente al terzo anno, è stato notevole, ora ho capito decisamente come prendere ogni esame con metodo e anche se con difficoltà e fatica la maggior parte delle volte riesco a passarli immediatamente.
Io comprendo l'amarezza per un mio insuccesso perché comunque è sempre mia mamma, ma non comprendo perché esasperi a tal punto la mia situazione negativa e invece quando "porto a casa" dei voti anche alti l'entusiasmo non ci sia, ma mi sento solo dire che ho avuto fortuna o un brava di circostanza.
Per quanto mi riguarda il salto tra le materie del primo anno e quelle degli anni successivi, io ora sono ripetente al terzo anno, è stato notevole, ora ho capito decisamente come prendere ogni esame con metodo e anche se con difficoltà e fatica la maggior parte delle volte riesco a passarli immediatamente.
[#3]
"ogni scelta la faccio sempre "con le pinze" sperando che lei non si arrabbi o non mi giudichi o non mi rinfacci nulla."
Gentile ragazza,
Lei descrive a lungo ciò che la mamma fa, dice, pensa, ecc... ma parla poco di sé e di che cosa vuole, fa, pensa, ecc...
In altre parole il focus è assolutamente sulla Sua mamma e sulle sue reazioni, anziché sulle Sue, di condotte.
Da una parte sembrerebbe che la rinuncia ad alcune uscite, vacanze, ecc... abbia riportato l'equilibrio nella relazione con la mamma (cioè se Lei è "obbediente"), ma crescere significa anche prendere le distanze dalla mamma che pare controllante nei Suoi riguardi. La mamma sembra essere convinta che se Lei non uscirà una sera con le amiche/ragazzo l'esame andrà bene, senza tenere conto di altre variabili come la sfortuna o la difficoltà di un esame (a proposito, che cosa è successo nel Suo percorso di studi? Che cosa non Le ha permesso di restare alla pari con gli esami secondo Lei?).
Quindi io La inviterei a riflettere su ciò che Lei fa quando la mamma si comporta in quel modo e a non reagire con paura/timore ma con maggiore assertività.
Cordiali saluti,
Gentile ragazza,
Lei descrive a lungo ciò che la mamma fa, dice, pensa, ecc... ma parla poco di sé e di che cosa vuole, fa, pensa, ecc...
In altre parole il focus è assolutamente sulla Sua mamma e sulle sue reazioni, anziché sulle Sue, di condotte.
Da una parte sembrerebbe che la rinuncia ad alcune uscite, vacanze, ecc... abbia riportato l'equilibrio nella relazione con la mamma (cioè se Lei è "obbediente"), ma crescere significa anche prendere le distanze dalla mamma che pare controllante nei Suoi riguardi. La mamma sembra essere convinta che se Lei non uscirà una sera con le amiche/ragazzo l'esame andrà bene, senza tenere conto di altre variabili come la sfortuna o la difficoltà di un esame (a proposito, che cosa è successo nel Suo percorso di studi? Che cosa non Le ha permesso di restare alla pari con gli esami secondo Lei?).
Quindi io La inviterei a riflettere su ciò che Lei fa quando la mamma si comporta in quel modo e a non reagire con paura/timore ma con maggiore assertività.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Innanzitutto grazie per la risposta Dott.ssa. Io semplicemente vorrei un po' di tranquillità nel rapporto con Lei. So di non essere stata il modello perfetto di figlia che magari lei si aspetterebbe, il secondo anno ho fatto veramente fatica a capire come studiare degli esami come anatomia o fisiologia che sono comunque importanti sia dal punto di vista nozionistico sia dal punto di vista della mole, ma ora, certo non sono super veloce nel preparare gli esami ma comunque sto proseguendo credo abbastanza bene il mio percorso di studi. Il problema con la mamma non riguarda esclusivamente l'università, ma un po' tutto quello che faccio in generale, ha sempre da ridire su tutto. Io ho dei progetti credo normalissimi per una ragazza della mia età, una volta laureata vorrei trovare un lavoro ed andare a vivere con il mio ragazzo, ma lei non è così d'accordo.
Ho provato ad "impormi" con lei e per contro lei "mette giù il muso" e ancora vuole avere ragione lei o peggio ancora non mi parla per giorni e io cedo e cerco d'ingraziarmela di nuovo. Quest'anno ho seriamente pensato di andarmene di casa ma oltre a non avere i mezzi economici penso che sarei solo un peso per il mio ragazzo e in più penso che lei non mi parlerebbe più, ma forse io starei meglio.
Ho provato ad "impormi" con lei e per contro lei "mette giù il muso" e ancora vuole avere ragione lei o peggio ancora non mi parla per giorni e io cedo e cerco d'ingraziarmela di nuovo. Quest'anno ho seriamente pensato di andarmene di casa ma oltre a non avere i mezzi economici penso che sarei solo un peso per il mio ragazzo e in più penso che lei non mi parlerebbe più, ma forse io starei meglio.
[#5]
<Ho provato ad "impormi" con lei e per contro lei "mette giù il muso" e ancora vuole avere ragione lei o peggio ancora non mi parla per giorni e io cedo e cerco d'ingraziarmela di nuovo.>
Gentile Ragazza,
descrive benissimo quanto accade, la invito a riflettere sulle modalità tra lei e sua madre sopra riportate.
Fino a che lei, davanti ai musi di sua madre per i suoi tentativi di imporsi tenterà di ingraziarsela, il gioco relazionale tra voi continuerà a ripetersi.
Vale a dire che se lei resistesse al tentativo di ingraziarsela e riflettesse sugli effetti pragmatici che questo ha sul perpetuarsi delle medesime dinamiche relazionali tra voi, avrebbe la possibilità, piano, piano, di modularle diversamente.
Potrebbe essere faticoso all'inizio e incontrare resistenze da parte di sua madre che potrebbe appesantire il carico, ma credo sia importante che lei cominci a definirsi meglio e a maturare una migliore distanza emotiva da sua madre.
Non significa litigare, né non volerle bene, ma conquistare una maggiore autonomia e gli spazi consoni alla sua età.
Cari auguri
Gentile Ragazza,
descrive benissimo quanto accade, la invito a riflettere sulle modalità tra lei e sua madre sopra riportate.
Fino a che lei, davanti ai musi di sua madre per i suoi tentativi di imporsi tenterà di ingraziarsela, il gioco relazionale tra voi continuerà a ripetersi.
Vale a dire che se lei resistesse al tentativo di ingraziarsela e riflettesse sugli effetti pragmatici che questo ha sul perpetuarsi delle medesime dinamiche relazionali tra voi, avrebbe la possibilità, piano, piano, di modularle diversamente.
Potrebbe essere faticoso all'inizio e incontrare resistenze da parte di sua madre che potrebbe appesantire il carico, ma credo sia importante che lei cominci a definirsi meglio e a maturare una migliore distanza emotiva da sua madre.
Non significa litigare, né non volerle bene, ma conquistare una maggiore autonomia e gli spazi consoni alla sua età.
Cari auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#6]
Psicologo
<<... non comprendo perché esasperi a tal punto la mia situazione negativa e invece quando "porto a casa" dei voti anche alti l'entusiasmo non ci sia, ma mi sento solo dire che ho avuto fortuna o un brava di circostanza.>>
<<Il problema con la mamma non riguarda esclusivamente l'università, ma un po' tutto quello che faccio in generale, ha sempre da ridire su tutto.>>
Probabilmente Sua madre ha una visione un po' particolare delle cose, influenzata anche dall'educazione che ella stessa ricevette da bambina; sicuramente ci vorrebbe del tempo perché si rendesse conto che le cose possono essere viste sotto un'altra luce.
Come la Collega, anch'io Le consiglio di rivedere il rapporto con Sua madre, magari cercando di dare meno importanza a certi atteggiamenti di lei e concentrandosi di più sugli obiettivi.
<<Il problema con la mamma non riguarda esclusivamente l'università, ma un po' tutto quello che faccio in generale, ha sempre da ridire su tutto.>>
Probabilmente Sua madre ha una visione un po' particolare delle cose, influenzata anche dall'educazione che ella stessa ricevette da bambina; sicuramente ci vorrebbe del tempo perché si rendesse conto che le cose possono essere viste sotto un'altra luce.
Come la Collega, anch'io Le consiglio di rivedere il rapporto con Sua madre, magari cercando di dare meno importanza a certi atteggiamenti di lei e concentrandosi di più sugli obiettivi.
[#7]
Ex utente
Grazie mille a tutti delle risposte.
Forse dovrei davvero provare ad impormi o a non dar così tanto peso alle sue parole nonostante sia mia mamma. Sicuramente l'educazione che ha ricevuto da bambina è stata molto severa e infatti non appena ha conosciuto mio papà si è sposata ed è andata via di casa. Per quanto riguarda le sue idee, quelle sono e quelle rimangono perché anche mio papà che ha una visione "più ampia" sulle cose cerca di farle cambiare idea, ma per lei non esiste farlo, anzi si irrita ancora di più se una persona cerca di dirle che sta sbagliando o che ci possono essere opinioni diverse dalla sua.
Intanto ringrazio tutti voi per l'utilissimo supporto con le vostre risposte.
Forse dovrei davvero provare ad impormi o a non dar così tanto peso alle sue parole nonostante sia mia mamma. Sicuramente l'educazione che ha ricevuto da bambina è stata molto severa e infatti non appena ha conosciuto mio papà si è sposata ed è andata via di casa. Per quanto riguarda le sue idee, quelle sono e quelle rimangono perché anche mio papà che ha una visione "più ampia" sulle cose cerca di farle cambiare idea, ma per lei non esiste farlo, anzi si irrita ancora di più se una persona cerca di dirle che sta sbagliando o che ci possono essere opinioni diverse dalla sua.
Intanto ringrazio tutti voi per l'utilissimo supporto con le vostre risposte.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.4k visite dal 10/06/2014.
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