Stati d'ansia ed attacchi di panico

Salve. Da circa 3 mesi soffro di disturbi d'ansia con attacchi di panico(almeno credo) i sintomi sono variati nel tempo. L'inizio è stata una crisi con sensazione di mancamento e sensazione di morire, verificatosi due volte nell'arco di 15 gg. e dopo circa un'ora da sdraiato ho cominciato a riprendermi.Di conseguenza ho fatto visita cardiologica (ecocardiogramma ed elett.da sforzo) perchè ho cominciato a pensare al cuore che non andava, ma tutto ok.- Successivamente, a seguito di una crisi durante la quale mi sembrava di soffocare, dove tral'altro ho comunciato a piangere dalla paura, mi sono recato da un otorino , il quale mi ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo e prescritto la necessaria cura ,prescrivendomi, inoltre, 10 g di XANAX alla sera. Ne ho assunte 8 per circa 5 giorni e mi sembrava tutto passato ma per sicurezza mi sono rivolto ad un neuropisichiatra che descritta la mia situazione ha associato i miei disturbi ad una sindrome vasovagale consigliandomi di continuare con lo XANAX ed aggiungere del magnesio MAG2, una fiaa al mattino. Successivamente, una situazione che ha risvegliato la mia ansia, mi ha provocato un'altra crisi ed il dottore mi ha detto di aumentare lo XANAX , 8 g. alla sera , 4 al mattino e 4 a pranzo, ed il MAG al mattino e pranzo. Ora però , dopo circa un mese, tutto sommato sto bene, però ogni piccola situazione di pericolo mi fa star male e passo pomeriggi a letto con addirittura qualche giorno senza andare a lavoro. Se qualche sera tardo ad assumere lo XANAX comincio a sentire delle vibrazioni a livello retrosternale o alle gambe o generalizzato al torace. Inoltre se mi accingo a fare qualche sforzo fisico, mi sento il cuore come se facesse fatica a funzionare, con sensazioni di mancamento, e durante la giornata sento spesso una strana sensazione nella zona tra collo e torace come se mi attraversasse una scarica di corrente/vibrazione. Un'altro sintomo ormai sparito è stato quello di avvertire la sensazione come se mi strappassero lo stomaco verso il basso che se si dovesse staccare dall'esofago. Vi chiedo, da chi mi devo rivolgere per una diagnosi corretta? potete aiutarmi voi?
Grazie !
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

per una diagnosi differenziale può rivolgersi allo psicologo e chiedere di mettersi in contatto con i Suoi curanti.

Alcune note, però. Lei scrive: "però ogni piccola situazione di pericolo mi fa star male e passo pomeriggi a letto con addirittura qualche giorno senza andare a lavoro"
E' probabile che, dopo il primo episodio in cui è stata male, Lei ha appreso una reazione di allerta e ora, ad ogni piccolo fastidio, si ripresenta la reazione di ansia e paura.
Da un punto di vista psicologico è possibile desensibilizzare la paura appresa.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gentile utente,
la prima figura a cui rivolgersi è certamente il proprio medico di base che valuterà ulteriori approfondimenti diagnostici del caso; premesso ciò i sintomi che descrive potrebbero essere dovuti ad attacchi di panico, disturbi d’ansia che si manifestano con crisi d’angoscia acuta, improvvisa e molto intensa accompagnati da svariati sintomi fisici, ad esempio accelerazione del ritmo cardiaco, respiro corto, instabilità, vertigini…e da alterazioni della coscienza dell’Io, che possono manifestarsi in varie forme sintomatologiche, tra cui una distorta percezione del proprio corpo.
Per quanto gli psicofarmaci prescritti, possono portare ad una risoluzione della sintomatologia, le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo per una valutazione psicodiagnostica che possa far luce sulle cause che hanno portato allo sviluppo di questa sindrome ansiosa.
Accertate le cause di natura psichica, dopo aver sentito il parere del suo medico di base e dello psicologo, la terapia psicologica, eventualmente affiancata da un supporto psicofarmacologico, è il trattamento d’elezione nella risoluzione del disturbo.

Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
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