Relazione in crisi - persona in crisi

Buongiorno,
vi scrivo perché sto attraversando un periodo di crisi da cui non so come uscire, nel senso che non so cosa fare, mi sento molto confusa.
Ho una relazione con il mio compagno da quasi 8 anni. Abbiamo avuto una relazione meravigliosa e molto comunicativa per la prima metà della relazione. Poi lui ha subito un periodo di depressione per motivi lavorativi e durante questo periodo abbiamo perso qualcosa. E' stato molto difficile per entrambi ed è stato seguito da alcuni episodi di ricaduta, legati sempre ai cambiamenti di stato lavorativi (licenziamenti). Per me non è importante il motivo. Non ho mai patito del fatto che lui potesse passare alcuni mesi senza lavorare. Anzi ho sempre fatto fatica a capire perchè dovesse sentirsi così distrutto dalla cosa. E' una persona piena di attività collaterali, per cui aveva giornate piene comunque, anche senza il lavoro con i suoi orari.
Ho iniziato a sentire un calo dell'attrazione nei suoi confronti ed, in generale, quasi non abbiamo più una vita sessuale. Non mi sento più attratta da lui e a volte vorrei poter essere libera per fare delle esperienze differenti. Ho avuto solo 2 partner sessuali in tutta la mia vita e, nei momenti in cui mi sento lontana anni luce da lui, vorrei poter scappare da tutto da lui, dalla casa, dal mio lavoro e fuggire in un posto dove non conosco nessuno ed iniziare una nuova vita, da zero. Mi pare di non aver vissuto, a volte.
Tornando alla relazione, sento che in fondo c'è ancora un legame con una persona che mi è molto affine. Per contro però litighiamo spessissimo, siamo stanchi e oberati di cose da fare e non parliamo più. Anzi è come se non fossimo più capaci a parlare.
Lui vorrebbe fare l'amore con me, ma io non mi sento attratta da lui. Sento la sua frustazione ogni volta che cerco di evitare. So che soffre per questa situazione. In più ho la sensazione che questa mia reticenza verso la sessualità di coppia lo renda cattivo e crudele nei miei confronti (non in maniera palese, e' qualcosa che percepisco).
Vi ringrazio per qualunque consiglio saprete darmi e per l'attenzione.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
a quanto riferisce sembra che i disagi del suo partner abbiano creato uno spartiacque nel vostro rapporto, contribuendo ad allontanarvi.
<Anzi ho sempre fatto fatica a capire perchè dovesse sentirsi così distrutto dalla cosa.> Probabilmente non siete riusciti a comunicare in modo proprio su quanto stava accadendo e sui vissuti di ciascuno di voi, cosa che sembra accadere tuttora.
Non ci dice però se la condizione di disagio del suo partner sia stata risolta e in che modo e come stia adesso il suo compagno.

Comprensibile come i problemi di relazione tra voi si siano riverberati in ambito sessuale, accrescendo distanze, difficoltà e contribuendo alla confusione che sperimenta, tra il desiderio di libertà, nuove esperienze e il legame che sente ancora con lui.

< litighiamo spessissimo, siamo stanchi e oberati di cose da fare e non parliamo più. Anzi è come se non fossimo più capaci a parlare.>
In effetti credo che anziché riuscire a stabilire un dialogo costruttivo e esplicitare chiaramente i problemi in essere per poi provare a risolverli, tra di voi ci siano soltanto reazioni che a nulla portano se non a lasciare entrambi insoddisfatti, frustrati e arrabbiati.

Il suggerimento che le posso dare è quello di ricorrere a un terapeuta di coppia (indicato l'orientamento sistemico-relazionale) che in un contesto protetto e non giudicante vi aiuti ad affrontare in modo proprio i nodi della vostra relazione, a comprendere cosa fare del vostro rapporto, se sia possibile proseguirlo ripartendo su rinnovate basi.

Se il suo compagno non fosse dell'idea potrebbe lei in prima persona consultare tale specialista.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, mi consenta di dirle che trovo strano che lei non comprenda che il suo compagno , senza lavoro stia male , ci soffra.
Il lavoro non è solo l'orario, i soldi che si prendono, ma l'identità e il senso di rassicurazione che porta con sè. Quanti anni ha lui ? e che lavoro fate tutti e due ? Le attività collaterali sono una buona cosa , ma , di questi tempi non sostituiscono il lavoro..

In questo momento non guardate dalla stessa parte, mi pare..la sento insofferente e forse troppo dura con lui, certo il rifiuto sessuale va ad aggiungersi per lui alla situazione frustrante che vive.. Dovreste parlarne.. con calma.. e decidere se fare un intervallo.. l'estate e il suo mito ? o intraprendere una psicoterapia di coppia per capirvi meglio e ritrovarvi..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
D.ssa Ramella
<Non ci dice però se la condizione di disagio del suo partner sia stata risolta e in che modo e come stia adesso il suo compagno.>
Il mio compagno è in terapia da circa 4 anni e prende da qualche mese dei farmaci (un antidepressivo "blando" ed uno che aiuta a dormire).
La ringrazio per i consigli. E' da un po' che penso alla terapia di coppia. Proverò a concretizzare la cosa.

D.ssa Muscarà Fregonese
<mi consenta di dirle che trovo strano che lei non comprenda che il suo compagno , senza lavoro stia male , ci soffra.
Il lavoro non è solo l'orario, i soldi che si prendono, ma l'identità e il senso di rassicurazione che porta con sè. Quanti anni ha lui ? e che lavoro fate tutti e due ? Le attività collaterali sono una buona cosa , ma , di questi tempi non sostituiscono il lavoro..>
Il fatto è che rimanere senza lavoro lo annichilisce completamente, è una cosa che si porta dietro per via dell'educazione ricevuta in famiglia. Lo porta a stare talmente male che, se non si prestasse alla terapia con uno specialista, non riuscirebbe a fare nulla per modificare la situazione in cui si trova. Quello che non capisco e perchè debba sentire una vergogna così profonda e disarmante nel trovarsi in una situazione di cui non è causa (non rimane senza lavoro perchè non è serio, non è capace o altro. Ma perchè è come vanno le cose adesso). Mi fa arrabbiare. Questo è un problema mio, però.
Ha 30 anni come me. Io lavoro come bibliotecaria e lui come psicologo.
La ringrazio intanto per la sua risposta.
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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Cara Signora,

"Abbiamo avuto una relazione meravigliosa e molto comunicativa per la prima metà della relazione. Poi lui ha subito un periodo di depressione per motivi lavorativi e durante questo periodo abbiamo perso qualcosa"

Probabilmente in questi ultimi quattro anni (ho inteso bene i tempi?)ha detto bene, avete perso "qualcosa".
Ma l'indefinitezza del termine "qualcosa" ci racconta che , molto probabilmente, giorno dopo giorno, difficoltà dopo difficoltà, insoddisfazione dopo insoddisfazione si è venuto a creare, senza che neanche ve ne accorgeste immediatamente, la perdita di alcuni "capisaldi" della vostra coppia. Magari a lui è mancata la partecipazione della partner, cosa per lui importante, al suo dolore per aver perso il lavoro?
"Anzi ho sempre fatto fatica a capire perchè dovesse sentirsi così distrutto dalla cosa"
E a lei che cosa è venuto a mancare? se scrive:
"Non mi sento più attratta da lui e a volte vorrei poter essere libera per fare delle esperienze differenti(...)Ho avuto solo 2 partner sessuali in tutta la mia vita e, nei momenti in cui mi sento lontana anni luce da lui, vorrei poter scappare da tutto da lui, dalla casa, dal mio lavoro e fuggire in un posto dove non conosco nessuno ed iniziare una nuova vita, da zero"
di sicuro qualcosa che va al di là degli ultimi quattro anni di relazione dove lei pensa di collocare l'inizio della fine.
Vede cara signora, l'allontanamento di due partner arriva per via dell'attivazione, talvolata strisciante, di circoli poco virtuosi di dinamiche distruttive tra i due. E la responsabilità è sempre, pressapoco, egualitaria.
D'accordo con le colleghe vi consiglio una psicoterapia di coppia per comprendere COS' E' quell'indefinito "qualcosa" che lei ci racconta la vostra coppia avrebbe perso per strada, per perdonarvi, per riavvicinarvi.
D'accordo con La dott.ssa Rinella anche seguirla da sola, nel caso lui non si prestasse, ritengo le sarebbe utile.
Le faccio tanti auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino