Senso di colpa dopo parto
Buorgiorno,
La mia gravidanza e il parto sono andati bene.
Su insistenza di mia suocera ho accettato l'allattamento al seno, il mio piccolo per problemi di ittero e per la poca forza nella suzione in 6 giorni ha perso più di 500 grammi. È stato quindi ricoverato all'ospedale, dopo le dimissioni avevo solo il pensiero di fargli recuperare la salute, ormai sono passati 2 settimane e adesso il piccolo sta molto bene.
Il problema sorge adesso, da un paio di giorni penso continuamente al mio piccolo che non ha mangiato per 6 giorni, alla sofferenza e al dolore che ha dovuto subire e questo mi fa stare molto male perchè è stata colpa mia se ha quasi rischiato la vita e questo pensiero mi pesa veramente sulla coscienza. Inoltre sto iniziando anche a vedere negativamente mia suocera.
La mia gravidanza e il parto sono andati bene.
Su insistenza di mia suocera ho accettato l'allattamento al seno, il mio piccolo per problemi di ittero e per la poca forza nella suzione in 6 giorni ha perso più di 500 grammi. È stato quindi ricoverato all'ospedale, dopo le dimissioni avevo solo il pensiero di fargli recuperare la salute, ormai sono passati 2 settimane e adesso il piccolo sta molto bene.
Il problema sorge adesso, da un paio di giorni penso continuamente al mio piccolo che non ha mangiato per 6 giorni, alla sofferenza e al dolore che ha dovuto subire e questo mi fa stare molto male perchè è stata colpa mia se ha quasi rischiato la vita e questo pensiero mi pesa veramente sulla coscienza. Inoltre sto iniziando anche a vedere negativamente mia suocera.
[#1]
<Su insistenza di mia suocera ho accettato l'allattamento al seno>
Gentile Signora,
cosa le era stato consigliato dai medici riguardo alla nutrizione del bimbo?
Come mai aveva preso una decisione differente in precedenza?
Come si è posto suo marito in questa situazione?
<perchè è stata colpa mia se ha quasi rischiato la vita> E' questo che le hanno detto i medici o sono sue conclusioni?
Ora passato il momento critico sta rimuginando sull'accaduto sentendosi colpevole per aver seguito i consigli di sua suocera. Ciò che conta e che ora il suo bimbo stia bene e lei se ne sta prendendo cura amorevolmente; rifletta sul fatto che il suo agire non aveva nessuna intenzionalità nel farlo star male e che purtroppo sono incidenti che possono capitare ma non inficiano il suo sano sviluppo.
Cerchi di fare pace con se stessa e di godersi serenamente la maternità e il suo piccolo che potrà beneficiare di una madre serena.
Ha aiuti da parte di parenti/amici??
Si sente compresa da suo marito, le sta accanto, la sostiene, parla con lui del suo sentire?
Stia a vedere come si sente nei prossimi giorni e se questi sentimenti dovessero persistere valuti l'opportunità di rivolgersi a un nostro collega, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL.
Restiamo in ascolto
Gentile Signora,
cosa le era stato consigliato dai medici riguardo alla nutrizione del bimbo?
Come mai aveva preso una decisione differente in precedenza?
Come si è posto suo marito in questa situazione?
<perchè è stata colpa mia se ha quasi rischiato la vita> E' questo che le hanno detto i medici o sono sue conclusioni?
Ora passato il momento critico sta rimuginando sull'accaduto sentendosi colpevole per aver seguito i consigli di sua suocera. Ciò che conta e che ora il suo bimbo stia bene e lei se ne sta prendendo cura amorevolmente; rifletta sul fatto che il suo agire non aveva nessuna intenzionalità nel farlo star male e che purtroppo sono incidenti che possono capitare ma non inficiano il suo sano sviluppo.
Cerchi di fare pace con se stessa e di godersi serenamente la maternità e il suo piccolo che potrà beneficiare di una madre serena.
Ha aiuti da parte di parenti/amici??
Si sente compresa da suo marito, le sta accanto, la sostiene, parla con lui del suo sentire?
Stia a vedere come si sente nei prossimi giorni e se questi sentimenti dovessero persistere valuti l'opportunità di rivolgersi a un nostro collega, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa, grazie per la rapidità con cui mi ha risposta.
Riguardo alla sua prima domanda, i medici consigliano sempre il latte materno perchè è più ricco di nutrimenti per il neonato ma la decisione finale lo fanno sempre prendere alla madre. Io volevo iniziare subito col latte artificiale e andare sul sicuro, ma mia suocera ripeteva sempre che il latte materno era meglio per il piccolo e così mi ha convinta ma data la mia inesperienza non mi sono accorta che il mio piccolo non mangiava abbastanza anche perchè ogni volta che piangeva lo portavo al seno, lui ciucciava e poi si addormentava e cosi io ero convinta che fosse sazio. Ho parlato dei miei pensieri a mio marito e lui mi ha detto piu o meno la stessa cosa che mi ha detto lei. Comunque il senso di colpa nasce dalle mie conclusioni, i medici hanno cercato invece di rassicurarmi che il bambino avrebbe recuperato la salute velocemente e che non avrei dovuto preoccuparmi.
Grazie ancora per la sua disponibilità, le sue parole mi hanno fatto stare meglio.
Riguardo alla sua prima domanda, i medici consigliano sempre il latte materno perchè è più ricco di nutrimenti per il neonato ma la decisione finale lo fanno sempre prendere alla madre. Io volevo iniziare subito col latte artificiale e andare sul sicuro, ma mia suocera ripeteva sempre che il latte materno era meglio per il piccolo e così mi ha convinta ma data la mia inesperienza non mi sono accorta che il mio piccolo non mangiava abbastanza anche perchè ogni volta che piangeva lo portavo al seno, lui ciucciava e poi si addormentava e cosi io ero convinta che fosse sazio. Ho parlato dei miei pensieri a mio marito e lui mi ha detto piu o meno la stessa cosa che mi ha detto lei. Comunque il senso di colpa nasce dalle mie conclusioni, i medici hanno cercato invece di rassicurarmi che il bambino avrebbe recuperato la salute velocemente e che non avrei dovuto preoccuparmi.
Grazie ancora per la sua disponibilità, le sue parole mi hanno fatto stare meglio.
[#3]
Cara ragazza, queste situazioni possono accadere e non dovrebbe sentirsi in colpa, ma semplicemente prendere atto di ciò che è accaduto e considerare tutto questo come un'esperienza personale e di crescita.
Lei è una giovane donna e forse ha accettato i suggerimenti di sua suocera perché magari si sente un po' insicura. Questo è abbastanza naturale, ma vedrà che con il passare del tempo acquisterà una maggiore padronanza, magari mettendo le giuste distanze.
Lei è una giovane donna e forse ha accettato i suggerimenti di sua suocera perché magari si sente un po' insicura. Questo è abbastanza naturale, ma vedrà che con il passare del tempo acquisterà una maggiore padronanza, magari mettendo le giuste distanze.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#5]
Cara ragazza,
non è inusuale che una giovane donna al primo parto si trovi in situazioni del genere.
E' quasi normale per tutte le giovani mamme, crearsi ansie, preoccupazioni o, come è capitato a lei, dei sensi di colpa nei confronti del prorio figlio. Sentirsi responsabili di un esserino indifeso e continuamente bisognoso di cure può essere la cosa allo stesso tempo più facile e difficile dell'esistenza di una donna. Stia comunque tranquilla non è sola a provare questi sentimenti. Credo giochi molto anche la nostalgia della condizione pre- nascita, di quando si era una cosa sola e non vi era ancora l'incombenza dell'interpretazione dei bisogni di un nuovo venuto al mondo. Avveniva tutto "biologicamente". Le consiglio, come la collega Rinella, di farsi aiutare molto da chi le sta intorno. Marito, mamma, sorelle, fratelli e, perchè no?! anche la suocera. Non ce l'abbia con lei. Sicuramente voleva il bene del nipotino. Se ritiene nonostante gli aiuti dei parenti di aver bisogno di sostegno, e anche qui non si preoccupi, non sarebbe la sola, può rivolgersi al consultorio dove ha seguito il corso pre-parto. Conoscendo già la collega le sarà sicuramente più facile parlare delle sue difficoltà.
Le faccio tanti in bocca al lupo.
non è inusuale che una giovane donna al primo parto si trovi in situazioni del genere.
E' quasi normale per tutte le giovani mamme, crearsi ansie, preoccupazioni o, come è capitato a lei, dei sensi di colpa nei confronti del prorio figlio. Sentirsi responsabili di un esserino indifeso e continuamente bisognoso di cure può essere la cosa allo stesso tempo più facile e difficile dell'esistenza di una donna. Stia comunque tranquilla non è sola a provare questi sentimenti. Credo giochi molto anche la nostalgia della condizione pre- nascita, di quando si era una cosa sola e non vi era ancora l'incombenza dell'interpretazione dei bisogni di un nuovo venuto al mondo. Avveniva tutto "biologicamente". Le consiglio, come la collega Rinella, di farsi aiutare molto da chi le sta intorno. Marito, mamma, sorelle, fratelli e, perchè no?! anche la suocera. Non ce l'abbia con lei. Sicuramente voleva il bene del nipotino. Se ritiene nonostante gli aiuti dei parenti di aver bisogno di sostegno, e anche qui non si preoccupi, non sarebbe la sola, può rivolgersi al consultorio dove ha seguito il corso pre-parto. Conoscendo già la collega le sarà sicuramente più facile parlare delle sue difficoltà.
Le faccio tanti in bocca al lupo.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#6]
Utente
Grazie Dr.ssa Nunzia per la sua risposta, tutte queste risposte mi fanno sentire meno sola.
Purtroppo, per motivi di lavoro, non ho potuto seguire il corso pre-parto snche se lo avrei voluto tanto e questo ha anche influito negativamente sul mio pensiero perchè se lo avessi seguito, avrei ricevuto informazioni e commesso meno sbagli.
Purtroppo, per motivi di lavoro, non ho potuto seguire il corso pre-parto snche se lo avrei voluto tanto e questo ha anche influito negativamente sul mio pensiero perchè se lo avessi seguito, avrei ricevuto informazioni e commesso meno sbagli.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 04/06/2014.
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