Non mi rasegno
Buongiorno,è mancato mio marito dieci mesi fà,non riesco a rassegnarsi,mi faccio tanti sensi di colpa per il fatto che non gli dimostravo che gli volevo bene,poi siccome essendo operato alla gola e non potento parlare non capivo la sua sofferenza ,qualche volta gli dicevo sono stufa non ce la faccio più.Tutto questo mi rode dentro mi fà stare molto male.vorrei morire anch'io.Grazie per la ristosta
[#1]
Gentile Signora,
I sensi di colpa, i sentimenti di sconforto e disperazione, fanno parte dei movimenti depressivi che seguono al lutto.
Le ha subiro una perdita importante preceduta da un periodo doloroso anche per lei.
Un lutto necessita di tempo per essere elaborato. Durata e qualità del processo di elaborazione dipendono dalle risorse personali e ambientali a disposizione, dalla significatività e qualità della relazione intrattenuta con la persona scomparsa.
Ha qualcuno vicino con cui parlare, sfogarsi, che la sostiene?
Qualche amica con cui incontrarsi? Figli, nipoti?
Comunque data la sofferenza che sta provando le suggerirei di sentire un nostro collega di persona, un sostegno psicologico a mio avviso sarebbe opportuno per essere aiutata a elaborare la perdita.
Restiamo in ascolto
I sensi di colpa, i sentimenti di sconforto e disperazione, fanno parte dei movimenti depressivi che seguono al lutto.
Le ha subiro una perdita importante preceduta da un periodo doloroso anche per lei.
Un lutto necessita di tempo per essere elaborato. Durata e qualità del processo di elaborazione dipendono dalle risorse personali e ambientali a disposizione, dalla significatività e qualità della relazione intrattenuta con la persona scomparsa.
Ha qualcuno vicino con cui parlare, sfogarsi, che la sostiene?
Qualche amica con cui incontrarsi? Figli, nipoti?
Comunque data la sofferenza che sta provando le suggerirei di sentire un nostro collega di persona, un sostegno psicologico a mio avviso sarebbe opportuno per essere aiutata a elaborare la perdita.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Anche secondo me è utile una valutazione diretta, in quanto situazioni di questo tipo possono essere fisiologiche, soprattutto alla Sua età e immaginando che il matrimonio sia durato diversi anni, ma possono anche evidenziare eventuali problemi di dipendenza dal coniuge, dal quale talvolta non è semplice separarsi.
Come mai dice di non aver dimostrato a Suo marito il Suo amore?
Come mai dice di non aver dimostrato a Suo marito il Suo amore?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
il matrimonio è durato 48 anni,ho un figlio senza bambini.non ho dimostrato il mio amore perchè appena sposata dopo pochi giorni è venuta con noi mia madre,avevo vergogna a farmi vedere affettuosa perchè secondo leiero poco seria ,dopo 20 anni è mancata,ormai avevo preso quel abitudine enon riuscivo ad esprimermi.
[#4]
Gentile signora,
dovrebbe imparare ad essere più gentile con se stessa e a volersi bene, soprattutto in un momento per Lei così delicato.
Se con l'affetto delle persone che Le vogliono bene non ci riuscisse, perché il problema è più serio dell'elaborazione del lutto, allora si faccia aiutare da uno psicologo a capire meglio e trovare il benessere di cui ha bisogno.
Cordiali saluti,
dovrebbe imparare ad essere più gentile con se stessa e a volersi bene, soprattutto in un momento per Lei così delicato.
Se con l'affetto delle persone che Le vogliono bene non ci riuscisse, perché il problema è più serio dell'elaborazione del lutto, allora si faccia aiutare da uno psicologo a capire meglio e trovare il benessere di cui ha bisogno.
Cordiali saluti,
[#5]
Gentile Signora,
quando una persona tanto affettivamente vicina viene a mancare, inevitabilmente ci si mette a ripercorrere tutta la propria vita insieme. E inevitabilmnete si scoprono tante carenze, cose che si potevano fare meglio, affetti che potevano essere più espliciti...
Eppure ogni cosa che abbiamo, fatto in QUEL momento aveva una propria motivazione. Ora sta rileggendo il passato con gli occhi dell'oggi.
Ma se Lei lo ha amato, lui se ne sarà sicuramente accorto anche con i vincoli che avevate.
Son passati "solo" 10 mesi dal lutto, e per la psiche non è ancora sufficiente per accettare e digerire.
Si aiuti da sè ancora per qualche settimana, uscendo, parlando, dialogando, guardando la primavera... Se la tristezza non inizia a modificarsi, si rivolga con fiducia a uno psicologo: la aiuterà nel rimettere in movimento le ruote della vita.
Un caro saluto.
quando una persona tanto affettivamente vicina viene a mancare, inevitabilmente ci si mette a ripercorrere tutta la propria vita insieme. E inevitabilmnete si scoprono tante carenze, cose che si potevano fare meglio, affetti che potevano essere più espliciti...
Eppure ogni cosa che abbiamo, fatto in QUEL momento aveva una propria motivazione. Ora sta rileggendo il passato con gli occhi dell'oggi.
Ma se Lei lo ha amato, lui se ne sarà sicuramente accorto anche con i vincoli che avevate.
Son passati "solo" 10 mesi dal lutto, e per la psiche non è ancora sufficiente per accettare e digerire.
Si aiuti da sè ancora per qualche settimana, uscendo, parlando, dialogando, guardando la primavera... Se la tristezza non inizia a modificarsi, si rivolga con fiducia a uno psicologo: la aiuterà nel rimettere in movimento le ruote della vita.
Un caro saluto.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 31/05/2014.
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