Amicizia finita

Salve sono un ragazzo di 31 anni. Sono single e agli inizi di dicembre ho iniziato una bellissima storia di amicizia con una ragazza di 39 anni che ha una figlia e un compagno che tra l'altro conosco anche molto bene. Il tutto è iniziato perché c'era interesse sopratutto da parte sua. Alla fine siamo diventati amici, ci confidavano su tutto e non c'era giorno che ci sentissimo o non ci scrivessimo. Solo e soltanto amicizia, non c'è stato mai nessun altro tipo di interesse ne da una parte e nemmeno dall'altra. Verso la fine di marzo iniziano ad esserci dei problemi. Io, magari sbagliando, pensavo che fossi diventato un pò un peso per lei perché non vedevo lo stesso interesse dell'inizio. Lei mi rispondeva sempre che era un periodo un pò particolare per lei e non aveva nulla contro di me. Verso metà aprile, comunque, siamo arrivati alla rottura. All'inizio mi dice solo di rallentare la nostra amicizia. Naturalmente io ci sto male e cerco comunque di rimediare, di mettere a posto le cose. Ma poi più si va avanti e più lei ce l'ha con me. Mi blocca sul telefono, su Facebook. Io penso che sia stata indirizzata anche da una sua amica in particolare che, coincidenza, si è riattaccata a lei verso fine marzo. Io ho sbagliato, fatto degli errori, ammetto che quando ho iniziato ad avere queste sensazione che tra noi qualcosa fosse cambiato sono stato anche un pò ossessivo, assillandola e mostrando anche un pò di gelosia. Ma in ogni caso non credo di aver fatto qualcosa da meritare un trattamento simile. Senza entrare nei dettagli su chi avesse ragione e chi no, mi sono preso io tutte le colpe, le ho chiesto scusa, ho provato a parlarci ma mi ripete che non le piace il mio carattere perché, secondo lei, io ne ho parlato in giro quando non è assolutamente vero. Capisco che adesso qualsiasi cosa faccio o dico è solo dannosa per me, ma io sto davvero male perché la ritenevo, e la ritengo tutt'ora una grandissima amica. Mi ha raccontato tutto di lei, si sfogava con me quando le cose col suo compagno non andavano bene, le ho fatto regali, per lei ci sono sempre stato, in qualsiasi momento. E lei stessa ha sempre apprezzato tutto questo ribadendo e dimostrandomi sempre quanto anche lei mi volesse bene. Adesso sinceramente non capisco come si possa chiudere così all'improvviso con una persona senza che tra l'altro le ho fatto qualcosa di cattivo. Mi viene da pensare che in quei quattro mesi che ci siamo sentito e abbiamo condiviso tanto, il suo bene era falso. Ma poi mi chiedo "come fa una persona a recitare per così tanto tempo?" e soprattutto "Perché dovrebbe recitare?". Io sono convinto che lei davvero mi ha voluto bene e me ne vuole ancora. Sono disposto anche ad aspettare ma spero con tutto il cuore di poter tornare a stare bene con lei. Sto passando davvero un momento terribile e non riesco a dimenticarla. Volevo un vostro consiglio in merito, su come agire, come comportarmi. Grazie mille per l'aiuto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<ammetto che quando ho iniziato ad avere queste sensazione che tra noi qualcosa fosse cambiato sono stato anche un pò ossessivo, assillandola e mostrando anche un pò di gelosia>

Gentile Utente,
forse è più su sé e sui suoi comportamenti che dovrebbe riflettere perché mai assillare l'altro senza considerare i suoi bisogni?

Perché essere gelosi di un'amica se tale è?
Amicizia è anche rispettare la libertà dell'altro, non ci può essere esclusività nell'amicizia.

Non sapendo nulla dell'altra persona se non quel poco che riporta lei fare ipotesi sarebbe azzardato.
Ad esempio ha famiglia, un compagno a cui rendere conto oppure può avere pensato che la vostra amicizia avesse preso una piega che non condivideva o altro ancora.

Sebbene l'interruzione di un'amicizia possa provocare sofferenza, sembra che lei sia troppo incentrato su quanto successo e su questa persona. Come mai al di fuori di quanto ci ha detto?

Comunque continuare a insistere con lei non mi sembra né utile, né opportuno.

Piuttosto cerchi di distrarsi e ridimensionare il problema, ha altri amici?
Esce, frequenta, com'è la sua vita nei vari ambiti lavorativo, sociale, familiare?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Io e lei ci siamo sentito tutti giorni dagli inizi di dicembre fino agli inizi di aprile. Eravamo entrambi a volerlo. Il suo compagno, che io conosco benissimo e da prima di lei, ha sempre saputo della nostra forte amicizia ma mai gli è venuto qualche dubbio proprio perché tra noi il rapporto era talmente chiaro e trasparente che non c'era nessun dubbio da farsi venire. Le sono stata vicino in momenti difficili e non sono mai stato un peso per lei. Negli ultimi tempi, quando ho detto che lei per me era diventata quasi un'ossessione, lei era poco chiara con me. Tante volte le ho chiesto se le avevo fatto qualcosa, se qualche mio completamento non le era piaciuto ma lei mia ha sempre risposto, in modo anche deciso, di smetterla di farmi questi problemi perché non aveva nulla contro di me ed era solo un momento suo particolare. Adesso, dopo quel che è successo, so anche io quale sarebbe stato il comportamento giusto, ma in quei momenti, quando vivi il tutto, mi creda, è difficile rendersene conto. Io ho fatto degli sbagli per i quali più volte le ho chiesto scusa ma non mi sembra normale interrompere un rapporto che era così forte senza che io abbia fatto qualcosa di male nei suoi confronti. Ho tanti amici e altre distrazioni a comunque è difficile dimenticare il tutto. Sono sincero, fosse stata una storia d'amore, ci sarei stato meno male perché ci sta che stai con una ragazza e il tutto può finire. Ma qui si tratta di un'amica, un'amica che, per tanti motivi, non avrei mai visto come una possibile futura compagna. Quando ci sentivamo e avevamo quel bel rapporto stavamo bene entrambi. Non vorrei che si è affezionata a me in un periodo difficile della sua vita, che si sentiva sola e non avendo nessuno intorno ha sfruttato la mia persona. Ma io, come già detto, non credo che una persona riesca a recitare per così tanto tempo. Non so cosa pensare. Spero che col tempo ripensando anche a qualcosa di buono che ho fatto le passi un po e torni a parlarmi senza problemi. In ogni caso grazi mille per la risposta.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
< quando ho detto che lei per me era diventata quasi un'ossessione>
E come si spiega che un'amicizia possa arrivare per lei ad assumere tale connotazione?

Credo sia un punto importante sul quale riflettere, al di là delle peculiarità personali della sua amica che non possiamo conoscere.

Non ha risposto alle domande poste, ma non è un obbligo, ci mancherebbe.

Cordialità
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Utente
Utente
Penso fosse diventata un'ossessione proprio perché, vedendo come stava cambiando il nostro rapporto, avevo paura di perderla. I miei errori ci sono stati, non ho problemi ad ammetterlo, ma le ripeto, non capisco il suo comportamento. Prima mi dice di rallentare la nostra amicizia poi però, quando le scrivo o le parlo la vedo arrabbiata e inizia a dire che non torneremo mai più come prima perché non le piace il mio carattere. Poi mi blocca sul telefono e su Facebook. C'è stata molta incoerenza e poca chiarezza anche da parte sua. Sono convinto che la presenza di questa sua amica abbia influito. Sono convinto che gliene ha parlato ed è stata consigliata ad agire così. Io ci sto male perché davvero non le ho fatto nulla di male e vorrei solo dei consigli su come agire, come comportarmi, affinché possa avere qualche speranza di tornare, anche se non amici, almeno a star bene con lei. Capisco la rabbia che lei ha in questo momento, ma se è vero che mi vuole tanto bene come più volte mi ha detto non credo che poi, all'improvviso, possa arrivare a voler stare così con me.