Ossessionato dal passato della mia fidanzata
Gentili dottori,
ho un serio problema con la mia partner attuale. Premetto che stiamo insieme da 6 mesi, che lei ha 25 anni, e che ha un figlio di 5, avuto con un partner occasionale con cui non è mai stata nemmeno fidanzata, e viviamo in città diverse.
La relazione andava a gonfie vele, fino a circa un mese fa, quando lei ha deciso di rivelarmi il numero di ragazzi con cui è andata a letto: trenta. Tutti questi ragazzi li ha avuti tra i 14 e i 19 anni, in quanto dopo aver saputo di essere rimasta incinta non è mai più stata con un ragazzo fino a dopo aver incontrato me. Lei questo numero lo vive come una grossa vergogna, e dopo la nascita del figlio è stata anche da un terapeuta perchè la aiutasse a superare il senso di vergogna.
Lei sostiene che siccome è dovuta andare via di casa molto giovane per via di problemi in famiglia (padre naturale che la ignorava, patrigno che mal sopportava la sua presenza in casa, mamma che non le è stata molto vicino), per non sentirsi sola cercava in tutti i modi di avere dei partner, e che il sesso fosse uno strumento per trovare un fidanzato. Pare che moltissimi ragazzi l'abbiano usata per fare sesso e poi siano scomparsi, però tra una parola e l'altra ho capito che ha fatto sesso anche con alcuni amici, e con ragazzi a cui non era davvero interessata ad avere una relazione.
Io a queste rivelazioni ho reagito molto male, l'immagine che ho di lei ha davvero perso di fascino, e mi dispiace profondamente, perchè so che la sto ferendo molto. So che è innamoratissima di me e che non mi tradirebbe mai, però ho grossi problemi ad accettare tutti questi rapporti occasionali, e a provare empatia per la sua esperienza: io all'età in cui lei aveva tutti questi ragazzi avevo esattamente il problema opposto: non riuscivo a trovare una ragazza, e la prima e unica partner l'ho avuta all'età di 23 anni, con cui ho avuto una relazione di tre anni e mezzo. Inoltre so che lei è una ragazza molto intelligente e volitiva, ho veramente difficoltà a credere che lei potesse davvero essere stata presa in giro e usata da tutti i ragazzi che ha incontrato: ho l'impressione che avere tanti ragazzi e sentirsi desiderata fosse una cosa che la facesse stare bene, almeno momentaneamente, e che questa storia dei ragazzi che la ingannavano sia una spiegazione per aiutarmi ad accettare la cosa.
So che, visto il suo passato oggettivamente difficile, dovrei reagire con più maturità ed accettare la cosa, anzi provare comprensione, ma davvero non ci riesco. Il pensiero di lei che faceva sesso con tanti ragazzi senza dargli importanza mi tortura, e io di riflesso sto torturando lei... anzi, la sto torturando due volte, una perchè è innamoratissima di me e ultimamente il mio attegiamento con lei è molto cambiato, l'altra perchè la sto facendo soffrire ancora su una cosa per la quale ha già sofferto molto.
ho un serio problema con la mia partner attuale. Premetto che stiamo insieme da 6 mesi, che lei ha 25 anni, e che ha un figlio di 5, avuto con un partner occasionale con cui non è mai stata nemmeno fidanzata, e viviamo in città diverse.
La relazione andava a gonfie vele, fino a circa un mese fa, quando lei ha deciso di rivelarmi il numero di ragazzi con cui è andata a letto: trenta. Tutti questi ragazzi li ha avuti tra i 14 e i 19 anni, in quanto dopo aver saputo di essere rimasta incinta non è mai più stata con un ragazzo fino a dopo aver incontrato me. Lei questo numero lo vive come una grossa vergogna, e dopo la nascita del figlio è stata anche da un terapeuta perchè la aiutasse a superare il senso di vergogna.
Lei sostiene che siccome è dovuta andare via di casa molto giovane per via di problemi in famiglia (padre naturale che la ignorava, patrigno che mal sopportava la sua presenza in casa, mamma che non le è stata molto vicino), per non sentirsi sola cercava in tutti i modi di avere dei partner, e che il sesso fosse uno strumento per trovare un fidanzato. Pare che moltissimi ragazzi l'abbiano usata per fare sesso e poi siano scomparsi, però tra una parola e l'altra ho capito che ha fatto sesso anche con alcuni amici, e con ragazzi a cui non era davvero interessata ad avere una relazione.
Io a queste rivelazioni ho reagito molto male, l'immagine che ho di lei ha davvero perso di fascino, e mi dispiace profondamente, perchè so che la sto ferendo molto. So che è innamoratissima di me e che non mi tradirebbe mai, però ho grossi problemi ad accettare tutti questi rapporti occasionali, e a provare empatia per la sua esperienza: io all'età in cui lei aveva tutti questi ragazzi avevo esattamente il problema opposto: non riuscivo a trovare una ragazza, e la prima e unica partner l'ho avuta all'età di 23 anni, con cui ho avuto una relazione di tre anni e mezzo. Inoltre so che lei è una ragazza molto intelligente e volitiva, ho veramente difficoltà a credere che lei potesse davvero essere stata presa in giro e usata da tutti i ragazzi che ha incontrato: ho l'impressione che avere tanti ragazzi e sentirsi desiderata fosse una cosa che la facesse stare bene, almeno momentaneamente, e che questa storia dei ragazzi che la ingannavano sia una spiegazione per aiutarmi ad accettare la cosa.
So che, visto il suo passato oggettivamente difficile, dovrei reagire con più maturità ed accettare la cosa, anzi provare comprensione, ma davvero non ci riesco. Il pensiero di lei che faceva sesso con tanti ragazzi senza dargli importanza mi tortura, e io di riflesso sto torturando lei... anzi, la sto torturando due volte, una perchè è innamoratissima di me e ultimamente il mio attegiamento con lei è molto cambiato, l'altra perchè la sto facendo soffrire ancora su una cosa per la quale ha già sofferto molto.
[#1]
Gentile ragazzo. La sua analisi sui motivi che possono essere alls base del comportamento avuto dalla ragazza nella sua adolescenza indicano maturita' e amore.
Potrebbe andare oltre e ipotizzare che ci fosse una forma di dipendenza
Ma per fronteggiare una simile condizione occorrerebbe un aiuto psicologico.
Penso che potrebbe essere utile una consulenza di coppia .
Sareste di questa idea?
Potrebbe andare oltre e ipotizzare che ci fosse una forma di dipendenza
Ma per fronteggiare una simile condizione occorrerebbe un aiuto psicologico.
Penso che potrebbe essere utile una consulenza di coppia .
Sareste di questa idea?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile ragazzo,
una prima riflessione di carattere generale: non è proprio vero che in una coppia si deve dirsi tutto. Il passato appartiene alla persona che l'ha vissuto e non alla coppia creatasi successivamente.
Spesso queste rivelazioni sul proprio passato avvengono perchè la persona desidera alleggerirsi, ma in realtà scarica sull'altro un fardello di cui non ci si può fare nulla in quanto passato.
Qaunto alla Vostra attuale situazione, la relazione è ancora fresca e dunque più fragile di fronte a questo terremoto. Chissà se Lei, attenuati un po' il dolore e la delusione, saprà ritrovare e coltivare un amore "adulto", quello che si mette a confronto con i limiti dell'altro/a, ma anche con i propri. Se ci tiene a questa ragazza ci può provare. Se ci tiene ma lo trova troppo difficile, si faccia aiutare da un o Psicologo. Cioè non si dia subito per vinto.
Saluti cari.
una prima riflessione di carattere generale: non è proprio vero che in una coppia si deve dirsi tutto. Il passato appartiene alla persona che l'ha vissuto e non alla coppia creatasi successivamente.
Spesso queste rivelazioni sul proprio passato avvengono perchè la persona desidera alleggerirsi, ma in realtà scarica sull'altro un fardello di cui non ci si può fare nulla in quanto passato.
Qaunto alla Vostra attuale situazione, la relazione è ancora fresca e dunque più fragile di fronte a questo terremoto. Chissà se Lei, attenuati un po' il dolore e la delusione, saprà ritrovare e coltivare un amore "adulto", quello che si mette a confronto con i limiti dell'altro/a, ma anche con i propri. Se ci tiene a questa ragazza ci può provare. Se ci tiene ma lo trova troppo difficile, si faccia aiutare da un o Psicologo. Cioè non si dia subito per vinto.
Saluti cari.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto per le velocissime risposte.
Purtroppo quello di una consulenza di coppia non è un sentiero al momento praticabile, perchè viviamo piuttosto lontani e, esclusi i periodi di vacanza, riusciamo a vederci solo una o due volte al mese. Chiaramente potrei comunque andarci da solo, è da un po' che ci stavo pensando.
Riguardo al fatto che in una coppia non bisogna dirsi tutto sono assolutamente d'accordo, è una delle cose che le ho detto anche io: "Ma perchè me lo hai detto?". Il fatto è che lei per me nutre un sentimento davvero fortissimo, della cui intensità a volte rimango sorpreso persino io: lei ha perso la verginità per un atto semi-violento (disse di no al ragazzo, ma lui non si fermò), i suoi ex con lei sono stati veramente meschini, e quindi non fa altro che ripetermi che sono stato il primo uomo che l'ha veramente rispettata e da cui si è sentita amata sul serio; una volta mi ha addirittura detto che mi ama quanto ama suo figlio... insomma, l'avermi raccontato tutto ciò per lei è stato un fatto quasi necessario, e si aspettava che io la comprendessi, e in un certo senso la "proteggessi", forse... fatto sta che io invece i miei limiti li ho eccome, e questa scoperta mi sta rovinando le giornate e la relazione. Non riesco ad accettare che tantissimi ragazzi, trattandola male, abbiano avuto da lei quello che io ho ottenuto tramite affetto vero e rispetto.
E sono addoloratissimo, perchè fino al giorno prima della "rivelazione" mi sentivo veramente innamoratissimo, come mai ero stato prima d'ora... adesso invece non riesco più ad essere pienamente aperto con lei, è come se ci fosse un freno a mano che mi tira: provo fastidio ogni volta che mi parla di un suo amico (ci avrà fatto sesso?), ogni volta che mi mostra una foto di quando era teenager... persino suo figlio, a cui mi sono affezionato molto (e viceversa), ora mi ricorda di questo suo passato.
Ho provato ad affrontare la cosa in un modo un po' paradossale, cercando cioè di rendere questo pensiero del suo passato libertinismo sessuale "stuzzicante"... diciamo che può aver funzionato qualche volta, ma fuori dal letto mai...
Ora come ora sarei davvero tentato di chiudere la relazione, perché sento che mi richiede davvero troppo, eppure so che se la lasciassi la vivrei come una sconfitta, perché razionalmente sento che è assurdo che rinunci ad una ragazza di cui sono (ero?) così innamorato, per una cosa del suo passato. Un'altra cosa che mi frena dal lasciarla è che so che se lo facessi, moralmente la "ucciderei" e le voglio davvero troppo bene per farlo.
Una domanda, probabilmente un po' sciocca, visti i limiti che ha un consulto su intenet: ma quanto è normale il mio atteggiamento?
Purtroppo quello di una consulenza di coppia non è un sentiero al momento praticabile, perchè viviamo piuttosto lontani e, esclusi i periodi di vacanza, riusciamo a vederci solo una o due volte al mese. Chiaramente potrei comunque andarci da solo, è da un po' che ci stavo pensando.
Riguardo al fatto che in una coppia non bisogna dirsi tutto sono assolutamente d'accordo, è una delle cose che le ho detto anche io: "Ma perchè me lo hai detto?". Il fatto è che lei per me nutre un sentimento davvero fortissimo, della cui intensità a volte rimango sorpreso persino io: lei ha perso la verginità per un atto semi-violento (disse di no al ragazzo, ma lui non si fermò), i suoi ex con lei sono stati veramente meschini, e quindi non fa altro che ripetermi che sono stato il primo uomo che l'ha veramente rispettata e da cui si è sentita amata sul serio; una volta mi ha addirittura detto che mi ama quanto ama suo figlio... insomma, l'avermi raccontato tutto ciò per lei è stato un fatto quasi necessario, e si aspettava che io la comprendessi, e in un certo senso la "proteggessi", forse... fatto sta che io invece i miei limiti li ho eccome, e questa scoperta mi sta rovinando le giornate e la relazione. Non riesco ad accettare che tantissimi ragazzi, trattandola male, abbiano avuto da lei quello che io ho ottenuto tramite affetto vero e rispetto.
E sono addoloratissimo, perchè fino al giorno prima della "rivelazione" mi sentivo veramente innamoratissimo, come mai ero stato prima d'ora... adesso invece non riesco più ad essere pienamente aperto con lei, è come se ci fosse un freno a mano che mi tira: provo fastidio ogni volta che mi parla di un suo amico (ci avrà fatto sesso?), ogni volta che mi mostra una foto di quando era teenager... persino suo figlio, a cui mi sono affezionato molto (e viceversa), ora mi ricorda di questo suo passato.
Ho provato ad affrontare la cosa in un modo un po' paradossale, cercando cioè di rendere questo pensiero del suo passato libertinismo sessuale "stuzzicante"... diciamo che può aver funzionato qualche volta, ma fuori dal letto mai...
Ora come ora sarei davvero tentato di chiudere la relazione, perché sento che mi richiede davvero troppo, eppure so che se la lasciassi la vivrei come una sconfitta, perché razionalmente sento che è assurdo che rinunci ad una ragazza di cui sono (ero?) così innamorato, per una cosa del suo passato. Un'altra cosa che mi frena dal lasciarla è che so che se lo facessi, moralmente la "ucciderei" e le voglio davvero troppo bene per farlo.
Una domanda, probabilmente un po' sciocca, visti i limiti che ha un consulto su intenet: ma quanto è normale il mio atteggiamento?
[#4]
A mio parere lei sta soffrendo per una frustrazione.
Faccia attenzione.. E' una sua debolezza. La ragazza si e' fidata di lei tantissimo, al punto tale da darle la possibilita di 'ucciderla'.
Vuole porsi allo stesso livello emozionale di quel tipo che non si e' fermato quando ha detto di no? Forse il suo narcisismo ne uscirebbe soddisfatto.. ma non so se varrebbe la pena.
Se ne ha la possibilita' si faccia aiutare da uno psicoterapeuta.. forse e' davvero opportuno.
Ci faccia sapere!!
Faccia attenzione.. E' una sua debolezza. La ragazza si e' fidata di lei tantissimo, al punto tale da darle la possibilita di 'ucciderla'.
Vuole porsi allo stesso livello emozionale di quel tipo che non si e' fermato quando ha detto di no? Forse il suo narcisismo ne uscirebbe soddisfatto.. ma non so se varrebbe la pena.
Se ne ha la possibilita' si faccia aiutare da uno psicoterapeuta.. forse e' davvero opportuno.
Ci faccia sapere!!
[#5]
Utente
Gentile dr. Esposito,
penso che parlando di "narcisismo" abbia in un certo senso toccato un punto centrale: credo anche io che il mio orgoglio stia alla base di tutto il problema.
Mi può spiegare meglio cosa intende con il fatto che "sto soffrendo per una frustazione" e per "mettersi allo stesso livello emozionale di quel tipo che non si è fermato quando ha detto no"? Siccome sento che si è veramente avvicinata alla base del problema vorrei capire meglio.
Grazie mille
penso che parlando di "narcisismo" abbia in un certo senso toccato un punto centrale: credo anche io che il mio orgoglio stia alla base di tutto il problema.
Mi può spiegare meglio cosa intende con il fatto che "sto soffrendo per una frustazione" e per "mettersi allo stesso livello emozionale di quel tipo che non si è fermato quando ha detto no"? Siccome sento che si è veramente avvicinata alla base del problema vorrei capire meglio.
Grazie mille
[#6]
Gentile ragazzo,
con i limiti di una consulenza online, ipotizzo la seguente lettura del comportamento della sua ragazza su cui la invito a riflettere.
Il primo rapporto sessuale sembra essere stato caratterizzato da un aspetto traumatico non elaborato e pertanto rivissuto nei rapporti successivi; la maternità ha segnato un cambiamento avvenuto grazie anche ad un percorso di psicoterapia. Ha imparato a proteggersi, a rispettarsi e a fidarsi di un uomo: lei.
Un saluto.
con i limiti di una consulenza online, ipotizzo la seguente lettura del comportamento della sua ragazza su cui la invito a riflettere.
Il primo rapporto sessuale sembra essere stato caratterizzato da un aspetto traumatico non elaborato e pertanto rivissuto nei rapporti successivi; la maternità ha segnato un cambiamento avvenuto grazie anche ad un percorso di psicoterapia. Ha imparato a proteggersi, a rispettarsi e a fidarsi di un uomo: lei.
Un saluto.
Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com
[#7]
Mi scusi per il ritardo nella risposta;-)
Penso che lei si senta indebolito/sminuito narcisisticamente dai suoi sentimenti verso la ragazza rispetto alle persone che hanno abusato di lei
in modo "asettico". Che lei tema di restare travolto dalla forza/debolezza che sente dentro di se'. Una specie di boomerang pericoloso. Vorrebbe reagire, essere/mostrarsi forte.
E' vero. L'amore puo' rendere vulnerabili e ipersensibili e questa autopercezione puo' fare soffrire il proprio narcisismo.
Ma pensa che sia il caso di chiudersi in questo guscio difensivo cosi' amaro?
Penso che lei si senta indebolito/sminuito narcisisticamente dai suoi sentimenti verso la ragazza rispetto alle persone che hanno abusato di lei
in modo "asettico". Che lei tema di restare travolto dalla forza/debolezza che sente dentro di se'. Una specie di boomerang pericoloso. Vorrebbe reagire, essere/mostrarsi forte.
E' vero. L'amore puo' rendere vulnerabili e ipersensibili e questa autopercezione puo' fare soffrire il proprio narcisismo.
Ma pensa che sia il caso di chiudersi in questo guscio difensivo cosi' amaro?
[#8]
Utente
Credo che il problema di fondo sia proprio quello illustrato dalla dr.ssa Esposito: in effetti non provo fastidio verso i suoi ex veri e propri, per quanto persone poco piacevoli possano essere state, ma per i tanti rapporti occasionali. E il figlio non mi dà fastidio che ci sia, anzi, gli voglio davvero bene, ma non mi piace che a darglielo sia stato un rapporto occasionale, e non io che la amo (pensiero un po' paradossale, perchè sono il primo a riconoscere che avere dei figli insieme ora, sia assolutamente prematuro).
Certo non aiuta il fatto che viviamo lontani e che, cosa che ancora non ho detto, mi ha trasmesso un herpes genitale (mi sento come se non solo io debba accettare e comprendere il suo passato, ma anche un po' pagare per questo... ho paura di sentirmi un buono-stupido, in un certo senso).
Comunque, siccome tengo a questa relazione, mi sono rivolto alla asl locale per iniziare dei colloqui con uno psicologo. Spero davvero che possa aiutarmi.
Grazie a tutte voi per le utilissime analisi. Vi terrò aggiornate.
Certo non aiuta il fatto che viviamo lontani e che, cosa che ancora non ho detto, mi ha trasmesso un herpes genitale (mi sento come se non solo io debba accettare e comprendere il suo passato, ma anche un po' pagare per questo... ho paura di sentirmi un buono-stupido, in un certo senso).
Comunque, siccome tengo a questa relazione, mi sono rivolto alla asl locale per iniziare dei colloqui con uno psicologo. Spero davvero che possa aiutarmi.
Grazie a tutte voi per le utilissime analisi. Vi terrò aggiornate.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 16.4k visite dal 29/05/2014.
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