Problemi di coppia1
Buongiorno avrei bisogno del vostro aiuto per capire;
per capire se sto sbagliando qualcosa. Sono abbastanza disperato !
temo che questa mail sara’ un po’ lunga e spero avrete la pazienza e il tempo di andare fino in fondo nella lettura
Prima cosa mi presento
Ho 50 anni separato da tre con due figli di 20 e 17 anni. I figli sono affidati a me e in ugual misura alla mamma, quindi tanti giorni li ho io e tanti lei. Separazione senza
Problemi e buon rapporto con la mia ex moglie
La mia compagna ha 45 anni separata da 3 anni con due figli di 13 e 10 anni. I questo caso sono affidati a lei e il papa’ li vede a week end alternati e poi una giorno la settimana.
Separazione traumatica per tutti/rapporto con ex marito inizialmente pessimo con continue accuse da parte sua per aver sfasciato la famiglia, adesso a distanza di tre anni
Le cose tra di loro vanno meglio; si e’ riaperta una collaborazione per la gestione delle problematiche legate ai figli.
Io e la mia compagna ci frequentiamo da 7 anni e da tre le nostre vite si sono unite diciamo ufficialmente. Abbiamo due case dove viviamo i giorni in cui i figli ci sono affidati
E nei giorni e week end liberi siamo sempre insieme o a casa mia o a casa sua. Ci amiamo tantissimo e io vivo con la certezza che sia lei l’amore della mia vita.
I miei figli, i miei genitori i miei amici la conoscono e tutti le vogliono bene. Va e viene da casa mia, dormiamo insieme anche se ci sono i miei figli che l’hanno accettata serenamente. Sono stati bravi loro ed e’ stata brava lei a presentarsi sempre come un’ospite. Insomma da questo lato nessun problema
Io pero’ non conosco i suoi figli, i suoi enormi sensi di colpa e l’iniziale brutto rapporto con l’ex marito, non le hanno permesso di avere la serenita’ e la forza
Per farlo. a questo si deve aggiungere l’eta’ dei suoi figli. Conosco i suoi genitori la sorella, ma i suoi figli no.Di conseguenza nei gironi in cui loro sono con lei io scompaio, ci sentiamo per messaggi e con telefonate. Qualche volta pranziamo insieme perche’ fortunatamente lavoriamo vicini.
credo che la cosa piu' difficile, sia vivere una situazione, nella quale non puoi permetterti il lusso, di essere triste,
di poter essere consolato; questo perche' dall'altra parte le sofferenze vissute e che si vivono quotidianamente, non permettono
di avere molto margine.
io e Lei insieme stiamo veramente molto bene, ci divertiamo e facciamo un sacco di cose. i tempi e le scadenze pero' sono dettate dalle nostre precedenti vite, da scelte sbagliate, che ci portiamo e ci porteremo appresso per tutta la vita.
si vivono due vite parallele, nelle quali non ci si puo' intromettere. tutto l'amore e il coinvolgimento che fino a un minuto prima ti rende felice, bisogna che di colpo sparisca per far spazio agli impegni e a i suoi affetti che al momento non si possono condividere.
per capire se sto sbagliando qualcosa. Sono abbastanza disperato !
temo che questa mail sara’ un po’ lunga e spero avrete la pazienza e il tempo di andare fino in fondo nella lettura
Prima cosa mi presento
Ho 50 anni separato da tre con due figli di 20 e 17 anni. I figli sono affidati a me e in ugual misura alla mamma, quindi tanti giorni li ho io e tanti lei. Separazione senza
Problemi e buon rapporto con la mia ex moglie
La mia compagna ha 45 anni separata da 3 anni con due figli di 13 e 10 anni. I questo caso sono affidati a lei e il papa’ li vede a week end alternati e poi una giorno la settimana.
Separazione traumatica per tutti/rapporto con ex marito inizialmente pessimo con continue accuse da parte sua per aver sfasciato la famiglia, adesso a distanza di tre anni
Le cose tra di loro vanno meglio; si e’ riaperta una collaborazione per la gestione delle problematiche legate ai figli.
Io e la mia compagna ci frequentiamo da 7 anni e da tre le nostre vite si sono unite diciamo ufficialmente. Abbiamo due case dove viviamo i giorni in cui i figli ci sono affidati
E nei giorni e week end liberi siamo sempre insieme o a casa mia o a casa sua. Ci amiamo tantissimo e io vivo con la certezza che sia lei l’amore della mia vita.
I miei figli, i miei genitori i miei amici la conoscono e tutti le vogliono bene. Va e viene da casa mia, dormiamo insieme anche se ci sono i miei figli che l’hanno accettata serenamente. Sono stati bravi loro ed e’ stata brava lei a presentarsi sempre come un’ospite. Insomma da questo lato nessun problema
Io pero’ non conosco i suoi figli, i suoi enormi sensi di colpa e l’iniziale brutto rapporto con l’ex marito, non le hanno permesso di avere la serenita’ e la forza
Per farlo. a questo si deve aggiungere l’eta’ dei suoi figli. Conosco i suoi genitori la sorella, ma i suoi figli no.Di conseguenza nei gironi in cui loro sono con lei io scompaio, ci sentiamo per messaggi e con telefonate. Qualche volta pranziamo insieme perche’ fortunatamente lavoriamo vicini.
credo che la cosa piu' difficile, sia vivere una situazione, nella quale non puoi permetterti il lusso, di essere triste,
di poter essere consolato; questo perche' dall'altra parte le sofferenze vissute e che si vivono quotidianamente, non permettono
di avere molto margine.
io e Lei insieme stiamo veramente molto bene, ci divertiamo e facciamo un sacco di cose. i tempi e le scadenze pero' sono dettate dalle nostre precedenti vite, da scelte sbagliate, che ci portiamo e ci porteremo appresso per tutta la vita.
si vivono due vite parallele, nelle quali non ci si puo' intromettere. tutto l'amore e il coinvolgimento che fino a un minuto prima ti rende felice, bisogna che di colpo sparisca per far spazio agli impegni e a i suoi affetti che al momento non si possono condividere.
[#1]
G.le utente, come mai non c'è specularità e simmetria nel vostro rapporto? Ovvero, come mai la sua partner può avere rapporti con i suoi figli e non viceversa?
Inoltre, perchè a lei non è concesso il diritto di poter essere consolato benché sembri che sia possibile solo il contrario?
Inoltre, perchè a lei non è concesso il diritto di poter essere consolato benché sembri che sia possibile solo il contrario?
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#2]
Utente
Dr. Spalletti la ringrazio tantissimo per aver risposto prontamente. purtroppo non mi sono accorto del limite dei caratteri e facendo copia incolla solo una parte, mi rendo conto e mi scuso della mia lunghissima lettere
le allegherei la parte mancante...
sono sicuro di aver trovato la donna giusta, scalerei montagne per lei, senza sentire fatica e il mio futuro lo vedo solo al suo fianco.
sono altrettanto sicuro che anche lei provi lo stesso per me. negli anni ha fatto rinunce incredibili; sono il primo a sbalordirsi quando qualcuno dimostra interesse nei miei confronti, figuriamoci davanti a tutto quello che Lei ha dovuto sopportare per poter stare con me.
questa e' la faccia bella della medaglia, il rovescio e' che e' forse, al momento, troppo amore e incanalarlo non e' facile. limitarlo ancora piu' difficile.
avrei bisogno di poterlo vivere senza doverlo programmare; il verbo programmare stride un po' con tutto quello che invece dovrebbe essere
desiderio, sorpresa, istintivita', spontaneità.
pero' se da un lato i 50 anni mi mettono un po' di fretta, dall'altra mi dovrebbero fare ragionare un po' di piu' e rendere conto che visto le nostre
attuali situazioni, e' un utopia.
la maturita' mi dovrebbe aiutare ad accettare tutto con serenita', prendendo quello che di piu' bello questo amore mi possa
al momento dare. forse pero' davanti ad alcune cose, l'età centra poco, si possono avere anche 90 anni e la vita coglierti di sorpresa ugualmente.
sentirti fragile, troppo esposto e inadeguato. ho paura di mettereLe troppa pressione, soprattutto perche' so che, piu' di quello che adesso fa per me, non potrebbe fare.
Ultimamente la figlia ha avuto un problema ed io mi sento ancora piu’ allontanato e impotente per non poterla aiutare. A peggiorare le cose…… ha giustamente, dovuto chiedere all’ex marito una mano per gestire la situazione ed e’ proprio
questo che mi terrorizza. La vedo fragile spaventata e un po’ in balia degli eventi. Con i soliti sensi di colpa che la colpiscono continuamente e la fanno vacillare. Temo che questi ultimi non le abbiano mai permesso di chiudere definitivamente
La porta alla sua vita passata e nella disperazione possa riavvicinarsi all’ex marito, anche solo per il bene dei figli.
Sono terrorizzato ho sentimentalmente investito tutto con lei e non avere progetti per il futuro e questa sua fragilita’ mi fa vivere male e provare anche un po’ di risentimento.
Risentimento che a volta non mi permette di starle vicino cosi come vorrei.
Lei continua a ripetermi che mi ama e che non puo’ fare a meno di me e di stare tranquillo su tutto.
Avrei bisogno di un vostro parere, non mi interessa sapere chi ha ragione o chi ha torto,
vorrei solo sapere come devo fare per esserle piu’ vicino e possibilmente fare sparire da dentro
me quel risentimento e la paura di perderla , che a volte non mi permette di essere all’altezza
scusate se mi sono dilungato e grazie infinite
per la vostra pazienza
le allegherei la parte mancante...
sono sicuro di aver trovato la donna giusta, scalerei montagne per lei, senza sentire fatica e il mio futuro lo vedo solo al suo fianco.
sono altrettanto sicuro che anche lei provi lo stesso per me. negli anni ha fatto rinunce incredibili; sono il primo a sbalordirsi quando qualcuno dimostra interesse nei miei confronti, figuriamoci davanti a tutto quello che Lei ha dovuto sopportare per poter stare con me.
questa e' la faccia bella della medaglia, il rovescio e' che e' forse, al momento, troppo amore e incanalarlo non e' facile. limitarlo ancora piu' difficile.
avrei bisogno di poterlo vivere senza doverlo programmare; il verbo programmare stride un po' con tutto quello che invece dovrebbe essere
desiderio, sorpresa, istintivita', spontaneità.
pero' se da un lato i 50 anni mi mettono un po' di fretta, dall'altra mi dovrebbero fare ragionare un po' di piu' e rendere conto che visto le nostre
attuali situazioni, e' un utopia.
la maturita' mi dovrebbe aiutare ad accettare tutto con serenita', prendendo quello che di piu' bello questo amore mi possa
al momento dare. forse pero' davanti ad alcune cose, l'età centra poco, si possono avere anche 90 anni e la vita coglierti di sorpresa ugualmente.
sentirti fragile, troppo esposto e inadeguato. ho paura di mettereLe troppa pressione, soprattutto perche' so che, piu' di quello che adesso fa per me, non potrebbe fare.
Ultimamente la figlia ha avuto un problema ed io mi sento ancora piu’ allontanato e impotente per non poterla aiutare. A peggiorare le cose…… ha giustamente, dovuto chiedere all’ex marito una mano per gestire la situazione ed e’ proprio
questo che mi terrorizza. La vedo fragile spaventata e un po’ in balia degli eventi. Con i soliti sensi di colpa che la colpiscono continuamente e la fanno vacillare. Temo che questi ultimi non le abbiano mai permesso di chiudere definitivamente
La porta alla sua vita passata e nella disperazione possa riavvicinarsi all’ex marito, anche solo per il bene dei figli.
Sono terrorizzato ho sentimentalmente investito tutto con lei e non avere progetti per il futuro e questa sua fragilita’ mi fa vivere male e provare anche un po’ di risentimento.
Risentimento che a volta non mi permette di starle vicino cosi come vorrei.
Lei continua a ripetermi che mi ama e che non puo’ fare a meno di me e di stare tranquillo su tutto.
Avrei bisogno di un vostro parere, non mi interessa sapere chi ha ragione o chi ha torto,
vorrei solo sapere come devo fare per esserle piu’ vicino e possibilmente fare sparire da dentro
me quel risentimento e la paura di perderla , che a volte non mi permette di essere all’altezza
scusate se mi sono dilungato e grazie infinite
per la vostra pazienza
[#3]
Psicologo
Gentile signore,
La vita di coppia è regolata da dinamiche molto complesse la cui riuscita può essere determinata da molti fattori. Il senso di colpa individuale può infatti avere delle ripercussioni sulla soddisfazione dell'altro partner, soprattutto nel momento in cui limita la felicità di uno o entrambi i membri della coppia. Da quello che scrive mi sembra di capire che lei attualmente non sia pienamente soddisfatto della sua relazione dal momento che, nonostante siate molto legati e stiate bene quando siete insieme, sono presenti delle limitazioni che le impediscono di avere supporto e assistenza da parte della sua compagna quando sta male. Poiché ai fini della buona riuscita di ogni rapporto la reciprocità sembra costituire un fattore imprescindibile, senza il quale alla lunga le relazioni potrebbero tendere a deteriorarsi, sarebbe opportuno affrontare insieme la questione, in modo da capire cosa effettivamente impedisce alla sua compagna di introdurla nella vita dei suoi figli. Cerchi di spiegarle quanto ciò sia importante per lei e come, in ultima analisi, queste limitazioni la facciano sentire infelice. Se nonostante il confronto non doveste riuscire a individuare una soluzione che possa soddisfare pienamente entrambi, potreste valutare insieme l'ipotesi di rivolgersi a uno psicologo per intraprendere una psicoterapia di coppia. Questo tipo d'intervento potrebbe aiutarvi ad affrontare le difficoltà che attualmente sembrano limitare la piena soddisfazione di entrambi e rinforzare il vostro legame affettivo.
Cordialità.
La vita di coppia è regolata da dinamiche molto complesse la cui riuscita può essere determinata da molti fattori. Il senso di colpa individuale può infatti avere delle ripercussioni sulla soddisfazione dell'altro partner, soprattutto nel momento in cui limita la felicità di uno o entrambi i membri della coppia. Da quello che scrive mi sembra di capire che lei attualmente non sia pienamente soddisfatto della sua relazione dal momento che, nonostante siate molto legati e stiate bene quando siete insieme, sono presenti delle limitazioni che le impediscono di avere supporto e assistenza da parte della sua compagna quando sta male. Poiché ai fini della buona riuscita di ogni rapporto la reciprocità sembra costituire un fattore imprescindibile, senza il quale alla lunga le relazioni potrebbero tendere a deteriorarsi, sarebbe opportuno affrontare insieme la questione, in modo da capire cosa effettivamente impedisce alla sua compagna di introdurla nella vita dei suoi figli. Cerchi di spiegarle quanto ciò sia importante per lei e come, in ultima analisi, queste limitazioni la facciano sentire infelice. Se nonostante il confronto non doveste riuscire a individuare una soluzione che possa soddisfare pienamente entrambi, potreste valutare insieme l'ipotesi di rivolgersi a uno psicologo per intraprendere una psicoterapia di coppia. Questo tipo d'intervento potrebbe aiutarvi ad affrontare le difficoltà che attualmente sembrano limitare la piena soddisfazione di entrambi e rinforzare il vostro legame affettivo.
Cordialità.
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G.le utente, da quanto scrive sembra emergere tra le righe che a minare il vostro rapporto sia il vostro passato che si proietta in un presente rendendolo "standardizzato" ed escludente a partire da vissuti contrastanti, tra il senso di colpa di lei e la sua sensazione di inadeguatezza nei suoi confronti. Sentimenti questi che si rinforzano a vicenda, nel senso che più aumenta il senso di colpa di lei per il quale si sente in parte responsabile più incrementa la sua sensazione d'inadeguatezza.
Continua a farmi questione il perchè la sua compagnia la escluda dalla sua famiglia. Questo sembra essere, infatti, il motivo alla base del suo malcontento che la eclissa da quella parte della settimana in cui lei non esiste più per la sua compagna, vivendo il vostro rapporto in modo meccanico ed automatizzato. Questo non può che essere oggettivamente un problema e dovrebbe essere affrontato, per quanto l'amore come dono ci vorrebbe far passare sopra alle lacune, ai limiti o ai problemi dell'altro.
Giocoforza che se non affronta la questione con la sua compagna, per eleggere l'amore per lei ed il rispetto della sua difficile situazione al di sopra del suo narcisismo ferito, dovrà lavorare con ciò che dell'altro crea in noi una mancanza, una non coincidenza con l'immagine ideale che abbiamo dell'amore (che per lei come dice, è l'aver "bisogno di poterlo vivere senza doverlo programmare; il verbo programmare stride un po' con tutto quello che invece dovrebbe essere
desiderio, sorpresa, istintivita', spontaneità").
Venendo entrambi da situazioni particolari, da reciproche separazioni, è obiettivamente inevitabile che le cose non siano semplici e scontate e sembra che abbiate fatto già abbastanza l'uno per l'altra e questo, tutto sommato, dovrebbe rincuorarla.
Continua a farmi questione il perchè la sua compagnia la escluda dalla sua famiglia. Questo sembra essere, infatti, il motivo alla base del suo malcontento che la eclissa da quella parte della settimana in cui lei non esiste più per la sua compagna, vivendo il vostro rapporto in modo meccanico ed automatizzato. Questo non può che essere oggettivamente un problema e dovrebbe essere affrontato, per quanto l'amore come dono ci vorrebbe far passare sopra alle lacune, ai limiti o ai problemi dell'altro.
Giocoforza che se non affronta la questione con la sua compagna, per eleggere l'amore per lei ed il rispetto della sua difficile situazione al di sopra del suo narcisismo ferito, dovrà lavorare con ciò che dell'altro crea in noi una mancanza, una non coincidenza con l'immagine ideale che abbiamo dell'amore (che per lei come dice, è l'aver "bisogno di poterlo vivere senza doverlo programmare; il verbo programmare stride un po' con tutto quello che invece dovrebbe essere
desiderio, sorpresa, istintivita', spontaneità").
Venendo entrambi da situazioni particolari, da reciproche separazioni, è obiettivamente inevitabile che le cose non siano semplici e scontate e sembra che abbiate fatto già abbastanza l'uno per l'altra e questo, tutto sommato, dovrebbe rincuorarla.
[#6]
Utente
grazie mille Dr. Spalletti, la mia compagna mi ha spiegato che non e' ancora riuscita a farmi conoscere i figli, perche' bloccata dai suoi sensi di colpa. essendo io il motivo per cui la sua famiglia si e' disunita, le viene difficile farmi conoscere loro. credo subentri una sorte di protezione nei loro confronti. incosciamente si sente in colpa a fare conoscere la persona che ha causato loro tutto questo dispiacere. io la comprendo ma poco per volta sento un po' di risentimento nei suoi confronti. premetto che non abbiamo intenzione di vivere insieme per il momento. la conoscenza sarebbe utile per lei a non dover continuare a mentire ai figli su quello che fa quando non e' con loro e a me darebbe la possibilita' di sentirmi un po' piu' partecipe in quella sua vita e temere meno anche un suo riavvicinamento con l'ex marito.
ancora grazie
ancora grazie
[#8]
Utente
perche' mi metto nei suoi panni e mi sforzo di capire sulla base di quello che prova lei;
o forse e' la mia proverbiale insicurezza che mi fa parlare cosi e che alcune volte mi porta a sentirmi inadeguato e non all'altezza del sacrificio che lei ha dovuto affrontare per me.
pero' Dottore le assicuro che la situazione non e' semplice, a volte ho la sensazione che se fossi una persona meno attenta, se avessi un po' meno sensibilita', nelle difficolta' riuscirei ad esserle piu' di aiuto. insomma e' come se riunscendomene a fregare un pò le creassi meno pressioni
grazie
o forse e' la mia proverbiale insicurezza che mi fa parlare cosi e che alcune volte mi porta a sentirmi inadeguato e non all'altezza del sacrificio che lei ha dovuto affrontare per me.
pero' Dottore le assicuro che la situazione non e' semplice, a volte ho la sensazione che se fossi una persona meno attenta, se avessi un po' meno sensibilita', nelle difficolta' riuscirei ad esserle piu' di aiuto. insomma e' come se riunscendomene a fregare un pò le creassi meno pressioni
grazie
[#10]
G.le utente, credo che anche lei abbia dovuto sopportare e superare la separazione dalla sua ex moglie e mi sembra, ma magari è solo un mio abbaglio, che ci sia in lei una tendenza a volersi identificare come la causa del disagio della sua attuale compagna anziché rappresentarsi per quello che effettivamente è, ovvero, la persona che la ama e da cui è amato.
Le dico ciò perchè c'è una grande differenza tra le due posizioni e finchè continuera a sentirsi di troppo o come di traverso non potrà fare l'esperienza dell'essere l'unico dell'amore per lei, nonostante le già citate difficoltà oggettive per entrambi.
Se come ho ben capito siete separati tutti e due, in tal senso le condizioni dovrebbero essere paritarie. Avete deciso con maturità di scegliervi reciprocamente e, nonostante la sua partner abbia avuto più difficoltà di svincolo per giunta ancora incompiuto nella realtà, credo che anche lei ha dovuto soffrire un bel pò per aver lasciato sua moglie e per doversi far riaccettare dai suoi figli.
Credo che lei abbia, con coraggio, dato tantissimo nella storia in cui ha deciso di investire e che dia per scontato quanto le possa essere costato.
La situazione di cui parla è nata dalla sofferenza di entrambi e non credo che lei sia la causa di quello esperito dalla sua compagna. Se la sua partner ha scelto lei è probabile che, oltre all'amore che provava nei suoi confronti, già non andasse bene con suo marito e quindi non sarebbe poi così legittimo colpevolizzarsi e continuare a trincerarsi nelle vesti del "cattivo". Cosa questa che sembra impedirle di vivere con pienezza la sua relazione.
Le dico ciò perchè c'è una grande differenza tra le due posizioni e finchè continuera a sentirsi di troppo o come di traverso non potrà fare l'esperienza dell'essere l'unico dell'amore per lei, nonostante le già citate difficoltà oggettive per entrambi.
Se come ho ben capito siete separati tutti e due, in tal senso le condizioni dovrebbero essere paritarie. Avete deciso con maturità di scegliervi reciprocamente e, nonostante la sua partner abbia avuto più difficoltà di svincolo per giunta ancora incompiuto nella realtà, credo che anche lei ha dovuto soffrire un bel pò per aver lasciato sua moglie e per doversi far riaccettare dai suoi figli.
Credo che lei abbia, con coraggio, dato tantissimo nella storia in cui ha deciso di investire e che dia per scontato quanto le possa essere costato.
La situazione di cui parla è nata dalla sofferenza di entrambi e non credo che lei sia la causa di quello esperito dalla sua compagna. Se la sua partner ha scelto lei è probabile che, oltre all'amore che provava nei suoi confronti, già non andasse bene con suo marito e quindi non sarebbe poi così legittimo colpevolizzarsi e continuare a trincerarsi nelle vesti del "cattivo". Cosa questa che sembra impedirle di vivere con pienezza la sua relazione.
[#11]
Utente
Grazie ho letto con attenzione le sue risposte, aggiungo solo che la mia separazione è stata semplice in quanto da diverso tempo vivevo una situazione di separato in casa.le maggiori difficoltà sono state di ordine economico. I miei figli sin da subito non sembrano mai aver sofferto particolarmente. Probabilmente perché più grandi. Forse questa facilità mi porta a immedesimarsi nella sua condizione. Insomma capisco quanto invece sia stato difficile per lei.
mi ha fatto piacere poter leggere il suo parere e mi sarà sicuramente di aiuto
Le auguro una buona serata
mi ha fatto piacere poter leggere il suo parere e mi sarà sicuramente di aiuto
Le auguro una buona serata
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2k visite dal 26/05/2014.
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