Lo disse mi sentivo euforica ma allo stesso tempo
Buongiorno,
sono una ragazza di 27 anni che da qualche mese a questa parte vive in una situazione particolare. Vi spiego il problema, 3 mesi fa ho perso mio padre a causa di una brutta malattia;era molto giovane (51 anni). In tutti questi anni devo ammettere che non sono mai stata capace di fargli capire quanto bene gli volevo. Vi ho parlato di mio padre perché voglio capire se la sua perdita che mi ha sconvolto centra qualcosa con quello che mi affligge: da 4 anni sono fidanzata con un ragazzo della mia età. Lui mi è sempre stato vicino e fin dall'inizio siamo stata una coppia molto affiatata e complice. Col passare del tempo non avevo piu dubbi sul fatto che con lui avrei trascorso la mia vita creando poi la nostra famiglia. Queste sicurezze però col tempo sono scomparse quando nella mia vita subito dopo la morte di mio padre è entrato in gioco un mio collega di lavoro piu giovane di otto anni. Con lui ho instaurato dapprima un rapporto di amicizia molto forte che poi caso vuole si è trasformata in qualcos'altro. La cosa è reciproca e lui mi confessò di essere innamorato di me. Quando me lo disse mi sentivo euforica ma allo stesso tempo in colpa col mio ragazzo. Col mio giovane collega ci sono stati alcuni baci molto passionali ma poi capii che era stato un errore tradire il mio ragazzo e quindi ho cercato di allontanarmi da questo giovane diciannovenne. Lui la prese molto male e ogni volta mi ribadiva che voleva solo me e che non aveva mai provato niente x nessun'altra ragazza. La stagione lavorativa si è conclusa e quindi non vedo piu il mio giovane "amante" e questo all'inizio mi ha dato molto sollievo fino a quando non ha iniziato a mancarmi tantissimo. Non so cosa mi sta succedendo ma è sempre nei miei pensieri e io so di esser nei suoi. Lo desidero, vorrei vederlo, fantastico su di lui in continuazione e so che anche x lui è cosi. Quando lo incontro in giro il cuore si ferma ci fissiamo di.continuo e so che tra di noi c'è un attrazione molto forte.Mi sento veramente male perché sono incoerente nei confronti del mio ragazzo che mi vuole molto bene ma io sento di non provare più i sentimenti di un tempo.Forse è solo un periodo o forse no so solo che penso piu al collega che a lui e anche quando sono col mio ragazzo mi capita di pensar all altro e fantasticare di esser con lui.Non so piu cosa fare e non riesco a prendere una scelta o peggio non riesco ad esser sincera con nessuno dei 2. Ogni tanto sento ancora il collega ma non ho il coraggio di lasciarlo andare e faccio di tutto x non allontanarlo, so che è sbagliato ma vi prego aiutatemi a capire cosa mi sta succedendo o datemi un consiglio su come esser coerente. Grazie in anticipo
sono una ragazza di 27 anni che da qualche mese a questa parte vive in una situazione particolare. Vi spiego il problema, 3 mesi fa ho perso mio padre a causa di una brutta malattia;era molto giovane (51 anni). In tutti questi anni devo ammettere che non sono mai stata capace di fargli capire quanto bene gli volevo. Vi ho parlato di mio padre perché voglio capire se la sua perdita che mi ha sconvolto centra qualcosa con quello che mi affligge: da 4 anni sono fidanzata con un ragazzo della mia età. Lui mi è sempre stato vicino e fin dall'inizio siamo stata una coppia molto affiatata e complice. Col passare del tempo non avevo piu dubbi sul fatto che con lui avrei trascorso la mia vita creando poi la nostra famiglia. Queste sicurezze però col tempo sono scomparse quando nella mia vita subito dopo la morte di mio padre è entrato in gioco un mio collega di lavoro piu giovane di otto anni. Con lui ho instaurato dapprima un rapporto di amicizia molto forte che poi caso vuole si è trasformata in qualcos'altro. La cosa è reciproca e lui mi confessò di essere innamorato di me. Quando me lo disse mi sentivo euforica ma allo stesso tempo in colpa col mio ragazzo. Col mio giovane collega ci sono stati alcuni baci molto passionali ma poi capii che era stato un errore tradire il mio ragazzo e quindi ho cercato di allontanarmi da questo giovane diciannovenne. Lui la prese molto male e ogni volta mi ribadiva che voleva solo me e che non aveva mai provato niente x nessun'altra ragazza. La stagione lavorativa si è conclusa e quindi non vedo piu il mio giovane "amante" e questo all'inizio mi ha dato molto sollievo fino a quando non ha iniziato a mancarmi tantissimo. Non so cosa mi sta succedendo ma è sempre nei miei pensieri e io so di esser nei suoi. Lo desidero, vorrei vederlo, fantastico su di lui in continuazione e so che anche x lui è cosi. Quando lo incontro in giro il cuore si ferma ci fissiamo di.continuo e so che tra di noi c'è un attrazione molto forte.Mi sento veramente male perché sono incoerente nei confronti del mio ragazzo che mi vuole molto bene ma io sento di non provare più i sentimenti di un tempo.Forse è solo un periodo o forse no so solo che penso piu al collega che a lui e anche quando sono col mio ragazzo mi capita di pensar all altro e fantasticare di esser con lui.Non so piu cosa fare e non riesco a prendere una scelta o peggio non riesco ad esser sincera con nessuno dei 2. Ogni tanto sento ancora il collega ma non ho il coraggio di lasciarlo andare e faccio di tutto x non allontanarlo, so che è sbagliato ma vi prego aiutatemi a capire cosa mi sta succedendo o datemi un consiglio su come esser coerente. Grazie in anticipo
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G.le utente, da quanto scrive si può evincere che lei si è invaghita del suo collega. I sentimenti e la passione che prova per lui non mentono, mentre col suo fidanzato sembra che lei stia in una situazione di stallo.
Le vorrei chiedere cosa manca a tale figura per soddisfarla appieno e cosa trovi invece nel più giovane dei due?
Le vorrei chiedere cosa manca a tale figura per soddisfarla appieno e cosa trovi invece nel più giovane dei due?
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#2]
Ex utente
Se devo essere sincera penso che col mio ragazzo si è spenta un po' la passione. Non so come spiegare ma fino a poco tempo fa non volevo altro che stare con lui e invece ora evito di vederlo appena ne ho l occasione e quando sono con lui la mia testa pensa di continuo all'altro. È una situazione imbarazzante in un certo senso perché mai avrei immaginato di interessarmi di un ragazzo tanto giovane,ma è cosi e faccio fatica ad ammetterlo a me stessa. Forse il collega mi intriga perché vedo parecchio interesse nei suoi confronti per me e magari col mio ragazzo siamo entrati in una fase di monotonia ma sento che i miei sentimenti non sono piu accesi come una volta e questo mi fa star male perché non so piu come comportarmi. Ho paura di sbagliare,paura del giudizio degli altri ma nonostante questo penso sempre al giovane. Il mio ragazzo non mi fa mancare nulla, ma pensa un po troppo solo a se stesso. Non so cosa fare. Non voglio che soffra a causa mia ma so anche che non è giusto prenderlo in giro.
[#3]
G.le utente, è più che comprensibile che si senta confusa ed imbarazzata per ciò che le sta accadendo ma sarebbe inutile e controproducente farsene una colpa. Lei francamente non è colpevole di niente, purtroppo il desiderio è per natura erratico e si sposta da un "oggetto" all'altro, soprattutto quanto si passa dall'attrazione alla monotonia.
Lei stessa ha spiegato le cause della situazione in atto, ovvero, il suo ragazzo sembra amare solo se stesso mentre l'altro riesce a farla sentire ancora importante e desiderata.
E' anche vero, inoltre, che all'incirca dopo un anno la passione amorosa sbiadisce, a meno che non venga continuamente alimentata con complicità e capacità di stimolare il paertner o la partner.
Credo che in amore sia un errore dare per scontata la presenza ed il sentimento verso l'altro e dell'altro.
Ora spetta solo a lei far luce nella confusione che la immobilizza e rendersi conto di ciò che vuole veramente, perchè non c'è colpa più grande del cedere al proprio desiderio.
Ciò non vuol dire che dovrebbe preferire questo o quello ma che se anche decidesse di restare con il suo compagno si tratterebbe comunque, visto che lui non gli è più sufficiente, di "riaccendere" il fuoco per rinforzare un legame altrimenti spento e noioso.
Lei stessa ha spiegato le cause della situazione in atto, ovvero, il suo ragazzo sembra amare solo se stesso mentre l'altro riesce a farla sentire ancora importante e desiderata.
E' anche vero, inoltre, che all'incirca dopo un anno la passione amorosa sbiadisce, a meno che non venga continuamente alimentata con complicità e capacità di stimolare il paertner o la partner.
Credo che in amore sia un errore dare per scontata la presenza ed il sentimento verso l'altro e dell'altro.
Ora spetta solo a lei far luce nella confusione che la immobilizza e rendersi conto di ciò che vuole veramente, perchè non c'è colpa più grande del cedere al proprio desiderio.
Ciò non vuol dire che dovrebbe preferire questo o quello ma che se anche decidesse di restare con il suo compagno si tratterebbe comunque, visto che lui non gli è più sufficiente, di "riaccendere" il fuoco per rinforzare un legame altrimenti spento e noioso.
[#4]
Ex utente
So che la cosa giusta da fare sarebbe parlarne al mio compagno ma ho troppa paura sulle conseguenze. Ho paura di ferirlo e farlo soffrire ma sono arrivata al punto che non posso.piu far finta di niente ma quando sono con lui mi blocco e non sono capace di prendere il coraggio di agire. Mi sento in colpa per tutto questo e vorrei sapere dove trovare la forza ed il coraggio di sistemare le cose. Sono frenata dalla paura delle conseguenze e sul giudizio degli altri nel vedermi con una persona molto piu piccola di me. Piu passa il tempo piu mi sento in trappola di me stessa.
[#5]
G.le utente, ciò che dice è non necesitta di spiegazioni o panegirici ed è più che comprensibile.
Provi a trovare le cause per cui non si sente più soddisfatta dal suo partner, magari anche in termini di traporto sessuale, e ad imbastire le giuste argomentazioni per spiegare il malcontento.
Se non sta più bene con lui, ricordi o sappia che non è solo colpa sua ma di entrambi.
Motivare le sue ragioni basandosi su criteri relazionali e di coppia anzichè esplicandoli in modo meramente individuale o colpevolizzandosi a priori non l'aiuterà a superare l'empasse e a trovare la forza per agire.
A volte parlare in modo non superficiale e della relazione con il proprio partner può essere l'inizio della fine ma anche l'esordio e la spinta per un nuovo inizio all'insegna del cambiamento.
Provi a trovare le cause per cui non si sente più soddisfatta dal suo partner, magari anche in termini di traporto sessuale, e ad imbastire le giuste argomentazioni per spiegare il malcontento.
Se non sta più bene con lui, ricordi o sappia che non è solo colpa sua ma di entrambi.
Motivare le sue ragioni basandosi su criteri relazionali e di coppia anzichè esplicandoli in modo meramente individuale o colpevolizzandosi a priori non l'aiuterà a superare l'empasse e a trovare la forza per agire.
A volte parlare in modo non superficiale e della relazione con il proprio partner può essere l'inizio della fine ma anche l'esordio e la spinta per un nuovo inizio all'insegna del cambiamento.
[#6]
Ex utente
Quello che dice è vero. Devo analizzare la situazione e cercare di venirne a capo. Mi farò coraggio e parlerò delle mie paure al mio compagno. Non sarà facile ma credo che esser coerenti sta alla base di ogni rapporto, in più questo senso di colpa andando avanti mi divora dentro. La ringrazio per il sostegno avuto, mi ha aperto gli occhi e averne parlato mi ha fatto bene
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 26/05/2014.
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