Problemi famigliari
gentili dottori da circa 1 anno ho vari problemi nella mia vita...è iniziato tutto l'estate scorsa dopo la laurea di mia moglie per un banale litigio io e mio suocero ci siamo quasi alzati le mani e lui minacciando con un coltello e io con un pezzo di legno abbiamo davvero superato il limite...purtroppo con la situazione economica mia e di mia moglie siamo costretti a vivere qua. da quel giorno la mia vita è cambiata in peggio...sbandamenti,giramenti di testa,tachicardie e molta ansia..non riesco piu' ad uscire di casa per la paura di stare male e purtroppo non riesco neanche a cercare un lavoro perchè ogni volta che esco di casa mi viene l'ansia. dopo un periodo di tranquillita' è da circa 3 mesi che ci sono ancora litigi. il problema piu' grosso ora è mia suocera che non si fa mai gli affari suoi,dispetti,prese in giro e vuole avere il controllo su mio figlio(esempio=quando mia suocera deve dare qualcosa a mio figlio voglio essere informato e invece lei si mette a ballare ecc ecc)..anche da parte mia cominciano a ''volare'' parolacce e in certi momenti vorrei davvero fargliela pagare in qualsiasi modo perchè è grazie a lei che ora mi trovo cosi'.mia moglie ogni tanto gli da contro ma non riusciamo a trovare un'equilibrio..mio figlio ha 4 anni e sente sempre i litigi..non so davvero come comportarmi...da un lato vorrei lasciare mia moglie ma non voglio perchè gli voglio bene e non potrei andare avanti senza mio figlio. ho paura di essere entrato in depressione...ho fatto visite di tutti i tipi cardiologica,otorino,neurologo ( che mi aveva prescritto antidepressivi) oculistica ma tutti mi hanno detto che è ansia! come devo comportarmi? sono arrivato a un punto che non tollero piu' niente...e sinceramente andare nei casini per colpa di una ''vipera'', per non dire altre parole,sinceramente non mi va..come posso comportarmi? per uscire da questa situazione che ormai mi sta portando allo sbando..secondo voi è esaurimento o depressione? aspetto una vostra risposta al piu' presto..e scusate lo sfogo ma davvero non riesco piu' ad andare avanti.cordiali saluti
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G.le utente, da quanto ci dice, personalmente più che una diagnosi qualsiasi sarebbe da prendere in seria considerazione la sua situazione relazionale e comunicativa con i suoi suoceri, lo stato di inetezza in cui sembrano collocarla e la difficoltà a modificare determinati schemi interativi che sembrano costarle molto in termini di energie, pazienza e risorse.
A mio avviso, il problema è da focalizzare sulla sua permanenza e della sua famiglia in tale ambiente.
E' solo un problema economico o ci sono altre ragioni per cui siete costretti a rimanervi?
A mio avviso, il problema è da focalizzare sulla sua permanenza e della sua famiglia in tale ambiente.
E' solo un problema economico o ci sono altre ragioni per cui siete costretti a rimanervi?
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#2]
Utente
la ringrazio della veloce risposta, il problema è solo economico perchè io sono in disoccupazione e mia moglie fa praticantato in uno studio legale....se avessi la possibilita' sarei gia' andato via da un po'.. e purtroppo parlare con loro è impossibile visto che ogni volta che si discute anche in tranquillita' alzano subito la voce e si litiga..per mia suocera la casa è sua e puo' dire e fare quello che vuole ma cosi' non funziona perchè il rispetto è la prima cosa da dare. anche oggi mia moglie ha sgridato mio figlio e lei si è messa in mezzo dicendo che in casa si fa quello che dice lei e non poteva sgridarlo.. dottore questa è una situazione che non puo' continuare sia per il mio bene che quello di mio figlio...lei cosa mi consiglia? cordiali saluti
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Dice bene, la situazione non può continuare in questo modo, soprattutto per suo figlio che non dispone degli stessi strumenti degli adulti e che ha diritto a una crescita serena.
Si rivolga al Consultorio Familiare ASL del suo territorio preferibilmente insieme a sua moglie per avere assistenza psicologica. Un aiuto è più che mai necessario.
Restiamo in ascolto
Si rivolga al Consultorio Familiare ASL del suo territorio preferibilmente insieme a sua moglie per avere assistenza psicologica. Un aiuto è più che mai necessario.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 26/05/2014.
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