Terapia doc
Salve sono 2 anni in cura per Doc...inizialmente ho assunto citalopram per un breve periodo ma appena staccato il problema si è riacutizzato...da circa un anno faccio Terapia Breve Strategica e i miglioramenti sono stati notevoli sia sulla gestione dell'ansia sia delle ossessioni (prima paura del suicidio ora quello da relazione)...attualmente l'esercizio datomi è quello di scrivere ogni 3 ore tutti i miei dubbi sulla mia ragazza perché l'ansia è scaturita ancora dal fatto "è doc o la voglio lasciare davvero perché non la amo/non mi piace?"...volevo chiedere una cosa: ora sono circa 5/6 mesi che col mio terapeuta mi vedo 1 volta al mese ma tutti i giorni però devo fare gli esercizi e li faccio regolarmente ma allungando di cosi tanto tra 1 seduta e l'altra non si rallenta anche il processo di guarigione del disturbo? ??
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Gentile Ragazza,
dovrebbe seguire come sta facendo le prescrizioni del suo terapeuta e porre a lui le sue domande ed eventuali perplessità.
L'approccio terapeutico che segue è indicato per il suo disagio, la cadenza degli incontri è valutata accuratamente dal suo curante in base al procedere del percorso, ai benefici ottenuti, agli obiettivi terapeutici e comunque quella descritta è compatibile con il tipo di percorso in atto.
Cordialmente
dovrebbe seguire come sta facendo le prescrizioni del suo terapeuta e porre a lui le sue domande ed eventuali perplessità.
L'approccio terapeutico che segue è indicato per il suo disagio, la cadenza degli incontri è valutata accuratamente dal suo curante in base al procedere del percorso, ai benefici ottenuti, agli obiettivi terapeutici e comunque quella descritta è compatibile con il tipo di percorso in atto.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
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Utente
Grazie dottoressa per la risposta. .. io lo so che sono gli esercizi che mi aiutano a correggere il mio modo DISTORTO di pensare e comunque fu il terapeuta a dirmi di iniziare a vederci 1 volta al mese (dopo le prime 10/12 sedute)... era una semplice domanda per capire se si aumentano gli incontri si da un accelerazione verso la guarigione!
[#3]
Gentile Utente,
è probabile che la Sua domanda sia espressione di un po' di preoccupazione: è utile -dopo che il pz. inizia a cambiare e migliorare- distanziare le sedute nel tempo, sia per permettere al pz. di eseguire i compiti assegnati e anche perché senza il terapeuta Lei può farcela!
Cordiali saluti,
è probabile che la Sua domanda sia espressione di un po' di preoccupazione: è utile -dopo che il pz. inizia a cambiare e migliorare- distanziare le sedute nel tempo, sia per permettere al pz. di eseguire i compiti assegnati e anche perché senza il terapeuta Lei può farcela!
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
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Utente
Grazie per la risposta! Più che preoccupazione parlerei del fatto che RICASCO a volte in questi pensieri! Me ne accorgo anche quando vado dal mio terapeuta e gli domando subito "ma è doc oppure davvero voglio lasciare la mia ragazza? È doc o sono depresso? " e lui fa scena muta ovviamente senza stare al dubbio posto.
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Certo, perché le rassicurazioni in realtà amplificano i dubbi e l'ansia.
Da una parte ci sta che il pz. "ricaschi" in questi pensieri, nel senso che un pensiero di quel tipo passa per la mente di chiunque, ma è diverso il peso e l'attenzione che vi si attribuisce. Chi NON è ansioso, non rimugina sopra i propri pensieri.
Cordiali saluti,
Da una parte ci sta che il pz. "ricaschi" in questi pensieri, nel senso che un pensiero di quel tipo passa per la mente di chiunque, ma è diverso il peso e l'attenzione che vi si attribuisce. Chi NON è ansioso, non rimugina sopra i propri pensieri.
Cordiali saluti,
[#6]
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Utente
Grazie mille dottore! Quindi il fatto di vederci 1 volta al mese è proprio per farmi imparare meglio a gestire queste ricadute? Comunque secondo me una guarigione completa del problema ansia non c'è ma solo una maggior capacità di gestione delle situazioni/pensieri (in pratica tipo come il diabete) o sbaglio?
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Dipende da molti fattori che il terapeuta deve valutare e talvolta dal pz.
E' anche possibile che, per un determinato pz, la fine della psicoterapia possa coincidere con il maggior benessere possibile, avendo un buon equilibrio e compenso del disturbo e del sintomo.
In ogni caso deve ricordare che il DOC è un disturbo particolarmente difficile da trattare e che si tratta di un disturbo invalidante per molti aspetti, tant'è che le evidenze empiriche sottolineano proprio come la coterapia (farmacologica e psicoterapica) sia da preferire nell'impostare un trattamento.
Più che di ricadute, parlerei di pensieri assolutamente "normali" cui deve imparare a dare un peso diverso, senza spaventarsi e senza andare in ansia (rimuginio) e ritengo che con il terapeuta abbia fatto un ottimo lavoro.
Cordiali saluti,
E' anche possibile che, per un determinato pz, la fine della psicoterapia possa coincidere con il maggior benessere possibile, avendo un buon equilibrio e compenso del disturbo e del sintomo.
In ogni caso deve ricordare che il DOC è un disturbo particolarmente difficile da trattare e che si tratta di un disturbo invalidante per molti aspetti, tant'è che le evidenze empiriche sottolineano proprio come la coterapia (farmacologica e psicoterapica) sia da preferire nell'impostare un trattamento.
Più che di ricadute, parlerei di pensieri assolutamente "normali" cui deve imparare a dare un peso diverso, senza spaventarsi e senza andare in ansia (rimuginio) e ritengo che con il terapeuta abbia fatto un ottimo lavoro.
Cordiali saluti,
[#8]
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Utente
Eh dottore pensieri normali è un parolone ahahah... comunque vabbe' ha voluto dire che al massimo se la terapia va bene ci devo condividere! La farmacoterapia secondo me è da utilizzare solo nei casi di doc più grave perché poi quando lo si stacca si è di nuovo punto accapo! Io in ogni caso faccio sempre gli esercizi e devo dire che il livello di ansia è molto calato o comunque gestibile però ci sono alcuni periodi con alti e bassi...
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Intendo dire che a tutti può capitare di pensare in alcuni momenti di avere i pensieri di cui Lei ha parlato. Però chi è ansioso si dice tra sé: "Se ho pensato questo, vuol dire che non la amo. Se non la amo, ecc...." e va avanti per parecchio tempo a rimuginare su questo, non riuscendo a trovare una soluzione.
La psicoterapia deve modificare l'approccio del pz. al problema.
Cordiali saluti,
La psicoterapia deve modificare l'approccio del pz. al problema.
Cordiali saluti,
[#10]
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Utente
Si infatti la psicoterapia ti fa capire che l'ossessione è PAURA pura/cercare di essere sicuro su tutto! La cosa strana è appunto quello che lei ha detto è un disturbo invalidante perché comunque sono pensieri che sembrano reali ma che invece sono distorsioni dell'ansia...come vede io il meccanismo l'ho capito, l'ansia è diminuita dall' insorgere del disturbo ma i pensieri rimangono! Gli esercizi li faccio sempre a tal punto da scocciarmi...ma forse, almeno per la terapia breve strategica, non conta tanto il tempo che intercorre tra 1 seduta e l' altra ma conta fare gli esercizi...condividere questi pensieri senza dargli retta!
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.1k visite dal 24/05/2014.
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