Frigidità?

Buongiorno, ho 23 anni e sono fidanzato da 2 anni e mezzo. Con la mia ragazza ho un rapporto totale e molto profondo: raramente litighiamo e viviamo con serenità la nostra relazione. C'è solo un aspetto che da sempre non è andato bene, ovvero la nostra attività sessuale. Lei, senza fare troppi giri di parole, è insensibile alla penetrazione, non solo, prova anche molto dolore. Mi ha detto che fin dalla prima volta che lo ha fatto ha avuto questa sensazione e che non è mai riuscita ad avere un orgasmo "di penetrazione" (si dice così? mi scuso per l'ignoranza). L'unico modo per provare piacere è la stimolazione al clitoride, che io pratico con piacere e amore a lei. Quindi, il nostro rapporto di coppia si limita ormai alla masturbazione reciproca, mai simultanea. Ecco volevo chiedere un consulto proprio per risolvere e migliorare questo aspetto della nostra relazione. Lei è stata visitata da una ginecologa che non ha rilevato grandi anomalie e ci ha consigliato solo una crema lubrificante, invano: infatti, percepisco sempre una fortissima rigidità muscolare all'interno della vagina, solo inserendo un dito! Io sono arrivato alla conclusione che il suo problema sia dovuto ad un'educazione molto cattolica e, purtroppo, ad un gravissimo lutto che ha subito quando era ancora adolescente, ma che non ha ancora superato. Cosa potrei fare per lei? lei si rifiuta di andare da un sessuologo perché ritiene che siano soldi sprecati e che ci siano malattie ben più gravi. Io vorrei aiutarla, provo ad essere dolce, delicato, romantico, cerco di farla rilassare in tutti i modi, ma non c'è verso. L'unica cosa che ho notato è che sotto l'effetto di alcol o cannabis (ma ciò avviene una o due volte all'anno, non siamo affatto consumatori abituali!) diventa più disinibita e più "aperta" al sesso. Dico così perché a volte credo che lo faccia solo perché si sente obbligata, proprio perché non prova nulla. Ciò mi fa stare male, ma allo stesso tempo temo che un giorno o l'altro potrei tradirla, non perché non provo più alcun sentimento per lei (affatto!), bensì per avere un rapporto sessuale totalmente appagante (anche solo una volta). E' comprensibile la mia preoccupazione? Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazzo il problema è che la sua ragazza dovrebbe uscire da questo pregiudizio
(...)si rifiuta di andare da un sessuologo perché ritiene che siano soldi sprecati e che ci siano malattie ben più gravi. (..)
poichè il dolore (se non ci sono cause organiche)e la rigidità può essere un problema dovuto al suo substrato.educativo ed al significato che lei attribuisce al rapporto.
per quel che riguarda la penetrazione, invece, legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3835-orgasmo-vaginale-donne-a-caccia-di-miti.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazzo,
difficile poter essere efficaci da qui, soprattutto per interposta persona.
Come sottolinea il mio collega, dr De Vincentiis, credo che sia possibile che la difficoltà sessuale sia attribuibile ai pregiudizi sessuali, alle inibizioni, che il contesto educativo ha indotto. Tuttavia la sessualità, così come ogni altra attività di coppia, si fa in due e quindi non è da escludere che anche il suo atteggiamento metta in difficoltà la sua compagna.
Forse, nel caso in cui la sua compagna non voglia partecipare, sarebbe utile anche a lei rivolgersi ad un sessuologo, per poter chiarire la situazione.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
sebbene non scriva quanti anni abbia la sua compagna, suppongo che sia molto giovane e che la sua esperienza rispetto alla sessualità sia ancora abbastanza limitata, oltre che condizionata dall'educazione ricevuta.

A far bene e con soddisfazione l'amore si impara col tempo, nonostante si pensi sovente che "è una cosa naturale" e quindi tutto dovrebbe avvenire spontaneamente senza difficoltà.

La situazione che descrive mi pare piuttosto sfaccettata, perché parte da una definizione di frigidità, termine ormai desueto, ma che stava comunque ad indicare una donna poco interessata al sesso, con problemi di desiderio e di eccitazione. A ciò Lei aggiunge anche gli ostacoli ad un appagante raggiungimento del piacere e le difficoltà relazionali che tutto ciò può/potrà comportare.
Inoltre, il fatto che questa serie di circostanze venga connotata come "malattia", mi pare già di per sé significativo della prospettiva da cui viene osservata.

Per andare da uno psicologo non è necessario avere chissà quale grave problema, ma è sufficiente voler migliorare la propria qualità di vita (personale e relazionale). Allo stesso modo, se c'è la volontà di cambiamento, non è necessario spendere chissà quale cifra, dal momento che è possibile rivolgersi ai Consultori (gratuiti) o ai Servizi di Psicologia delle Asl (con costi esigui).
Lo faccia presente alla sua ragazza e si offra di andare con lei.

Saluti ad entrambi.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio sentitamente per le risposte :) Cercherò allora di convincerla anche se non sarà facile. Oltretutto il prossimo anno partirà per l'Erasmus, però forse questo percorso potrebbe esserle utile per superare certi traumi ancora latenti... Dottor Mori non ho capito una cosa: secondo Lei dovrei andare anche io da un sessuolo o partecipare insieme a lei, diciamo come "terapia di coppia"? Lei cmq mi ha detto che con tutti gli uomini e in tutte le occasioni ha avuto male/insensibilità... Effettivamente basta solo metterle un dito che subito si irrigidisce o comunque non prova nulla.
Oltre a ciò, c'è qualcosa di "fisico" che possa fare per aumentare la percezione del piacere?
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

i disturbi sessuali sono espressione di un disagio nella coppia e le donne che hanno problematiche come quelle che Lei descrive, molto spesso scelgono non a caso un partner che a sua volta collude con il problema. Tant'è che Lei scrive: "Io vorrei aiutarla, provo ad essere dolce, delicato, romantico, cerco di farla rilassare in tutti i modi, ma non c'è verso...", che è proprio ciò che rafforza il problema.
Comunque potrebbe essere Lei a rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta (NO sessuologo, in quanto non è una figura professionale e non esiste un ordine professionale, ma è lo psicologo psicoterapeuta colui che si occupa di tali problematiche), almeno in prima battuta, per poter capire meglio che cosa succede nella relazione.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
[#7]
Utente
Utente
Capisco. Quindi dai consulti che ho ricevuto ne ho dedotto che sia necessario intervenire con uno specialista (psicoterapeuta). Come si svolge normalmente il percorso? Come posso io aiutarla a disinibirsi/superare certi tabù?
Lei mi ha persino confidato in un momento estremamente emotivo di sentirsi letteralmente in colpa a farlo, sempre a causa del lutto di cui ho parlato nel mio primo intervento. Come se si trattasse di un'offesa ad una persona che non c'è più. Sinceramente ho anche paura che lei non sia nemmeno così interessata a risolvere questo problema (non malattia, per carità!), a causa delle resistenze che prova ed a cui è indissolubilmente legata.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

ribadisco che le persone si scelgono accuratamente per stare insieme e che non è mica casuale che Lei abbia scelto e stia con una ragazza che "funziona" in questo modo. Quindi probabilmente -con i limiti del consulto on line- Lei collude con la patologia della Sua ragazza.

Il fatto di non voler curare (apparentemente) un disturbo fa parte del disturbo stesso: la ragazza è consapevole del disturbo, probabilmente è meno consapevole che può permettersi di essere così con Lei... ma Lei è comunque di grande aiuto nel rafforzare la sintomatologia.

Si faccia aiutare direttamente da uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<ho dedotto che sia necessario intervenire con uno specialista (psicoterapeuta). Come si svolge normalmente il percorso? >>

Di solito si effettuano alcuni colloqui (indicativamente 2-4) per valutare bene la situazione e, in base a quanto emerge, si decide insieme come procedere. Non vi è una strada univoca: in alcuni casi può essere indicata una psicoterapia individuale, in altri di coppia, in altri ancora un intervento più prettamente psicosessuologico o una terapia mansionale.

Cordialità.

[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Di concerto con quanto detto dai colleghi, le suggerisco un approfondimento diagnostico.

Per prima cosa la frigidità non esiste, ma si chiama anorgasmia.
L' orgasmo femminile dipende dalla stimolazione clitoridea e nelle letture che le sto allegando troverà molto materiale sulla presunta distinzione tra orgasmo vaginale e Clitorideo e l' anorgasmia, cioè la mancanza di orgasmo coitale

Per ulteriori dubbi e fugare falsi miti correlati alla sessualità può anche consultare il mio sito personale, dove troverà tantissimo materiale in merito


https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html-


Il " sessuologo clinico " , gentile ragazzo, non è altro che uno psicologo, psicoterapeuta o medico perfezionato in sessuologia clinica, che studia decenni per aiutare chi soffre di problematiche affettive e sessuologiche

Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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