Soffro di dipendenza affettiva
Salve a tutti, Vi scrivo in quanto soffro di dipendenza affettiva, e pur essendo in cura da uno psichiatra da diversi anni(per problemi di depressione) vorrei avere anche un vostro parere in merito. Premesso che prendo regolarmente psicofarmaci, vi scrivo perchè sono fidanzata da diversi anni, e pur non essendo più innamorata, non riesco a staccarmi da questa persona. Inoltre ormai ho capito che siamo totalmente diversi e che per vari motivi che non sto qui a dirvi, non è la persona che fa per me. Anche se sento che non mi capisce affatto, continuo a rimanerne legata. E ciò non fa che peggiorare la mia depressione e a diminuire la mia autostima, già bassa. Inoltre, come se questo non fosse già sufficiente, mi sono innamorata di un'altra persona, un ragazzo più grande di me di dieci anni. (Io ne ho quasi 24). E' da due anni che lo conosco, e ci vediamo quasi tutte le settimane, però lui è convinto che io sia una bugiarda e quindi non ha alcuna intenzione di instaurare una relazione con me. Lui non sa che io sono ancora fidanzata, su questo gli mento, è vero. Ma i miei sentimenti per lui sono autentici, e ho fatto davvero di tutto per dimostrarglielo. Eppure lui non lo capisce, o forse finge di non capirlo?! E poi , è brutto da dire, ma io ormai mi sono quasi rassegnata all'idea di essergli solo amica, però quando mi chiede di avere rapporti sessuali con lui, non riesco a negarmi. Non sono dipendente dal sesso, e mi rendo conto che forse lui sta approfittando solo della situazione, ma è possibile che non si renda conto che continuando a venire a letto con me, non fa altro che coinvolgermi ancora di più emotivamente? Inutile dire che per me non è affatto solo sesso, perchè io sono sicura di amarlo. Quando gli ho parlato dei miei stati emotivi, ecc sento che lui mi comprendeva perfettamente. E poi non so bene spiegarmi il perchè, ma sono certa che i miei sentimenti per lui sono autentici. Dopo due anni dalla prima volta che l'ho conosciuto, ancora non riesco a smettere di amarlo.
Ma la cosa che mi deprime più di tutto, e che mi getta(anche se sembra assurdo) nella più totale disperazione, è sapere che lui non voglia frequentarmi ancora a lungo. Non so il perchè(forse per lui sono solo un giocattolo sessuale...), ma spesso mi dice che sarebbe meglio non vedersi più perchè tanto tra noi non potrà mai esserci nulla..(Questo è quello che dice lui..) Ma io mi chiedo come possa chiedermi una cosa del genere, mi cadrebbe il mondo addosso..(sono persino arrivata a pensare al suicidio..), io , dopotutto, mi accontento di essergli amica, gliel'ho detto più volte. Mi chiedo come sia possibile che lui in questi anni, non si sia affezionato a me, visto che comunque ci vediamo quasi tutte le settimane, ecc..
Mi chiedo come sia possibile che non mi voglia neanche un po' di bene...
Se mi volesse bene, come potrebbe mai chiedermi di non vedersi più?
Lo so, soffro di dipendenza affettiva.. E mi rendo conto che cosi facendo non faccio altro che farmi del male...
Ma la cosa che mi deprime più di tutto, e che mi getta(anche se sembra assurdo) nella più totale disperazione, è sapere che lui non voglia frequentarmi ancora a lungo. Non so il perchè(forse per lui sono solo un giocattolo sessuale...), ma spesso mi dice che sarebbe meglio non vedersi più perchè tanto tra noi non potrà mai esserci nulla..(Questo è quello che dice lui..) Ma io mi chiedo come possa chiedermi una cosa del genere, mi cadrebbe il mondo addosso..(sono persino arrivata a pensare al suicidio..), io , dopotutto, mi accontento di essergli amica, gliel'ho detto più volte. Mi chiedo come sia possibile che lui in questi anni, non si sia affezionato a me, visto che comunque ci vediamo quasi tutte le settimane, ecc..
Mi chiedo come sia possibile che non mi voglia neanche un po' di bene...
Se mi volesse bene, come potrebbe mai chiedermi di non vedersi più?
Lo so, soffro di dipendenza affettiva.. E mi rendo conto che cosi facendo non faccio altro che farmi del male...
[#1]
Gentile Utente,
dice bene nell'affermare che probabilmente si tratta di dipendenza.
E sposterei anche il focus su di Lei e non su quest'uomo: la domanda centrale infatti non riguarda lui (perché mai lui fa determinate cose), piuttosto riguarda Lei: perché si fa trattare in questo modo? Perché accetta (pur riconoscendolo) di essere usata da questa persona?
E soprattutto perché non si lascia aiutare, magari da uno psicologo psicoterapeuta?
Il Suo psichiatra che cosa pensa della situazione che ci ha descritto?
dice bene nell'affermare che probabilmente si tratta di dipendenza.
E sposterei anche il focus su di Lei e non su quest'uomo: la domanda centrale infatti non riguarda lui (perché mai lui fa determinate cose), piuttosto riguarda Lei: perché si fa trattare in questo modo? Perché accetta (pur riconoscendolo) di essere usata da questa persona?
E soprattutto perché non si lascia aiutare, magari da uno psicologo psicoterapeuta?
Il Suo psichiatra che cosa pensa della situazione che ci ha descritto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Utente,
Sta seguendo solo un trattamento farmacologico con il suo curante? O anche psicoterapeutico?
Poiché sarebbe opportuno affiancare al trattamento farmacologico una psicoterapia, previa valutazione diretta.
Sembrerebbero evidenti le sue difficoltà affettive/relazionali sia per la difficoltà a troncare un legame ormai logoro sia per le modalità in cui si pone con l'altro partner, legami che non le restituiscono una buona immagine sé, rinnovano e amplificano un dolore che potrebbe avere radici antiche.
<E mi rendo conto che cosi facendo non faccio altro che farmi del male... > Concordo con lei perché continuare a inseguire il dolore? <mi accontento di essergli amica> e di farsi trattare nel modo che ha esposto pur di continuare? Come può in questo non diminuire la sua autostima? Beneficiarne il suo umore?
Sarebbe davvero opportuno che lei lavorasse attraverso un aiuto specialistico su queste sue difficoltà per ritrovare migliore benessere personale e nelle relazioni evitando di reiterare situazioni affettive dolorose.
Restiamo in ascolto
Sta seguendo solo un trattamento farmacologico con il suo curante? O anche psicoterapeutico?
Poiché sarebbe opportuno affiancare al trattamento farmacologico una psicoterapia, previa valutazione diretta.
Sembrerebbero evidenti le sue difficoltà affettive/relazionali sia per la difficoltà a troncare un legame ormai logoro sia per le modalità in cui si pone con l'altro partner, legami che non le restituiscono una buona immagine sé, rinnovano e amplificano un dolore che potrebbe avere radici antiche.
<E mi rendo conto che cosi facendo non faccio altro che farmi del male... > Concordo con lei perché continuare a inseguire il dolore? <mi accontento di essergli amica> e di farsi trattare nel modo che ha esposto pur di continuare? Come può in questo non diminuire la sua autostima? Beneficiarne il suo umore?
Sarebbe davvero opportuno che lei lavorasse attraverso un aiuto specialistico su queste sue difficoltà per ritrovare migliore benessere personale e nelle relazioni evitando di reiterare situazioni affettive dolorose.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Cara ragazza
La domanda da farsi e' lei si ama?
Pensa di avere diritto ad essere amata? O i diritti sono solo degli altri e mai possono essere suoi?
Dalle sue parole non si evince autoprotezione verso se stessa. Le piace sentirsi ed essere una vittima? Niente di male a provare questo, basta rendersene consapevole. In tal caso tutto cominceebbe a quadrare.
Che ne pensa?
La domanda da farsi e' lei si ama?
Pensa di avere diritto ad essere amata? O i diritti sono solo degli altri e mai possono essere suoi?
Dalle sue parole non si evince autoprotezione verso se stessa. Le piace sentirsi ed essere una vittima? Niente di male a provare questo, basta rendersene consapevole. In tal caso tutto cominceebbe a quadrare.
Che ne pensa?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Gentile Utente,
Alle riflessioni delle colleghe, la invito a leggere queste letture
dipend affettiva
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Se non inizia a conoscere, amare e modificare se stessa , le sue relazioni non cambieranno mai
Alle riflessioni delle colleghe, la invito a leggere queste letture
dipend affettiva
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Se non inizia a conoscere, amare e modificare se stessa , le sue relazioni non cambieranno mai
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Rispondendo alle domande della Dr. Angela Pileci e della Dr. Laura Rinella, posso dirvi che si, dovrei iniziare presto un percorso di psicoterapia. Come ho detto, sono in cura da diversi anni da uno psichiatra, per problemi di depressione e bassa autostima(che poi è correlata alla depressione..). Ed è da anni che prendo psicofarmaci, ma so che non bastano. Infatti lui mi ha più volte detto che dovrei fare psicoterapia, ma per un problema economico non l'ho mai iniziata. Tuttavia, sono riuscita ad ottenere l'esonero del ticket per via della mia patologia, e quindi potrò usufruire di una serie di sedute gratuite. Mi farò consigliare da lui a quale psicoterapeuta rivolgermi, visto che sono in cura da lui da diversi anni, e che quindi ho piena fiducia in lui. Mi avete chiesto anche per quale motivo mi faccio trattare in questo modo.. Beh non ne ho proprio idea, o meglio, forse perchè in passato, mia madre si faceva trattare male da mio padre.. Ma non me lo so spiegare comunque, in quanto poi mia madre, ha trovato la forza di lasciare mio padre, mentre io non riesco a lasciare il mio attuale fidanzato.. E' un bravo ragazzo(non mi picchia, ecc) però come ho detto ho capito che non siamo compatibili..
La paura della solitudine mi travolge.. Tutti mi dicono che sono carina e intelligente, eppure mi sento sempre inferiore agli altri, e credo sia per questo che mi accontento....
Per quanto riguarda il ragazzo di cui sono innamorata, posso dire che non riesco a staccarmi da lui, anche se talvolta mi sento usata (e questo l'ha ammesso anche lui più volte..) Però l'idea di non poter stare con lui, mi getta nella più totate disperazione.. Lo so, è assurdo, ma è cosi. Sì, vorrei almeno essergli amica.. Perchè mi accontento? Non ne ho idea.. Forse incosciamente credo di non meritare di essere amata.. Ho provato più volte a riesaminare il mio passato, eppure da ciò che ricordo, mia madre c'è sempre stata, anzi è fin troppo protettiva delle volte.. E' vero, non ho avuto un padre.. Forse è per questo che instauro relazioni di questo tipo con l'altro sesso, non so.. Mi sento amata da mia madre, ma oltre a lei, non mi sento amata da nessun'altro.. E questo per me è molto doloroso.. Se avessi una sana autostima dovrei separarmi da entrambi, non è vero? Perchè entrambi mi arrecano sofferenza.. Uno per un motivo, e uno per un altro.. Dovrei rassegnarmi all'idea che la mia relazione con il mio ragazzo sia finita ormai e allo stesso modo dovrei accettare il fatto che con quell'altro ragazzo non ci sarà mai niente, giusto? Sembrano risposte scontate, forse.. Eppure, non riesco a decidermi.. Non so se in tutto questo mi sento una vittima, se solo volessi, potrei lasciarli entrambi.. La domanda è: "perchè non riesco a separarmene " ? Forse perchè credo di non meritare di meglio... Ho una bassa autostima dopotutto e peraltro i farmaci che prendo ormai non mi fanno più nessun effetto, a parte darmi una calma momentanea...
La paura della solitudine mi travolge.. Tutti mi dicono che sono carina e intelligente, eppure mi sento sempre inferiore agli altri, e credo sia per questo che mi accontento....
Per quanto riguarda il ragazzo di cui sono innamorata, posso dire che non riesco a staccarmi da lui, anche se talvolta mi sento usata (e questo l'ha ammesso anche lui più volte..) Però l'idea di non poter stare con lui, mi getta nella più totate disperazione.. Lo so, è assurdo, ma è cosi. Sì, vorrei almeno essergli amica.. Perchè mi accontento? Non ne ho idea.. Forse incosciamente credo di non meritare di essere amata.. Ho provato più volte a riesaminare il mio passato, eppure da ciò che ricordo, mia madre c'è sempre stata, anzi è fin troppo protettiva delle volte.. E' vero, non ho avuto un padre.. Forse è per questo che instauro relazioni di questo tipo con l'altro sesso, non so.. Mi sento amata da mia madre, ma oltre a lei, non mi sento amata da nessun'altro.. E questo per me è molto doloroso.. Se avessi una sana autostima dovrei separarmi da entrambi, non è vero? Perchè entrambi mi arrecano sofferenza.. Uno per un motivo, e uno per un altro.. Dovrei rassegnarmi all'idea che la mia relazione con il mio ragazzo sia finita ormai e allo stesso modo dovrei accettare il fatto che con quell'altro ragazzo non ci sarà mai niente, giusto? Sembrano risposte scontate, forse.. Eppure, non riesco a decidermi.. Non so se in tutto questo mi sento una vittima, se solo volessi, potrei lasciarli entrambi.. La domanda è: "perchè non riesco a separarmene " ? Forse perchè credo di non meritare di meglio... Ho una bassa autostima dopotutto e peraltro i farmaci che prendo ormai non mi fanno più nessun effetto, a parte darmi una calma momentanea...
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Lei scrive: "forse perchè in passato, mia madre si faceva trattare male da mio padre.. Ma non me lo so spiegare comunque, in quanto poi mia madre, ha trovato la forza di lasciare mio padre, mentre io non riesco a lasciare il mio attuale fidanzato.. "
L'esempio genitoriale in effetti è molto importante, perché la famiglia è il luogo dei primi apprendimenti, non solo di ordine sociale, ma anche affettivo ed emozionale. Quindi è probabile che ci sia un messaggio tacito su come la donna viene trattata, su come ci si deve porre verso il partner, e così via.
Lei dice anche di aver paura della solitudine.
E' vero che la solitudine può fare paura, ma in genere impariamo ad affrontare questa paura, senza cadere in trappole relazionali che in realtà non ci permettono di superare e vincere la paura. Stare in una relazione col solo intento di non sentirsi soli fa sentire ancora più sole...
Inoltre dice: "Forse incosciamente credo di non meritare di essere amata.. "
Credo che Lei sia molto consapevole di tutto ciò e che l'analisi che fa della situazione sia molto lucida. E' chiaro che se una persona ritiene di non meritare di essere amata NON farà nulla per pretendere amore, rispetto, riguardo, ecc... ma si accontenterà delle poche briciole che casualmente arriveranno. Oppure spesso non si tratta neppure di incontri casuali, ma di precise scelte di modelli conosciuti e quindi prevedibili e meno spaventanti per alcuni aspetti, ma comunque tossici.
Fa bene ad iniziare un trattamento psicologico.
Se vuole, ci tenga aggiornati in futuro.
Cordiali saluti,
L'esempio genitoriale in effetti è molto importante, perché la famiglia è il luogo dei primi apprendimenti, non solo di ordine sociale, ma anche affettivo ed emozionale. Quindi è probabile che ci sia un messaggio tacito su come la donna viene trattata, su come ci si deve porre verso il partner, e così via.
Lei dice anche di aver paura della solitudine.
E' vero che la solitudine può fare paura, ma in genere impariamo ad affrontare questa paura, senza cadere in trappole relazionali che in realtà non ci permettono di superare e vincere la paura. Stare in una relazione col solo intento di non sentirsi soli fa sentire ancora più sole...
Inoltre dice: "Forse incosciamente credo di non meritare di essere amata.. "
Credo che Lei sia molto consapevole di tutto ciò e che l'analisi che fa della situazione sia molto lucida. E' chiaro che se una persona ritiene di non meritare di essere amata NON farà nulla per pretendere amore, rispetto, riguardo, ecc... ma si accontenterà delle poche briciole che casualmente arriveranno. Oppure spesso non si tratta neppure di incontri casuali, ma di precise scelte di modelli conosciuti e quindi prevedibili e meno spaventanti per alcuni aspetti, ma comunque tossici.
Fa bene ad iniziare un trattamento psicologico.
Se vuole, ci tenga aggiornati in futuro.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.3k visite dal 24/05/2014.
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Approfondimento su Dipendenza affettiva
Come superare la dipendenza affettiva? Perché e come si instaura e cosa fare per superare una relazione non equilibrata che provoca sofferenza.