Amica che si allontana
Salve,
vi disturbo perché ho un problema che mi fa star male da un mese e mezzo.
Ho una cara amica, con cui ho passato questi due anni vedendosi in modo assiduo, che si sta allontanando da me. E' un allontanamento sottile, ma, di fatto, io lo sto "subendo", e mi fa star male. Le ho accennato qualcosa, e lei mi ha detto che è solo perché in questo periodo è indaffarata con alcune cose nuove, come il cambiare casa e il frequentare un gruppo che pratica il suo stesso hobby (la pallanuoto).
Ora, queste cose son vere, il trasloco c'è, e pure il gruppo nuovo, ma io mi sento messa da parte. Ho altri amici, ma con lei avevo costruito delle routine, tipo le uscite fisse il venerdì sera, fino a tarda notte, oppure le vacanze.
Ci siamo legate, e confidate e boh, ora mi manca questa routine.
E quando il venerdì sono sola, da un mese a questa parte, perché gli altri amici escono il sabato, io mi sento davvero triste.
Si, ci siam viste per un caffé e ad una festa di amici comuni, siam state a parlare, lei, senza che glielo chiedessi, ha detto che le manco.
Ma, se una persona ti manca, credo che si possa fare qualcosa per cercare di stare insieme, anche perché poi, grazie a questi schifosi (ma anche utili, visto che io ora ne sto usufruendo) mezzi tecnologici, io vedo foto postate con queste persone nei suoi ritagli di tempo.
Ora, cosa dovrei fare? Gliel'ho già accennato, ma, la situazione è così.
Sento molta rabbia dentro, molto rancore.
A questa persona sono stata vicino in un momento in cui attorno a lei c'era un po' di "terra bruciata", l'ho fatto perché mi andava, certo, ma ora..? Sarò materiale, ma credo sia umano pensare che un ringraziamento così non me l'aspettavo.
Cosa dovrei fare, "lasciar andare"?
Far la superiore? Far finta che non mi interessi? Ma mi interessa, eccome.
Inoltre odio star da sola il venerdì sera. Mi sento persa.
Inoltre, credo che lei si senta in colpa. Perché l'ho incontrata per caso, e , parlandomi, ha abbassato gli occhi e balbettato. E' una ragazza che quando è agitata, ogni tanto, balbetta. Non mi guardava in viso, e balbettava.
Allora ho sorriso, e ho pensato che avevo capito bene.
Si sta allontanando, ha bisogno di altri stimoli e persone, e si sente in colpa, ma le è necessario, questa è la mia interpretazione.
Rimango io con la mia incazzatura. Come la sbollisco? Quando le ho parlato è stato un accennare vago, di certo mica potevo dirle il caos che ho dentro e come mi senta "tradita" e amareggiata.
Cosa devo/posso fare? Per la mia rabbia, dico.
Grazie
vi disturbo perché ho un problema che mi fa star male da un mese e mezzo.
Ho una cara amica, con cui ho passato questi due anni vedendosi in modo assiduo, che si sta allontanando da me. E' un allontanamento sottile, ma, di fatto, io lo sto "subendo", e mi fa star male. Le ho accennato qualcosa, e lei mi ha detto che è solo perché in questo periodo è indaffarata con alcune cose nuove, come il cambiare casa e il frequentare un gruppo che pratica il suo stesso hobby (la pallanuoto).
Ora, queste cose son vere, il trasloco c'è, e pure il gruppo nuovo, ma io mi sento messa da parte. Ho altri amici, ma con lei avevo costruito delle routine, tipo le uscite fisse il venerdì sera, fino a tarda notte, oppure le vacanze.
Ci siamo legate, e confidate e boh, ora mi manca questa routine.
E quando il venerdì sono sola, da un mese a questa parte, perché gli altri amici escono il sabato, io mi sento davvero triste.
Si, ci siam viste per un caffé e ad una festa di amici comuni, siam state a parlare, lei, senza che glielo chiedessi, ha detto che le manco.
Ma, se una persona ti manca, credo che si possa fare qualcosa per cercare di stare insieme, anche perché poi, grazie a questi schifosi (ma anche utili, visto che io ora ne sto usufruendo) mezzi tecnologici, io vedo foto postate con queste persone nei suoi ritagli di tempo.
Ora, cosa dovrei fare? Gliel'ho già accennato, ma, la situazione è così.
Sento molta rabbia dentro, molto rancore.
A questa persona sono stata vicino in un momento in cui attorno a lei c'era un po' di "terra bruciata", l'ho fatto perché mi andava, certo, ma ora..? Sarò materiale, ma credo sia umano pensare che un ringraziamento così non me l'aspettavo.
Cosa dovrei fare, "lasciar andare"?
Far la superiore? Far finta che non mi interessi? Ma mi interessa, eccome.
Inoltre odio star da sola il venerdì sera. Mi sento persa.
Inoltre, credo che lei si senta in colpa. Perché l'ho incontrata per caso, e , parlandomi, ha abbassato gli occhi e balbettato. E' una ragazza che quando è agitata, ogni tanto, balbetta. Non mi guardava in viso, e balbettava.
Allora ho sorriso, e ho pensato che avevo capito bene.
Si sta allontanando, ha bisogno di altri stimoli e persone, e si sente in colpa, ma le è necessario, questa è la mia interpretazione.
Rimango io con la mia incazzatura. Come la sbollisco? Quando le ho parlato è stato un accennare vago, di certo mica potevo dirle il caos che ho dentro e come mi senta "tradita" e amareggiata.
Cosa devo/posso fare? Per la mia rabbia, dico.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
probabilmente Lei si sente sola il venerdì sera perchè non ha trovato altre amiche con cui impegnare il venerdì, e quindi resta a rimurginare, o meglio ad annoiarsi..
Cosa Le impedisce di trovare un nuovo impegno per il venerdì sera? E quindi a cercare una comitiva diversa con cui uscire?
Fintanto che non troverà un'alternativa...
Certo, fa male quando un'amicizia si allontana, ma purtroppo succede. Anche perchè si diventa amici spesso per situazioni di vita, ed al cambiare le situazioni si cambiano gli amici ed i conoscenti.
Lei distingue tra conoscenti ed amici?
probabilmente Lei si sente sola il venerdì sera perchè non ha trovato altre amiche con cui impegnare il venerdì, e quindi resta a rimurginare, o meglio ad annoiarsi..
Cosa Le impedisce di trovare un nuovo impegno per il venerdì sera? E quindi a cercare una comitiva diversa con cui uscire?
Fintanto che non troverà un'alternativa...
Certo, fa male quando un'amicizia si allontana, ma purtroppo succede. Anche perchè si diventa amici spesso per situazioni di vita, ed al cambiare le situazioni si cambiano gli amici ed i conoscenti.
Lei distingue tra conoscenti ed amici?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Gentile utente, capisco la sua delusione, ma la invito a prendere la cosa con maggiore leggerezza, può essere un periodo, di passaggio, sono anche tappe evolutive, ora da una fusionalità precedente , l'amica prova a stare in piedi da sola, si organizzi un pò anche lei per riuscire ad essere amichevole , affettuosa, ma elastica, l'importante è sentire che l'affetto c'è sempre, c'è un sentire comune, ma la vita va avanti ed è bene seguirla, anche anticiparla a volte.
Certo lei ha molti interessi, ne colga uno e si faccia portare un pò più avanti, più forte..
Restiamo in ascolto ...
Certo lei ha molti interessi, ne colga uno e si faccia portare un pò più avanti, più forte..
Restiamo in ascolto ...
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambi per le risposte.
@dott. Bellizzi Sì, sì, distinguo. Ho ben chiara anche la gerarchia tra i miei amici, e so distinguere i rapporti.
Sono impedita nel fatto di trovare altre persone il venerdì sera perché i conoscenti cui potrei chiedere di uscire mi piacciono, ma non troppo. E' come se mi accontentassi.
Invece, questa ragazza faceva parte dei rapporti di cui ero soddisfatta a pieno.
[#4]
Gentile Utente,
il fatto che Lei si sentisse soddisfatta a pieno dell'uscita non implica che anche l'amica provasse la stessa cosa, o che l'amica non si stesse accontentando di uscire con Lei, o che all'epoca dei fatti foste effettivamente tanto amiche e che oggi le condizioni siano cambiate.
E' un pò come i compagni di scuola, per cui grande amicizia tra i banchi di scuola, e dopo, ognuno per la sua strada... il che non implica che l'amicizia sia finita, ma che magari cambia la modalità in cui l'amicizia si manifesta.
Se le piacciono, ma non troppo, forse non ci è uscita abbastanza per conoscerli meglio e scoprire caratteristiche che magari Le piacciono...
O no?
il fatto che Lei si sentisse soddisfatta a pieno dell'uscita non implica che anche l'amica provasse la stessa cosa, o che l'amica non si stesse accontentando di uscire con Lei, o che all'epoca dei fatti foste effettivamente tanto amiche e che oggi le condizioni siano cambiate.
E' un pò come i compagni di scuola, per cui grande amicizia tra i banchi di scuola, e dopo, ognuno per la sua strada... il che non implica che l'amicizia sia finita, ma che magari cambia la modalità in cui l'amicizia si manifesta.
Se le piacciono, ma non troppo, forse non ci è uscita abbastanza per conoscerli meglio e scoprire caratteristiche che magari Le piacciono...
O no?
[#5]
Ex utente
Ah, ah, grazie dottore per avermi messo il dubbio che l'amica non provasse la stessa cosa. Ma, eravamo nella fase più adulta dei compagni di scuola, quella dei 28/29 anni, che gli amici te li sei scelta, non te li sei trovata tra le scatole come i compagni e, come i compagni, non li lascerai per strada per l'uni e /o lavoro e/o nuove esperienze.
Quello che mi fa arrabbiare è che ha scelto lei.
Questo non mi va giù, eh eh..
Lo smacco. Io " lasciata" da te?
Non mi è mai capitato in alcun rapporto di amicizia.
Lo so, ripeto, sono materialista e vanitosa, però non mi va giù.
E non voglio conoscere nessun altro (ripeto non sono sola, ho altre persone con cui sto bene, ma non mi va di aver perso lei), se poi, devo affezionarmi e prendere altre fregature.
Investo, do e poi? Alla prima aria fresca, aria nuova, si lascia la cicala vecchia per quella nuova?
E' vero che l'amicizia è più "libera" dell'amore, ma sarebbe ipocrita dire che non ci sono aspettative.
E, come recita il proverbio: " Se qualcuno ti dona il porco, offrigli almeno la salsiccia".
Se ti ho dato il 100%, soprattutto in un periodo in cui eri sola e invisa a molti, vorrei almeno in dietro il 90.
Dove sbaglio?
Quello che mi fa arrabbiare è che ha scelto lei.
Questo non mi va giù, eh eh..
Lo smacco. Io " lasciata" da te?
Non mi è mai capitato in alcun rapporto di amicizia.
Lo so, ripeto, sono materialista e vanitosa, però non mi va giù.
E non voglio conoscere nessun altro (ripeto non sono sola, ho altre persone con cui sto bene, ma non mi va di aver perso lei), se poi, devo affezionarmi e prendere altre fregature.
Investo, do e poi? Alla prima aria fresca, aria nuova, si lascia la cicala vecchia per quella nuova?
E' vero che l'amicizia è più "libera" dell'amore, ma sarebbe ipocrita dire che non ci sono aspettative.
E, come recita il proverbio: " Se qualcuno ti dona il porco, offrigli almeno la salsiccia".
Se ti ho dato il 100%, soprattutto in un periodo in cui eri sola e invisa a molti, vorrei almeno in dietro il 90.
Dove sbaglio?
[#6]
Gentile Utente,
che risposta darLe?
Sicuramente l'amicizia è simile all'innamoramento e può capitare che si stacchi dall'altro. Alcuni definiscono l'amicizia come un amore senza sesso.
Personalmente ho dei dubbi a vedere l'amicizia come un investimento o come una transazione commerciale, specialmente laddove i termini dell'accordo economico non sono chiari ad entrambe le parti, ma solo ad uno.
Mi riferisco alla sua ultima frase del 100% di amicizia con un 10% a fondo perduto...
E l'amica poteva restituire solo 89%?
Insomma, laddove Lei non abbia esplicitato di avere indietro il 90% lo trovo difficile come discorso.
E se per caso l'amica sentisse di aver restituito 125% (che Lei invece percepisce come inferiore al 90% atteso)?
Siamo sempre in qualcosa di soggettivo.
che risposta darLe?
Sicuramente l'amicizia è simile all'innamoramento e può capitare che si stacchi dall'altro. Alcuni definiscono l'amicizia come un amore senza sesso.
Personalmente ho dei dubbi a vedere l'amicizia come un investimento o come una transazione commerciale, specialmente laddove i termini dell'accordo economico non sono chiari ad entrambe le parti, ma solo ad uno.
Mi riferisco alla sua ultima frase del 100% di amicizia con un 10% a fondo perduto...
E l'amica poteva restituire solo 89%?
Insomma, laddove Lei non abbia esplicitato di avere indietro il 90% lo trovo difficile come discorso.
E se per caso l'amica sentisse di aver restituito 125% (che Lei invece percepisce come inferiore al 90% atteso)?
Siamo sempre in qualcosa di soggettivo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 67k visite dal 23/05/2014.
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