Pornodipendenza

Salve io ho un problema di pornodipendenza ed ho difficoltà ad uscirne mantenendo
la situazione di un computer a casa.
Il computer a casa non mi è necessario dove ora vivo presso mia nonna luogo da cui posso toglierlo, vorrei però andare a vivere da mio padre.
Mio padre è appassionato di computer, ed entrambi ce la caviamo ad utilizzarlo, e lui non è ahimè disposto a toglierlo per me.
Io ho vissuto con mia madre fino all adolescenza, poi lei è andata a vivere via, ed io
potevo vivere da mia nonna o con mio padre.
Decisi di vivere da mia nonna.
Ora vorrei vivere da mio padre ma ogni volta che vado da lui ricasco nella dipendenza.
Io con il tempo sono arrivato alla conclusione che mia madre sia una manipolatrice.
Credo le sia estremamente difficile rivedersi nel ruolo di madre, credo non lo voglia,
ogni sua azione ha come fine, secondo me, il suo benessere, e non ha etica nel scegliere il mezzo.
Vi sto parlando di mia madre non perchè sia molto importante per me, ma perchè anch io nella mia vita credo di essere stato un manipolatore in alcune occasioni.
Riflettevo così, quanto diversi siano mio padre e mia nonna da mia madre.
I primi due sanno prendersi un ruolo, lo accettano, mentono anche loro, ma non oltre un limite convenzionale. Non mi sento a disagio con loro, non mi sento manipolato, non sento che mi farebbero mai del male per raggiungere uno scopo.
Invece di mia madre ho davvero paura, tanto da chiederle, di non ritornare piu, e di starmi, chiedendoglielo come favore, il piu lontano possibile, senza rancori, ma lontani.
Ho iniziato a riflettere su tutto questo e sono arrivato alla conclusione che piu passava il tempo, piu assomigliavo a mia madre,
la mia realizzazione, la mia morale, sembravano essere relativi al compiacere ed usare gli altri come mezzi, anzichè prendermi un mio ruolo, su mia scelta, e portarlo avanti.
Ho impiegato due anni, per scegliere una università, e secondo me, una maturità di molti aspetti della personalità mi hanno permesso di sviluppare una identità.
Staccandomi così serenamente da mia madre, che, mi faceva solo del male.
Ora la pornodipendenza rimane l unico aspetto del mio comportamento ancora da cambiare.
E proprio non ci riesco.
Sono vegetariano, potrebbe sembrare una sciocchezza, ma mi rende felice esserlo.
Non mi piace l idea di mangiare altri esseri viventi, di vivere sulla loro sofferenza,
e cosi, per scelta non mangio carne. e ne sono contento.
Piu che un mezzo utile per raggiungere il fine di far abolire il maltrattamento degli animali, mi sembra un mezzo utile per vivere serenamente con me stesso.
E lo stesso vale per le donne.
Non sopporto proprio quando vedo un uccello in gabbia, una tigre in gabbia, un gatto sempre chiuso in casa.
Sono invece estremamente felice di vedere un animale nel suo stato piu naturale, in libertà.
Sto dicendo queste cose per ragionare per analogia.
Come vorrei tanto tanto rispettare ogni animale nella sua natura, lo vorrei con le donne.
Secondo me non è possibile non desinsibilizzarsi nel vedere tutti quei video pornografici, anche violenti, in cui le donne sono molto lontane dalla loro natura.
E poi anche, praticarvi sopra autoerotismo, come farsi un bel piatto di pasta, mentre si guarda una persona che viene maltrattata.
Non ci sto proprio.
Non mi fa sentire sereno come me stesso, mi rende piu debole, dato che mi fa colpevolizzare, forma di manipolazione che mia madre, ahimè, ha usato spesso, da cui uscire è stato un sollievo.
Cosa potrei fare secondo voi per avere un computer e non usare materiale per adulti?
visto non sento vorrei facesse parte della mia persona, dei miei valori.
Ho spesso la sensazione di non averle capite le donne,
chiedo scusa dell analogia sempre con gli animali, ma insomma, si capisce che un uccello è fatto per volare.
Le donne non le capisco.
Io penso vi sia di base una visione malsana della donna, insomma perchè se ricerco la visione di una donna, la ricerco in un comportamento che non le è naturale?
Io non è che applico la legge del "è naturale così"
spesso base per razzismo. non ho mai pensato "l omosessualità non è naturale"
per naturale intendo semplicemente la possibilità di un essere di realizzare le priprie intenzioni. Per questo non sopporto mia madre.
La sua tendenza a manipolare, era un cambiare le intenzioni di qualcuno, e non mi sta bene.
Penso sia molto piu intelligente e sano non tanto usare gli altri a proprio scopo, ma capirlo, comprenderli, e poi scegliere con chi stare.
La pornografia rovina tutto questo, tutta quest armonia, donne magari bisognose di soldi, per guadagnare fanno cose che proprio non vorrebbero.
Perciò il mio discorso non è moralistico, ma giusto si basa sul raggiungere un fine di benessere interiore.
Eppure niente, ogni volta, davanti un computer ci ricado.
Ed è proprio in quel momento che rivedo la somiglianza con mia madre.
Sono stato fin dalle medie bravo a dire belle parole, con le parole a sembrare una belle persona. come mia madre.
Anche le parole che ho scritto sopra, riflettono un bell animo, rispettoso e sensibile,
ma sembrano offuscare che poi, la pornografia, alla fine la uso però.
E cosi riflettevo sulla mia ultima conclusione.
Che come manipolo gli altri, manipolo anche me stesso.
Ciò che di mia madre ho sempre disprezzato, non soltanto fa parte di me, alcune volte, nel rapporto con gli altri, ma manipola anche me quando sono con un computer da solo.
Partono nella mia testa discorsi di giustificazione, sminuzione delle conseguenze, e altre forme di manipolazione, e credo si possa parlare di manipolazione perchè io infondo, mi metto al computer con l intenzione di non usare materiale per adulti, e alla fine lo uso.
Come potrei fare secondo voi per essere, diciamo, un tutt'uno?
Per non usare la pornografia non perchè ho resistito, non perchè ho spento il computer, ma perchè non voglio usarla, perchè sono contento di non usarla.
insomma la carne mi piaceva, ma sono piu contento di non mangiarla.
LA pornografia mi piace, è ovvio, e mi sono informato, le donne soffrono molto, eppure per gli animali provo empatia per le donne no.
Ciò mi spaventa.
Tra l altro nella mia famiglia, da parte di mia madre e sua sorella, c'è stato non solo nei miei confronti ma anche nei confronti dei loro compagni, una continua forma di denigrazione e colpevolizzazione.
E la pornografia non è una denigrazione della donna?
ed io ne godo..
Ho seria paura di avere anch io problemi con l altro sesso.
E l'ultima cosa che voglio è essere come mia madre o mia zia, o altre persone come loro.
Per favore, se potete, aiutatemi in questo.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

forse la dipendenza dai video porno, Le serve in qualche modo per mascherare il rapporto difficile che dice di avere con le donne.
O forse per altro...
Ma in ogni caso è imprescindibile una valutazione diretta dello specialista, che possa in prima battuta porre diagnosi e poi consigliarLe a livello terapeutico che cosa fare per risolvere il problema.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Salve Dr. Angela Pileco

La Ringrazio per la Sua Risposta le chiedo scusa ma non le avevo detto che già frequento da qualche mese
uno psicologo cognitivo comportamentale,
dice che, le uniche persone che ha conosciuto essere uscite da una dipendenza
sono state le persone che hanno evitato i piu possibile i trigger,
dice che è importante io riprenda una viosione piu sana della sessualità,
però rimane il problema che, da mia nonna, il computer posso toglierlo,
da mio padre no, quindi da mio padre il trigger rimarrebbe..
stiamo lavorando da mesi, e mi sento parecchio meglio,
però vorrei raggiungere un risultato piu maturo riguardo la dipendenza,
e come ascolto il mio psicologo ascolto voi, cosi giusto per avere ancora piu informazioni.
Perchè altrimenti provo a trattarla come una dipendenza come tutte le altre e elimino il trigger, e finisce li, il che, almeno fin ora, pare essere l unica soluzione.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Alcune considerazioni:

- se è già in terapia e si trova bene, è corretto rivolgersi solo al terapeuta che già La segue;

- eliminare il pc può essere utile, ma non risolve il problema più radicato.
Ad esempio, quando siamo di fronte al gioco compulsivo, è utilissimo e sensato regolamentare l'uso dei soldi, ma non è la cura, anche perché il pz. prima o poi avrà necessità di maneggiare denaro e... pc!

Continui con fiducia la terapia.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
Chiedo scusa io con lo psicologo dal quale vado mi trovo benissimo,
ma fino ad adesso l unico modo per la dipendenza valido
sembra essere quello di allontanare i Trigger, così però non posso andare da mio padre
Siccome su internet non trovo molto, per favore, qualcuno potrebbe suggerirmi un altro modo di
gestire la dipendenza anche avendo un computer?
Avevamo pensato anche all' idea di porre una password, ma io, ahimè sono in grado al pc di saltarla, sia quella di Microsoft, sia quelle dei programmi che bloccano i siti.
A me servirebbe giusto qualche suggerimento, per poi parlarne con lo psicologo,
qualcosa che magari, essendo una dipendenza nuova, è un idea utile difficile a trovarsi.
Grazie.
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
dietro la compulsione si celano sempre svariate sfaccettature, che vanno ben oltre la presenza di un pc in casa..
Il rapporto che ha con le donne, l'utilizzo compulsivo che fa della pornografia ed immagino le difficoltà relazionali, meritano un lavoro di tipo psicologico approfondito.

Se si trova ben con il Collega che ha il piacere di seguirla, prosegua, analizzando anche gli aspetti di cui ha scritto qui nel consulto.


Le allego delle letture sulla complessità della pornodipendenza, psiche/eros/internet.

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4391-e-se-la-pornografia-non-facesse-poi-cosi-male.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Utente
Utente
Ho appena letto le letture la dei indicatemi
penso la visione del materiale per adulti lei la contestuliazzi sempre in uno scenario più ampio.
E forse potrebbe essere li la soluzione, e non in una visione analitica.
Fatto è che non conosco l alternativa.
Se avessi iniziato ad utilizzarla ad una certa età, arei potuto discernere.
Il romanticismo è per me un concetto che rimane espresso solo con le parole.
E naturalmente mi dispiace di questo.
Ho iniziato ad utilizzare materiale per adulti molto presto.
Io penso potrebbe essere utile trattare le due cose insieme.
Perchè pensare di escludere solo la pornografia senza ricostruire una visione
della sessualità come da lei descritta, sarebbe un togliersi le stampelle senza aggiustare il piede.
Però pensare che, ora che secondo me si è creata una dipendenza, dare un alternativa senza almeno dare una botta iniziale per resistere o non far nascere il craving sia poco utile.
Potrei mentre vivo da mia nonna, costruire una personalità che non ha vuoti - se sono questi la causa del mio comportamento compulsivo - nella sfera affettiva, e dopo, provare a vivere questa nuova visione da mio padre, forse, cambiato da mio padre sarebbe più facile avere il pc in casa.
Questo ragionamento, però, mi sembra riduttivo verso la visione di dipendenza.
Ho conosciuto amici che, dipendenti da sostanze, realizzandosi, fidanzandosi, tenendosi occupati, non evitando i trigger, ricadevano nelle loro dipendenze.
Esiste un uomo che si fa molto sentire e che parla della sua storia con la pornodipendenza, ha scritto anche un libro, e lui tutt'ora deve necessariamente nona avere il pc in casa, e ha fatto un abbonamento all internet point vicino casa, dove si reca con una pennetta usb con i dati personali che gli occorrono (il computer gli serve per lavoro)
Quello che voglio dire è che, non essendo io un utilizzatore ricreativo, si possa fare un discorso di dipendenza generico, che poco ha a che fare con un insana vita relazionale.
Insomma il mio pensiero è che, se diciamo dopo un altro anno di terapia, mi fossi fidanzato, avessi avuto un comportamento relazionale maturo e rispettoso, fossi soddisfatto della mia relazione, mi sentissi realizzato nello studio ed anche nelle mie passioni, come un hobby, credo che, da solo, di notte, davanti un pc, magari passata una giornataccia, un litigio con la fidanzata che hanno tutti, un brutto voto, comunque ci ricascherei.
Credo vadano viste entrambe le situazioni.
L'unico problema, mi ripeto, non è la pornografia, perchè, i vuoti, quando non ho il computer li sento poco, vorrei fidanzarmi, poi a casa, leggo, suono, studio, guardo qualche film. va benissimo, ho il mio equilibrio e la terapia mi darà secondo me gli strumenti per stare ancora meglio, l'unico problema è che vorrei andare da mio padre, dove ilò computer c'è. tutto qui.
La Ringrazio Molto,
(ps, non voglio essere sgarbato, credo vi sia un errore di battitura qui https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html, credo volesse scrivere "Craving", è in neretto)
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Immagino di si, sarà stato un errore di battitura, spero però che lei si sia soffermato su altri contenuti, utili per lenire la sua sofferenza.