Avere la mente ferma, presente
Buongiorno,
vi scrivo per un problema che non riesce a rendermi sereno, a prendere decisioni e far evoluzioni nella mia vita che a 32 anni pesano più che mai.
complice di queste situazione, al momento, è la rottura con la mia ragazza, decisa da me, non digerita ma dovuta: nonostante fossimo molto compatibili e ci trovassimo io non ero veramente innamorato e sentivo il peso di questa mancanza.
il problema è che mi inchiodo in un loop di pensieri e stati d'animo che mi impedisce di gestire la mia vita: è come se fossi costantemente immerso in uno stato di ansia e tristezza. Non riesco a fare un percorso progressivo di crescita, per acquisire fiducia, essere sereno, intraprendere attività con entusiasmo.
non vivo una bella situazione: appena lasciato, ritornato al paesello dove manco da tantissimo, pochi amici, fidati ma forse più depressi di me, un lavoro imprevedibile che mi manda in giro spesso, un trasferimento a breve in altra sede e quindi l'impossibilità di fare piani per il momento.
Si aggiunge lo sconforto per questa storia andata male, in cui mi lascio un po' andare.
queste riflessioni nascono sia dalla mia situazione attuale sia dal confronto con la mia ex: carattere forte, positiva, energica, sempre in movimento, il mio opposto. Lei, innamorata, si è già ripresa la sua vita, rifatta nuove amicizie.
da brava formichina ha fatto un passo dopo l'altro, coerente, pesato per ricostruirsi e tornare serena. L'ho sempre ammirata per questa sua forza di volontà. è capace in modo estremamente pratico di analizzare una situazione, valutare cosa fare e attivarsi. Senza perdersi in discorsi futili, solo azione.
Ovviamente con tutte le difficoltà del caso.
Si può dire che lasciandola ho chiuso una situazione stabile e completa (una compagna di vita) ma non appagante per tornare alla mia vita piena di mancanze, povera e comunque non appagante.
La mancanza di fiducia in me stesso è cronica, come la mia chiusura.
So bene che un percorso psicologico seguito aiuterebbe molto ma in questo momento per problemi di lavoro non sono in grado.
Mi chiedo solo da cosa nasca questa dispersione di forze e mancanza di focalità.
vi scrivo per un problema che non riesce a rendermi sereno, a prendere decisioni e far evoluzioni nella mia vita che a 32 anni pesano più che mai.
complice di queste situazione, al momento, è la rottura con la mia ragazza, decisa da me, non digerita ma dovuta: nonostante fossimo molto compatibili e ci trovassimo io non ero veramente innamorato e sentivo il peso di questa mancanza.
il problema è che mi inchiodo in un loop di pensieri e stati d'animo che mi impedisce di gestire la mia vita: è come se fossi costantemente immerso in uno stato di ansia e tristezza. Non riesco a fare un percorso progressivo di crescita, per acquisire fiducia, essere sereno, intraprendere attività con entusiasmo.
non vivo una bella situazione: appena lasciato, ritornato al paesello dove manco da tantissimo, pochi amici, fidati ma forse più depressi di me, un lavoro imprevedibile che mi manda in giro spesso, un trasferimento a breve in altra sede e quindi l'impossibilità di fare piani per il momento.
Si aggiunge lo sconforto per questa storia andata male, in cui mi lascio un po' andare.
queste riflessioni nascono sia dalla mia situazione attuale sia dal confronto con la mia ex: carattere forte, positiva, energica, sempre in movimento, il mio opposto. Lei, innamorata, si è già ripresa la sua vita, rifatta nuove amicizie.
da brava formichina ha fatto un passo dopo l'altro, coerente, pesato per ricostruirsi e tornare serena. L'ho sempre ammirata per questa sua forza di volontà. è capace in modo estremamente pratico di analizzare una situazione, valutare cosa fare e attivarsi. Senza perdersi in discorsi futili, solo azione.
Ovviamente con tutte le difficoltà del caso.
Si può dire che lasciandola ho chiuso una situazione stabile e completa (una compagna di vita) ma non appagante per tornare alla mia vita piena di mancanze, povera e comunque non appagante.
La mancanza di fiducia in me stesso è cronica, come la mia chiusura.
So bene che un percorso psicologico seguito aiuterebbe molto ma in questo momento per problemi di lavoro non sono in grado.
Mi chiedo solo da cosa nasca questa dispersione di forze e mancanza di focalità.
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"So bene che un percorso psicologico seguito aiuterebbe molto ma in questo momento per problemi di lavoro non sono in grado."
Che cosa vuol dire?
Ritiene di non avere il tempo per affidarsi ad un professionista?
Probabilmente la rottura e il confronto con la Sua ex ha solo fatto emergere questi aspetti problematici Suoi di cui forse non era completamente consapevole e che riusciva, tutto sommato, a tenere sotto controllo.
Adesso il problema non è tanto la rottura o il confronto, perché siamo tutti diversi, quanto il fatto di lavorare su questi aspetti personali Suoi, che meritano attenzione e devono essere sufficientemente elaborati e sciolti per evitare di andare in sofferenza.
Ci pensi e tenga presente che può trovare gli psicologi anche nelle strutture pubbliche.
Cordiali saluti,
Che cosa vuol dire?
Ritiene di non avere il tempo per affidarsi ad un professionista?
Probabilmente la rottura e il confronto con la Sua ex ha solo fatto emergere questi aspetti problematici Suoi di cui forse non era completamente consapevole e che riusciva, tutto sommato, a tenere sotto controllo.
Adesso il problema non è tanto la rottura o il confronto, perché siamo tutti diversi, quanto il fatto di lavorare su questi aspetti personali Suoi, che meritano attenzione e devono essere sufficientemente elaborati e sciolti per evitare di andare in sofferenza.
Ci pensi e tenga presente che può trovare gli psicologi anche nelle strutture pubbliche.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 23/05/2014.
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