Scatti d'ira

Salve, vi scrivo per avere un'opinione riguardo un episodio accaduto 10 giorni fa e per il quale non mi do pace. Negli ultimi mesi le cose con mio marito non vanno molto bene, abbiamo tre bambini e molto spesso litighiamo perchè lui mi critica sempre riguardo la pulizia della casa o se non ho fatto una telefonata più o meno importante. In uno degli ultimi litigi sono arrivata a rovesciargli un bicchiere d'acqua in faccia, ma l'ultima volta che abbiamo litigato sono stata veramente male. Stavamo per partire per qualche giorno di vacanza, ma poco dopo essere partiti cominciamo a litigare perchè ho dimenticato di mettere in valigia alcune cose, cerco di fargli capire che può succedere quando si devono preparare tante cose in poco tempo, e che comunque lui su 3 cose che doveva fare ne ha fatta solo una. Iniziamo a sbraitare e mio marito cambia direzione per tornare a casa perchè non vuole più partire. Arrivati a casa inizia un andirivieni con le valigie perchè entrambi vogliamo comunque partire da solo con i bambini, il litigio continua in casa e non ci vedo più. Ho iniziato ad urlargli contro in maniera pesante, e quando per l'ennesima volta mi dice che sono un'incapace ed inaffidabile sbatto la porta talmente forte da spaccare il vetro, poi inizio ad iperventilare e mi viene da vomitare...ho solo i conati, non arrivo a vomitare davvero ma sto malissimo. Quando finiscono i conati continuo ad iperventilare e stringo fortissimo qualsiasi cosa mi capita in mano. Poi bevo un po d'acqua e piano piano mi riprendo.
E' una cosa grave quella successa?è stata come un'esplosione, mi sentivo esasperata perchè sono anni che cerco di fargli caire quello che passo io tutti i giorni con i bambini ricevendo solo critiche anzichè comprensione ed appoggio.
Grazie dell'attenzione
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Psicologo attivo dal 2014 al 2024
Psicologo
Gentile signora,

La tolleranza degli eventi e la capacità di gestire le emozioni a essi correlata può essere condizionata dal livello di stress. Se lo stress accumulato è tanto, il livello di tolleranza può risentirne e le reazioni emotive inadeguate possono presentarsi con più facilità. Perdere la pazienza e reagire in maniera brusca per una volta non è necessariamente indice di una qualche patologia, ma se le reazioni emotive intense diventano frequenti possono risultare nocive per lei e per gli altri. Considerando che i suoi problemi di coppia sono presenti ormai da qualche tempo, sarebbe comunque il caso di valutare l'inizio di una terapia di coppia. Tale intervento potrebbe aiutare lei e suo marito a migliorare il vostro rapporto e potrebbe contribuire a ridurre il fattore di stress che lei ritiene essere alla base delle sue attuali difficoltà. Un clima familiare più disteso potrebbe contribuire inoltre a una maggiore capacità di gestione della rabbia, oltre a portare un miglioramento complessivo della sua vita.

Cordialmente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Da quello che scrive, sembrerebbe che nella relazione con Suo marito ci sia un modo di comunicare e di esprimere le proprie opinioni piuttosto provocatorio.
Se Suo marito ritiene che la casa non sia pulitissima, può sempre darLe una mano o assumere una colf e anche Lei può evitare di ricordargli (forse con le modalità non proprio adeguate e assertive...) le sue mancanze.

Per cui la rabbia, che è sempre un'emozione sana che ci sta segnalando un problema (più spesso di ingiustizia subita), deve essere riconosciuta e poi modulata.
La rabbia è un'emozione "esplosiva" perché ci spinge all'azione, ma è giusto, anche perché ha delle responsabilità verso i Suoi tre figli, utilizzare questa spinta all'azione per fare qualcosa a Suo vantaggio e non mettersi la zappa sui piedi.

Anche secondo me è importante che ne parliate con uno psicologo psicoterapeuta. Se suo marito non fosse d'accordo, potrebbe iniziare Lei: è probabile che, modificando alcuni Suoi modi di fare, ci sia una ricaduta positiva sul comportamento di suo marito.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica