Paura di essere lesbica: doc?
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni e sto vivendo un momento di confusione con me stessa.
Da qualche settimana a questa parte ho un pensiero ricorrente: ho paura di essere lesbica. Mi spiego meglio. Da sempre mi piacciono i ragazzi, ho avuto cotte e innamoramenti sempre in questo senso e mai attrazione sessuale o sentimentale per donne. Mi capita di avere fantasie saffiche quando mi masturbo ma tutto termina lì, non avverto l'esigenza di concretizzare queste fantasie nella realtà. Tuttavia sono trascorsi 3 anni dall'ultima storia che ho avuto con un ragazzo, poi più nulla. Ho pensato ai motivi di questo "blocco", tra le possibilità mi è capitato anche di pensare ad un'omosessualità latente, ma senza mai darci peso (anche perché sono dell'idea che me ne sarei accorta prima e, stando ai fatti, al massimo sarei bisessuale tenendo conto delle mie fantasie, ma non addirittura dell' "altra sponda"). Circa tre settimane fa un caro amico fa outing, mi confessa di essere gay e da lì scaturiscono tutti i miei pensieri. Comincio a pensare che forse è perché sono lesbica che non ho più trovato un ragazzo, al che ripercorro tutte le mie storie passate alla ricerca di prove o rassicurazioni circa questa cosa, cercare storie simili su internet, il pensiero riaffiora più e più volte durante la giornata, ecc. Sempre in rete, anche su questo sito, trovo informazioni sul DOC e mi ritrovo in alcuni punti che descrivono la patologia. Secondo voi si tratta di questo? Non ho mai sofferto di ansia o altre patologie psichiche, però vorrei capire se nel mio caso si tratta di una semplice "paura" che se ne andrà com'è venuta o se invece è già vera e propria ossessione e quindi dovrei rivolgermi ad uno psicologo? Qual è il limite tra le due?
Vorrei anche fare presente che questo è un periodo di forte stress e difficile per me: sto vivendo una malattia in famiglia, ho molti impegni tra università, studio ed extra.
Spero di essermi spiegata al meglio, ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi un consiglio, ne ho proprio bisogno.
sono una ragazza di 23 anni e sto vivendo un momento di confusione con me stessa.
Da qualche settimana a questa parte ho un pensiero ricorrente: ho paura di essere lesbica. Mi spiego meglio. Da sempre mi piacciono i ragazzi, ho avuto cotte e innamoramenti sempre in questo senso e mai attrazione sessuale o sentimentale per donne. Mi capita di avere fantasie saffiche quando mi masturbo ma tutto termina lì, non avverto l'esigenza di concretizzare queste fantasie nella realtà. Tuttavia sono trascorsi 3 anni dall'ultima storia che ho avuto con un ragazzo, poi più nulla. Ho pensato ai motivi di questo "blocco", tra le possibilità mi è capitato anche di pensare ad un'omosessualità latente, ma senza mai darci peso (anche perché sono dell'idea che me ne sarei accorta prima e, stando ai fatti, al massimo sarei bisessuale tenendo conto delle mie fantasie, ma non addirittura dell' "altra sponda"). Circa tre settimane fa un caro amico fa outing, mi confessa di essere gay e da lì scaturiscono tutti i miei pensieri. Comincio a pensare che forse è perché sono lesbica che non ho più trovato un ragazzo, al che ripercorro tutte le mie storie passate alla ricerca di prove o rassicurazioni circa questa cosa, cercare storie simili su internet, il pensiero riaffiora più e più volte durante la giornata, ecc. Sempre in rete, anche su questo sito, trovo informazioni sul DOC e mi ritrovo in alcuni punti che descrivono la patologia. Secondo voi si tratta di questo? Non ho mai sofferto di ansia o altre patologie psichiche, però vorrei capire se nel mio caso si tratta di una semplice "paura" che se ne andrà com'è venuta o se invece è già vera e propria ossessione e quindi dovrei rivolgermi ad uno psicologo? Qual è il limite tra le due?
Vorrei anche fare presente che questo è un periodo di forte stress e difficile per me: sto vivendo una malattia in famiglia, ho molti impegni tra università, studio ed extra.
Spero di essermi spiegata al meglio, ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi un consiglio, ne ho proprio bisogno.
[#1]
Cara Utente,
il dubbio di non trovare un partner perchè in realtà si è omosessuali è piuttosto frequente in chi, essendo "predisposto" o soffrendo francamente di un disturbo d'ansia, cerca una spiegazione a tutto e arriva a formulare anche ipotesi fantasiose per spiegare quello che non riesce a spiegarsi utilizzando spiegazioni ben più semplici e lineari.
I motivi per i quali una persona rimane single anche per anni possono davvero essere tantissimi e molti single hanno difficoltà a trovare la persona giusta o a fare nuovi incontri, quindi in linea di massima la presunta omosessualità non è davvero una causa di rilievo da questo punto di vista.
Posto che da qui non possiamo nè porre diagnosi nè darle certezze, se fino al momento in cui il suo amico si è dichiarato gay non pensava di poterlo essere anche lei tutto fa pensare che si sia semplicemente suggestionata e che lo stato di stress e ansia che sta vivendo per altri motivi abbia fornito il substrato necessario per lo sviluppo di un dubbio di questo tipo.
Per rispondere alla sua domanda posso dirle che un colloquio psicologico le sarebbe utile in ogni caso, sia per chiarire questo punto che per parlare del suo vissuto attuale circa quello che sta mettendo a dura prova le sue risorse psicologiche.
Un caro saluto,
il dubbio di non trovare un partner perchè in realtà si è omosessuali è piuttosto frequente in chi, essendo "predisposto" o soffrendo francamente di un disturbo d'ansia, cerca una spiegazione a tutto e arriva a formulare anche ipotesi fantasiose per spiegare quello che non riesce a spiegarsi utilizzando spiegazioni ben più semplici e lineari.
I motivi per i quali una persona rimane single anche per anni possono davvero essere tantissimi e molti single hanno difficoltà a trovare la persona giusta o a fare nuovi incontri, quindi in linea di massima la presunta omosessualità non è davvero una causa di rilievo da questo punto di vista.
Posto che da qui non possiamo nè porre diagnosi nè darle certezze, se fino al momento in cui il suo amico si è dichiarato gay non pensava di poterlo essere anche lei tutto fa pensare che si sia semplicemente suggestionata e che lo stato di stress e ansia che sta vivendo per altri motivi abbia fornito il substrato necessario per lo sviluppo di un dubbio di questo tipo.
Per rispondere alla sua domanda posso dirle che un colloquio psicologico le sarebbe utile in ogni caso, sia per chiarire questo punto che per parlare del suo vissuto attuale circa quello che sta mettendo a dura prova le sue risorse psicologiche.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Dott.ssa, la ringrazio moltissimo per la tempestività nella risposta. Non riesco a capire però come mai quest'idea si sia annidata nella mia testa così, alla fine se in cuor mio so di non esserlo perché continuo a pensarci? E' una contraddizione. In ogni caso seguirò il suo consiglio, grazie ancora.
[#3]
Se si tratta di un pensiero ossessivo deve considerarlo al pari di un qualsiasi altro sintomo d'ansia.
Le segnalo questi articoli al riguardo:
http://www.serviziodipsicologia.it/pensiero-ossessivo-o-pensiero-fisso/
http://www.serviziodipsicologia.it/ossessioni-curare-o-gestire/
Le segnalo questi articoli al riguardo:
http://www.serviziodipsicologia.it/pensiero-ossessivo-o-pensiero-fisso/
http://www.serviziodipsicologia.it/ossessioni-curare-o-gestire/
[#4]
Utente
Buongiorno,
è passato quasi un mese da quando ho scritto questa domanda sul sito. Le cose si sono evolute. I pensieri e dubbi circa il mio orientamento sessuale sono andati mano a mano affievolendosi, ho capito che sono paure irrazionali e infondate.
Qualche giorno però fa ho avuto una specie di "crollo", mi spiego meglio. Nonostante i pensieri di cui sopra siano fortemente diminuiti mi sono resa conto di avere bisogno di un sostegno psicologico, bisogno di sfogarmi.
Questo mi ha mandata in crisi, ho cominciato a pensare di essere matta, di essere un fallimento, paura di non tornare me stessa e ho avuto una crisi di pianto.
Il giorno successivo stavo meglio, mi sono tranquillizzata, ho deciso che settimana prossima chiamerò per fissare un colloquio con una psicologa - psicoterapeuta per stare di nuovo bene.
Mi è capitata poi una cosa strana. Trascorro la giornata tranquillamente mentre la sera avverto un sensazione di testa leggera, non so bene come spiegare. Riesco a pensare e ragionare, ma è come se tutti i pensieri siano privi di peso, leggeri, sono improvvisamente apatica.
Ho interpretato questa reazione del cervello come una difesa dal troppo stress a suo carico negli ultimi tempi. Mi sono preoccupata molto, su internet ho letto che potrebbe essere anche questo un sintomo d'ansia. E infatti in questi giorni sono carica d'ansia, soprattutto quando vado a dormire. Fatico ad addormentarmi.
Attendo di prenotare il colloquio la prossima settimana prossima. Nel frattempo chiedo ma cosa sta succedendo al mio corpo e alla mia mente? Non mi sono sentita così mai nella mia vita. Spero che tutto questo passi. Grazie
è passato quasi un mese da quando ho scritto questa domanda sul sito. Le cose si sono evolute. I pensieri e dubbi circa il mio orientamento sessuale sono andati mano a mano affievolendosi, ho capito che sono paure irrazionali e infondate.
Qualche giorno però fa ho avuto una specie di "crollo", mi spiego meglio. Nonostante i pensieri di cui sopra siano fortemente diminuiti mi sono resa conto di avere bisogno di un sostegno psicologico, bisogno di sfogarmi.
Questo mi ha mandata in crisi, ho cominciato a pensare di essere matta, di essere un fallimento, paura di non tornare me stessa e ho avuto una crisi di pianto.
Il giorno successivo stavo meglio, mi sono tranquillizzata, ho deciso che settimana prossima chiamerò per fissare un colloquio con una psicologa - psicoterapeuta per stare di nuovo bene.
Mi è capitata poi una cosa strana. Trascorro la giornata tranquillamente mentre la sera avverto un sensazione di testa leggera, non so bene come spiegare. Riesco a pensare e ragionare, ma è come se tutti i pensieri siano privi di peso, leggeri, sono improvvisamente apatica.
Ho interpretato questa reazione del cervello come una difesa dal troppo stress a suo carico negli ultimi tempi. Mi sono preoccupata molto, su internet ho letto che potrebbe essere anche questo un sintomo d'ansia. E infatti in questi giorni sono carica d'ansia, soprattutto quando vado a dormire. Fatico ad addormentarmi.
Attendo di prenotare il colloquio la prossima settimana prossima. Nel frattempo chiedo ma cosa sta succedendo al mio corpo e alla mia mente? Non mi sono sentita così mai nella mia vita. Spero che tutto questo passi. Grazie
[#5]
Gentile Utente,
quello che descrive e sintomi elencati possono essere compatibili con un disturbo d'ansia/ossessivo, quindi ha fatto benissimo a prenotare una consulenza psicologica.
Nel frattempo, per rispondere alla Sua domanda, al Suo corpo e alla Sua mente succede ciò che succede quando una persona sente l'ansia in maniera molto intensa: da un punto vista fisico, quando siamo ansiosi si attivano una serie di reazioni, quali la tachicardia, il fiato corto, tremori agli arti, sensazione di stomaco chiuso, ecc... mentre da un punto di vista cognitivo può capitare di sentirsi disorientati, confusi, dubbiosi, ecc...
Sapere che l'ansia si esprime in questa maniera è il primo passo, poi è indispensabile imparare a riconoscerla quando si presenta, cosa difficile per una persona ansiosa perché spesso è alessitimica, e successivamente imparare a depotenziare le crisi d'ansia.
Cordiali saluti,
quello che descrive e sintomi elencati possono essere compatibili con un disturbo d'ansia/ossessivo, quindi ha fatto benissimo a prenotare una consulenza psicologica.
Nel frattempo, per rispondere alla Sua domanda, al Suo corpo e alla Sua mente succede ciò che succede quando una persona sente l'ansia in maniera molto intensa: da un punto vista fisico, quando siamo ansiosi si attivano una serie di reazioni, quali la tachicardia, il fiato corto, tremori agli arti, sensazione di stomaco chiuso, ecc... mentre da un punto di vista cognitivo può capitare di sentirsi disorientati, confusi, dubbiosi, ecc...
Sapere che l'ansia si esprime in questa maniera è il primo passo, poi è indispensabile imparare a riconoscerla quando si presenta, cosa difficile per una persona ansiosa perché spesso è alessitimica, e successivamente imparare a depotenziare le crisi d'ansia.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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"Trascorro la giornata tranquillamente mentre la sera avverto un sensazione di testa leggera, non so bene come spiegare. Riesco a pensare e ragionare, ma è come se tutti i pensieri siano privi di peso, leggeri, sono improvvisamente apatica."
Da qui non possiamo confermare nè escludere nulla, ma ha considerato la possibilità di essere semplicemente molto stanca e/o a disagio per il clima caldo e afoso?
Presentare sintomi d'ansia non significa infatti che tutti i fastidi e le sensazioni negative che si provano dipendano dall'ansia, ma questo a volte viene perso di vista da chi vive questo tipo di disagio e tende ad attribuire ogni sensazione sgradevole all'ansia.
Non ha motivo di considerarsi fallita o matta se sente la necessità e il desiderio di ricevere un aiuto psicologico: ha scritto tranquillamente a noi psicologi consulenti di questo sito senza pensare nulla di tutto ciò e parlare di persona con un nostro collega non assumerà un diverso significato, ma sarà solo indice della sua volontà di affrontare seriamente il problema e di non accontentarsi di una sua temporanea attenuazione.
Da qui non possiamo confermare nè escludere nulla, ma ha considerato la possibilità di essere semplicemente molto stanca e/o a disagio per il clima caldo e afoso?
Presentare sintomi d'ansia non significa infatti che tutti i fastidi e le sensazioni negative che si provano dipendano dall'ansia, ma questo a volte viene perso di vista da chi vive questo tipo di disagio e tende ad attribuire ogni sensazione sgradevole all'ansia.
Non ha motivo di considerarsi fallita o matta se sente la necessità e il desiderio di ricevere un aiuto psicologico: ha scritto tranquillamente a noi psicologi consulenti di questo sito senza pensare nulla di tutto ciò e parlare di persona con un nostro collega non assumerà un diverso significato, ma sarà solo indice della sua volontà di affrontare seriamente il problema e di non accontentarsi di una sua temporanea attenuazione.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.1k visite dal 20/05/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.