Anaffettività
Salve, Sono una ragazza di 32 anni fidanzata da 3 anni con un coetaneo. Abbiamo sempre vissuto uno storia di alti e bassi con forti crisi a causa di sue mancanze affettive e per la sua eccessiva formalità. Io al contrario sono una persona che da e dimostra tanto alle persone che ama. Sin dall'inizio della nostra storia mi sono imbattuta in una persona fredda, impostata e ripeto troppo formale con me con i suoi fratelli e con i suoi genitori, a volte mi è sembrato di aver un rapporto piu' che amoroso dire professionale. Oltre a questa sua formalità, un altro problema è la sua incapace di avere relazioni personali che non abbiamo uno scopo o interesse preciso per la sua carriera lavorativa, portandoci ad essere soli come coppia, premetto che vivendo in svizzera non è semplice farsi amicizie ma dal mio canto non ho avuto grossi problemi a trovarne.
E molto concentrato sul suo lavoro facendolo diventare quasi il suo unico argomento.
Ha un attenzione continua su come sono vestita pettinata e truccata, vorrebbe vedermi sempre ben vestita ed elegante, anche quando siamo in casa, come se fosse piu' attirato dalla mia estetica e non dalla mia persona.
Considerati i suoi atteggiamenti molte volte ho cercato di capire se avessero qualche legame con il suo passato ma si è quasi sempre rifiutato di parlarne.
Quando mi scrive per motivi organizzativi è sempre molto impostato come se stesse parlano con il suo capo, niente smancerie o frasi sdolcinati per concludere un messaggio a volte anche un "buona giornata tesoro ci vediamo a casa" mi basterebbe invece di un "grazie in anticipo per la tua risposta".
E' incapace di chiedere scusa, è testardo e con lui non si puo' discutere, le discussioni si fermano sempre con un NO secco o un suo disinteresse.
E' quasi sempre indifferente alle mie lacrime o alle mie sofferenze legate alla coppia o preoccupazioni familiari (mia madre è stata malata non è stato capace di starmi vicino)
Purtroppo non riesco ad accettare questa sua freddezza di sentimenti, ne ho sempre parlato con lui, la maggior parte delle volte non vuole ascoltarmi o cerca di dare la colpa alla sua professione, attribuendo questo tipo di atteggiamento a tutti gli ingegneri informatici. Sole quelle volte in cui ho preso la decisone di staccarmi da lui, sembra che si rendi conto e che inizi a riflettere vedendo nei suoi occhi pieni di lacrime la volontà di cambiare e vorrei che cambiasse soprattutto per il nostro bene come coppia e per il suo. Io cosi non sono serena mi sento bloccata, incapace di andare avanti, prendere decisioni per il nostro futuro, come sposarsi , avere dei figli pur sapendo che entrambi lo desideriamo fortemente ma io non potrei mai farlo se questo è il rapporto.
Questo consulto puo' sembrarvi uno sfogo, ma lo scopo per il quale ho deciso di rivolgermi a voi, é cercare di capire se sono esagerata e se quindi dovrei lavorare su me stessa o se dietro ai suoi atteggiamenti si cela un possibile problema.
Grazie per l'attenzione che mi dedicherete.
Ros
E molto concentrato sul suo lavoro facendolo diventare quasi il suo unico argomento.
Ha un attenzione continua su come sono vestita pettinata e truccata, vorrebbe vedermi sempre ben vestita ed elegante, anche quando siamo in casa, come se fosse piu' attirato dalla mia estetica e non dalla mia persona.
Considerati i suoi atteggiamenti molte volte ho cercato di capire se avessero qualche legame con il suo passato ma si è quasi sempre rifiutato di parlarne.
Quando mi scrive per motivi organizzativi è sempre molto impostato come se stesse parlano con il suo capo, niente smancerie o frasi sdolcinati per concludere un messaggio a volte anche un "buona giornata tesoro ci vediamo a casa" mi basterebbe invece di un "grazie in anticipo per la tua risposta".
E' incapace di chiedere scusa, è testardo e con lui non si puo' discutere, le discussioni si fermano sempre con un NO secco o un suo disinteresse.
E' quasi sempre indifferente alle mie lacrime o alle mie sofferenze legate alla coppia o preoccupazioni familiari (mia madre è stata malata non è stato capace di starmi vicino)
Purtroppo non riesco ad accettare questa sua freddezza di sentimenti, ne ho sempre parlato con lui, la maggior parte delle volte non vuole ascoltarmi o cerca di dare la colpa alla sua professione, attribuendo questo tipo di atteggiamento a tutti gli ingegneri informatici. Sole quelle volte in cui ho preso la decisone di staccarmi da lui, sembra che si rendi conto e che inizi a riflettere vedendo nei suoi occhi pieni di lacrime la volontà di cambiare e vorrei che cambiasse soprattutto per il nostro bene come coppia e per il suo. Io cosi non sono serena mi sento bloccata, incapace di andare avanti, prendere decisioni per il nostro futuro, come sposarsi , avere dei figli pur sapendo che entrambi lo desideriamo fortemente ma io non potrei mai farlo se questo è il rapporto.
Questo consulto puo' sembrarvi uno sfogo, ma lo scopo per il quale ho deciso di rivolgermi a voi, é cercare di capire se sono esagerata e se quindi dovrei lavorare su me stessa o se dietro ai suoi atteggiamenti si cela un possibile problema.
Grazie per l'attenzione che mi dedicherete.
Ros
[#1]
Cara Ros,
da quanto ci dice il suo ragazzo si è rivelato piuttosto anaffettivo, rigido e non empatico fin dall'inizio:
"Sin dall'inizio della nostra storia mi sono imbattuta in una persona fredda, impostata e ripeto troppo formale con me con i suoi fratelli e con i suoi genitori, a volte mi è sembrato di aver un rapporto piu' che amoroso dire professionale. (...) Un altro problema è la sua incapace di avere relazioni personali che non abbiamo uno scopo o interesse preciso per la sua carriera lavorativa, portandoci ad essere soli come coppia".
Mi pare di capire che lei invece sia una persona che non ha difficoltà ad esprimere le emozioni nè a creare legami disinteressati con gli altri.
La mia domanda quindi è: cosa l'ha attratta in un partner così diametralmente opposto a lei?
Nella sua infanzia ci sono state esperienze significative con una figura maschile altrettanto fredda o distaccata?
Non conoscendo il diretto interessato non so dirle da cosa possa dipendere questo insieme di caratteristiche, ma da quanto ci dice mi sembra chiaro che lei non pretende esagerate manifestazioni d'affetto e che il formalismo di lui non è qualcosa che non creerebbe problemi alla maggior parte delle ragazze.
Chiaramente la spiegazione che il suo fidanzato le dà, attribuendo il proprio atteggiamento al lavoro che svolge, non ha senso e se mai è vero il contrario: determinate caratteristiche di personalità portano a scegliere professioni che ben si aggradano a chi le possiede.
Le segnalo due libri dal tono semiserio sull'argomento, se avrà voglia di leggerli: "Gli ingegneri non vivono, funzionano!" e "Gli ingegneri non procreano, costruiscono!".
Il ragazzo non sbaglia nel dire che i suoi colleghi sono tutti simili a lui, ma questo non è un buon motivo per pensare che non ci sia alcun problema da risolvere.
da quanto ci dice il suo ragazzo si è rivelato piuttosto anaffettivo, rigido e non empatico fin dall'inizio:
"Sin dall'inizio della nostra storia mi sono imbattuta in una persona fredda, impostata e ripeto troppo formale con me con i suoi fratelli e con i suoi genitori, a volte mi è sembrato di aver un rapporto piu' che amoroso dire professionale. (...) Un altro problema è la sua incapace di avere relazioni personali che non abbiamo uno scopo o interesse preciso per la sua carriera lavorativa, portandoci ad essere soli come coppia".
Mi pare di capire che lei invece sia una persona che non ha difficoltà ad esprimere le emozioni nè a creare legami disinteressati con gli altri.
La mia domanda quindi è: cosa l'ha attratta in un partner così diametralmente opposto a lei?
Nella sua infanzia ci sono state esperienze significative con una figura maschile altrettanto fredda o distaccata?
Non conoscendo il diretto interessato non so dirle da cosa possa dipendere questo insieme di caratteristiche, ma da quanto ci dice mi sembra chiaro che lei non pretende esagerate manifestazioni d'affetto e che il formalismo di lui non è qualcosa che non creerebbe problemi alla maggior parte delle ragazze.
Chiaramente la spiegazione che il suo fidanzato le dà, attribuendo il proprio atteggiamento al lavoro che svolge, non ha senso e se mai è vero il contrario: determinate caratteristiche di personalità portano a scegliere professioni che ben si aggradano a chi le possiede.
Le segnalo due libri dal tono semiserio sull'argomento, se avrà voglia di leggerli: "Gli ingegneri non vivono, funzionano!" e "Gli ingegneri non procreano, costruiscono!".
Il ragazzo non sbaglia nel dire che i suoi colleghi sono tutti simili a lui, ma questo non è un buon motivo per pensare che non ci sia alcun problema da risolvere.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dott.ssa Massaro
Prima di tutto grazie mille per la sua risposta. Cioè che mi ha sempre avvicinata al mio ragazzo sono i punti in comune: l'amore per la natura, adoriamo entrambi la montagna, fare escursioni approfittare della calma e la tranquillità che la natura ci offre; la volontà di avere una famiglia, la voglia di costruire una vita insieme, il senso di stabilità, la sua capacità di affrontare le situazioni della vita in modo maturo.
Io fortunatamente ho avuto una famiglia piena d'amore ed è per questo che ne soffro tanto perchè vorrei continuare ad avere una vita piena d'amore. Io lo so che lui a suo modo mi ama, me lo dimostra anche giornalmente con i gesti, con una carezza un abbraccio un bacio ma alternati a cambi di espressione e rigidità se gli faccio una domanda banale o faccio una battuta stupida.
Ho paura di vivere la mia vita con lui perchè è incapace di stare vicino a persone che soffrono, ed é proprio perchè ho una famiglia unita che difronte ha problemi si unisce e si stringe ancora di piu',che ho troppa paura di non avere un appoggio se ho bisogno di lui.
Razionalmente so che dovrei valutare questi 3 anni passati insieme e prendere la decisione di vivere la mia vita senza di lui, ma non so per quale motivo ne sono incapace, ho provato a lasciarlo piu' volte ma continuo sempre a tornare da lui, pensando che prima o poi riusciremo a risolvere tutti i nostri problemi e arrivare ad avere un equilibrio.
Pensa che se lui riconosce il suo problema potremmo trovare una soluzione?
Grazie mille per l'attenzione che mi ha dedicato
Le auguro buona giornata
Ros
Prima di tutto grazie mille per la sua risposta. Cioè che mi ha sempre avvicinata al mio ragazzo sono i punti in comune: l'amore per la natura, adoriamo entrambi la montagna, fare escursioni approfittare della calma e la tranquillità che la natura ci offre; la volontà di avere una famiglia, la voglia di costruire una vita insieme, il senso di stabilità, la sua capacità di affrontare le situazioni della vita in modo maturo.
Io fortunatamente ho avuto una famiglia piena d'amore ed è per questo che ne soffro tanto perchè vorrei continuare ad avere una vita piena d'amore. Io lo so che lui a suo modo mi ama, me lo dimostra anche giornalmente con i gesti, con una carezza un abbraccio un bacio ma alternati a cambi di espressione e rigidità se gli faccio una domanda banale o faccio una battuta stupida.
Ho paura di vivere la mia vita con lui perchè è incapace di stare vicino a persone che soffrono, ed é proprio perchè ho una famiglia unita che difronte ha problemi si unisce e si stringe ancora di piu',che ho troppa paura di non avere un appoggio se ho bisogno di lui.
Razionalmente so che dovrei valutare questi 3 anni passati insieme e prendere la decisione di vivere la mia vita senza di lui, ma non so per quale motivo ne sono incapace, ho provato a lasciarlo piu' volte ma continuo sempre a tornare da lui, pensando che prima o poi riusciremo a risolvere tutti i nostri problemi e arrivare ad avere un equilibrio.
Pensa che se lui riconosce il suo problema potremmo trovare una soluzione?
Grazie mille per l'attenzione che mi ha dedicato
Le auguro buona giornata
Ros
[#3]
Utente
Ho dimenticato di menzionarle che i momenti in cui dimostra la sua vicinanza è quando siamo a letto prima di addormentarci e al risveglio, mi stringe mi abbraccia mi coccola, fosse per lui mi starebbe abbracciato tutta la notte. Come relaziona questi due momenti della giornata in cui è molto affettuoso con la sa anaffettività?
Grazie ancora
Ros
Grazie ancora
Ros
[#4]
E' possibile che lui sia più affettuoso nei momenti della giornata in cui riesce a lasciarsi più andare, quando il resto del mondo rimane fuori dalla porta e ci siete solo voi due.
A mio parere non è affatto necessario che lei lo lasci, come immagino qualcuno le abbia consigliato, ma piuttosto sarebbe davvero utile che chiedeste una consulenza psicologica di coppia per riuscire a migliorare la vostra relazione e anche ad ottenere un parere su quanto il comportamento del suo compagno sia eventualmente patologico e/o modificabile, per consentirvi di vivere entrambi in maniera più serena il vostro rapporto.
A mio parere non è affatto necessario che lei lo lasci, come immagino qualcuno le abbia consigliato, ma piuttosto sarebbe davvero utile che chiedeste una consulenza psicologica di coppia per riuscire a migliorare la vostra relazione e anche ad ottenere un parere su quanto il comportamento del suo compagno sia eventualmente patologico e/o modificabile, per consentirvi di vivere entrambi in maniera più serena il vostro rapporto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 14/05/2014.
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