Ho bisogno di uno psicologo?

Salve, sono una ragazza di 27 anni, frequento l'università e sono, teoricamente, vicina alla tesi. Nello studio però, come nella vita in generale, sono bloccata. Non seguo mai ciò che mi sono prefissata, ho molto tempo libero ma quando mi decido a fare qualcosa, che sia lo sport o studiare o altro, finisco sempre col trovare la scusa per rimandare. Rimando anche gli hobbies, non solo i doveri, e questa è la cosa che più detesto! Sono come paralizzata, il mio cervello lavora continuamente, programma, fissa scadenze...ma poi resto ferma. Vivo da tre anni una relazione che per forza di cose mi obbliga ad essere, tra i due, la persona più pacata e riflessiva e a sopportare spesso i malumori e il carattere "aggressivo" del mio ragazzo, che conduce una vita lavorativa altamente stressante. Mi sto impegnando anima e corpo per fargli comprendere che i suoi ritmi lo stanno trasformando nella persona che non era (o comunque stanno accentuando i suoi difetti) ma lui forse per orgoglio, forse per mancanza di lucidità ed obiettività, non riesce a capirlo e dà la colpa a me per i suoi comportamenti. Tutto questo insieme di cose mi schiaccia sempre di più. Agli occhi degli altri sono una persona positiva e solare, ed in fondo lo sono ed amo la vita con tutte le sue problematiche. Ma dentro di me c'è sempre, costantemente, un velo di tristezza e di inquietudine, che in alcuni periodi della mia vita mi ha messo a terra impedendomi di reagire. Vorrei imparare a gestire la forza che sono certa di avere dentro, da qualche parte.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2012 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
lei ci parla di due cose il blocco nelle attività (università, hobby) e la relazione col fidanzato.
Il blocco che sente potrebbe essere causato da un ansia che le impedisce di fare le cose che vorrebbe fare ma che per qualche motivo "si impedisce" di fare (ciò può essere legato a diverse cose: senso di colpa a fare qualcosa esclusivamente per se stessi, o ad esempio resistenza a diventare adulti ecc...).
La relazione col fidanzato sembra un pò un gioco reciproco che noi analisti transazionali chiamiamo "E' tutta colpa tua".
Poi ci parla di un altro elemento. La forza che sente di avere in sè e che al momento è ferma.
Ha bisogno di uno psicologo?
Questo può dirlo solo lei. Dipende da lei. Quanto i problemi di cui ci parla influiscono sulla sua qualità di vita?
Le dico comunque che con l'analisi transazionale è possibile riattivare la proprie energie interiori che a volte per vari motivi sono inattive. Le ho scritto poche cose sintetiche, ma spero tanto le saranno di aiuto.
Un caro saluto.
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Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la celere risposta. In effetti parlo di queste due cose che per ora sono quelle che principalmente influenzano in modo negativo la qualità della mia vita, ma se ci penso bene anche prima dell'università e della mia attuale relazione ho sempre avuto fin da bambina questa specie di malinconia "cronica" e la sensazione di voler cambiare tante cose di me, senza mai riuscire a farlo. Per questo non potrei dire che la mia qualità di vita sia peggiorata, ma ora più di prima sento il bisogno di migliorarla. La paura di crescere non c'è, anzi, sogno continuamente il giorno in cui grazie al lavoro che amo, otterrò la mia indipendenza. Non so molto sull'analisi transazionale, purtroppo non ho nemmeno la disponibilità economica per provare questa strada. Credo che, se troverò il coraggio, mi rivolgerò allo psicologo della asl...
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Utente
Utente
Cercando su internet informazioni sull'analisi transazionale e sul "tutta colpa tua" si apre un mondo. Sono rimasta colpita da una spiegazione del "gioco" che sostiene che questo venga messo in atto anche per trovare costantemente conferma nel rapporto e nei ruoli. Senza saperlo, dico da sempre al mio ragazzo che le sue sfuriate sembrano quasi un modo per rassicurarsi sul fatto che lui è quello forte e io quella paziente. Allo stesso tempo, io sopporto il tutto solo perché so che in fondo questo atteggiamento nasconde un suo disagio e non una reale rabbia nei miei confronti. Il punto è che a me il "gioco" non piace, mentre lui ne trae forza e conferme. So che tramite consulto telematico non si arriva ad una svolta, ma la ringrazio per avermi fatto conoscere teorie di cui non ero a conoscenza.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2012 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Sono certa che anche lo psicologo dell'asl potrà darle l'aiuto che cerca.
Un caro saluto