Il mio fidanzato, figlio di divorziati.
Buongiorno,sono fidanzata da un anno con un ragazzo dolcissimo e tanto caro col quale avrei seriamente intenzione di formare una famiglia.Negli ultimi mesi però ho notato che quando sono triste per i fatti miei lui anzichè starmi vicino si allontana, si chiude, si comporta come se fossi arrabbiata con lui. Si accorge del mio umore ma non mi appoggia. Sembra quasi disarmato, impotente, di fronte al mio disagio. Ho discusso già un paio di volte su questo argomento e si è dimostrato sinceramente dispiaciuto e ha ammesso che in effetti ho ragione, che non mi sta vicino abbastanza. Ancora l'altro ieri è successa la stessa cosa: ho problemi sul lavoro, gliene parlo spesso ma evita di chiamarmi se intuisce che sono molto giù. Io mi arrabbio tantissimo perché al contrario io gli sono stata sempre vicino e d'aiuto in ogni istante. C'è da dire che è un ragazzo molto particolare: ha la mia età e non ha mai avuto una storia prima di averla con me; penso che abbia avuto rapporti sessuali soltanto con prostitute. Prima di fare l'amore sono passati mesi e abbiamo avuto dei problemi. Fortunatamente mi ha dato retta quando gli ho consigliato di andare da uno specialista, perché secondo me era una questione mentale e infatti il dottore lo aveva tranquillizzato.
E' un ragazzo molto timido, insicuro, molto chiuso, con scarsa autostima. Io ho sempre cercato di non fargli pesare nulla, di aiutarlo, di valorizzarlo, perché è una bravissima persona, merita di essere amato. I suoi genitori si separarono quando lui era molto piccolo.
Il mio ragazzo non parla volentieri del suo passato. Suo papà è mancato molto presto e lui ne ha sofferto parecchio. Ancora adesso ama di più suo padre che sua madre.
Oggi abbiamo discusso sul perché non gli viene in mente di starmi vicino (non dico di risolvermi i problemi!)ogni qualvolta sa che non sto bene. Lui piange, si rende conto che è in torto, ma dice che ha un blocco, vorrebbe farmi sentire la sua vicinanza ma non ci riesce. Gli dispiace farmi soffrire perché so che mi ama, me lo dimostra in tanti altri modi. Ma io gli ho detto che ho bisogno di una persona che mi stia vicino sempre, nel bene e nel male. Come mi devo comportare?
E' un ragazzo molto timido, insicuro, molto chiuso, con scarsa autostima. Io ho sempre cercato di non fargli pesare nulla, di aiutarlo, di valorizzarlo, perché è una bravissima persona, merita di essere amato. I suoi genitori si separarono quando lui era molto piccolo.
Il mio ragazzo non parla volentieri del suo passato. Suo papà è mancato molto presto e lui ne ha sofferto parecchio. Ancora adesso ama di più suo padre che sua madre.
Oggi abbiamo discusso sul perché non gli viene in mente di starmi vicino (non dico di risolvermi i problemi!)ogni qualvolta sa che non sto bene. Lui piange, si rende conto che è in torto, ma dice che ha un blocco, vorrebbe farmi sentire la sua vicinanza ma non ci riesce. Gli dispiace farmi soffrire perché so che mi ama, me lo dimostra in tanti altri modi. Ma io gli ho detto che ho bisogno di una persona che mi stia vicino sempre, nel bene e nel male. Come mi devo comportare?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
sembrerebbe che il suo ragazzo ha paura dei problemi. Non sembra un caso dato la storia familiare. Forse ha appreso da piccolo che i problemi si risolvono con una separazione. Cerchi di comprenderlo. E lo rassicuri sul fatto che lei non lo vuole lasciare. Lui nel suo passato ha comunque sperimentato l'allontanamento da casa di uno dei genitori.
Se poi lei dovesse capire che il problema è più consistente cerchi magari di indirizzarlo da uno specialista psicoterapeuta come ha già fatto per il problema sessuale.
Saluti.
sembrerebbe che il suo ragazzo ha paura dei problemi. Non sembra un caso dato la storia familiare. Forse ha appreso da piccolo che i problemi si risolvono con una separazione. Cerchi di comprenderlo. E lo rassicuri sul fatto che lei non lo vuole lasciare. Lui nel suo passato ha comunque sperimentato l'allontanamento da casa di uno dei genitori.
Se poi lei dovesse capire che il problema è più consistente cerchi magari di indirizzarlo da uno specialista psicoterapeuta come ha già fatto per il problema sessuale.
Saluti.
[#2]
Forse questo ragazzo ha paura dei problemi perchè non mai visto trovare soluzioni, potrà migliorare con una psicoterapia,, diventare più sicuro, ma non può pretendere da lui che sia il prode cavaliere che tutto il tempo salva la fanciulla.. Che poi questi tipi possono essere scomodi, autoritari, decisionisti ...e neanche questo sempre ci piace..
Del resto questo lui mi sembra un uomo con molte qualità, innamorato davvero, cerchi di non essere esigente. take it easy insomma, i problemi possono essere vissuti con intelligenza ed equilibrio , nella normalità della vita .. anche questo è amore..
Cosa ne pensa ?
Del resto questo lui mi sembra un uomo con molte qualità, innamorato davvero, cerchi di non essere esigente. take it easy insomma, i problemi possono essere vissuti con intelligenza ed equilibrio , nella normalità della vita .. anche questo è amore..
Cosa ne pensa ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
se permette io vorrei invece parlare di Lei, che ha deciso di scrivere qui, e non necessariamente dei problemi del Suo fidanzato.
In tutto il Suo racconto emerge di continuo la frustrazione per non sentirsi "ascoltata" e sorretta adeguatamente. Lei inoltre riconosce di trovarsi in un periodo (solo lavorativo?) complicato, che appunto stimola malessere e ricerca di attenzioni.
Inoltre, cosa non da poco, Lei ha consigliato al fidanzato di rivolgersi ad uno specialista per risolvere il problema (solo di lui?) sessuale, contemplando quindi l'idea che per risolvere i problemi l'aiuto di un Professionista esterno è utile, giusto?
Ebbene, date queste premesse, mi chiedo cosa le impedisca a questo punto di chiedere Lei, per sé, un aiuto psicologico. Continuare a fare questo tipo di richiesta al fidanzato, che evidentemente non è in grado di sostenerla oggi (e continua a sentirsi frustrato per questo), potrebbe solo peggiorare l'equilibrio di coppia.
Cioè, il Suo atteggiamento di fronte ai problemi potrebbe apparire al fidanzato in questo modo: se ho problemi tu mi devi aiutare, se li hai tu devi rivolgerti a qualcuno di esterno per farti aiutare. Il che fa emergere un'idea, malcelata, che Lei sia quella "sana" della coppia, e lui quello grave.
Mi scusi se sono stato troppo diretto, ma provi a cambiare strategia (aiutarsi anzichè chiedere al fidanzato) e vedrà che cambieranno le condizioni.
se permette io vorrei invece parlare di Lei, che ha deciso di scrivere qui, e non necessariamente dei problemi del Suo fidanzato.
In tutto il Suo racconto emerge di continuo la frustrazione per non sentirsi "ascoltata" e sorretta adeguatamente. Lei inoltre riconosce di trovarsi in un periodo (solo lavorativo?) complicato, che appunto stimola malessere e ricerca di attenzioni.
Inoltre, cosa non da poco, Lei ha consigliato al fidanzato di rivolgersi ad uno specialista per risolvere il problema (solo di lui?) sessuale, contemplando quindi l'idea che per risolvere i problemi l'aiuto di un Professionista esterno è utile, giusto?
Ebbene, date queste premesse, mi chiedo cosa le impedisca a questo punto di chiedere Lei, per sé, un aiuto psicologico. Continuare a fare questo tipo di richiesta al fidanzato, che evidentemente non è in grado di sostenerla oggi (e continua a sentirsi frustrato per questo), potrebbe solo peggiorare l'equilibrio di coppia.
Cioè, il Suo atteggiamento di fronte ai problemi potrebbe apparire al fidanzato in questo modo: se ho problemi tu mi devi aiutare, se li hai tu devi rivolgerti a qualcuno di esterno per farti aiutare. Il che fa emergere un'idea, malcelata, che Lei sia quella "sana" della coppia, e lui quello grave.
Mi scusi se sono stato troppo diretto, ma provi a cambiare strategia (aiutarsi anzichè chiedere al fidanzato) e vedrà che cambieranno le condizioni.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Gentile Utente,
forse se il suo fidanzato avesse veramente una difficoltà, sarebbe lui stesso a scrivere o a chiedere una consulenza psicologica.
L'amore per i genitori e l'amore coniugale non devono per forza seguire una graduatoria, sono amori disgiunti, se lei si sente messa in seconda posizione, forse questo legame non è sufficientemente maturo oppure lei ha qualche lacuna che cerca di colmare con e dentro la sua coppia.
Il legame d'amore non è una psicoterapia o un sostegno psicologico…anche perché un rapporto basato sul bisogno, più che sul piacere, prima o poi si usura.
Se desiderate entrambi, una consulenza di coppia sarebbe indicata
forse se il suo fidanzato avesse veramente una difficoltà, sarebbe lui stesso a scrivere o a chiedere una consulenza psicologica.
L'amore per i genitori e l'amore coniugale non devono per forza seguire una graduatoria, sono amori disgiunti, se lei si sente messa in seconda posizione, forse questo legame non è sufficientemente maturo oppure lei ha qualche lacuna che cerca di colmare con e dentro la sua coppia.
Il legame d'amore non è una psicoterapia o un sostegno psicologico…anche perché un rapporto basato sul bisogno, più che sul piacere, prima o poi si usura.
Se desiderate entrambi, una consulenza di coppia sarebbe indicata
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Gentili Dottori,
Vi ringrazio per la consulenza così rapida, ho trovato un sito davvero serio e al quale mi rivolgerò in caso di necessità. Le vostre risposte mi hanno fatto riflettere anche su di me. Essendo lo spazio di scrittura limitato, non mi sono soffermata a descrivervi il mio carattere, ma mi sono concentrata sul problema che al momento ho riscontrato nella mia relazione. Mi sono comunque messa in discussione e ne ho parlato anche al mio fidanzato. Non sono la fanciulla che aspetta di essere salvata.. Me la sono sempre
cavata senza autocommiserazione e con molta forza di volontà.
Grazie ancora e buona giornata!
Vi ringrazio per la consulenza così rapida, ho trovato un sito davvero serio e al quale mi rivolgerò in caso di necessità. Le vostre risposte mi hanno fatto riflettere anche su di me. Essendo lo spazio di scrittura limitato, non mi sono soffermata a descrivervi il mio carattere, ma mi sono concentrata sul problema che al momento ho riscontrato nella mia relazione. Mi sono comunque messa in discussione e ne ho parlato anche al mio fidanzato. Non sono la fanciulla che aspetta di essere salvata.. Me la sono sempre
cavata senza autocommiserazione e con molta forza di volontà.
Grazie ancora e buona giornata!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 11/05/2014.
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