Bambino di 4 anni e mezzo escluso e deriso

buon giorno
mio figlio di 4 anni e mezzo da un po di tempo da quando a cambiato asilo ,notavo essere più nervoso allora io ogni giorno che esce da scuola gli chiedo informazione di come a giocato e con chi ,ma lui non vuole rispondermi solo una volta mi ha detto che lo prendono in giro ma non il motivo per cui lo fanno ,allora mia moglie informandosi a scuola gli viene detto che invece non e così che lui e un galletto che gioca con tutti e che quando non ce lo cercano, cosa che si e rivelata falsa ,dato che proprio ieri il bambino ha avuto una gita con la scuola dove era presente anche mia moglie e il quale si e accorta che lui andava dai compagni e veniva respinto e preso in giro da tutti quindi restava completamente in disparte seduto e in una posizione tutta storta,
alche mia moglie dato che lui ogni tanto ci dice che gioca con un bambino in particolare che si chiama aleandro che invece non e vero ,mia moglie chiede a questo bambino :perché non giocate con lui?? e il bambino gli risponde che e una cosa inutile sempre morto e altre belle parole.
premetto che mio figlio non vuole andare a scuola e a casa e anche fuori invece e molto vivace e intelligente fate conto che a 3 anni già sapeva leggere e scrivere correttamente sa usare i tablet e i computer.
le maestre non ci hanno mai comunicato che mio figlio stasse tutto il giorno isolato non ostante noi chiedevamo sempre se il bambino socializzasse, anzi dicevano che era socializzava e giocava con tutti ( mentendo) ,intanto abbiamo deciso di cambiarlo di scuola cosa che anche lui a manifestato e lo iscritto ad un corso di jiu jitsu
mi e caduto il mondo addosso perché il bambino che mi ha descritto mia moglie in quella circostanza non e mio figlio ,che cosa possiamo fare sono veramente in ansia e pentito di averlo fatto soffrire tutto questo tempo
grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Può succedere che i bambini, anche così piccoli, abbiano qualche difficoltà relazionale o d' integrazione nel gruppo, ma solitamente sono transitorie e le maestre dovrebbero facilitare l' inserimento.
Ottima la soluzione di fargli praticare dello sport, mediante il quale non sono si sentirà più forte, ma potenzierà l'appartenenza al gruppo.
Evitate, come genitori, di amplificare il disagio, altrimenti la vostra ansia, passerà al bambino.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
ma la mia scelta di non mandarlo più a scuola e cambiare istituto le sembra una scelta giusta?
dato che la maestra non ci teneva accorrente del suo disagio anzi ci raccontava tutto il contrario.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Dal punto di vista delle maestre si, mi sembrano inattendibili, dal punto di vista del bambino no.

Noi genitori, solitamente, tendiamo a proteggere i nostri figli, evitando loro frustrazioni di ogni genere, ma le difficoltà aiutano a crescere ed a temprarsi; se lo toglie da ogni attività che gli crea dolore, non imparerà a confrontarsi con le sue difficoltà
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Non molto professionali queste insegnanti che forse sdrammatizzano un pò perchè pensano che alle frustrazioni si reagisce e però stanno anche usando una strategia difensiva, tanto per non avere problemi..
Il bambino va incoraggiato, valorizzato, magari provi ad invitare qualcuno di quei bambini a casa, per la merenda, li guardi giocare.. divide et impera..con calma, senza farsi prendere dall'angoscia..Coa piace fare a suo figlio ? disegnare , costruire col lego, giocare col cane, pensi a cosa può renderlo.. interessante.. agli occhi dei compagni..
Però fin da piccoli.. in guerra come in guerra..!!
Come sono le altre mamme ''?
Le faccio molti auguri di serenità..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
intanto grazie per la vostra disponibilità.
non penso proprio che qualcuno di quei bimbi voglia venire a casa con mio figlio ,dato che lo rifiutano totalmente ,nonostante mio figlio continua ad avvicinarsi a loro ,per partecipare ai giochi ,e mi continua a dire che gli vuole bene e sono amici suoi.
come sono le altre mamme non lo so proprio ,ma so sempre da quello che mi riferisce mia moglie che qualcuno dei padri di questi bimbi non sono certo dei principi.
per quanto riguarda mio figlio a lui piace giocare sia con le macchinine che con dei peluche che a lui,pero devo pure dire che quando gioca con me o mia moglie tende sempre a primeggiare e a voler vincere sempre lui ,ma con gli altri bimbi mi sembra un po sottomesso ,cosa che ho notato anche quando andiamo in vacanza ,dente sempre a farsi sottomettere da bambini con magari 1 annetto i più di lui .
ora il mio dubbio e devo continuare a farlo andare a scuola pur sapendo che lui non vuole andarci, e che passera tutto il giorno da solo a essere respinto e deriso da tutti?
con la maestra che evidentemente se ne frega di farlo inserire?
ps:lui e un bambino molto socievole anche quando usciamo e sempre lui ad andare da altri bambini per giocarci, anche se molto spesso gli altri bimbi non lo accettano..
ora la cosa che più infastidisce e che la sua maestra per tutto l'anno non ci abbia detto di questo problema,creando questo disagio a mio figlio per un'anno, evidentemente perché essendo una scuola privata non vuole perdere questa mensilità .
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Provi a parlare col direttore.. nessuno vuole avere.. grane. . voglio sperare che queste insegnanti.. ottimiste ..abbiano pensato.. che è un momento, poi si inserisce.. ci vuole un pò di tempo.. .. speriamo..
Cerchi di rassicurare questo bambino, valorizzandolo.. e calma soprattutto, che l'ansia si trasmette..
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Utente
Utente
ma il bambino e tranquillissimo e sempre allegro e non sta mai fermo , solo che mi dice che la scuola gli fa schifo e non vuole andarci , dei bambini invece mi dice che sono amici suoi , e comunque non racconta niente di quello che fa a scuola.
mia moglie a parlando con la maestra perché la direttrice dopo 5 minuti e andata via , la maestra dice che ci puo assicurare che il bambino e abbastanza inserito e che gioca con tutti ,e deve richiamarlo perché non sta mai fermo e che viene cercato quando non ce ,cosa che invece in quella famosa gita scolastica ci e risultato tutto il contrario .
ora la maestra dice che vuole che gli portiamo il bimbo a scuola .
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Utente
Utente
oggi finalmente mi ha detto che a scuola non gioca con nessuno e gioca da solo tutto il giorno,
e certo che da settembre che va in questa scuola , e mio figlio e u bambino che va sempre lui da gli altri bambini per giocare, possibile che la maestra non si sia mai accorta di nulla??
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Dr.ssa Chiara Aiello Psicologo, Psicoterapeuta 36
Caro Signore

leggo nelle sue parole un profondo dolore, causato dall'immagine di suo figlio emarginato e deriso.
E' necessario, qualunque siano poi le decisioni che prenderete per il bambino, che lei e sua moglie facciate il punto non solo di come si sente il bambino, ma anche di come vi sentite voi sapendolo in un contesto che lo rifiuta.
Che immagini vi rimanda il pensarlo da solo, c'è qualcosa di comune anche nella vostra storia di bambini?
Mandare a scuola il proprio figlio è un atto di fiducia importante nei confronti delle persone, le insegnanti, che lo accolgono sotto la propria tutela. Se questa fiducia viene a mancare per qualche ragione, come è accaduto in questo caso, è giusto pensare a soluzioni alternative.

Vi invito però a riflettere che tenere a casa il bambino può dare a suo figlio un messaggio sbagliato, può viverla per esempio come una punizione rispetto al fatto di non riuscire a socializzare, oppure può rafforzare in lui la convinzione di non essere in grado di farlo ("mamma e papà non mi mandano più a scuola perché non sono capace di giocare con altri bambini).
Potreste trovare una mediazione, per esempio mandarlo a scuola solo al mattino e andarlo a riprendere prima del pasto, fino a che non troverete una sistemazione alternativa.

Vista anche l'età del bambino la invito ad informarsi se nella sua città esistono percorsi di psicomotricità, davvero utili in casi di difficoltà emotive, come quella che ci ha raccontato.

Cari saluti

Dr.ssa Chiara Aiello
www.chiaraaiello.it

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Utente
Utente
il bambino e abbastanza socievole da qualche settimana va in palestra 3 volte a settimana ripeto che e sempre lui ad andare dai bambini e fare la prima mossa per giocarci insieme anche quando viene rifiutato lui insiste ,in quanto all'orario già noi lo andavamo a prendere verso le 12:30.
poi mi sembra un po impossibile che in un'anno non sia riuscito a socializzare con nessuno ,lui midicd che vuole andare nella vecchia scuola ,poi non so se sia successo altro perché come già detto lui non dice nulla.
per quanto riguarda la mia esperienza scolastica quando ero bambino ,in questa stessa scuola o passato più di 5 anni e i colpi di mestolo di legno e schiaffi non si contavano e altre punizioni erano all'ordine del giorno, ma a quei tempi i bambini non venivano creduti,infatti io ero contrario a scriverlo in questa scuola ,ma dato che il personale e la gestione era totalmente cambiata mi sono fatto convincere , ribadisco che si tratta di una scuola privata .
ora io non so se sia successo dell'altro anche perché il bambino i primi mesi andava tranquillamente a scuola e mangiava pure li poi sarà successo qualcosa perché non ha più voluto mangiare a scuola e non vuole più andarci.
noi comunque non gli abbiamo detto che stato ritirato da scuola ma che ci sono le vacanze e la scuola e chiusa
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Dr.ssa Chiara Aiello Psicologo, Psicoterapeuta 36
Caro Signore,

nelle sue parole emerge chiaramente che il rapporto di fiducia con la scuola di suo figlio sia irrimediabilmente compromesso. Mi rendo anche conto di quanto sia difficile per lei tollerare che la sorte toccata a lei da piccolo venga ripetuta, anche se con modalità differenti, su suo figlio.
Voglio però darle un rimando positivo, lei dice "a quell'epoca i bambini non venivano creduti".
Ora invece da padre lei ha fatto un buon lavoro con suo figlio, osservandolo con attenzione, cosa che le ha consentito di accorgersi dei campanelli di allarme lanciati dal bambino.

Cerchi di tranquillizzarsi, non sproni eccessivamente il bambino a socializzare, né lo pressi con domande su quello che è successo a scuola. In un ambiente familiare sereno riuscirà a rielaborare l'esperienza e magari più avanti col tempo i racconti a riguardo diventeranno spontanei.

Ottimo accompagnarlo in contesti di socializzazione tra pari come la palestra, la biblioteca, la ludoteca, così che possa fare esperienze positive.

Le consiglio di informarsi anche sulle scuole comunali/statali esistenti sul vostro territorio in modo da poter operare una scelta quanto più possibile ragionata per il prossimo anno.
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Utente
Utente
infatti già stavamo pensando di portarlo ad una scuola penso sia comunale ,sempre se riusciamo ad iscriverlo dato che si ci doveva pensare a gennaio.
comunque non sono io ad spronarlo a socializzare lo fa già di suo (magari troppo),
ecco perche mi sembra difficile che in un'anno non sia riuscito ad allacciare amicizia con nessuno a scuola.
fuori e tutto un'altro bambino gioca e si diverte insieme a i suoi coetanei anche più grandi .
spero solo che non sia successo qualcosa di più grave .
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Buona idea, caro utente, lo iscriva ad una scuola pubblica, per poter uscire da questo tunnel sia lei che il suo bambino.. è molto comprensibile che da parte dei genitori ci siano delle preoccupazioni , ma cerchiamo anche di uscirne ora , il bambino ha molte risorse, in un clima scolastico più sereno si sentirà meglio e sarà più felice..
Cari auguri..