La ferita dei non amati
gentili dottori,
per un po', ho seguito una terapia non direttiva, su modello rogersiano.
mi ha insegnato qualcosa, ma non so se sto riuscendo ad applicarlo.
condivido il pensiero di carl rogers, che ritiene fondamentale, per il cambiamento, accettarsi per come si è, e non desiderare di essere qualcos'altro.
io, tanto per farvi capire che persona sono, rientro bene nel quadro del disturbo evitante, ed ho un problema estremamente grave di autostima.
da quel poco che so di psicologia, credo che molto dipenda da problemi di amore materno in tenera età, e cose del genere.
suppongo che, come tanti, io abbia dentro una voragine incolmabile che mi porta a dipendere dal giudizio degli altri.
le ho provate un po' tutte. terapie, farmaci, letteratura orientale. ciò che vorrei chiedere a voi, che siete del ramo, è questo: questa ferita, questo segno profondo, questa - come l'ho definita - voragine incolmabile, è un qualcosa di guaribile? sono cinque anni che ci lavoro, ma ancora non mi amo abbastanza, ed ancora non ho autostima. mi sembra davvero difficile accettare me stesso, il mio corpo, il mio vissuto, le mie paure.
ma qualcuno, ci è mai riuscito? pensateci bene... qualcuno con problemi di questa entità e gravità, ha mai terminato la terapia con voi, cambiando veramente?
è possibile amare sé stessi se nessuno ce lo ha insegnato?
per un po', ho seguito una terapia non direttiva, su modello rogersiano.
mi ha insegnato qualcosa, ma non so se sto riuscendo ad applicarlo.
condivido il pensiero di carl rogers, che ritiene fondamentale, per il cambiamento, accettarsi per come si è, e non desiderare di essere qualcos'altro.
io, tanto per farvi capire che persona sono, rientro bene nel quadro del disturbo evitante, ed ho un problema estremamente grave di autostima.
da quel poco che so di psicologia, credo che molto dipenda da problemi di amore materno in tenera età, e cose del genere.
suppongo che, come tanti, io abbia dentro una voragine incolmabile che mi porta a dipendere dal giudizio degli altri.
le ho provate un po' tutte. terapie, farmaci, letteratura orientale. ciò che vorrei chiedere a voi, che siete del ramo, è questo: questa ferita, questo segno profondo, questa - come l'ho definita - voragine incolmabile, è un qualcosa di guaribile? sono cinque anni che ci lavoro, ma ancora non mi amo abbastanza, ed ancora non ho autostima. mi sembra davvero difficile accettare me stesso, il mio corpo, il mio vissuto, le mie paure.
ma qualcuno, ci è mai riuscito? pensateci bene... qualcuno con problemi di questa entità e gravità, ha mai terminato la terapia con voi, cambiando veramente?
è possibile amare sé stessi se nessuno ce lo ha insegnato?
[#1]
Rileggendo la sua ultima richiesta di consulto:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/412790-verginita-da-adulti.html
mi sembra che i colleghi siano stati abbastanza esaustivi.
Le sue domande rimarcano le medesime tematiche e i dubbi sulla possibilità di un cambiamento legata alla motivazione di base.
Se non ha trovato giovamento dalla terapia seguita in passato dovrebbe rivolgersi ad un'altro psicoterapeuta. La mancanza di autostima e i tratti di personalità evitante possono essere trattati anche con una certa efficacia, ci vuole semplicemente del tempo (quanto tempo? Dipende da lei).
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/412790-verginita-da-adulti.html
mi sembra che i colleghi siano stati abbastanza esaustivi.
Le sue domande rimarcano le medesime tematiche e i dubbi sulla possibilità di un cambiamento legata alla motivazione di base.
Se non ha trovato giovamento dalla terapia seguita in passato dovrebbe rivolgersi ad un'altro psicoterapeuta. La mancanza di autostima e i tratti di personalità evitante possono essere trattati anche con una certa efficacia, ci vuole semplicemente del tempo (quanto tempo? Dipende da lei).
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
Anche io, come il Collega, le suggerisco di seguire altri percorsi, forse la terapia fatta non era adatta a lei.
Le allego qualche lettura sulla ferita dei non amati e sulla mancanza d' amore
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Anche io, come il Collega, le suggerisco di seguire altri percorsi, forse la terapia fatta non era adatta a lei.
Le allego qualche lettura sulla ferita dei non amati e sulla mancanza d' amore
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.6k visite dal 11/05/2014.
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