Madre soffocante

Mia madre (ho 47 anni e due figli) continua a tormentarmi con messaggi su telefono e email che spiegano sempre il suo disappunto per qualsiasi cosa io faccia (della quale lei viene a conoscenza poiché tra l'altro vive nel mio stesso stabile), a volte anche minacciandomi (come si fa, a mio parere anche erroneamente, con i bambini piccoli, con frasi del tipo: Non ti permettere a raccontare più quelle cose sul mio conto (a lei piacerebbe che la gente ascoltasse solo le sue versioni fantasiose) o ti taglio la lingua. Ho cercato di spiegarle che la vita è mia e che non dovrebbe mettersi impicciarsi di ciò che mi riguarda, ma lei è convinta che una madre debba sempre mettere il naso negli affari dei figli fino alla sua dipartita (o quella dei figli, naturalmente)
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Dr. Sandro Lingua Psicologo 47 2
Gentile utente,
lei come vive queste cose?
Quali sono i riflessi sulla sua vita e sul suo stato emotivo?

Cordialmente

Dr. Sandro Lingua
psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
perfezionato in sessuologia clinica

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ma lei è convinta che una madre debba sempre mettere il naso negli affari dei figli fino alla sua dipartita..<<
ovviamente non può essere così, ma mi sembra evidente che tra di voi non c'è stata una vera e propria "separazione" e non vengono rispettati i naturali confini che dovrebbero sussistere tra i due piani generazionali.

Questi meccanismi sono alimentati da entrambi. Sua madre si intromette nella sua vita privata nella misura in cui lei continua a permetterlo.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,
forse finora Lei glielo ha permesso?
Talvolta succede che per anni la figlia faccia ... la figlia nonostante l'età, ma a un certo punto raggiunga un grado tale di maturazione da volersi sganciare. Però la madre, che non ha fatto lo stesso percorso, non è proprio d'accordo!
Talvolta invece si tratta del modo che la madre ha di concepire la propria funzione: madre per sempre! D'accordo, ma anche ... madre pensionata, dove la madre c'è ma solo quando la figlia lo richiede.
Occorre molta costanza per modificare i meccanismi delle relazioni, e anche qualche sofferenza da ambedue le parti. Tuttavia Lei persista nel definire i confini del Suo territorio. E' la Sua garanzia per poter essere adulta.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente quali sono i suoi tentativi di sottrarsi a questa situazione? Forse dovrebbe prenderli in esame e cercare di comprendere cosa non sta funzionando e correggere il tiro. A volte, in queste situazioni, un lavoro di problem solving con uno specialista psicologo può essere utile.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
In una relazione si e' in due. Entrambi le componenti di tale 'diade' cooperano ad istituire e mantenere il rapporto.
Premetto cio' per farla riflettere su quanto lei che scrive ritenga tali atteggiamenti di sua madre sgradevoli si ma legittimi.
Un'altra domanda: da bambina come accettava le modalita' educative di sua madre? Pensa che esse l'abbiano 'aiutata' in qualche modo nella sua vita?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Egregi dottori,
Innanzitutto ringrazio tutti per aver prontamente risposto ad una mia "richiesta" di aiuto. Purtroppo tutta questa situazione non la vivo serenamente poiché mi rendo conto che ogni volta che leggo i suoi messaggi o email mi viene un groppo in gola e respiro a fatica. Ho cercato di spiegare in passato in mille modi che deve farsi i fatti suoi ma lei rimane fermamente convinta di dover applicare i suoi "metodi correttivi ed educativi" ancora su di me. Ora non rispondo più ai suoi messaggi. I metodi educativi di mia madre sono stati molto rigidi: io e mio fratello prendevamo botte in continuazione anche con spazzole con i chiodi o cucchiai di legno. E anche per futili motivi: lei il pomeriggio non riusciva a riposare a causa dei nostri giochi un po' chiassosi. Da sempre mi ha fatta sentire un "mostro" per come ho vissuto la mia adolescenza, per come faccio la mamma e una "prostituta" per come vivo la mia vita di donna. Non è tranquillissima nei suoi rapporti con mio padre e mio fratello ma io sembro essere da sempre il suo "bersaglio" preferito. Per concludere i metodi educativi di mia madre sono sempre stati indirizzati nel voler fare di me quello che lei voleva. Io che chiaramente non sono un oggetto ma un individuo pensante e con la sua personalità non sempre mi sono lasciata "plasmare". E più mi ribellavo e più lei ci dava dentro con la convinzione che ero una " ribelle e incosciente" e che ancora di più andavo punita e (ad usare parole sue) "raddrizzata".
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora, mi dispiace che la sua giovinezza sia stata cosi' dura e abbia portato con se' delle conseguenze ancora dolorose nell'attuale.
Pero' cara signora, vorrei suggerirle di prendere in esame il pensiero che il rapporto con sua madre sia stato e sia ancora un rapporto vittima-carnefice piu' che un rapporto madre-figlia e che in quanto tale debba essere elaborato e compreso perche' lei possa superarlo.
Non e' "dicendo" semplicemente a sua madre delle sue opinioni che dentro di lei (che ci scrive ) potra' mutare questa rappresentazione .
Si faccia coraggio e si rivolga ad una terapeuta (meglio donna).. e ci faccia avere sue notizie!
Auguri vivissimi cara signora.
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Utente
Utente
Gent. ma Dott. ssa Esposito,

grazie per aver compreso che mia madre non si blocca certo davanti al mio "rifiuto" di volermi far guidare da lei e che a nulla sono valsi anni di discussioni sull'argomento. Lei è il tipo che ho beccata con le mani sul cofano della mia auto per vedere se fosse caldo e io fossi appena rientrata con i miei figli a casa. Le dirò di più: lei è il tipo che verificava i chilometri percorsi dall'auto di mio padre per controllare che andasse "dritto" al lavoro o meno. E' il tipo che quando uscivo con gli amici mi vedevo spuntare all'improvviso "orgogliosa, nervosa e incattivita" perché avevo una sigaretta in mano o ero in intimità col fidanzatino. Una donna che ha vissuto e vive con la cultura del sospetto, che si sente sempre tradita.

Una domanda per curiosità: perché mi consiglia un terapeuta donna?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Per fronteggiare il suo "fantasma". Questa rappresentazione del femminile cosi' persecutoria che vive a sua psiche.
Mi faccia sapere,!