Disturbi psichici
Buongiorno. Mi chiamo Angela ed ho 18 anni. Il mio problema,se così si può definire,sono dei disturbi psicologici,ovvero moltissime volte parlo e ho parlato sin da piccola con persone immaginarie che ho visto in film o libri o serie tv che in realtà non vedo,ma mi sono data una spiegazione,cioè che ci sia un impedimento nel nostro mondo e quindi non posso vederle,ma ci sono. Questo perché sin da piccola volevo scappare dalla realtà,andare in un luogo dove posso essere felice. La mia infanzia è stata gioiosa,ma dalle scuole medie,che ho subito attacchi lievi di bullismo (cioè non mi hanno picchiata,ma minacciata) non sono più la stessa. Ho ansie molto intense che mi fanno scappare dagli ostacoli,non riesco a ricordare bene le cose,moltissime le dimentico e non il perché,non riesco nemmeno a sfruttare bene le mie doti intellettive (a questo motivo ho fatto delle ricerche sui nati prematuri,perché io sono nata al 7 mese di gravidanza ed ero 1 kg). Non mi sento felice e mi provoco dolore perché penso di meritarmelo,non sento piacere nel farlo,ma penso davvero di essere sbagliata e di meritarmi tutto il dolore. Non so perché io abbia queste cose,questi "problemi"...so solo che non riesco più a vivere così,vorrei rimediare. Grazie per la pazienza,buona giornata. Cordiali saluti!
[#1]
Gentile ragazza,
fuggire dalla realtà, per entrare in un mondo di fantasia, è una reazione molto comune. Molti utilizzano questo meccanismo quando non riescono ad affrontare i problemi che la vita gli pone, perché non si reputano capaci di farlo o, al momento, non hanno le risorse.
Bisognerebbe valutare meglio la situazione per essere utili ed esaustivi. Capire il suo mondo relazionale (rapporto con i genitori, con i coetanei, con altre figure significative), il modo in cui percepisce se stessa, le sue motivazioni per il futuro.
Credo che sarebbe importante rivolgersi ad uno psicologo di persona.
Spesso il "fai da te" tende a mantenere il problema.
Restiamo in ascolto
fuggire dalla realtà, per entrare in un mondo di fantasia, è una reazione molto comune. Molti utilizzano questo meccanismo quando non riescono ad affrontare i problemi che la vita gli pone, perché non si reputano capaci di farlo o, al momento, non hanno le risorse.
Bisognerebbe valutare meglio la situazione per essere utili ed esaustivi. Capire il suo mondo relazionale (rapporto con i genitori, con i coetanei, con altre figure significative), il modo in cui percepisce se stessa, le sue motivazioni per il futuro.
Credo che sarebbe importante rivolgersi ad uno psicologo di persona.
Spesso il "fai da te" tende a mantenere il problema.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
>>..cioè che ci sia un impedimento nel nostro mondo e quindi non posso vederle,ma ci sono..<<
questo assomiglia di più ad un "pensiero magico" di natura ansioso-ossessiva, sempre ammesso che lei abbia una consapevolezza di questa incongruenza. Talvolta i bambini possono usare l'immaginazione per creare dei personaggi fittizi, spesso a scopo compensatorio, ma alla sua età sarebbe il caso di prendere delle distanze da questo meccanismo di pensiero proprio perché non è più "funzionale" (sempre ammesso che lo sia stato in passato).
>>..e mi provoco dolore perché penso di meritarmelo..<<
cosa intende dire? In che modo si provoca questo dolore?
questo assomiglia di più ad un "pensiero magico" di natura ansioso-ossessiva, sempre ammesso che lei abbia una consapevolezza di questa incongruenza. Talvolta i bambini possono usare l'immaginazione per creare dei personaggi fittizi, spesso a scopo compensatorio, ma alla sua età sarebbe il caso di prendere delle distanze da questo meccanismo di pensiero proprio perché non è più "funzionale" (sempre ammesso che lo sia stato in passato).
>>..e mi provoco dolore perché penso di meritarmelo..<<
cosa intende dire? In che modo si provoca questo dolore?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Ex utente
Il rapporto con la mia famiglia non è dei migliori,cioè non sono molto in sintonia con i miei genitori. Come amicizie ho avuto delle delusioni in passato,sono stata semplicemente usata e poi buttata via. La stessa cosa è successa in ambito sentimentale...adesso sono impegnata in una nuova relazione e il mio attuale fidanzato desidera aiutarmi,perché nota che non sto nella totale calma e nel mio totale equilibrio. Mi arreco dolore graffiandomi fino a che non sento del male...forse sono dovute da crisi nervose.
[#4]
>>Mi arreco dolore graffiandomi fino a che non sento del male..<<
l'autolesionismo non è semplicemente collegato a delle crisi nervose, ma spesso nasconde aspetti di personalità più profondi che meriterebbero una valutazione accurata.
Gestire il dolere del corpo talvolta può essere semplice se paragonato alla difficoltà nel gestire l'emotività all'interno delle relazioni affettive, forse è questo uno dei motivi che la porta a graffiarsi.
l'autolesionismo non è semplicemente collegato a delle crisi nervose, ma spesso nasconde aspetti di personalità più profondi che meriterebbero una valutazione accurata.
Gestire il dolere del corpo talvolta può essere semplice se paragonato alla difficoltà nel gestire l'emotività all'interno delle relazioni affettive, forse è questo uno dei motivi che la porta a graffiarsi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 08/05/2014.
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