Forti atti di panico
Buongiorno, da diversi anni soffro di attacchi di ansia e di panico. Dopo le prime paure, scartati altri problemi "fisici" con visite cardiologiche e neurologiche (tutto nella norma) e una volta acquisita la consapevolezza di cosa si trattava, sono riuscita a "gestire" la situazione.
Ultimamente, però, sono tornati gli attacchi di panico, più forti e frequenti, tra l'altro accompagnati da tantissime (e paurose) extrasistole. Le ultime visite al pronto soccorso per capire se si trattava di un problema cardiaco hanno sempre dato come esito "forte ansia", dicendo che le extrasistole sono fisiologiche e conseguenza dell'ansia.
Gestivo gli attacchi di panico, ma ora la presenza delle extrasistole (causate dall'ansia) ha peggiorato tutto e mi trovo in un circolo vizioso. Non capisco se è l'ansia che provoca le extrasistole o viceversa, ho perso qualche chilo (ero già sottopeso), ciò comporta che percepisco maggiormente ogni battito cardiaco (e ogni battito mancato), mi prende l'ansia perchè credo di aver problemi al cuore e non riesco più a riprendere i chili persi (il che mi crea ansia e siamo a punto daccapo).
Vorrei superare questo momento, perchè riesco a gestire l'attacco di panico, ma il cuore che perde battiti no. Mi dicono che dipende dall'ansia, vorrei capire se c'è qualche modo per superare questo problema.
Quando avevo circa 20 anni sono andata da uno psicologo, ma non sono riuscita a risolvere il problema ed ho interrotto le sedute (ne avrò fatte una ventina).
All'occorrenza (quando mi vengono le extrasistole), prendo una pastiglia di xanax da 0,25. Capisco che probabilmente avrei bisogno di un aiuto psicologico, ma vorrei capire se sono cose che effettivamente si possono superare o meno e, in linea di massima (sicuramente è soggettivo) che tempistiche servono.
Premetto che non ho alcun problema, sono felicemente sposata da un anno, ho un lavoro che mi piace molto, ho una bella famiglia unita..non capisco cosa possa provocarmi quest'ansia.
Vi ringrazio per l'ascolto.
Ultimamente, però, sono tornati gli attacchi di panico, più forti e frequenti, tra l'altro accompagnati da tantissime (e paurose) extrasistole. Le ultime visite al pronto soccorso per capire se si trattava di un problema cardiaco hanno sempre dato come esito "forte ansia", dicendo che le extrasistole sono fisiologiche e conseguenza dell'ansia.
Gestivo gli attacchi di panico, ma ora la presenza delle extrasistole (causate dall'ansia) ha peggiorato tutto e mi trovo in un circolo vizioso. Non capisco se è l'ansia che provoca le extrasistole o viceversa, ho perso qualche chilo (ero già sottopeso), ciò comporta che percepisco maggiormente ogni battito cardiaco (e ogni battito mancato), mi prende l'ansia perchè credo di aver problemi al cuore e non riesco più a riprendere i chili persi (il che mi crea ansia e siamo a punto daccapo).
Vorrei superare questo momento, perchè riesco a gestire l'attacco di panico, ma il cuore che perde battiti no. Mi dicono che dipende dall'ansia, vorrei capire se c'è qualche modo per superare questo problema.
Quando avevo circa 20 anni sono andata da uno psicologo, ma non sono riuscita a risolvere il problema ed ho interrotto le sedute (ne avrò fatte una ventina).
All'occorrenza (quando mi vengono le extrasistole), prendo una pastiglia di xanax da 0,25. Capisco che probabilmente avrei bisogno di un aiuto psicologico, ma vorrei capire se sono cose che effettivamente si possono superare o meno e, in linea di massima (sicuramente è soggettivo) che tempistiche servono.
Premetto che non ho alcun problema, sono felicemente sposata da un anno, ho un lavoro che mi piace molto, ho una bella famiglia unita..non capisco cosa possa provocarmi quest'ansia.
Vi ringrazio per l'ascolto.
[#1]
"...vorrei capire se c'è qualche modo per superare questo problema..."
Gentile signora,
dovrebbe tornare da uno psicologo che sia anche psicoterapeuta.
Può dirci qualcosa in più sul trattamento effettuato in passato?
Si trattava di una psicoterapia?
Di quale orientamento?
Quali erano gli obiettivi?
Gentile signora,
dovrebbe tornare da uno psicologo che sia anche psicoterapeuta.
Può dirci qualcosa in più sul trattamento effettuato in passato?
Si trattava di una psicoterapia?
Di quale orientamento?
Quali erano gli obiettivi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Purtroppo non so dirvi molto sul trattamento effettuato in passato. Erano dei semplici incontri dove la psicologa mi faceva delle domande riguardo alla mia vita, alle persone che mi stavano intorno ed al rapporto che avevo con queste ultime. Si parlava in generale della mia vita. Il motivo per cui ho interrotto è stato proprio perchè non mi sembravano incontri volti a risolvere il mio problema. Nel primo incontro avevo spiegato che il motivo per cui andavo era risolvere questi problemi d'ansia.
I primi due incontri mi hanno aiutata perchè mi hanno ho capito che tutti i miei "sintomi" erano classici disturbi d'ansia e che molte altre persoone ne soffrivano, che non ero sola.. ma dopo questo non ne ho più trovato utilità. Non so dirvi altro della terapia.
Cortesemente mi spiegate la differenza (pratica) tra psicologo e psicoterapeuta?
Grazie mille.
I primi due incontri mi hanno aiutata perchè mi hanno ho capito che tutti i miei "sintomi" erano classici disturbi d'ansia e che molte altre persoone ne soffrivano, che non ero sola.. ma dopo questo non ne ho più trovato utilità. Non so dirvi altro della terapia.
Cortesemente mi spiegate la differenza (pratica) tra psicologo e psicoterapeuta?
Grazie mille.
[#4]
Gentile Utente,
la differenza tra lo psicologo e lo psicoterapeuta consiste nell'ambito di intervento in cui il professionista può operare.
Lo psicologo è un laureato in Psicologia che, dopo un esame di Stato, è abilitato all'esercizio della Professione di Psicologo. Egli può dunque diagnosticare un disturbo psicopatologico, attraverso il colloquio clinico o i test di diverso tipo e livello, può occuparsi del sostegno psicologico, può anche NON occuparsi di clinica, ma di altri ambiti di intervento (es psicologia del lavoro, dello sport, ecc...)
Lo psicoterapeuta è lo psicologo specializzato in psicoterapia, cioè dopo l'abilitazione effettua un percorso formativo di 4 o 5 anni per diventare psicoterapeuta. E' lo psicoterapeuta che si occupa di curare la psicopatologia diagnosticata dal medico o dallo psicologo, anche non specializzato.
Detto questo, ritengo che abbia bisogno di tornare da uno psicologo psicoterapeuta. Per i disturbi d'ansia/panico, ecc... sono indicati gli approcci attivi e focalizzati come ad es. la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Può provare a cercare qui, per regione:
www.aiamc.it
www.sitcc.it
Cordiali saluti,
la differenza tra lo psicologo e lo psicoterapeuta consiste nell'ambito di intervento in cui il professionista può operare.
Lo psicologo è un laureato in Psicologia che, dopo un esame di Stato, è abilitato all'esercizio della Professione di Psicologo. Egli può dunque diagnosticare un disturbo psicopatologico, attraverso il colloquio clinico o i test di diverso tipo e livello, può occuparsi del sostegno psicologico, può anche NON occuparsi di clinica, ma di altri ambiti di intervento (es psicologia del lavoro, dello sport, ecc...)
Lo psicoterapeuta è lo psicologo specializzato in psicoterapia, cioè dopo l'abilitazione effettua un percorso formativo di 4 o 5 anni per diventare psicoterapeuta. E' lo psicoterapeuta che si occupa di curare la psicopatologia diagnosticata dal medico o dallo psicologo, anche non specializzato.
Detto questo, ritengo che abbia bisogno di tornare da uno psicologo psicoterapeuta. Per i disturbi d'ansia/panico, ecc... sono indicati gli approcci attivi e focalizzati come ad es. la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Può provare a cercare qui, per regione:
www.aiamc.it
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Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 07/05/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.