Ansia che peggiora
Salve, ho 21 e ultimamente la mia ansia sta aumentando. Ho paura di tutto! Sono continuamente preoccupata, tesa, e irascibile. Ho un problemino di salute che mi rende ulteriormente ansiosa, ma comunque è una cosa che si può risolvere. Non ho fiducia in nessuno. Temo sempre mi possa succedere qualcosa, e soprattutto osservo le persone che mi circondano, cercando di prevedere i loro comportamenti, credo sempre che qualcuno voglia raggirarmi. Agli occhi delle persone appaio inizialmente timida, sulle mie, ma quando mi conoscono dicono sempre che sono simpatica, socievole, sicura di me. Cose che io non penso di me. O per lo meno, a momenti mi ritengo determinata, forte, con grosse capacità, in altri momenti mi sento la pecora nera della società, che non sa fare niente e non serve a niente. Con le persone che non conosco non parlo, non faccio mai prime mosse, mi tengo alla larga. Sono molto silenziosa, mentre con chi ho confidenza parlo. Questo mi mette a disagio a lavoro (da 3 mesi) in ufficio, sono sempre in silenzio, non riesco proprio a parlare, non so cosa dire, e quando dico qualcosa mi sento stupida. Ritengo che questa "fobia sociale" derivi dalla famiglia. I miei genitori non mi hanno mai fatto mancare niente, ma da quando è nata la mia sorella più piccola (ci passiamo 7 anni) io sono cambiata totalmente. Mi sono sempre sentita messa in secondo piano, la figlia sbagliata, quella col caratteraccio, egoista e menefreghista. Probabilmente adesso lo sono davvero. Materialmente ho quello di cui ho bisogno, il minimo indispensabile. Ma quello che mi sento mancare è affetto. Mio padre è un tipo silenzioso. Mi parla solo per brontolarmi. Ci scontriamo e basta. Mia mamma è diversa, lei parla, è socievole, una brava persona, ma se qualcosa non va fa la "vittima" tirandosi le colpe addosso, sentendomi sempre io la causa di tutti i problemi. Forse lo sono, perchè le discussioni riguardano sempre me, il fatto che i miei vogliono che io aiuti in casa, cosa che faccio in piccola parte. La situazione è diventata pesante perchè ormai mi sento etichettata ed è troppo tardi per ricevere l'affetto che avrei voluto. Sono stata fidanzata 2 anni e mezzo, quando mi ha lasciata mi è crollato il mondo addosso. Mi sono accorta che lui mi ha dato quell'affetto che mi mancava, e adesso sono più nervosa di prima. I miei genitori mi chiedono di cambiare, di dare una mano in casa, non altro.. io però non riesco, massimo due giorni e torno quella di prima. Loro non sanno prendermi, non mi hanno mai capita, mi sento fuori luogo, incompresa, e mi sembra che sarà sempre così. Cosa posso fare? Non so neanche come esprimermi con loro..
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Gentile ragazza,
la sospettosita' è spesso indice di forte ansia ed è possibile che la tensione che prova sia legata, oltre che alle tensioni familiari, anche agli aspetti relazionali con i coetanei.
In ogni caso questa è solo un'ipotesi. Bisognerebbe valutare di persona approfondendo sia i meccanismi che stanno alla base della problematica (talvolta l'ansia "sociale e non" si struttura in circoli viziosi che la rendono stabile nel tempo) sia le ragioni pregresse che hanno contribuito a farla insorgere.
Restiamo in ascolto
la sospettosita' è spesso indice di forte ansia ed è possibile che la tensione che prova sia legata, oltre che alle tensioni familiari, anche agli aspetti relazionali con i coetanei.
In ogni caso questa è solo un'ipotesi. Bisognerebbe valutare di persona approfondendo sia i meccanismi che stanno alla base della problematica (talvolta l'ansia "sociale e non" si struttura in circoli viziosi che la rendono stabile nel tempo) sia le ragioni pregresse che hanno contribuito a farla insorgere.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Utente
La ringrazio, si sono troppo sospettosa. Controllo persino le micro espressioni facciali pur di capire cosa pensa l'altra persona.. la cosa che mi preoccupa e non capisco è il fatto che io mi renda conto di tutto, di quando esagero, del fatto che certe paure sono infondate. ma mi sento in balia di certe emozioni che riesco a controllare in minima parte solo quando le sto già provando. Ho provato ad assumere la valeriana+passiflora+biancospino. Non mi fanno effetto hahah! Mia mamma dice che sono io che non voglio l'affetto, che respingo tutti.. che sono fissata che tutti ce l'hanno con me.. Forse in parte è vero. E' tutta una questione mentale, ma come ha detto lei è un circolo vizioso e non so come uscirne, da sola. La ringrazio per la sua risposta!
[#3]
Come Lei stessa riferisce, quello che Le si presenta è un circolo vizioso in cui la soluzione è rintracciabile soltanto uscendone fuori. Ciò che deve fare è potersi rivolgere a uno psicologo (può trovarne nei consultori, per esempio) che Le saprà dare il giusto contenimento all'ansia che la divora in questo periodo, e il giusto ascolto dei suoi disagi.
Non abbia timore a rivolgersi a lui, troverà lo spazio in cui potersi esprimere e trovare quella buona dose di autostima che ora Lei non riesce a percepire.
In tal modo, anche questa forte sospettosità riuscirà a scemare e Lei potrà tornare a vivere in un modo un po' più sereno.
Cordialmente.
Non abbia timore a rivolgersi a lui, troverà lo spazio in cui potersi esprimere e trovare quella buona dose di autostima che ora Lei non riesce a percepire.
In tal modo, anche questa forte sospettosità riuscirà a scemare e Lei potrà tornare a vivere in un modo un po' più sereno.
Cordialmente.
Dr.ssa Francesca Orlando
Psicologa Psicoterapeuta
www.francescaorlandopsy.altervista.org
[#4]
Gentile ragazza,
le relazioni umane sono importanti al ben-essere psichico.
E’ normale primo o poi di sentirsi a disagio in certe relazioni o situazioni sociali, ma quando questo diventa un vissuto ricorrente si parla di “ansia sociale”.
Da quello che ci racconta emergono tratti della sua personalità, quali paura dello sguardo/giudizio altrui, l’attenzione centrata su di sè e non sulla situazione sociale in atto, l’eccessiva sospettosità e la mancanza di fiducia verso gli altri…che le provocano difficoltà relazioni significative.
E’ importante che approfondisca queste aspetti del suo carattere con uno psicologo in modo da capirne l’origine e poterli gradualmente modificare per vivere in modo sano le relazioni con gli altri.
le relazioni umane sono importanti al ben-essere psichico.
E’ normale primo o poi di sentirsi a disagio in certe relazioni o situazioni sociali, ma quando questo diventa un vissuto ricorrente si parla di “ansia sociale”.
Da quello che ci racconta emergono tratti della sua personalità, quali paura dello sguardo/giudizio altrui, l’attenzione centrata su di sè e non sulla situazione sociale in atto, l’eccessiva sospettosità e la mancanza di fiducia verso gli altri…che le provocano difficoltà relazioni significative.
E’ importante che approfondisca queste aspetti del suo carattere con uno psicologo in modo da capirne l’origine e poterli gradualmente modificare per vivere in modo sano le relazioni con gli altri.
Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 04/05/2014.
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Approfondimento su Ansia
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